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Autore: terryoscar    15/02/2019    5 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Le confessioni di un povero Cardinale
 
 
Andrè ed io ci guardiamo in faccia e decidiamo di palesare la nostra presenza, prima che siano altri a scoprire lo zio Armand e Madame Anna. Usciamo allo scoperto, facciamo un poco di rumore con le scarpe, mio zio è visibilmente scosso, e la Marchesa molto imbarazzata. È una bella donna, avrà circa la mia età. Forse, troppo giovane per lo zio…..ma se si amano, chi sono io per giudicarli? Lo zio ha indosso la veste cardinalizia, un poco sciupata, stropicciata direi. Ha dei segni all’altezza del petto, forse sono le lacrime della Marchesa. Dopo un breve istante decido di prendere la parola.
 
 
"Zio Armand, posso scambiare qualche parola con Madame Anna?"
"O ..  Oscar … Andrè!! Voi qui! Co cosa ci fate ... io .... ma si Oscar, se devi parlare con Anna, cioè .. con la Marchesa, fa pure ..."
"Grazie Zio.....sapete, le mie sorelle sono molto care, ma vorrei un consiglio disinteressato ed imparziale, spero non vi dispiaccia!"
"Nnno .. Oscar, tra …… tranquilla nipote, non preoccuparti, parla pure con An ... cioè con la Marchesa ..."
 
Prendo la Marchesa sotto braccio, e mi incammino con lei verso le mie stanze, al fine di allontanarci da Joséphine, lancio uno sguardo eloquente ad Andrè, affinché si occupi dello zio Armand.
 
"Contessa cosa succede? Dove dobbiamo andare!"
“Venite, entriamo. Andiamo lontano da orecchie indiscrete.”
 
Percorriamo il patio, fino ad appartarci, vedo la Contessa Jarjayes guardarmi in modo severo, temo che abbia ascoltato la conversazione con Armand, è una donna misteriosa questa contessa. Sembra decisa, autoritaria. Decisamente fuori dal comune. Molto diversa dalle sorelle, anche a tavola ho notato come si muove, come parla. Ha degli occhi estremamente espressivi, uguali a quelli del mio piccolo Carlo. Deve essere un tratto distintivo dei Jarjayes. Però mi trasmette sicurezza, questa donna.
 
“Marchesa, vedete, io e mio marito abbiamo udito...... e visto ..... vorremmo aiutarvi.”
“Cosa? ... Co .. Contessa ... io ... Oh che vergogna!"
 
 
Anna si prende il viso tra le mani, come a volersi nascondere. Arrossisce visibilmente, il collo ed il petto hanno assunto un colore molto vivace. Povera donna, mi fa tenerezza! Deve essere penoso amare, e non poterlo dire a nessuno
 
 
"Ma no, state tranquilla! Io non vi giudico affatto"
"Dite davvero!! Voi mi comprendete, non mi giudicate?"
“Certo! Anzi, vorrei aiutarvi. Il mio é un matrimonio d'amore. Non mi sarei mai sposata diversamente. Fidatevi di me e di mio marito."
 
 
Le parole della Contessa mi commuovono, non riesco a trattenere l'emozione e scoppio in un pianto liberatorio.
 
 
"Contessa ..... io ... io ... non so come ringraziarVi. Voi potete capirmi! ... Amo Armand, l’ho sempre amato .... sono quindici anni che io e lui .... si insomma, avete capito. Vi prego Contessa, aiutateci!"
"Ascoltate, lo scandalo sarà inevitabile. Credo che dovrete allontanarvi da Torino. Potreste venire con noi. Andremo prima a Vienna e poi rientreremo a Parigi. Lì potrete sposarvi! Ditemi ..... quando nascerà il piccolo?"
"Dite davvero? Ci porterete con Voi?!! Grazie, grazie, io .... Oh non riesco a dire altro!! ... Io e Armand, sposati!! E' il sogno della mia vita! ..... Così il nostro bambino non sarà un figlio illegittimo! Sapete, nascerà tra sei mesi."
 
"Sei mesi? Oh .... davvero? Anche io .... ecco ......"
 
 
La contessa è imbarazzata, mi ha affrontata con decisione, ed adesso che si tratta di lei, è arrossita fino alla punta dei capelli, abbassa per un attimo lo sguardo, appena il tempo di vederla fare un respiro, poi i suoi occhi si puntano dritti nei miei, e ritorna ad essere la donna forte che ho visto prima.
 
 
"Davvero Contessa!! Anche Voi siete in attesa di un bambino! Che bello!! Magari i nostri figli potranno crescere insieme ai loro suoi cugini! ... Armand mi ha detto che la Vostra è una famiglia numerosa, con tanti nipoti! ... Vi sarò per sempre riconoscente Contessa ... siete un angelo!"
"Oh ..... grazie, ma non esagerate. Adesso dovremo affrontare il Generale mio padre. Credetemi, ci vorrà coraggio e pazienza. Il viaggio...... sarà faticoso e lungo ..... ma vi troverete bene con noi! Su, adesso calmateVi, Vi accompagno in camera Vostra. Dovete riposarVi prima del ballo di questa sera.”
 
 
 
Appena Oscar è uscita con la Marchesa, tocca a me occuparmi del Cardinale. Questi Jarjayes…..spero solo non sia uguale al fratello Generale!
 
 
"Venite con me, zio Armand! ... Posso chiamarvi così oppure preferite Vostra Eminenza!"
"Oh....no no.....Armand andrà benissimo.......ma dimmi, è da molto che siete....ehm ...... qui ...... vicini?"
"Abbastanza da evitarvi un grosso pasticcio, Armand!"
 
 
Sorrido al Cardinale, al pensiero di cosa sarebbe potuto accadere se fosse arrivata Joséphine prima di noi.
 
 
"Evitarmi ...... cosa? Io ....... non capisco!"
"Armand, dovete sapere che siete stato davvero fortunato! Nella citroniera siamo entrati Oscar ed io, anziché Joséphine che è nei paraggi, o Vostro fratello che sta tornando da queste parti! Sapete, vuole nuovamente rivederVi, non so se mi spiego!"
"A ...... Andrè .... voi cosa ..... cosa avete visto?"
 
 
Inizio davvero a preoccuparmi, non vorrei che avessero visto i nostri abbracci, o peggio, sentito della gravidanza di Anna. Non è così che voglio metterli a conoscenza dei miei progetti per il futuro!
 
 
"Volete dire ……. Cosa abbiamo sentito? Abbastanza da dirVi che dovete risolvere i Vostri problemi, e quelli della Marchesa, quanto prima."
"Problemi ....... non piace come definizione. Io direi piuttosto opportunità! Dovrò parlare con mio fratello quanto prima, di questo ti devo dare ragione. Tanto, c'è una sola soluzione, ma avrò bisogno del suo aiuto ...... sai Andrè, come figlio cadetto, destinato alla Chiesa, non ho ereditato nulla. Cosa posso offrire ad Anna? Me ne vergogno parecchio ....... "
"Armand, credo che alla Marchesa non importi nulla né dei titoli e nemmeno del Vostro casato! .. Per quanto riguarda il Generale, anche se può sembrare un uomo severo ed autoritario, in realtà, Vi assicuro che infondo è un uomo comprensivo! … Lo conosco. … All'inizio griderà allo scandalo, ma poi, sono sicuro che Vi aiuterà .... Pensate che ha permesso a me, un uomo del popolo, di sposare la sua figlia prediletta, il suo erede! In fondo è un uomo di cuore, vedrete!"
"Si, hai ragione. Ma, vedi, Carlo erediterà le terre dei Saluzzo, ma questa nuova creatura, che non ha certo chiesto nulla, cosa avrà? Se fosse una bambina, neppure una dote, figlia di una vedova e di un uomo di chiesa, che ha infranto i voti ...... non è solo lo scandalo, credimi. E' molto più complesso. Avrò davvero bisogno di Augustin, ed anche di te e Oscar, che ne siete gli eredi."
"Armand, Vi prego, non pensateci, state tranquillo!! Vedrete, Vostro fratello Vi aiuterà e non solo lui, ma anche mia moglie! Però Voi  dovete metterlo a conoscenza di cosa Vi sta succedendo. Tutto il resto verrà da se!"
"Si ...... si, prima lo farò e meglio sarà! Vieni con me ......."
"Volete parlargli adesso?!! E va bene, verrò con Voi! Vi sosterrò."
"Grazie Andrè!"
 
 
Entriamo nel castello alla ricerca del Generale. Povero Cardinale ......... la furia di mio suocero sarà tremenda, ma poi sono sicuro che lo aiuterà in tutti i modi possibili! Alla fin fine, pur essendo un uomo rigido, legato alle tradizioni, ha un grande cuore. Diversamente, non mi avrebbe allevato a casa sua, facendomi crescere con Oscar, e non mi avrebbe mai permesso di sposarla.
 
 
Incontriamo Giovanna e domando: "Avete visto mio fratello?" ...
“Si, Vostra Eminenza, è nella sua stanza, gli ho appena portato i fumenti.... "
"Bene, grazie! Vieni Andrè ...... andiamo incontro alla battaglia!"
 
 
 
 
 
Sono nella mia stanza, seduto davanti al tavolo, ho la testa sopra alla bacinella da cui si espande il vapore dei fumenti. Indosso la veste da camera e dei pantaloni comodi, calze e pantofole. Sono tutto sudato, accaldato, sento le gocce del sudore scendere nella bacinella, ho i capelli in disordine, appiccicati dal vapore. Tutto questo mi rende nervoso.
 
