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Autore: Devoosha    11/02/2019    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
“Eddward? Posso parlarti un momento? "Chiese Mrs. Travers mentre gli alunni della sua classe di Calcolo raccoglievano i loro libri dopo che la campana era suonata.
"Sì, Mrs. Travers?"
"Ho bisogno del tuo aiuto, Eddward," disse. "Ho uno studente nella mia classe di Geometria che sta lottando con il lavoro. È un bravo ragazzo e si sta impegnando a fondo, ma sembra che non riesca a comprendere la nostra unità attuale. È venuto da me a chiedermi se conoscevo qualcuno che poteva aiutarlo. Speravo non ti dispiacesse fargli da tutor dopo la scuola."
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La storia di Edd e Kevin come senior al liceo.
Ho notato che Kevin è spesso interpretato come la metà aggressiva della coppia, che spesso fa il prepotente con Edd anche se gli piace. L'ho cambiato e reso un po 'più maturo in una versione molto più dolce.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2 – Would You Like to Stay for Dinner?




"Entra pure, Kevin. Per favore, non dimenticare le scarpe ", gli ricordò Edd il giorno dopo, quando Kevin tornò per studiare geometria.
 "Non lo farò", promise lui, togliendosi di nuovo le scarpe. Stavolta la casa profumava di qualcosa di buono. Il giorno prima aveva un odore pulito e fresco, ma quel giorno un profumo delizioso aleggiava nell'aria. "Mmm, cosa sta preparando tua mamma per cena? Ha un odore così buono. "
Edd gli lanciò un'occhiata strana. "Uhm, ho qualcosa nel forno per cena, ma non l’ha fatta mia madre. I miei genitori sono fuori dal paese. L’ho preparato io."             "Sono in vacanza?" Chiese Kevin.
"No, non sono in vacanza. I miei genitori lavorano con Medici senza Frontiere. Sono andati via da poco più di un anno. Mia Madre è attualmente in Serbia e mio Padre è in Croazia."*
 "Oh!" rispose stupidamente Kevin. Sapeva di aver visto raramente i genitori di Edd in casa, ma non si era reso conto che fossero spariti. "Non ho ..."
 "Va tutto bene, Kevin."
 "Non ne avevo idea," mormorò Kevin, seguendo di nuovo Edd in cucina. "Il loro lavoro è fantastico, ma non ti mancano?"
 "Ovviamente si", rispose Edd. "Tuttavia, di solito siamo in grado di parlare via Skype ogni settimana."
 "Sei stato tutto solo da allora?"
 "So che stanno facendo un lavoro importante, quindi non mi dispiace", disse Edd. "Inoltre, non sono veramente solo tutto il tempo. Ho gli Eds."
 "Perché non stanno insieme? I tuoi genitori intendo. Sono in paesi diversi?"
 "Medici senza Frontiere non mette spesso le coppie insieme. Tuttavia vengono assegnati a zone relativamente vicine, so che si vedono spesso."
 Al posto di Kevin c'era già un bicchiere d'acqua ad aspettarlo, il ragazzo sorrise per il premuroso pensiero. Si sfilò la giacca dalle spalle, la appese alla sedia proprio come il giorno prima e si sedette.
 "L'acqua va sempre bene, Kevin? Posso darti qualcos'altro”, propose Edd.
 "No, è okay. L'acqua va bene, "disse Kevin. "Grazie, sebbene qualunque cosa tu stia cucinando di così buono non credo mi aiuterà a concentrarmi! "
 La faccia di Edd si riempì di preoccupazione. "Mi dispiace molto, Kevin. Faccio spesso il pollo arrosto di martedì in modo da poter usare gli avanzi per il resto della settimana."
 Kevin rise. "Sto solo scherzando. Non preoccuparti per questo. Beh, non stavo scherzando sul profumo, ma va bene, davvero."
Visibilmente sollevato, Edd chiese della lezione di geometria di Kevin che fu lieto di affermare che per la maggior parte era andata bene, anche se era confuso su alcune delle cose che Mrs.  Travers aveva spiegato, e che c'erano dei compiti che non aveva assolutamente capito.
Edd guardò gli esercizi e le pagine del libro che coprivano la lezione del giorno. Mentre aspettava, Kevin prese un sorso dal suo bicchiere e si guardò intorno. L'odore era davvero delizioso e aveva difficoltà a credere che Edd ne fosse il responsabile. Quindi il bambino sapeva cucinare, ma suppose avesse senso, dato che tecnicamente viveva da solo. Com'era triste, pensò tra sé.
Anche se in genere vedeva i suoi genitori come un tipico adolescente, ossia una spina nel fianco, sapeva che si sarebbe perso senza di loro. Gli voleva bene e, inoltre, sapeva a malapena come bollire l'acqua, per non parlare del dove cominciare per arrostire un pollo.
I suoi occhi tornarono su Edd, che stava girando le pagine del libro di testo, leggendo velocemente. Kevin scosse la testa chiedendosi come qualcuno potesse trovare quell’asciutta materia interessante. Poteva capire chi trovava interessante Scienze – lì c’erano tante cose fantastiche da scoprire – ma numeri e formule? Troppo noioso.
