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Autore: Lady Brandon    16/02/2019    2 recensioni
Appena terminata la guerra magica forse c'è ancora l'opportunità di salvare qualcuno e dargli la possibilità di vivere un'altra vita e veder sbocciare un altro amore anche se trovare la serenità non sarà semplice..
Questa storia è già stata pubblicata su Wattpad, la pubblicazione su EFP vedrà alcuni capitoli raggruppati.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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 HERMIONE

Parigi, giugno 2002

Strizzò gli occhi prima di tirarsi le coperte fin sopra la testa per proteggersi dalla luce del sole che filtrava dalla finestra.
Si girò un paio di volte pigramente nel letto prima di decidersi ad alzarsi.
Spalancò le persiane ispirando l'aria frizzante lasciata dal temporale della notte appena trascorsa, si preparò un caffè e decise di sorseggiarlo al piccolo scrittoio di mogano guardandosi intorno pensierosa, la stanza era decisamente disordinata, libri sparsi ovunque, abiti sulle uniche quattro sedie che possedeva, scatole aperte sul pavimento e sul tavolo che aveva usato ben poche volte per consumare i pasti.
Lo sguardo le cadde sulle due lettere aperte che si trovavano sullo scrittoio, volontariamente lo distolse infastidita  e tornò a scrutare la stanza.
Le piaceva quella stanza, lì si sentiva in pace era un mondo a parte dove chiudeva fuori tutti i problemi ed i pensieri spiacevoli, ma non era sempre stato così, all'inizio rappresentava la solitudine e la lontananza da tutti quelli che amava ma poi era diventato tutto frenetico e non c'era più stato tempo per deprimersi.
Le lezioni erano molto interessanti ma più impegnative di come si aspettava e visto che lei voleva sempre dare il massimo studiava come una forsennata e si esercitava ogni volta che poteva, i risultati di tanto impegno non tardarono ad arrivare infatti dopo il primo quadrimestre era la prima dei corsi che seguiva.
Da lì in poi le cose iniziarono ad andare decisamente meglio, si era un po' rilassata, aveva iniziato a farsi degli amici e un giorno aveva conosciuto Gregor Von Holstein.
Occhi azzurri, capelli biondi, era il discendente di una nobile famiglia tedesca di maghi purosangue, i suoi antenati erano tutti medimaghi molto stimati, dei luminari e lui era a Parigi per un corso di specializzazione in pozioni.
Si erano conosciuti durante un convegno organizzato dall'academie ed avevano iniziato a frequentarsi e a studiare insieme.
Alla fine del primo anno con altri due studenti erano stati selezionati per partecipare ad uno stage estivo all'accademia di magia di Salem e lì in America la loro amicizia si era ulteriormente rinsaldata.
L'estate precedente di ritorno dall'Australia lo aveva raggiunto nella tenuta della sua famiglia nella foresta nera e aveva conosciuto i genitori ed i fratelli.
Gregor era un ragazzo decisamente fuori dal comune, molto colto, studioso, pieno di ideali, un altruista di natura ma sapeva essere anche divertente e poi era sempre stralunato, perso fra le pagine dei suoi libri.
Hermione era serena con lui, la faceva ridere, era stato un degno sostituto di Harry e Ron ed ora che i corsi erano finiti le dispiaceva non poco l'idea di lasciarlo, Gregor infatti sarebbe rimasto a Parigi per approfondire ulteriormente la sua specializzazione mentre lei....
Ed ecco ritornarle prepotentemente davanti agli occhi le due lettere.
Una proveniva dall'Accademia di Beauxbatons, ed era in risposta ad una lettera che lei stessa aveva inviato poche settimane prima, dove le comunicavano che avrebbero avuto il piacere di riceverla per sostenere un colloquio per la cattedra di Trasfigurazione, attendevano conferma.
L'altra, consegnata appena un giorno prima da un gufo nero come la pece, era poco più di un biglietto scritto sulla carta ufficiale di Hogwarts e riportava le seguenti parole:

Ti aspetto domani sera al tramonto a Pont Alexander.
Ti devo parlare di una cosa importante per Hogwarts.
Ti aspetterò tutta la notte.
S.