“Ci mancava solo la bronchite!!"
 
Brontolo tra me e me.
Spero che mi passi presto ……“ Coff….coff”.
 
Sento bussare alla porta, ci manca solo qualche scocciatore, già sono impresentabile, nervoso e stanco!
 
 
 
"Augustin ...... posso entrare?"
"Armand, sei tu? Su entra!! Lo sai che i cerimoniali mi irritano particolarmente!"
"Grazie Augustin ...... ehm ..... ti disturbo? Puoi dedicarmi un poco del tuo tempo? Dovrei discutere con te di una questione importante, che riguarda la famiglia. Per questo ho chiesto ad Andrè di venire con me."
"Certo, Armand, vieni pure. Io intanto finisco questi dannati fumenti. Tu non puoi nemmeno immaginare quanto divento nervoso, essere in balia di questo vapore irritante! Armand ti prego, attento a ciò che dici, che ho un diavolo per capello!! Su avanti parla, non farmi perdere tempo!"
 
 
Mi accomodo su una poltrona, davanti al caminetto. Accavallo le gambe, raccolgo le mani in grembo. Controllo il respiro, e poi decido di affrontare mio fratello a viso aperto.
 
"Augustin, ho deciso di lasciare la veste talare e vivere da laico!"
 
 
 
Guardo il cardinale, ha davvero coraggio. Ha scelto la giusta strategia, non per nulla è figlio, e fratello, di un generale. Assito a tutta la scena stando seduto in disparte, lasciando ai due fratelli campo libero.
 
 
 
Spalanco gli occhi all'inverosimile, il vapore dei fumenti mi da particolarmente fastidio, le parole di mio fratello mi annebbiano il cervello, non capisco più nulla, con le mani mi libero velocemente del lenzuolo con cui mi copro il capo. Il telo trascina con se la bacinella, sotto cui è rimasto impigliato, e mi rovescio l'acqua bollente sui pantaloni.
 
 
"DANNAZIONEEE! MI SONO SCOTTATO!! AHI!! ED E' TUTTO PER COLPA TUA ARMAND!!! SI PUO’ SAPERE COSA DIAVOLO HAI DETTO?!!FORSE HO CAPITO MALE, O COSA?!!!
"Hai capito bene, credo benissimo Augustin! Lascio il sacerdozio."
 
Cerco di mantenere la calma, una calma che davvero non ho.
 
"Ma ... Ma .... Ti senti bene fratello!!!! Mi rifiuto di capire!!! No, NOOO ASPETTA ... LO SAPEVO!!! LO IMMAGINAVO!!! C’ENTRA QUELLA SALUZZO, NON E’ VERO ARMANDDDD!!!! AVANTI, PARLA, TI ORDINO DI PARLARE!!!
"Augustin calmati. Come avrai capito Anna ed io ci amiamo. Da molto tempo ormai. E, anche se non siamo più dei ragazzini, aspetto un figlio da lei. Mio figlio, capisci. Avrà il mio nome. E’ una sensazione immensa. Ed io voglio vederlo crescere accanto a me, senza dovermi nascondere. Anna è vedova, non c'è nessun impedimento. Ci sposeremo."
"CO COSA??!!! TU ... TU .. AVRAI UN .... figlio Armand? Ma che scherzo è questo!! No, no, NOO! E' ASSURDO!!! Dimmi, da quanto in qua, un ... Cardinale ha moglie e figli!!"
"Appunto Augustin, lascerò il sacerdozio. Ma è giusto che tu lo sappia per primo. E poi, vorrei la tua benedizione, come fratello maggiore, ed il tuo supporto."
"Benedizione dici? Ma quale benedizione?!! Se mai ti benedico con la punta della mia spada!!Accidentaccio!! Non posso nemmeno urlare! Non voglio che nessuno ci ascolti!! ... Un momento Andrè, tu sapevi tutto, non è vero? E anche Oscar sa tutto!! Non è possibile!!"
"Ma no Generale, state tranquillo. Eravamo in giardino ed abbiamo casualmente ascoltato quello che non avremmo dovuto. Ma lo sapete, Oscar ed io siamo molto riservati ....... e molto curiosi!"
 
 
Sorrido, cercando di sdrammatizzare la situazione, il cardinale è andato dritto al punto, affrontando la sua battaglia. Mi viene da ridere, ma cerco di mantenere la calma, seppure con difficoltà. La scena che ho davanti è davvero buffa! Il Generale, mezzo bagnato, con gli occhi rossi, i capelli scompigliati, punta un dito contro al fratello ed inveisce. Armand invece, resta seduto, solo il movimento della gamba destra tradisce il suo nervosismo.
 
 
“Zitto tu Andrè!!! Non è te che adesso voglio ascoltare, ma lui!!!
 
 
"Augustin, ti prego. Sii comprensivo, per una volta. Ti ricordo che nostro padre mi ha obbligato a prendere i voti! La mia vocazione è nulla! Lo sai e lo hai sempre saputo!"
"ARMANDDDD!!! MALEDIZIONEEE!!!! COFF COFFF!! HAI RAGIONE!!! PERO' .... però ..... un momento ... quel bambino, Carlo, anche lui è tuo figlio? Vero Armand?!!! AVANTI PARLA!!!"
"Sarò sincero fino in fondo, anche perché ho bisogno del tuo aiuto e del tuo conforto. Si, anche Carlo è figlio mio. Ma lui non sa nulla, e ti sarei grato se evitassi di gridarglielo in faccia!"
 
 
Sono dietro la porta della camera di mio padre, si sente qualche brontolio indistinto, e dei colpi di tosse, busso.
 
 
"CHI È!!!!! NON VOGLIO CHE NESSUNO CI DISTURBI!! CHIUNQUE VOI SIATE ANDATE VIAAA!!Coff …. "
 
Apro la porta ed entro decisa, che piaccia o meno a mio padre, questa faccenda riguarda anche me! Anche se affrontarlo in abiti femminili, mi mette a disagio .......
 
"Buonasera Padre!"
“AH SEI TU!!!COFF COFF Entra, e assicurati di chiudere bene la porta, nessuno deve sentirci! … Oscar, vieni, accomodati qui, sulla poltrona. Io mi sistemerò su una sedia. Devi essere comoda …”
 
 
Guardo mio padre, il recipiente che conteneva l'acqua dei fumenti è rovesciato sul tavolo ed il liquido è caduto a terra e sui vestiti di mio padre. La veste da camera è tutta macchiata ed i pantaloni, sembra che si sia fatto la pipì addosso ..... ih ih ..... mi viene da ridere al solo pensiero!!! Guardo Andrè di sottecchi ..... faccio fatica a trattenermi .... sarà la gravidanza che mi rende difficoltoso il mio proverbiale autocontrollo .....
 
“Padre, ma cosa vi è accaduto? Siete tutto bagnato! Dovete assolutamente asciugarvi e mettere degli abiti puliti! Siete già ammalato .... non fatemi preoccupare!"
"Oscar, questa è l'ultima delle mie preoccupazioni! Piuttosto, dimmi, tu sai tutto, di Armand e della Marchesa ...."
 
"Padre, state calmo e cambiatevi. Ricordatevi che abbiamo una missione, e dovete rimettervi in salute in fretta! Andrè, per cortesia, aiuta mio padre a cambiarsi, dietro al paravento ovviamente!"
"André, lascia stare, preferisco discutere di questa gravissima situazione di mio fratello!!! ... Però debbo ammettere che in queste condizioni, mi è difficile trovare una soluzione! ... Oscar hai ragione, devo cambiarmi! ... E tu caro fratellino, non muoverti da quella poltrona, che hai un mucchio di spiegazioni da darmi, CHIARO ARMANDDD!! …. Coff coff"
"Certo Augustin, sono venuto io a cercarti, dopotutto!"
 
 
Vado dietro al paravento, mi sfilo gli abiti bagnati e li getto a terra con rabbia. Persino la biancheria è finita bagnata. Prendo un asciugamano, lo passo sulla pelle. Mi è rimasto addosso l'odore degli olii per i fumenti. Prima del ballo dovrò farmi un bel bagno .... odoro di Eucalipto! Afferro una camicia bianca pulita, della biancheria, le coulottes ed una giacca da camera. È estate ma io sento i brividi giù per la schiena!! Ecco, adesso sono pronto, esco dal paravento e mi siedo di fronte a Armand.
 