Eppure Edd sembrava entusiasta nel leggere il libro di geometria. La sua bocca si aprì un pochino e Kevin vide la lingua passare attraverso il divario dei denti, per qualche ragione l’immagine lo fece sorridere.
“Bene Kevin. Spero di potertelo spiegare al meglio,” disse Edd, girando il libro in modo tale da far leggere l’altro ragazzo. Iniziò a spiegare i concetti chiave dei problemi e il modo per risolverli. Kevin lo fissò, leggermente impressionato. Il giorno prima Edd non si era comportato così. Sembrava quasi si sentisse più a suo agio nello spiegargli le cose, e il suo entusiasmo per la materia era evidente. Spiegava tutto con passione, seduto sul bordo della sedia, gesticolando con le mani mentre gli occhi blu-verdi brillavano. Kevin si obbligò ad ascoltarlo, non solo a guardarlo. L’altro ragazzo si era illuminato mentre parlava e Kevin lo trovò ancora più distraente del buon profumo della cena.
‘Così è carino’, rifletté Kevin, rimanendo allibito dal suo stesso pensiero. Carino? Perché l’aveva pensato? I ragazzi non pensano una cosa simile di altri ragazzi! Ma non riuscì a frenarsi dal pensarlo di nuovo. Edd era carino perso in quel modo nella geometria.
“Uh” disse Kevin ad alta voce, scuotendo la testa per schiarirsi le idee “Potresti rispiegarlo?”
“Sto andando troppo velocemente per te, Kevin?” chiese Edd, preoccupato. “So che corro molto quando parlo di queste cose.” Il ragazzo era chiaramente dispiaciuto.
“No no no,” lo rassicurò Kevin. “Stavo solo pensando a… qualcos’altro.  Mi dispiace. Qualche volta la mia mente divaga. Forse è questo il mio problema,” disse angosciato.
“Oh, ok. Non è un problema,” disse Edd, sorridendo con sollievo. Ripeté ciò che aveva già spiegato, un po’ più lentamente. Lavorarono tranquillamente ai loro compiti, Kevin si fermava occasionalmente per fare qualche domanda, erano vicini alla fine quando il timer del forno ruppe la loro concentrazione.
“Mi dispiace,” mormorò Edd, saltando in piedi per aprire il forno. Kevin si stiracchiò, rilassando la schiena dopo essere stato chinato per tutto il tempo sul tavolo. Guardò Edd tirare fuori una teglia, posarla sul piano da lavoro e abbassare la temperatura. L’aroma delizioso si intensificò e Kevin si ritrovò con l’acquolina in bocca. Edd tirò via il coperchio per bagnare il pollo con il suo grasso, poi lo rimise nel forno. Quando tornò al tavolo si mise a ridere nel notare l’espressione dell’altro. “Sto solo cucinando,” disse.
“Ma io non saprei farlo!” sbottò Kevin, per poi mettersi a ridere. “Non so fare nulla che non includa un microonde, quindi sono impressionato.”
Edd arrossì e la parola “carino” passò nuovamente nella mente di Kevin, lasciandolo frustrato. ‘Perché l’ho pensato?’ pensò silenziosamente.
Edd si morse il labbro inferiore per un istante, prima di chiedere esitante “Vorresti restare per cena? Dovrebbe essere pronto tra circa un’ora.”
“Sul serio?” chiese Kevin, ghignando quando Edd annuì. “Certo, se vuoi davvero che resti.”
“Kevin, se non ti avessi voluto qui non te l’avrei chiesto,” rispose Edd, con tono leggermente infastidito.
Kevin portò le mani davanti a sé, ridendo. “Ok, ok. Lasciami solo chiamare mia madre, almeno le dico di non prendere nulla d’asporto per me.”
Kevin chiamò la madre ed entrambi continuarono a lavorare ai rispettivi compiti per l’ora successiva. Quando il timer suonò di nuovo, Edd controllò la cena e preparò le porzioni. Aveva aggiunto al pollo degli asparagi coperti di aglio e parmigiano, così da farli arrostire per bene nel forno, e sembravano pronti quindi tirò tutto fuori.
Pensò se servire o meno il tutto nella sala da pranzo, ma decise di restare lì. Sarebbe stato solo un posto extra da pulire dopo la cena, così preparò i piatti lasciandoli sul piano da lavoro. Kevin mise da parte il quaderno per fare spazio al piatto.
“Spero ti piacciano gli asparagi,” disse Edd.
“Uhm, non molto, ma li proverò. Sembrano buoni.”
Edd versò del latte per sé e della soda per Kevin, sedendosi anche lui a tavola. Mangiarono silenziosamente circa metà cena prima che Kevin parlasse.
“È semplicemente fantastico! Davvero buono!”
“Grazie Kevin,” rispose Edd tranquillamente.
“No, davvero. Di solito odio gli asparagi, ma questi sono deliziosi. Grazie per avermeli fatti provare.”
“È stato un piacere. Mi piace cucinare ed è bello condividerli con qualcuno. Qualche volta cucino per gli altri Eds, ma non molto spesso.”
“Spero sappiano cosa si stanno perdendo,” rise Kevin. Edd si limitò a sorridere. “Dunque, Doppia D, quali altri segreti stai nascondendo?”
