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Autore: sweetnight87    16/02/2019    2 recensioni
E se durante l’incoronazine di Regina un fascio di luce riempisse la stanza e una volta dissolto tra lo stupore generale...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Robin Hood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Emma era seduta sul letto, le spalle contro la testata e allattava Hope. Killian anche lui sul letto, si era avvicinato alla sua Emma aveva iniziato a baciarle il collo con passione,finalmente potevano avere un momento solo loro,i suoi piani poi erano ben chiari nella sua mente,non appena la piccola avesse finito la sua poppata avrebbe approfittato della situazione;sorrise malizioso incrociando gli occhi di sua moglie e immaginando di sfilarle gli indumenti e ammirarla in tutta la sua bellezza.

“Killian!” L’ammonì lei, avendo capito perfettamente le sue intenzioni,lui fece finta di non capire e riprese a baciarle il collo avido di passione.

Non dovette attendere molto,la piccola Hope quella mattina si era svegliata presto,era molto stanca e non finì di mangiare,era crollata prima del previsto.

Emma si alzò per metterla nella culla accanto al letto,Killian una volta che la piccola fu nel lettino si avvicinò rapido a sua maglie,le prese la mano e la baciò dolcemente,poi il pirata che era in lui uscì fuori,fece indietreggiare Emma fino al letto; la spinse sul materasso e in un attimo fu accanto a lei,l’uncino freddo percorreva la clavicola di sua moglie, avido di desiderio,ogni centimetro del corpo di lei era scosso da quel contatto,aveva il fiato corto,desiderava con tutta sè stessa quel momento d’intimità e proprio quando Killian aveva iniziato a liberarla dalla maglietta, ecco che dal piano di sotto vennero riportati alla realtà.

Si guardarono negli occhi,il desiderio che faticava a svanire; dovettero fare fronte a tutta la forza interiore,riprendere il controllo, regolarizzare il respiro e rendersi presentabili prima dell’incursione di David.

Il pranzo fu davvero piacevole,non mancarono ovviamente i siparietti tra Killian e David,i due spesso cercavano il supporto di Emma, ma lei si era dichiarata neutrale, lasciando marito e padre a punzecchiarsi amorevolmente.

“Io e Anna andiamo da Regina e poi con lei a fare shopping,tu vieni giusto...” Chiese ad un tratto Snow a Emma, lei 

annuì. Hope sarebbe rimasta con il suo papà e con il nonno,immaginava i due  più che felici di coccolarla e di litigarsela.

Snow e Anna erano pronte per andare,Emma stava facendo le raccomandazioni del caso a suo padre e a Killian.

“Noi andiamo,Hope dorme,non svegliatela! Ah! Torneremo per cena”

“A dopo tesoro” Disse Killian con un tono malizioso che lasciava intendere che non aveva dimenticato quanto accaduto al piano di sopra poco prima e che aveva tutta l’intenzione di riprendere da dove si erano interrotti. Emma avvicinandosi a Killian gli  diede un leggero bacio, ma ben presto questo si fece più intenso e David intervenne,iniziò con qualche colpo di tosse per richiamare l’attenzione dei due, ma non ebbe successo,dopo essersi schiarito la voce aggiunse “Per  favore! Sono sempre il padre di Emma,non è consono che vi baciate così” 

Killian si allontanò leggermente da Emma “Come credi sia stata concepita tua nipote?”

Emma lo colpi al braccio e David sotto shock lo guardò con il desiderio di strangolarlo, stava pur sempre parlando della sua bambina,quel pensiero l’avrebbe accompagnato per sempre... Emma prima di uscire salì di nuovo dalla piccola Hope per darle un bacio, era incredibile come il suo atteggiamento nei confronti della maternità fosse cambiato, adesso non aveva più paura,non avrebbe potuto immaginare una vita diversa da quella che viveva. Si ritrovava però spesso a pensare a Henry,lui aveva pagato il prezzo della sua paura,della sua insicurezza e questo la faceva stare ancora male nonostante da quando si fossero ritrovati a poco a poco lei avesse imparato a essere una madre per lui.

Persa nei suoi pensieri, mentre guardava Hope, non si accorse che sua madre fosse salita a chiamarla “Andiamo su! Starà bene! Hai bisogno di un pomeriggio di shopping e pettegolezzi” Emma si voltò verso sua madre,le sorrise e l’abbraccio.

Una volta giunte da Regina, quando la padrona di casa aprì la porta fu trascinata fuori dal trio di amiche che erano giunte a farle visita. Non c’era tempo da perdere,l’avrebbero aggiornata strada facendo; si erano avviate verso i negozi con una Regina ancora frastornata dalla presenza di Anna.

“Anna?” Disse interrogativa Regina sorpresa di vederla

“Ciao Regina,ti spiegheremo durante lo shopping” Lei aveva annuito un po’ confusa.

Una volta al negozio mentre Anna aggiornava Regina, Snow ed Emma avevano iniziato a guardare i modelli sugli stand. Snow aveva preso sei modelli ma non per lei,li aveva trovati perfetti per Emma,l’aveva mandata subito a provarli,era certa che le sarebbero stati tutti magnificamente.

Certo ormai Emma aveva accettato chi lei fosse,indossava abiti lunghi con regolare frequenza ma continuava a preferire la sua giacca di pelle rossa.

Regina era stata aggiornata da Anna sul ballo ad Arendelle,si era mostrata molto felice e non vedeva l’ora di andare ma in lei c’era qualcosa di strano,era a tratti assente,cercava di essere seria ma aveva un sorriso ebete stampato sul volto e Snow nonostante fosse eccitata per questo nuovo evento se ne era accorta.