 
"Avanti Armand, parla! Dimmi da quanto tempo tu e ... Anna siete amanti?"
"AUGUSTIN! Non mi piace il termine amanti. Comunque ti racconterò tutto. Dunque....ho conosciuto Anna quindici anni fa. All'epoca era una fanciulla, sposata da pochi mesi. Il Padre, il Duca di Moncalieri, l'ha data in sposa ad un uomo molto più anziano di lei, solo per solidificare degli accordi politici. Il Marchese di Saluzzo era noto per essere un uomo molto libertino, giusto per usare un eufemismo, ed anche piuttosto rude. In breve, un pomeriggio arriva in confessionale questa giovane, con le lacrime agli occhi. Dopo sei mesi dal matrimonio, non era ancora in stato interessante, ed il marito ha iniziato a trattarla non proprio bene. Mi sono affezionato subito a lei, ed abbiamo stretto una bella amicizia. Con il tempo, ho capito che la amavo. Ma era una donna sposata, ed io stavo facendo carriera all'interno della curia. Siamo sempre rimasti in contatto, e quando il marito si è ammalato gravemente, sette anni fa, sono venuto di corsa a Torino. Ci siamo amati, ci siamo donati tutto quello che potevamo. Ma Anna è rimasta incinta di Carlo, quando il marito era prossimo alla morte. Lui l'ha scoperta, ha minacciato di ripudiarla. Per fortuna, è morto prima che potesse nuocerle ancora. Adesso lei è una donna rispettabile, vedova, con un figlio, mio figlio, che è il nuovo Marchese di Saluzzo. È un bambino vivace e molto sveglio. Mi riempie di gioia vederlo crescere. Ora che Anna aspetto un altro figlio, credo che sia un dono di Nostro Signore, ed un modo per ricordarmi che io proprio non sono un buon sacerdote.Ora sai tutto ..... aiutami. Perché io non ho nulla da offrirle, e lo scandalo sarà immenso. Non possiamo di certo restare a Torino, e poi vorrei poterle offrire una vita dignitosa, a lei ed alla nostra creatura."
"Armand, dimmi, è questo il vero motivo, per cui ti hanno allontanato dalla Santa sede, vero?"
“Augustin, non mi hanno allontanato. Sono io che ho chiesto di venire qui, per vedere crescere mio figlio! È così difficile da capire?"
"Armand, tu, l'ami ....."
"Certo che la amo, Augustin! Cosa credi? Che mi sia infilato nel suo letto così, come se nulla fosse? Ma sei impazzito? Oh .... perdonami Oscar, parlare così davanti ad una donna .... è davvero fuori luogo"
"Zio Armand, non preoccupateVi! Ho inteso benissimo la Vostra situazione, e Vi comprendo. Sono sicura che mio padre Vi aiuterà! ... E se così non fosse, lo farò io, in quanto erede della famiglia Jarjayes."
"Oscar, non temere, non intendo certo mettere in difficoltà la nostra famiglia, per colpa di un fratello scellerato. Comunque Armand, hai preso la decisione giusta. Coff coff Sarà difficile, ma hai tutta la mia approvazione.”
 
 
Guardo negli occhi mio fratello, poi passo ad Oscar ed a Andrè. Lascio che il silenzio riempia la stanza e poi sorrido.In fondo capisco mio fratello. Ha subito le imposizioni di nostro padre, come fa ogni buon figlio, ma adesso ha l’opportunità di vivere la sua vita…..certo che avanti di questo passo, dove andremo a finire?!!!
 
 
“Coff ..... bene, a questo punto, credo che ci sia una sola soluzione. Se Anche Oscar e Andrè sono d'accordo, io ti proporrei di partire con noi, tra una ventina di giorni, per Vienna. Ci fermeremo presso la corte austriaca una settimana, salvo problemi."
 
 
Alzo gli occhi al cielo, questa missione è tutta un problema!A parte la gravidanza di Oscar, di cui sono orgoglioso, abbiamo avuto solo guai: tra assalti, generi inetti, figlie gravide, notti all’addiaccio, persino una bufera di neve in piena estate! Adesso, ci mancava giusto Armand……..ah, povero me!!!
 
 
"Poi torneremo a Parigi. Verranno ovviamente anche Anna e tuo figlio. Una volta giunti a casa, vi sposerete e vivrete nella casa di famiglia. Non è di certo un problema."
“Però, sappiate che ho un'altra missione da portare al termine per stasera! E' quella di trovare una moglie a Girodelle!! Che sia ben chiaro: io non parto da Torino, fin tanto che quel ragazzo non abbia trovato una fanciulla, e tu, Armand, devi aiutarmi!"
 
 
Guardo prima Oscar, che annuisce, e poi Andrè, che sorride. Mia figlia non finirà mai di rendermi fiero di lei!
 
 
"Augustin, grazie! Davvero! Oscar, Andrè, devo ringraziare anche voi!"
“Armand, l'unico modo di ringraziarmi, è quello di trovare moglie a quel ragazzo che ormai è fuori di testa!”
"Certo che ti aiuterò! L'ho visto oggi a tavola, mi fa davvero tenerezza!"
 
"Padre, a questo punto però dovremo mettere lo zio a conoscenza dei dettagli del nostro incarico. Mi sono misurata con lui, ed una spada in più ci farà comodo, anche perché io inizio ad avere qualche difficoltà e vorrei evitare di dover combattere ...... seppure a malincuore ....."
 
 
Guardo di sottecchi Andrè, che ricambia il mio sguardo abbattuto con un sorriso, uno dei suoi sorrisi, quelli che mi fanno sciogliere e mi scaldano il cuore. Quelli che mi fanno sentire bella, desiderata, amata e protetta.
 
 
“Si hai ragione Oscar, metteremo a conoscenza Armand di ogni cosa ......"
 
 
 
“André per favore, va a chiamare Sassoin, La Salle,Girodelle ed i miei generi. Dobbiamo organizzarci per il prossimo viaggio! Etciù"
“Sissignore, vado immediatamente!"
“André ….”
“Sissignore …”
“Ci vediamo nel mio studio.”
“Agli ordini Signore!”
 
André lascia la camera, chiude la porta ed io continuo: “Armand, dimmi la verità … è merito mio se sei giunto a questa confessione?”
“Non ti capisco Augustin …”
“Tu mi hai visto in atteggiamenti confidenziali con Anna, e sei diventato geloso, non è così?”
“Augustin … e va bene, si lo ammetto! Mi hai dato molto fastidio!”
“Che ben venga fratello! Era proprio quello che volevo! Che ti ingelosissi e mi dicessi la verità. Cosa credevi che io fossi uno stupido?”
“Non l’ho mai pensato Augustin. E’ solo che non ti potevo accogliere dicendoti: “Ciao Augustin da quanti anni che non ci vediamo! Sai, vieni, ti presento la mia donna e mio figlio!”… Su Augustin, sii logico!”
“Lo sono caro fratello ed è per questo che avevo capito tutto! … Comunque, ritieniti fortunato che a scoprirti sia stata Oscar, e non tua nipote Joséphine. Anche se prima o poi dovrà saperlo, come tutti del resto.”
“Si lo so Augustin, mi pare ovvio! ….”
 
Vedo mio fratello annuire e rattristarsi.
 
“Beh, e adesso cosa ti prende?”
“Penso ad Anna ….. quando tutta la famiglia verrà informata della faccenda, e lei verrà presentata come la mia “Fidanzata”,  immagino l’imbarazzo che proverà ….”
 
“Su zio, non rattristateVi, vedrete si aggiusterà ogni cosa! … E poi ci ho già parlato. L’ho messa a conoscenza del fatto che André ed io sappiamo tutto.”
“Davvero Oscar?!! Come ha reagito?”
“Come volete che l’abbia presa, zio! In un primo momento era imbarazzata, ma io l’ho rincuorata.”
“Grazie Oscar ….”
 
“Armand, prima di recarci nello studio, voglio chiederti un’ultima cosa.”
“Dimmi pure Augustin!”
“Qui al castello, chi è a conoscenza della tua relazione con la Marchesa?”
“Giovanna e Michele … loro mi hanno sempre aiutato a nasconderci! …”
“Capisco Armand! .. Quindi se loro ti hanno aiutato in tutti questi anni, vuol dire che è gente fidata!”
“Si, Augustin, loro sanno tutto, anche di Carlo …”
“Glielo hai detto?”
“Augustin, devi capire che la mia relazione con Anna, dura da quindici anni, e certe cose, sono difficili da mantenere nell’assoluto riserbo! … Ma a parte loro, nessuno sa nulla!”
“Ho capito Armand! … Su dai, ormai tutto è finito ……”
“Tu credi Augustin? Se mai, adesso tutto comincia!”
“Si Armand, comincia una nuova vita per te, tua moglie ed i tuoi figli! … Su coraggio adesso andiamo nello studio, che tra un poco arriveranno tutti! …… Armand ….Puff ….”
"Augustin, cosa c'è? Perché stai sbuffando?"
"Come perché! Ma ti rendi conto?!! Tuo figlio, mio nipote, un Jarjayes, che porta un altro cognome??! Tutto questo è davvero ASSURDO ARMAND!!"
"Augustin, cosa vuoi che faccia? Per la legge Carlo è il figlio del Marchese di Saluzzo ……… non posso fare nulla, e lo sai anche tu!"
"Ma dico, accidenti a te caro fratello, ma tu sai il  guaio che hai combinato! Quel bambino non potrà mai conoscere la verità, e se mai un giorno verrà a sapere che in realtà suo padre non era quel … depravato, ma tu, non temi che potrebbe non accettarti come padre?"
“Augustin, per cortesia, già per me è difficile così. Ti rendi conto che quel bambino, crede che io sia il confessore di sua madre, un caro amico. E tra poco invece capirà che Anna diverrà mia moglie! La moglie di un ex Vescovo! Non intendo sconvolgergli ulteriormente l'esistenza. Magari, quando sarà più grande, proverò a raccontargli tutto…..chissà! Però hai visto i suoi occhi?"
"Certo che li ho visti!! Ha lo stesso sguardo dei Jarjayes, come i miei, come quelli di sua cugina  Oscar e ... come i tuoi ... uhmmm .... Armand ... Armand ..... maledizione!!!"
"Maledizione cosa? Si può sapere di cosa ti lamenti?"
"Nulla fratello, nulla! Scusami, riconosco che tu dopo tutto non hai nessuna colpa., sei vittima di alcune assurde regole che nemmeno io condivido! ... Su coraggio Armand, cerchiamo di sistemare le cose. Andiamo nello studio che ci stanno aspettando!"
 