Edd alzò lo sguardo verso l’altro ragazzo. “Segreti?” chiese debolmente. “I-io non ho nessun segreto.”
“Tutti abbiamo dei segreti,” disse Kevin. “Ma non mi riferivo a qualche profondo, oscuro segreto. Nel senso, cosa ti piace? Film? Musica? Questo tipo di cose.” Kevin realizzò di sapere ben poco di Edd, nonostante avessero vissuto vicini per la maggior parte della loro vita.
“Oh,” esalò Edd, abbassando lo sguardo verso il piatto. “Non saprei. Cioè, mi piacciono i film e la musica, ovviamente. Mi piace anche leggere.”
“Hai un film preferito?”
Edd ci pensò su per un momento. “Mi piacciono molte cose. Documentari, film stranieri, indipendenti, d’azione. È difficile dire quale preferisco. Mi piacciono i film della Marvel.”
“Non ci credo! Gli Avengers e l’MCU appena usciti? Li adoro!”
Edd sogghignò, gli occhi illuminati un’altra volta da quella luce distraente. “Ti piacciono? Sono bellissimi e molto divertenti. Io e gli altri Eds ci assicuriamo di andarli a vedere sempre il minuto stesso in cui escono.”
Kevin sorrise davanti all’entusiasmo di Edd. “Anche io. Io, Rolf e Nazz ci andiamo sempre.”
“Qual è il tuo preferito?” chiese Edd.
“Finora? Guardiani della Galassia. Ma Capitan America è il secondo, e senza troppa distanza.”
“Ma passiamo ad una questione importante, Doppia D.” disse Kevin, l’espressione improvvisamente molto tetra e seria. “Sei del Team Captain? O Team Iron Man?”
Edd represse un ghigno. “Devo dirlo, sono Team Iron Man,” disse, sapendo quanto seria fosse la domanda e come Kevin avesse tutto il diritto di giudicarlo per la sua risposta.
Kevin gemette, “Nooooooooo. Ed io che ti stavo considerando figo! È assolutamente Team Captain!” dichiarò.
Edd si appoggiò allo schienale, posò le posate sul piatto e disse pensieroso, “Beh, penso che probabilmente, in linea di principio, sarei d'accordo con Capitan America e NON firmerei gli Accordi. Sono anche d'accordo sul fatto che nessuno dei Vendicatori debba essere costretto ad essere controllato dal governo. Quindi su quel punto, suppongo di essere Team Captain. Ma, "aggiunse, notando il sorrisetto di vittoria di Kevin, e volendolo stuzzicare ," Iron Man è semplicemente molto più fantastico del Capitano."
Kevin rise della seria analisi di Edd e finalmente dichiarò “Assolutamente no, bro. Cap è il più figo.”
“Devo dissentire. Le invenzioni di Tony Stark lo rendono il migliore, e Robert Downey Jr. è brillante come Iron Man.”
“Okay, su questo sono d’accordo. Chris Evans è figo come Capitan America, ma Iron Man è più divertente,” concesse Kevin. “Ma possiamo affermare che Starlord è il più figo di tutti?”
“Sono d’accordo.”
Parlarono degli Avngers per il resto della cena, felici di avere qualcos’altro in comune di cui parlare oltre alla geometria e ai compiti. Avevano entrambi alcune teorie plausibili e selvagge su dove stava andando a parare la trama ed era divertente abbattere le une con le altre. Mentre Edd aveva gli altri Eds con cui discutere sul franchise, Kevin non aveva nessuno. Nazz e Rolf li andavano a vedere solo per fargli compagnia, così come lui andava a vedere i film stranieri con Rolf e le commedie romantiche con Nazz. È qualcosa che fai per gli amici. Kevin non aveva nessuno a cui piacessero i suoi stessi film.
I loro discorsi si diramavano verso altre serie cinematografiche che piacevano ad entrambi e anche di televisione. Scoprirono che entrambi avevano un bel po’ di fandom in comune. Prima di rendersene conto si era fatto tardi e Edd realizzò di non aver ancora pulito la cucina, imballato gli avanzi per il congelatore, o finito i compiti. Saltò dalla sedia per liberare il tavolo, sorprendendo Kevin.
“Se vuoi finire i tuoi compiti, Kevin, li controllerò prima che te ne vada,” si offrì Edd, portando i pianti al lavandino.
“Prima ti aiuto a pulire,” protestò Kevin.
“Oh no, non ci metterò molto. Va bene così,” disse Edd. “Ignorami pure, finirò prima di te.”
Dopo che Edd ebbe strofinato, disinfettato, e strofinato di nuovo il tavolo, Kevin riprese i suoi compiti e lavorò sui problemi, sentendosi un po' in colpa mentre ascoltava Edd pulire. Tuttavia aveva ragione, tornò a sedersi al tavolo per finire i compiti prima che Kevin terminasse i suoi.
Dopo un controllo veloce ai problemi, Edd gli sorrise annunciando che non c’erano errori. Kevin si sentì sollevato, perché non aveva capito per davvero la lezione finché Edd non l’aveva resa chiara.
“Grazie di nuovo Doppia D. Per questo e per la cena,” disse davanti alla porta mentre si rimetteva le scarpe.
“Vuoi fare i tuoi compiti di geometria qui domani?” chiese Edd.
Kevin decise che lo voleva e annuì. “Sarebbe fantastico!”
“Okay, allora ci vediamo domani!” disse Edd, chiudendo la porta dietro di lui.