Sospirò e bevve un sorso di caffè ormai freddo, ha risposto si e no a due o tre lettere in tre anni ed ora se ne esce come se nulla fosse con una richiesta del genere, praticamente senza preavviso come se io nel frattempo non avessi avuto una vita. Ah ma certo, dovrei accorrere ad occhi chiusi perché è per Hogwarts, come se mi importasse!
Forse importa a lui, certo non a me.
Per quanto mi riguarda su quel ponte ci può passare tutte le notti da qui alla fine del mondo.
Si ravvivo' i capelli con le mani, ma cosa dico? Chi voglio prendere in giro, Quando ho visto quella S. Mi si è fermato il cuore, non vedo l'ora che arrivi il tramonto per vederlo, per capire cosa provo. Ero convinta che i sentimenti si fossero sopiti, ora la convinzione è un po' meno radicata, lo voglio vedere. So che sta facendo grandi cose da quando è preside ma so anche che ha passato dei brutti momenti...e non mi ha fatto sapere nulla, mi ha completamente escluso dalla sua vita.
Si alzò e buttò la tazza nel lavello, voleva mantenersi occupata affinché il tramonto giungesse prima.

 

 SEVERUS

Hogwarts, giugno 2002

Aveva la scrivania invasa di pergamene, scartoffie e burocrazia ovunque.
Dirigere una scuola come Hogwarts non era certo una passeggiata considerando che quando aveva assunto ufficialmente la carica di preside si era trovato di fronte ad una situazione quanto meno complicata, i precedenti erano stati infatti anni turbolenti a causa della guerra e durante il suo anno sabbatico Minerva aveva fatto l'indispensabile affinché la scuola funzionasse ma c'erano parecchie direttive del ministero da affinare, innovazioni che lui personalmente voleva introdurre, insomma una mole di lavoro immane.
Aveva dedicato gli ultimi tre anni a preparare le basi per una scuola di magia e stregoneria tutta nuova,
Proprio per questo motivo si era deciso a spedire quella lettera alla Granger, la voleva come nuova insegnante di difesa contro le arti oscure, aveva tutte le carte in regola era stata una scelta azzeccata insistere per farla studiare all'estero, si era distinta come era prevedibile ed ora era il meglio a cui il corpo docenti di Hogwarts poteva aspirare, appoggiò la penna nel calamaio.
Frottole! Le ho scritto perché mi manca terribilmente, non mi sono pentito delle decisioni che ho preso per il suo bene e sono felice per le opportunità che ha avuto, mi ha reso ancora più  orgoglioso di lei.
Quando "La gazzetta del Profeta" ha pubblicato quel trafiletto che annunciava che era stata selezionata per andare all'accademia di Salem è stato uno dei momenti più felici della mia vita ma vederla in quella foto con accanto quel ragazzo che la stringeva...quanto ha fatto male.
E continua a farne, sapere che si frequentano è un tarlo costante nella mente e nel cuore eppure ho scelto io per entrambi e ammetto che lui sarebbe il compagno perfetto per lei, ma questo mio cuore troppe volte ferito non si vuole arrendere, questa volta non si rassegna a chiudersi tutto dentro e guardare da lontano, anche se sarebbe giusto farlo perché non la merito, perché in fondo resto sempre il serpeverde, l'orribile pipistrello dei sotterranei, solo lei ha visto del buono in me probabilmente accecata dall'amore ma io sono stato capace solo di allontanarla, deluderla e tradirla seguendo ancora una volta la parte peggiore di me.
Quello stupido ritaglio di giornale che mi ostino a conservare mi ricorda perennemente che per quanto mi credessi cambiato non sono stato in grado di dominare la rabbia, l'invidia e la frustrazione che ancora alberga in me.  
Eppure la mia parte migliore, quella che sono stato costretto a celare per anni e che il suo amore sincero ha risvegliato non mi dà pace,
La rivoglio qui, accanto a me anche solo come collega, non riesco a pensare di vivere il tempo che mi resta senza vedere ancora i suoi occhi color ambra, il suo dolce sorriso e sentire la sua voce armoniosa e la sua risata argentina...
Probabilmente non vorrà neanche ascoltarmi, non posso competere con la meravigliosa vita che avrà ora con quel Von Holstein ma voglio almeno tentare, perché in questa vita non riesco a controllare il mio cuore come vorrei o come sarebbe saggio.

Sistemò le pergamene, si alzò e si mise il mantello, aveva appuntamento al ministero dove l'attendeva la passaporta, destinazione Parigi.

  
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