"Si …… si andiamo …… sai Augustin, è buffo!!!! Molto buffo….."
"Cosa Armand?"
"Vedi, tu hai sempre voluto un figlio maschio a cui dare il cognome, ed io che ho un figlio maschio …… non posso dare a lui il mio cognome!!!"
"NOOOO Ti prego Armand, non infierire!! .. Ma non lo vedi in quale situazione mi ritrovo? Sei figlie!! Ben sei figlie, e tutte .... Bah !!! Ti prego Armand, non ricordarmelo! Tu un figlio maschio che non può portare il nostro cognome ed io nooooo!! Sing Sing ...."
"Su fratello non fare così! ... Non piangere, non voglio vederti piangere. Mi fai sentire in colpa."
“Sing … Sing …. Armand …… Spero che almeno la mia Oscar, mi dia François, François Augustin Reinyer de Jarjayes. Altrimenti , come faccio!! Sing ….”
 
Mi fratello mi intenerisce, piange come un bambino, è davvero disperato. Mi avvicino, gli poso la mano sulla spalla e con voce suadente,gli dico: “Su dai Augustin, vedrai che Oscar ti darà l’erede che tanto desideri.”
 
Vedo mio fratello passarsi la mano sugli occhi, e singhiozzando, sussurra: “Tu credi Armand?!!  Pensi davvero che Nostro Signore esaudisca le mie preghiere?!”
“Certo Augustin. Nostro Signore,ci ama, e non vuole certo vedere le sue creature soffrire. Abbi fede, vedrai che tutto si sistemerà.”
“Grazie per le tue parole Armand! … Armand …”
“Dimmi Augustin …”
“So che le tue preghiere valgono quanto le mie, cioè nulla! Però fratello, prega comunque, affinché il nostro casato, abbia la sua discendenza.”
Sorrido e ribatto: “Si, certo Augustin, ti prometto che ogni sera, prima di addormentarmi, pregherò Nostro Signore affinché accolga la tua preghiera.”
“Grazie fratello! …..”
“Possiamo andare adesso?!!”
“No, un’ultima cosa Armand, il fatto di  aver confessato la verità a tuo fratello, non significa che devi dare ancora scandalo nel castello.”
“Non ti capisco …. Cosa intendi dire?!”
“Mi hai capito benissimo fratello! Anche se sei … spretato … non vuol dire che tu e Anna .. si insomma, hai capito, niente fino al matrimonio …”
“COSA?!!! Augustin sei forse impazzito o cosa?!!”
“Ne l’uno e ne l’altro Armand, certe cose si fanno dopo il matrimonio e non prima! E tu ricordati che sei ancora un servitore di Nostro Signore, capito Armand?”
“Ah ah ah … Augustin, ma davvero parli sul serio!!”
“Ho forse l’aria di chi sta scherzando?”
“No, però … Ih ih ih Augustin, Anna è mia moglie da più di quindici anni, e sono il padre dei suoi figli …”
“Ancora!!! Non ricordarmelo ancora, che non è il caso! .. Armand, che questa notte non ti venga in mente di infilarti in camera sua!”
“Ih ih ih … Si ..si Augustin, senz’altro! … Però consentimi di dirti qualcosa …”
“Cosa?”
“Se no ricordo male, mia nipote Joséphine, è nata circa sei mesi dopo che ti sei sposato, come me lo spieghi?”
“Uhmm … ecco …”
“Adesso che ne dici di andare?”
“Si, andiamo, mio amato fratello spretato!”
“Ih ih ih …”
 
 
 
 
 
 
 
 
Passo davanti alla porta del Maggiore, busso, attendo risposta ed entro.
 
Il maggiore è seduto su una poltroncina, con un libro in mano.
 
“Siete Voi Capitano! Ci sono forse novità circa la missione?”
“Si, Maggiore. Infatti, sono qui per dirvi che ci sono nuove disposizioni. Il Generale ci aspetta tutti nello studio.”
“Grazie Capitano Grandièr, arrivo tra poco.”
“Vado a chiamare gli altri, a dopo Maggiore!”
 
Lascio la camera di Girodelle, per recarmi in quelle di Louis e Charles, spero che ci siano.
Busso prima a quella di Louis, attendo risposta e apro.
 
“André sei qui, cosa succede?”
“Marianne, Louis, scusate se vi disturbo, ma nostro suocero vuole parlare con te Louis, circa il nostro viaggio. Devi andare nello studio, èlì  che ha indetto la riunione.”
“Tra poco arrivo André.”
“Sapete se Charles è in camera sua?”
Marianne ribatte: “No, André! Credo che Charles e mia sorella stiano  ancora passeggiando per i giardini.”
“Grazie Marianne.”
 
 
 
Anche se Marianne, mi ha detto che è improbabile che possa trovare Charles in camera sua, comunque passo per la sua stanza e busso ……. Niente, nessuna risposta.
 
Percorro il corridoio, decido di andare in camera di Alain e Gerard, quando incontro Giovanna e chiedo: “Giovanna, hai visto per caso il Marchese di Liancourt?”
“Sissignore! Circa un’ora fa, ho visto sia lui che la Marchesa dirigersi verso la cascina.”
“La cascina hai detto?”
“Sissignore! Sapete, quella adiacente al castello ….”
“Non sapevo che ce ne fosse una! … Va bene Giovanna, ma appena lo vedi, digli che deve raggiungerci nello studio, il Generale lo attende.”
“Va bene Signore.”
“Grazie Giovanna.”
 
 
 
 
“Gerard, hai visto la nuova Marchesa?”
“Chi, quella bellissima donna che era accanto al Cardinale?”
“Si, proprio lei! … Che donna stupenda! Debbo riconoscere che le italiane non sono niente male! Guarda per esempio la mia Sabrina, è bellissima!”
“Alain ti prego, non rincominciare con la storia che ti manca, e che stai soffrendo come un cane. Ormai, la conosco a memoria.”
“Gerard, tu la conoscerai anche a memoria, ma io davvero sto soffrendo! ….. Senti Gerard, a proposito di donne e di intrallazzi, ma hai notato come il Cardinale guardava quella donna?”
“Quale donna?”
“Ma scusa, non stavamo per caso parlando della nuova Marchesa?”
“Ah, si, vero! Senti Alain, vedi di tacere con i tuoi discorsi sconci, che non appena apri bocca, sbuca il Cardinale!”
“Hai ragione Gerard! Ho l’impressione, che quello si apposti di proposito, per ascoltare i miei sfoghi fisiologici …”
“Ma non dire idiozie amico mio! Sei tu che non fai altro che parlare della stessa cosa. Ed è inevitabile che prima o poi, lui ti ascolti! Ah ah ah … A proposito, hai preso in considerazione l’idea di confessarti dal Cardinale?”
“Chi? Io? Ma dico, sei diventato matto o che!! Secondo me, Gerard, è il Cardinale che dovrebbe confessarsi …………… non io …”
“Ma che diavolo dici Alain!!”
“Si, certo! Come ti dicevo, il prete non toglieva gli occhi di dosso alla Marchesa, e non ha fatto nulla per nasconderlo!”
“Ma che fai adesso, ti metti anche a spiare Alain?”
“Spiare io? Ma dico amico, sei fuori per caso!! Io ho visto il prete spiare il Vecchio Pazzo che, stranamente, faceva il cascamorto con la Marchesa! Dovevi vederlo il prelato, altro che santità! Quello aveva ragione quando ci ha detto che di santo non ha proprio nulla!!”
“Non ti capisco Alain, spiegati.”
“Lui è geloso!!”
“Geloso?!! ……. Geloso di chi, o di cosa?”
“Uffa!! Gerard, possibile che tu sia così tonto?!!! Geloso del Vecchio Pazzo che sussurrava all’orecchio di quella donna!! Capito adesso?!!!”
“Alain, ma si può sapere di cosa accidenti parli?”
“Dico ciò che ho visto Gerard! E non è tutto …”
“Ancora!!! Su avanti, parla!”
“Dopo che quella donna è rimasta sola, il prete l’ha raggiunta e, folle di gelosia, l’ha trascinata via! Capito adesso Gerard?”
“E si può sapere  dove l’avrebbe portata?”
“Ed io, che ne so, mica ero lì per spiarli!”
“Incredibile Alain! E così il Cardinale e la Marchesa ….. però chi l’avrebbe detto!!”
 
 
 
 
 
Ho lasciato il piano superiore per arrivare a quello adibito alla servitù, non arrivo alle stanze dei miei amici, perché li vedo chiacchierare nell’atrio del corridoio.
 
 
 
“Basta parlare di questo Alain, guarda chi sta arrivando, è André”
 
Alain appena mi vede, dice: “Ciao André! Cosa ci fai da queste parti? Forse sentivi la mancanza dei tuoi amici?!!”
“Alain, Gerard, ci sono nuove disposizioni. Il Generale vuole vederci tutti nel suo studio.”
Gerard ribatte: “E’ successo qualcosa André?”
“Nulla di grave Gerard! E’ solo che il Generale vuole metterci a conoscenza dei alcuni dettagli.”
“Va bene André arriviamo immediatamente.”
 