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Il resto della settimana passò più o meno come i primi due giorni. Kevin si portava dietro non solo i compiti di geometria, ma anche tutti gli altri, e passava il pomeriggio sul tavolo della cucina di Edd, lavorandoci mentre l’altro ragazzo svolgeva i propri. Passavano così una o due ore in cui entrambi si concentravano completamente nel lavoro.
Qualcosa di Edd spingeva Kevin a provare a studiare più seriamente. L’altro ragazzo non gli aveva mai detto nulla a proposito, ma Kevin desiderava migliorare. Mentre assisteva alle lezioni e lavorava con Edd dopo la scuola ogni giorno si rese conto di prendere i suoi impegni più seriamente, aveva finito per etichettare Edd come un vero genio. E, se doveva ammetterlo a sé stesso, voleva renderlo orgoglioso di lui.
Edd controllava felicemente i compiti di Kevin ogni giorno, offrendo correzioni e suggerimenti stando ben attento a non offendere l’altro ragazzo. Questo divertì Kevin, perché non si sarebbe mai offeso. Sapeva quanto fosse intelligente Edd, quindi accoglieva con favore qualsiasi cosa l'altro ragazzo potesse dirgli.
Edd non gli offrì di nuovo di restare a cena, e a Kevin andava bene. Restava fino all’ora di cena prima di andare a casa per mangiare con i suoi genitori. Le loro sessioni di studio di solito sfociavano in animate discussioni su ogni argomento immaginabile, da sciocco a serio. Kevin scoprì che amava ascoltare Edd, specialmente quando il ragazzo era eccitato per l’argomento. Kevin si abituò a pensare che Edd fosse carino e non ci faceva più caso quando la parola appariva nella sua mente, mentre ascoltava con il mento appoggiato sulla mano.
Spesso provava pietà per Edd nel saperlo da solo, ma nei due giorni successivi notò che Edd aveva ragione - gli altri Eds si presentavano spesso per uscire dopo cena. In quei momenti Kevin era felice di essersene già andato, perché non voleva che Eddy minasse al suo buon umore.
Il fine settimana volò via. Nazz lo trascinò a vedere una noiosa commedia romantica, lui e Rolf  andarono a giocare nel campo, e passò una domenica tranquilla con i suoi genitori.Durante quei giorni si sorprese nel guardare involontariamente dalla finestra della sua camera da letto o del soggiorno verso casa di Edd, cercando di intravedere l'altro ragazzo. Qualche volta lo vide, anche attraverso la finestra della camera da letto di Edd.
Ma domenica notte vide più di quanto si era aspettato.
Edd entrò nella sua stanza con indosso solo un asciugamano, ovviamente fresco di doccia. Kevin non vide molto - le loro case non erano così vicine l'una all'altra - e poteva vederlo solo dai fianchi alla mascella, ma era abbastanza per congelarlo davanti la finestra e fissarlo.
Edd infilò una maglietta e sfilò l’asciugamano chinandosi leggermente fuori dalla sua visuale per mettere quelli che gli sembravano i pantaloncini di un pigiama. Edd scomparve alla vista e dopo pochi minuti la luce si spense, Kevin si voltò solo per rendersi conto di avere le guance in fiamme e la bocca asciutta.
 