 
 
“Alla cascina”
Charles ed io siamo sdraiati in mezzo al fieno, nelle stalle della cascina adiacente il castello. Le mucche, abitanti del luogo, sono fuori, libere di pascolare nel prato esterno. La porta della stalla è accostata. E noi ci stiamo deliziando di questo posto nuovo! Ah…..l’odore dell’erba appena tagliata, delle margherite, dei campi, del legno, del sudore delle bestiole e del loro letame……
 
 
“Joséphine!! Sei unica ..... magnifica ...."
“Oh Charles.....Charles......le tue mani....Charles....e la tua lingua, impertinente, calda, enorme......ruvida......ruvida?!! Charles...."
"Ti prego Joséphine ... non parlarmi in questo modo .... o davvero mi farai impazzire!!!
 
 
MUUUUUUUU ..............
 
"Joséphinnne hai sentito?”
 
MUUUUU …..
 
"Charles, cosa ti prende? Dove vorresti andare!  Rimani qui!!! … Ma non lo senti, è una delle mucche che pascolano intorno alla cascina!”
“Cara, credo che qualcuna sia entrata dentro …”
“E allora? Lasciala stare, tanto non da alcun fastidio! …. Anzi, ascoltare il suo verso, rende tutto così eccitante! …. Su ….. rilassati e lasciati andare …..!”
 
MUUUUUUUU
 
“Oh Charles.....mi fai il solletico!!! Charles .. la tua lingua .. sui miei piedi!"
 
Sento un soffio umido sulle mie estremità, una lingua ruvida sui miei piedini….uhm…..che delizia!
 
MUUUUUUUUUUUUUUU
 
"Ma cosa dici!! La mia lingua non è sui tuoi piedi, io sono qui .... con te ..."
“Niente ..... niente .... ma sei veramente  calda!!! Joséphine .... dovresti ecco .. mettere della crema ......"
 
Sento qualcosa di ruvido, peloso, caldo, strusciarsi contro le mie natiche…che mia moglie debba mettersi della crema sulle sue deliziose gambe?
 
“Giuro che non ti capisco, io non peli e nulla di simile! Ma cosa dici? ..... Ahhhh forse ho capito!!! .... Vuoi stuzzicare la tua fantasia!! Ebbene si ….  mi toglierò i peli dalle gambe, ma dovrai essere  tu a strapparmeli, uno ad uno! Ah ahah ...
 
MUUUUU …….
 
 
Sono sopra mia moglie, mi delizio di lei, quando avverto il muso umido dell’animale, strofinarsi contro le mie natiche,mi spinge, vuole spostarmi da questa montagna di fieno, perdo l’equilibrio finisco completamente addosso a mia moglie,sussulto e strepito: “Cosa accidenti sta succedendo?”
“E lo chiedi a me Charles!! Sei tu che ti sei spinto oltre! Sta attento così mi fai male, sai il bambino!”
 
Mi sollevo da lei, sono nudo e spaventato, credo di guardare mia moglie con l’atteggiamento di un folle.
 
MUUUUUUUUUUUU slurp…slap…..MUUUUUU
 
“Charles, mi spaventi, si può sapere perché mi guardi in questo modo?”
“Semplice Joséphine, ho la mucca alle mie spalle, possibile che tu non te ne sia accorta?”
“Cosa?!!! Ma stai scherzando Charles!!”
“Niente affatto …”
“Su Charles, spostati, voglio vedere ……”
 
Mi alzo da mia moglie, siamo completamente nudi, lei si copre appena con la sottana, e sgranando gli occhi, mi dice: “Cosa aspetti Charles, manda via immediatamente quell’animale!Ci sta disturbando!”
 
“MUUUUU …..”
 
“Avanti Charles, la sua presenza mi irrita!! Ed io ho tutta l’intenzione di portare a termine la nostra missione!!E senza essere ulteriormente disturbati!”
“Abbi un poco di pazienza cara! Almeno che mi infili i pantaloni! .. Non posso certo mandarla via così, come mamma mi ha fatto!”
 
La mucca inizia a mangiare il fieno su cui ci eravamo sistemati…..sbuffo…..non bastava mio padre ad interromperci, adesso ci si mette anche una mucca?!!!
 
Guardo divertita mio marito, che si riveste in tutta fretta, e ribatto: “Però ….”
“Però cosa?!”
“Debbo ammettere che la mia cara suocera, ti ha fatto davvero bene Charles! E gli allenamenti a cui ti sottopone mio padre, stanno dando ottimi risultati!!!!”
“Ohhh Joséphine!! Per te qualsiasi momento è buono per scherzare …”
“Ovvio Charles!! La vita è già triste, per lo meno tento di rallegrarcela un po’!”
“Joséphine … Joséphine …”
 
 
Guardo mia moglie, è rimasta seduta in mezzo al fieno, con la mucca che mangia accanto a lei. Si copre appena con la veste, sorride….il suo sorriso….quanto è bella la mia Joséphine!
 
“Charles, meno chiacchiere e butta fuori quella dannata mucca!!  Voglio che concludiamo la nostra opera!”
“Si, si Generale, faccio in un attimo!”
 
MUUUUUUUUU
 
“Generale hai detto? .. Però che idea bizzarra che mi è venuta ….”
“Quale ….”
“Entrerò di nascosto nella stanza di mio padre e prenderò la sua divisa …”
“E si può sapere per quale motivo?”
“Semplice, la indosso e così tu farai l’amore con un Generale dell’esercito francese ….”
“Joséphine!! Santo cielo!!”
“Cosa ti prende Charles!!”
“Credo che tutti abbiano ragione quando dicono, che sei quella che somiglia di più allo zio Claud!Ah ah ah ah ..”
“Oh Charles! Ah ah ah ….. Sei incredibile! Però marito mio, ammettilo, ti fa piacere che io sia così, non è vero, amore mio?”
“Si, certo! Sarei uno stupido, se non lo sapessi, pero …”
“Però? … Su avanti parla! A cosa stai pensando!”
“Ecco … vedi, temo che  se farai davvero ciò che hai detto, se mio suocero, che poi è anche tuo padre,dovesse accorgersene …. saranno guai  ….per me però! Il Generale sarebbe capace di intensificare gli allenamenti  …..povero me!!”
“Su fatti coraggio Charles, e guarda il lato positivo …”
“Perché tu lo vedi per caso? Io in quel caso, immagino solamente ritorsioni da parte di tuo padre.”
“E anche se fosse? Guarda che corpo che ti ritrovi!! Uhmmm … Charles … su .. sbrigati, adesso basta!”
 
 
“MUUUUU”
 
“Su sbatti fuori quell’animale, che non ho voglia di aspettare ancora!”
 
Mio marito non ribatte più. Afferra per il collare la mucca, e con fermezza la trascina fuori. O almeno si impegna affinchè la mucca esca il più rapidamente possibile. Ma sembra che l'animale preferisca il fieno essiccato all’erba fresca…..che gusti difficili che ha!!!
 
“Su bella …. Andiamo!”
 
Charles è fuori dalla cascina, a petto nudo, l’osservo: quanto è bello, prestante, ha un fisico perfetto! Questo viaggio gli fa decisamente bene! Si è asciugato molto, ed ora ha dei muscoli sciolti, che prima erano ricoperti dalla ciccia….certo….anche la cicca ha il suo fascino! Ma questo nuovo fisico mi ispira molto!!! Non appena rientra, chiude la porta e la spranga, in modo da impedire alla mucca di rientrare.
 
“Ecco Joséphine. Adesso sono sicuro che non avremo altri ospiti indesiderati! ……. Cara, cosa c’è! Mi guardi in un modo!”
“Sei bellissimo Charles, su vieni da me, sbrigati!!!”
“Arrivo, mia adorata ….”
“Charles, dimmi … ti dispiace proprio, che io sia così … esigente?”
“Assolutamente no, mia adorata …”
 
 
Mi tuffo letteralmente in mezzo al fieno, abbraccio mia moglie, ci rotoliamo e ci perdiamo uno nell’altra.
 
 
 
 
Mio marito ed io ci rivestiamo, ho appena infilato le scarpe quando gli dico: “Charles, che bello che è stato!! Ammettilo, farlo nella cascina. E su quel letto di paglia, è stata un’idea fantastica!”
“Joséphine!!”
“Cosa c’è Charles, forse non ti è piaciuto?”
Vedo mio marito avanzare verso di me, mi sorride, mi stringe forte a se, sussurra: “Ma cosa dici cara, è stato bellissimo! E tu amore mio, sei stata davvero unica!”
“Anche tu Charles! …. Charles, che ne dici di tornarci domani, sai l’idea di farlo, ascoltando il muggito delle mucche che sono lì fuori, mi stuzzica la fantasia!”
“Va bene cara, come desideri, domani torneremo! Ma prima dovremo accertarci che non ci sia il margaro.”
“OvviamenteCharles! …… Charles …”
“Dimmi Joséphine …”
“Stasera ho voglia di divertirmi, voglio ballare tutta la sera. Quindi se ne senti il bisogno caro, va pure a fare il tuo sonnellino, che poi non voglio sentire ragioni!”
 
 
Mia moglie mi guarda maliziosa, dritta negli occhi. Il suo sguardo è molto eloquente: vuole ballare fino a tarda notte……una danza in verticale ed un’altra in orizzontale!!!! Mi vuole sfinire….ma quanto la adoro!!
 
 
“Va bene cara! E adesso torniamo al castello.”
“Aspetta …. Hai ancora qualche filo di paglia tra i capelli! …. Ecco qua, tolto! ….. “
“Joséphine, come ti senti?”
“Benissimo Charles! La gravidanza non mi da per nulla fastidio, anzi, trovo tutto così piacevole!”
“E la nausea?”
“Si presenta di tanto in tanto, ma nulla di fastidioso.”
“Mi fa piacere, meglio così! Andiamo mia dolce Joséphine!”
 
 
 
Alain, Gerard ed io, entriamo nello studio, non manca nessuno.
Lo studio del generale è un ambiente raccolto, illuminato da un’ampia vetrata che dà verso la Dora. Il soffitto è in legno, realizzato a cassettoni, ornato con lo stemma della famiglia Jarjayes, con il giglio di Francia e con il Delfino. Le pareti sono decorate con gli stessi motivi, con una boiserie in legno a ricoprirle in parte. Sono inoltre riportati i simboli del Ducato Sabaudo: una rosa, i nodi d’amore e una rappresentazione dell’annunciazione. Il nonno del Generale, il famoso nonno Augustin, fu insignito del collare della Santissima Annunziata, massima onorificenza della casa Sabauda. Egli fu un cavaliere della Santissima Annunziata. È un onore riservato a pochi. Da un lato della stanza si trova la scrivania in noce, con una poltrona rivestita di un panno rosso. Un poco spostato, un tavolo rettangolare, contornato da alcune sedie su cui si sono già accomodati i presenti.
Mi avvicino al posto libero, accanto ad Oscar,guardo il Generale e dico:
"Signore, ci sono tutti, tutti meno che Charles. Non sono riuscito a trovarlo."
"Immagino che non si trovi neppure Joséphine ....... si saranno rintanati da qualche parte, quei due lussuriosi! Pazienza, tanto sono inutili ......"
 
Girodelle continua a guardare mia figlia, mi domando come sia possibile che quel ragazzo, non abbia null'altro da vedere!? Mio caro Victor, aspetta stasera che ti sistemo io!
 
Siamo tutti riuniti nello studio, intorno al tavolo in noce. Le sedie sono comode, imbottite nella seduta e nello schienale. Semplici, rivestite con un tessuto rosso. Prendo la parola.
 
"Bene, siete stati tutti convocati perché ci sono delle novità relative alla missione, direi piuttosto delle piccole modifiche ….."
 
 
I soldati guardano me e mio padre con aria interrogativa, Alain si gratta la testa, Gerard sembra teso, Victor .... è ormai solo la pallida ombra del soldato che conosco.
 
"Dunque, partiranno con noi altri viaggiatori, nella fattispecie, si tratta di Armand, lo zio Armand, e della Marchesa di Saluzzo con il figlio. Dovremo quindi riorganizzarci, ricontrollare l'itinerario di viaggio, considerare che avremo almeno un'altra carrozza con noi. Avete domande?"
Alain mi guarda e dice: "Ma Comandate ...... anche se, scusate Comandante, ma vestita in quel modo, mi è difficile chiamarvi così! Ih ih ih"
"Alain!!! Smettila o giuro che ti passo da parte a parte con la spada!"
“Ehmm.. si .. si... E' proprio vero quando si dice che l'abito non fa il monaco! Ih ih ih ... Scusate Cardinale, non era mia intenzione offenderVi!"
 
 
Sorrido alle parole del soldato, e penso: quel ragazzo è davvero simpatico anche se a volte un tantino irriverente.
 
 
 
 
 
Charles ed io passeggiamo per i giardini del castello. Siamo felici e sorridenti, mi stringo a lui e gli sussurro all’orecchio: “Amore mio, non appena mio padre lascerà la sua stanza, entrerò e mi prenderò la sua divisa …”
“Joséphine, ancora con questa idea! E dai, smettila …”
“Non ne vedo il motivo! Dammi una sola ragione, perché non dovrei!”
“Tuo padre potrebbe accorgersi che dal suo armadio manchi la sua divisa. Ti immagini cosa potrebbe accadere?! “
“Certo che lo so, ma io non mi farò scoprire!”
“Ti prego, desisti da questa idea …”
“Charles, non vedo perché doveri farlo. Se solo riuscissi ad infilarmi in quella di Colonnello, la chiederei ad Oscar, ma so bene che non potrei entrarci, quindi, prenderò quella da generale! Ormai ho deciso e lo farò!”
 
Alle nostre spalle, udiamo la voce di Giovanna.
 
“Marchese … Marchese di Liancourt …..”
“Cosa succede Madame!”
“Marchese, scusate se Vi disturbo! … Ma il Generale, vi sta aspettando nel studio.”
“Mio suocero? Ma cosa succede?”
“Non lo so! Il marito di Madame le Conte mi ha detto solamente, che non appena Vi avrei visto, di avvisarVi di raggiungerli …”
“Grazie Giovanna, adesso vado.”
Non appena la governante si allontana, sussurro: “Chissà cosa è accaduto! … Joséphine, ci vediamo dopo!”
“Un momento Charles, dove vai?”
“Come dove vai! Ma non hai sentito Giovanna? Vado da tuo padre, che ci ha riunito, di sicuro che vorrà darci delle direttive riguardo al nostro viaggio! .. Scappo, altrimenti si arrabbia, a dopo Joséphine!”
“Un momento Charles, vengo anch’io!”
“Ma cosa dici, tuo padre ha chiesto di me …”
“E allora? Se ci sono delle novità circa il viaggio, debbo saperlo anch’io! Dopo tutto sono informata di ogni cosa e non c’è più nulla da nascondere!”
“Joséphine, tuo padre, potrebbe adirarsi …”
“Charles, se Oscar è presente, allora lo sarò anch’io! …..”
 
 
 
Percorro in tutta fretta il corridoio che ci porta allo studio, sento Joséphine alle mie spalle che dice: “Ma si può sapere perché corri in questo modo?”
“Joséphine, di sicuro tuo padre mi cerca chissà da quanto tempo, e sarà furioso con me.”
“Tanto ormai sei in ritardo, quindi, un minuto in più, uno in meno, non fa alcuna differenza …”
“Non è così Joséphine, meglio che arrivi più in fretta possibile!”
 
Il Generale ci scruta severamente e continua: “Partiremo tra quindici giorni circa e ……..”
 
L’attenzione di noi tutti viene distolta dal tocco della porta.
 
“Buona sera! …. Generale, volevate vedermi? Ehm....scusatemi per il ritardo, mi hanno avvisato solo ora ...... "
"Charles, meglio tardi che mai! Dov'eri? Con quella lussuriosa che ho per figlia, immagino! Ma non qui nel castello ...... no .....dove vi siete andati ad imboscare! Parla veloce che sono nervoso!!”
 
Guardo Charles dritto negli occhi, ha l’aria di uno che ha molto da nascondere, con vistose macchie rosse in viso, ha persino un graffio….sarà stata mia figlia! Quei due pensano solo ad accoppiarsi! Santo Cielo!!! Ha persino un filo di paglia tra i capelli…uhm…..
 
"Ehmmm ... Vedete Signore, io non potevo certo sapere di questa riunione così improvvisa e ....."
"E niente! Dov'eri? Veloce.... parla! E dimmi la verità!"
"Ecco .... noi ..... vedete ..."
 
Sono davvero imbarazzato. Davanti a me ci sono tutti i nostri compagni di viaggio ed il Cardinale, oltre alla mia giovane cognata. Non sono domande a cui si può rispondere così….. inizio a sudare, non so davvero cosa dire!
 
"Padre smettetela!! Sapete benissimo cosa stavamo facendo!! Non siamo nè ragazzini e nemmeno fidanzati! Giusto zio Armand? Non ha detto per caso nostro Signore: andate e moltiplicatevi?!!! Avanti, forza zio, parlate!!"
"Coff ..... Joséphine, capisco che la cosa possa sembrarti divertente, ma inizio a credere che se fosse per te, vivremmo in un mondo sovraffollato! Ed ora sii educata e lascia che tuo marito risponda alla domanda che gli è stata fatta ....... "
"Mio marito non deve rispondere ad alcuna domanda zio!! Mio padre, che poi è anche Vostro fratello, sa benissimo che io e mio marito, quando disponiamo  di tempo libero, ci dedichiamo a ....."
"Ti prego cara, non aggiungere altro! Ma non lo vedi! Non siamo soli, questa più che una riunione militare, ha tutto l’aspetto di un tribunale militare!"
"BASTA!!!"
 
Batto un pugno sul tavolo di noce, faccio sussultare tutti i bicchieri ed i documenti depositati sopra. Non ne posso più!
 
"JOSEPHINE, LASCIACI IMMEDIATAMENTE! QUESTA RIUNIONE NON È COSA PER TE! VATTENE O TI GIURO CHE TI CACCIO A PEDATE!"
 
"André, mio padre tra poco le tira uno schiaffone ....... e temo che abbia ragione ....."
 
Sussurro appena al mio Andrè.
 
"Oscar, cosa possiamo fare? Tuo sorella è irrecuperabile!"
"Si, purtroppo hai ragione ...... mi dispiace per mio padre, non sta per niente bene e la giornata sarà ancora lunga"
 
"Padre, non agitateVi, ricordate che state parlando con una donna incinta! Se amate un pochino Vostro nipote, Vi invito ad avere più riguardo nei miei confronti!"
 
Mi alzo dalla sedia, sono davvero stufo. Mi avvicino a Joséphine, la afferro per un braccio e la spingo, non molto dolcemente, fuori dalla porta. Poi chiudo, dando un giro di chiave.
 
"ED ORA TU SIEDITI, BUONO A NULLA DI UN GENERO LUSSURIOSO! COFF COFF!!!"
“Ge ….. G …..Generale, avete perso la pazienza?”
“TACIII!”
"Sssssisssssi Signor Generale ....."
“Bene, dove eravamo rimasti?”
 