Sdraiandosi sul letto si chiese perché stesse arrossendo, era un atleta, quindi non era come se non avesse mai visto un altro ragazzo nudo, o in questo caso quasi nudo, nella sua vita. Ma Edd sembrava diverso. Più puro, quasi. Eppure, perché gli faceva sentire lo stomaco in subbuglio?
 
Ripensò alla settimana appena passata a fare amicizia con il ragazzino tonto dall'altra parte della strada. Gli piaceva Edd - era divertente, bravo a parlare, intelligente ed entusiasta delle cose che gli piacevano. A Kevin piaceva vedere Edd parlare di qualcosa che amava davvero. Il ragazzo più piccolo si emozionava così tanto che la sua faccia arrossiva, i suoi occhi brillavano, e sorrideva smagliante. Era carino.  No, adorabile. Kevin sorrise, non notando la mano che si faceva strada sullo stomaco e, prima che se ne rendesse conto, si stava già massaggiando attraverso i boxer mentre pensava a Edd e a come l’aveva appena visto.
Poi si rese conto di quello che stava facendo e tirò via la mano, sedendosi di scatto sul letto con un impeto di vergogna. A cosa diavolo stava pensando? No no no. No, semplicemente no. Non doveva pensare a Edd in quel modo! Edd, un ragazzo! Kevin non era gay. Non gli piacevano gli altri ragazzi. Solo ... no.
 