 
“PADRE!! APRITEEE!”
“Lo vedi Armand, cosa devo sopportare, e quella ........ osa ancora bussare alla porta! Il primo di voi che osa alzarsi, se la vedrà con la mia spada, CHIARO?!!!"
 
Mi guardo attorno, passando in rassegna ad uno ad uno i presenti ......
 
Lo zio Armand, con tono pacato, ribatte: "Adesso calmati Augustin, di questo passo, ti sentirai male.  Ricordati che stasera dovrai ricevere i nobili della contea!"
"Bene, adesso che ci siamo tutti ....... Charles, avremo tre viaggiatori in più con noi!"
"Si si, hai ragione Armand. Dunque, andiamo con ordine. Mio caro fratello, siamo qui in missione per conto di sua Maestà. A parte i miei generi, gli altri sono tutti soldati. Il Maggiore Girodelleè a capo delle guardie Reali, Sassoin e La Salle sono Soldati della Guardia Metropolitana di Parigi, agli ordini di mia figlia, il Colonnello Jarjayes. Andrè, anche lui è un soldato, è un capitano e dipende sempre da mia figlia. Hai domande?"
"Si, Augustin, per dove proseguirà il viaggio, e soprattutto perché questa missione e per conto di chi?"
"Armand, ricordati che sei tenuto al più assoluto riserbo su quanto apprenderai. Da questo momento, sei anche tu in missione con noi. Le loro Maestà, a causa dei tumulti che stanno attraversando la Francia, ci hanno mandato a controllare presso la corte Sabauda quali sono le intenzioni dei Duchi, dobbiamo capire se intendono aiutarci, restare fuori dalla questione ma soprattutto è fondamentale che non appoggino i rivoltosi. Poi andremo a Vienna, dall'Imperatore fratello della nostra Regina, per consegnare una missiva. Attenderemo risposta e rientreremo a Parigi. Siamo già stati assaliti, quindi sappi che non sarà una passeggiata. Sei pronto a seguirci?"
"Siete stati attaccati?!! Ed è per questo motivo che il Maggiore è ferito?"
“Esatto Armand.....esatto. Adesso dimmi se sei dei nostri"
"Augustin ... si certo, e tu conosci i miei motivi. Però adesso mi chiedo come riusciremo a gestire ben .... tre donne incinte e un bambino a seguito! ... Non nego che la cosa mi spaventa non poco! .... comunque Augustin, sono dei vostri! E questo significa che da qui, ai prossimi  quindici giorni, tornerò ai miei allenamenti con le armi."
“Armand ..... le donne in stato interessante sono quattro ...... tutte ........ non farmici pensare. Adesso dovremo ricontrollare l'itinerario, riorganizzare le disposizioni, ordinare le derrate ...... dovremo dividerci i compiti!"
 
Sussurro al mio amico: "Gerard, hai sentito? Abbiamo un'altra donna incinta al seguito ..."
"Alain e chi sarà mai?”
"Come chi, amico!! Ma la nuova Marchesa, chi se no! Adesso nessuno mi leva dalla testa che il responsabile è il prete!"
"Però!!! E vai al prete!! Non mentiva quando diceva che non è immune al peccato!"
“Oscar, ma io e Charles, come possiamo renderci utili?"
"Allenandovi, invece di perdere tempo!"
Mio padre con tono severo, ribatte: "Per quanto riguarda Charles, stando lontano da mia figlia! Sarebbe già un passo avanti!"
 
Continuo a guardare il mio bellissimo Comandante, con quell’abito addosso, mi sembra impossibile che sia lei: è ancora più bella!! Mi riprendo dal torpore che mi ha circondato da questa mattina, distolgo gli occhi dal mio bellissimo comandate e cerco di concentrarmi sulla missione. Con difficoltà, ma devo riprendere il controllo.
 
Come sempre, scruto quel povero figliolo di Victor, è tormentato! E si, le tue pene presto finiranno ragazzo.
Anche se confuso, ribatte: "Perdonatemi Cardinale, ma ..... ecco .....come mai avete deciso di partire con noi? E perché verranno anche la Marchesa ed figlio piccolo? Mi pare un viaggio troppo rischioso per loro.”
“Ecco, vedete .... la Marchesa deve lasciare Torino a causa di alcuni problemi di salute. Come ha detto poc'anzi mio fratello, le donne incinte sono quattro e non tre! ... L'altra come avrete intuito è ... La Marchesa di Saluzzo ..."
"Ma ..... perdonate l'indelicatezza Cardinale, la Marchesa è vedova ...... credo quindi che spetti all'uomo con cui ha concepito, aiutarla in questo momento. Dovrebbe assumersi le sue responsabilità!"
"Conte Girodelle, è esattamente quello che intendo fare. Ma capirete anche Voi, che non possiamo restare a Torino.”
"Oh scusatemi Cardinale, io .... non era mia intenzione essere indiscreto! Mi dispiace!"
"State tranquillo, Voi non avete nessuna responsabilità."
 
 
 
 
 
"Sentito Gerard? Il prete ha messo incinta la Marchesa ih ih ih ..."
"Sccc... zitto Alain!!"
“Come se fosse semplice zittire! Ma hai sentito?!! Dio, è davvero finito il mondo! E pensare che Sua Eminenza voleva confessarmi ... Ih ih ih …. Lui invece, l’ha fatto con la Marchesa, e che confessione!”
 
 
 
Il Generale ci guarda severamente e digrigna: “Voi due, cosa avete da borbottare?"
"Nulla Generale, nulla!"
"Meglio così! Altre domande?"
 
 
Mi guardo in torno, scruto tutti con attenzione. Nessuno osa proferire verbo, meno che mai i miei due generi.
"Bene, allora andiamo a riposare, ci aspetta una lunga serata!"
 
 
 
"Louis!!! Hai sentito?!! Lo zio prete, ha ... ha ..... ingravidato la Marchesa!! E poi sarei io il depravato!!!"
“Charles, però! Hai capito il Cardinale!  Chi l’avrebbe immaginato, lui e la Marchesa … però. E bravo allo zio Armand! Ih ih ih ….”
 
 
"Bene, allora direi che Alain e Gerard si occuperanno di reperire delle derrate di scorta, ed altri due muli. Ci servirà anche una seconda carrozza ed un cavallo veloce per lo zio Armand. Girodelle, Andrè ed io ricontrolleremo l'itinerario, mentre Voi Padre vi recherete alla corte sabauda con lo zio Armand…….”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Al duomo di Milano in compagnia di Augustin e Marguerite de Jarjayes
Le autrici: Aizram e Terry
 
 
Aizram:“Finalmente Terry siamo arrivati a Milano! Lo ammetto, sono stanca! ….. Signor taxista, deve lasciarci all’albergo che le abbiamo indicato.”
Taxista:“Si, signorina, ci siamo quasi, ormai mancano due isolati! ……………Eccoci arrivati, ci siamo!”
 
Generale: “Marguerite, spero che le Arpie ci lasciano dividere la stessa camera, e non ci facciano l’ennesimo dispetto!”
Marguerite:“Abbi fede caro, vedrai, sono sicura che non sono tanto malvagie come sembrano!”
 
Terry: “Eccoci in albergo, siamo arrivati!”
Albergatori: “Buona sera signori!”
Terry: “Buona sera, a voi! Abbiamo bisogno di due camere.”
Albergatore: “Singole o matrimoniale?”
Aizram:“Ehmm Terry tu cosa dici?! Come sistemiamo il Generale e Madame Marguerite?!”
Generale: “Vi prego Donzelle, pensate bene a ciò che dite! Almeno questa volta, siate magnanime.”
Aizram: “Ma certo Generale, se permettete, Terry ed io ne discutiamo! … Con permesso!”
 
Marguerite:“Augustin, si stanno allontanando, devono decidere cosa fare di noi.”
Generale: “Marguerite, come si suol dire: “Consiglio di volpe a danno di galline”. In questo caso Marguerite, le povere galline siamo noi!”
Marguerite:“Su, coraggio caro, sii fiducioso …..”
 
 
Aizram:“Allora Terry, cosa facciamo?!! Lo lasciamo dormire con sua moglie?”
Terry: “Aizram, invero, il generalone, mi fa pena, io direi di si, tu che ne pensi?”
Aizram:“Per me va bene. Dai facciamogli questo regalo! …. Però prima dovrà rispondere alle recensioni, e poi lo lasciamo in pace.”
Terry: “Va bene Aizram, andiamo a dirglielo.”
 
Albergatore: “Allora Signore cosa avete deciso’! Le camere come devono essere, singole o matrimoniali?”
Terry: “Ecco ….. Generale, Vi prego non guardatemi in quel modo …”
Generale: “Madame, io non Vi guardo in nessun modo! Avanti, cosa avete deciso, parlate!”
Aizram: “Ecco, Terry ed io abbiamo deciso che avrete la camera matrimoniale …”
Generale: “Davvero, Donzelle Arpie!!”
Aizram:“Si, certo! Ma perché Vi stupite tanto, forse non siamo abbastanza buone per Voi?”
Generale: “No, no … Cioè si, voi siete buone, anzi buonissime ….”
Terry: “Come la Marchesa di Saluzzo, non è vero? Vi piace vero Generale?”
Generale: “Ma .. ma .. Donzelle, Voi … Voi … ci prendete gusto a farmi discutere con mia moglie!!”
Marguerite:“Un momento Augustin, chi sarebbe questa Marchesa!”
 