Appoggiò i gomiti sulle ginocchia tirate su e seppellì il viso tra le mani. No, questo non doveva succedere. Non riusciva a togliere l'immagine degli occhi di Edd dalla sua testa. Quella bella tonalità di blu e verde mescolati insieme. Kevin gemette. Era duro e gli doleva per il desiderio di venire. La sua mente era un mix confuso di pensieri e immagini. Per questo non era mai stato interessato ad uscire con nessuna delle ragazze che gli si gettavano contro? Essendo popolare e uno dei migliori sportivi del liceo, c'erano infinite offerte di appuntamenti, o più, dalle ragazze a scuola, ma non si era interessato a nessuna di loro. Era uscito con un paio di ragazze, ma lo avevano annoiato tutte. I loro baci non gli avevano fatto nulla, quindi non era mai andato oltre con nessuna di loro. Aveva sempre pensato di essere così concentrato sulla sua carriera sportiva, e di lavorare tanto duramente per far risplendere il nome della scuola da non  avere tempo per una ragazza.
Non avrebbe mai pensato che il motivo potesse essere quello, ma poi, ricordò di non aver mai incontrato nessun altro ragazzo a scuola che suscitasse il suo interesse. Quindi, ad essere onesti, nessuno aveva suscitato in lui sentimenti romantici. Fino a Edd e al suo sorriso maledettamente carino, ai suoi dannati begli occhi e ai suoi modi adorabilmente adorabili.
 
Kevin gemette di nuovo con il viso tra le mani. Sapeva cosa avrebbe dovuto affrontare - se davvero era gay. Il potenziale per prendere in giro, schernire e umiliare, anche se Peach Creek High si vantava di essere una scuola aperta. Inoltre, era un atleta. Gli atleti non erano gay. Logicamente sapeva che non era vero - aveva sentito abbastanza notizie su atleti che uscivano insieme, ma ancora… per la scuola superiore, sapeva che era facile non essere accettato. Cosa avrebbero detto Nazz e Rolf? In realtà Nazz era un membro del PFLAG e una volontaria per gruppi giovanili gay, ma era diverso se si trattava del tuo migliore amico, vero? Non voleva neppure pensare a quello che avrebbero detto i suoi genitori.
A cosa stava pensando? Non era neppure sicuro di esserlo. Quando Edd tornò nei suoi pensieri notò come il suo respiro cambiava, come il suo petto si scaldasse, come la sensazione di avere le farfalle nello stomaco si manifestasse, come il suo cuore battesse più veloce. Era sempre questo il modo in cui veniva descritto. Doveva ammetterlo, era attratto da Edd e gli sembrava così giusto. Le cose presero un senso. Il suo stesso corpo l’aveva mostrato quando si era inconsciamente toccato mentre pensava al ragazzo dall'altra parte della strada.
 
Kevin non poteva farci nulla. Si sdraiò sul letto, la mano si insinuò nelle sue mutande per accarezzarsi e appagarsi - mentre pensava a quel grazioso sorriso dai denti spalancati.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Edd ha un modo estremamente formale di chiamare suoi genitori, li chiama sempre Mother e Father, essendo tipico del personaggio ho preferito lasciare le formalità per quanto più avanti sarà difficile far suonare bene tutte le frasi che verranno.
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Salve a tutti!
Come state? Spero bene. Ho impiegato tanto tempo per aggiornare perché in questi terrificanti mesi sono stata sotto esami, in realtà la sessione non è finita ma per non impazzire mi sono concessa una piccola pausa.
In questo capitolo Edd da sfoggio delle sue abilità in cucina e Kevin fa un’importante scoperta sui suoi sentimenti, e ciò ci rende molto felici :). Anche se è stato strano scrivere di Edd che beve latte mangiando il pollo.
Non credo di avere molto da aggiungere, il capitolo parla per sé. Mi scuso ancora per averci messo tanto, ma non posso neanche promettere che ciò non accadrà di nuovo. Le lezioni ricominceranno presto… qualcuno mi salvi!
Ringrazio ancora una volta devoosha per avermi permesso di tradurre la sua storia.

A presto!
 
Konny

Questo autore è straniero e a gestire questo account è la persona che traduce le sue storie
 
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