Albergatore: “Ecco qua le chiavi delle vostre camere! La sei è quella con i letti singoli e la tredici è quella con il letto matrimoniale!”
Marguerite:“Un momento Monsieur, voglio una camera singola ….”
Generale: “No, ti prego Marguerite, non farmi questo, vedi, le Arpie, non si sono spiegate …”
Marguerite:“Invece si sono spiegate benissimo Augustin! Hanno parlato di una donna che, a te, non ha lasciato indifferente!”
Generale: “VI PREGO ARPIEEE!!! RACCONTATE TUTTO A MARGUERITEEE!!”
 
Aizram:“Terry hai sentito come ci ha chiamate?”
Terry: “Certo, ci ha appellato come Arpie ……”
Aizram:“Già, prima ci insulta e poi vuole che l’aiutiamo.”
Generale: “Ma io non chiedo il vostro aiuto, ma solo che diciate la verità!”
Marguerite:“Augustin adesso  basta!! Dormirò da sola questa notte!!”
Generale: “Ti prego, ti scongiuro, no, lasciami spiegare! …ARPIEEEE VI ORDINO DI CONFESSARE LA VERITA’!!”
 
Albergatore: “Allora Signori, cosa avete deciso? Stanza matrimoniale o singola!”
Marguerite:“Singola!”
Generale: “No!! Matrimoniale Monsieur!”
Albergatore: “Signori, mettetevi d’accordo, mi fate diventare matto!”
Generale: “Marguerite, ti prego ascoltami …”
Marguerite:“No, Augustin!! Ho ascoltato abbastanza, adesso sono stufa delle tue infedeltà!”
Generale: “Ma quali infedeltà! Io ti sono fedelissimo, vero Arpie? ………… AVANTI, NON RIMANETE IN SILENZIO, PARLATE!! VOLETE FORSE DISTRUGGERE IL MIO MATRIMONIO?”
Terry: “Certo che no, Generale, cosa dite!!”
Generale: “Allora dite a Marguerite che non è vero! … E voi due, non basta che mi fate tribolare nella storia, adesso anche nel siparietto, ARPIE!!””
Aizram: "Generale, se non la smettete di strepitare, vi lasciamo dormire solo. E chiuso a chiave dentro la vostra stanza!"
Albergatore: “Santi numi!! Qui sun tutt foll!”
Generale: “Anche Voi siete piemontese?”        
Albergatore: “Io? Si, però mi sento milanese! Ah ah ah ah!”
Generale: “Marguerite, sono praticamente circondato da piemontesi, dalla Contea al siparietto, e tutti non fanno altro che dire che la nostra famiglia è folle! Marguerite ed è tutta colpa di queste due!”
Marguerite:“Augustin, ti stai giustificando forse?”
Generale: “No, cara, ma voglio che almeno mi lasci spiegare. Dunque, devi sapere che la Marchesa di Saluzzo, non è altro che la donna di Armand …”
Marguerite:“Armand? Augustin, che storia è questa!! Armand è un prelato, e i prelati non hanno donne!”
Generale: “Ti sbagli Marguerite! Anch’io ne ero convinto, ma non è così!! Anche lui ha ereditato i geni dello zio Claud, come del resto le nostre figlie, e ti dico che Armand ha una donna, e se io sono stato galante con la donzella, è stato perché volevo che mio fratello lo ammettesse, e null’altro! Te lo giuro Marguerite!”
Marguerite:“Armand, lo ha ammesso?”
Generale: “Si Marguerite, lo ha ammesso …”
Marguerite:“Santo cielo!! … Povero Armand!!”
Generale: “Marguerite, ti dispiace per lui, e per me, che sono in astinenza da mesi? Ti prego Marguerite non dirmi di no …”
 
Aizram:“Terry ma lo senti? Il Generale non si vergogna di dire certe cose, nemmeno davanti a noi! E’ diventato peggio di Alain!”
Terry:”Già!! E pensare che lui critica le figlie, quando è lui in crisi di astinenza!”
 
Generale: “Zitte voi due! Se sono in questa situazione, è per tutta colpa vostra!”
 
Terry: “Aizram, e ti pareva che la colpa non la desse a noi!”
 
Generale: “Allora cara, dormi con me stanotte?”
Marguerite:“E va bene caro! Alloggeremo in una stanza matrimoniale!”
Generale: “Oh Grazie, grazie Marguerite!”
 
Aizram:“Ma guarda Terry, bacia anche le mani di sua moglie!”
Terry: “Poveretto, però che pena mi fa!”
 
Albergatore: “Allora Signori ci siamo decisi? Questo povero uomo passerà si o no la notte con la moglie!”
Generale: “Certo, ma che domanda indiscreta che fa Monsieur! Ci dia una matrimoniale.”
Algergatore: “Finalmente! Ecco qua le chiavi! … Signori … buon divertimento! Ih ih …”
Generale: “Donzelle quello di sicuro è un discendente di Sassoin: stesso sguardo lussurioso, stessa sfrontatezza!”
Marguerite: “Caro, non credi che possa essere un mostro nipote? …. Sai, dimentichi che potrebbe essere un discendente di nostra figlia Joséphine!”
Generale: “Beh, a pensarci ….. può darsi! Sai, i geni dello zio Claud! .. Oh Marguerite, lasciamo stare, andiamo in camera nostra!”
Aizram:“Un momento Generale, dimenticate che dovete rispondere alle recensioni!”
Generale: “Oh no!! Vi prego, stasera no! Pensiamoci nel prossimo siparietto, Vi prego! Lasciatemi andare con mia moglie!”
Terry: “Aizram, cosa ne dici, lo accontentiamo?”
Aizram:“E va bene Terry, lasciamoli andare! “
Generale: “Grazie Donzelle!”
Terry: “Un momento Generale, non dimenticate che domani alle nove dobbiamo lasciare l’albergo per il giro turistico.”
Generale: “Certo, certo! Alle nove, Marguerite ed io saremo nell’altro ad aspettarVi! A dopo Donzellette!”
Aizram:“Ma senti! Adesso non ci chiama più Arpie, ma Donzellette, che progresso!”
Generale: “Vieni, vieni Marguerite, andiamo su!”
Marguerite:“Aspetta Augustin, voglio chiedere all’albergatore il suo nome, un attimo!”
Generale: “Ti prego Marguerite, lo farai domani mattina.”
Marguerite: “Un attimo, faccio in un attimo! …. Scusate Monsieur, se non Vi creo disturbo, potreste dirmi il Vostro nome? Sapete, somigliate a un mio lontano parente.”
Albergatore: “Ma certo Signora, il mio nome è Charles Liancourt …”
Marguerite:“Augustin hai sentito, è nostro nipote, ovvero un nostro discendente!! Lo sapevo!”
Generale: “Marguerite, ho sentito! Anche lui come nostra figlia ha ereditato i geni dello zio Claud! … Però adesso che lo guardo bene, ha lo stesso portamento di quel buono a nulla di suo nonno! …. Andiamo cara, non vedo l’ora di spogliarti!”
 
 
Terry: “Ah ah ah ah … Aizram, e poi dice a Joséphine! Ah ah ah …”
Aizram:“Dai Terry, poveretto, lo stiamo privando da tempo della compagnia di sua moglie!”
 
 
Albergatore: “Non c’è dubbio: sun tutt foll!!! Adesso io sarei un loro discendente! Che Dio me ne liberi!”
 
Marguerite:“Augustin, ma che meraviglia il Duomo di Milano!!”



Generale: “Già, davvero spettacolare Marguerite! Non ho mai visto nulla di simile! … Ma tu moglie mia sei ancora più bella di tutte le meraviglie che le Arpie mi stanno mostrando!”
Marguerite:"Oh caro, come sei premuroso! Aizram e Terry, mio marito ed io Vi graziamo per la magnifica giornata che ci avete concesso di trascorrere! … Tu caro non le ringrazi?"
Generale: "Arpie, grazie per la notte....."
 
Terry: "Prego Generale, non ce di che!!!"
 
Generale: "Ecco....magari...Marguerite potrebbe venire con noi....se non è di troppo disturbo!"
Terry: "Venire dove, lussurioso di un Generale!"
Generale: "In viaggio!"
Terry: "Ih ih ih ih ... Aizram che ne pensi? Lo accontentiamo?"
Aizram: “Ma si....dai!! Tanto per la prossima tappa prevedo freddo!!! Ih ih ih"
Generale: "Freddo?!!!! Donzella, quindi, Marguerite ed io dobbiamo munirci di indumenti pesanti! Santo cielo, qui si passa dai quaranta gradi del sud a chissà a quanti, di chissà dove,e per giunta chissà in quale posto.”
Terry: "Su su........vi portiamo in giro senza sosta!!!"



 
Aizram:"Generale, vi é piaciuta l'ultima cena?"
Generale: “Si, certo... non c’è che dire! Il ducato di Milano mi ha sorpreso non poco. Come avete detto che si chiama questo posto?”
Aizram:“Siamo nel convento di Santa Maria delle Grazie
Generale: "Donzelle, abbiamo finito con il Vostro giro turistico?"
Terry: "Uhm....certo......a Milano....si...."
Generale: "Marguerite, rassegniamoci, le Donzelle, hanno deciso di farmi fare il giro del mondo!"
Terry: “Solo quello d'Italia Generale....per ora!!!"
Generale: " Oh NO!!!! Marguerite, le senti? Queste due sarebbero capaci di mettere a dura prova anche la pazienza di un Santo."
Aizram e Terry: “Ah ah ah ah…..Questa poi!”
   
 
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