Intanto Emma era diventata nervosa,aveva iniziato a provare i vestiti scelti da sua mamma,tra cui uno color rubino,le ricordava tanto l’abito che Tremotino le aveva fatto indossare al ballo, quello in cui lei e Killian si erano intrufolati per rimettere a posto il naturale corso degli eventi tra i suoi genitori o lei non sarebbe mai nata,era certa che anche a Killian sarebbe piaciuto e che gli avrebbe ricordato il loro primo ballo.

Il vestito che aveva indossato come allora le stringeva sui fianchi facendola respirare a fatica, anzi se possibile questo era ancora più stretto non immaginava che ci fossero modelli peggiori rispetto a quello.

Fu riportata alla realtà da Snow che era entrata in camerino perché ci stava mettendo troppo, non solo, anche per riferirle le sensazioni che aveva avuto su Regina.

“Non trovi che Regina sia distratta?”

Emma aveva guardato la madre dallo specchio del camerino,era perplessa,le sembrava la Regina di sempre

“Non mi sembra!” Aveva replicato 

“Ma come non hai notato nulla?”

“No! Mi sembra sempre la stessa Regina,tu cosa vedi di diverso?”

“Non so bene cosa, ma qualcosa di diverso in lei c’è,non so cosa sia ma lo scoprirò “

Emma sorrise poi fece presente a Snow che aveva sbagliato la taglia degli abiti che le aveva preso.

“Impossibile!” Aveva replicato Snow a quell’assurda ipotesi fatta da Emma.

“Ti dico che è così! Guarda! Mi sta stretto,mi manca il respiro,questo corpetto lascerà tracce indelebili sulla mia milza”

Snow guardò Emma,in effetti non calzava a pennello,ma la soluzione era semplice,aveva preso sicuramente qualche chilo...

“Guarda che la colpa non è mia,hai preso qualche chiletto, è la vita matrimoniale”

Emma era diventata rossa in viso,quell’argomento le creava imbarazzo,anche con sua mamma.

“Prova gli altri vestiti,adesso torno con qualcosa da bere”  Aveva detto Snow a Emma; fu proprio in quell’occasione che capi cosa stesse accadendo a Regina.

L’atelier in cui erano andate a fare shopping era solito offrire alle sue clienti un flûte di champagne ma Regina l’aveva rifiutato e lei non era il tipo;improvvisamente tutto le fu chiaro,Regina era incinta.

Si avvicinò di corsa a lei e l’abbracciò talmente forte e all’improvviso che per poco non caddero entrambe per terra.

Snow era felicissima per lei,si era lasciata sopraffare dall’entusiasmo non rendendosi conto che aveva spaventato la povera Regina che per un attimo si trovò  stritolata in un poderoso e sincero abbraccio della sua figliastra.

Rossa in viso Regina capì che fosse giunto il momento di svelare il suo segreto;guardò Snow negli occhi,fece un lungo sospiro “Sono incinta,io e Robin aspettiamo un bambino” un grande sorriso le si disegnò sul viso,Snow l’abbracciò con forza e gridò “Emmaaaaaaaa” 

La povera Emma uscì spaventata e di corsa dal camerino in cui sua madre l’aveva lasciata a provare gli altri vestiti, corse alla ricerca della madre pensando al peggio, la sua mente era andata subito a Hope,che le fosse successo qualcosa? Ma in quel caso Killian l’avrebbe chiamata e lei avrebbe sentito il cellulare squillare,non lo teneva più silenzioso da quando era nata la piccola. Quando arrivò da sua madre e la trovò felice e sorridente restò sorpresa.

“Si può sapere perché mi hai fatto precipitare qui di corsa? Pensavo fosse successo qualcosa!”

Snow la guardò,vide come si reggeva il corpetto aperto del vestito e la lunga gonna,poi esclamò “ Perché hai il corpetto slacciato? E sei così visibilmente sconvolta? Devo darti una bella notizia,non è successo nulla di grave”

Anna che stava facendo shopping, accorse anche lei in direzione della voce di Snow; quando raggiunse il trio e si rese conto che non c’era alcun pericolo, stava per tornare a scegliere altri vestiti, ma Regina le fece cenno di raggiungerla,si sedette sulla poltrona alle sue spalle e con aria solenne nonostante il grande sorriso che aveva disegnato sul viso diede alle sue amiche la splendida notizia.

“Io e Robin aspettiamo un bambino” disse portandosi la mano sul ventre e facendo sì che il suo sorriso diventasse ancora più radioso.

Sapeva bene che sarebbe servito un momento  alla sua famiglia per metabolizzare la notizia,così fu, poco dopo arrivarono come sospettava una valanga di domande...

Emma,invece, restò ancora  per un momento sorpresa,conosceva la storia della sua amica,questa rivelazione l’aveva lasciata per un momento a chiedersi come avesse fatto a sistemare le cose. Fu Anna, ignara della storia della Regina Cattiva che corse a congratularsi con la futura mamma.

Regina,decise di raccontare loro tutto,ma fece anche una solenne premessa.

“Non chiedetemi più di quello che vi dirò, perché ne so poco anch’io,hanno fatto tutto i nostri figli”, disse rivolta ad Emma. Loro le avevano fatto questo splendido regalo e nonostante le paure iniziali adesso non riusciva più a immaginare una vita senza quel piccolino che cresceva dentro di lei.

Anna,Snow ed Emma si commossero profondamente,erano lacrime di gioia quelle che rigavano i loro volti, finalmente ognuno di loro poteva godersi il proprio lieto inizio.

Lo shopping si prolungò notevolmente, fu fruttuoso per quasi tutti,Anna aveva preso tre vestiti, Regina aveva trovato anche lei due modelli molto belli, entrambi dai colori pastello che Robin avrebbe apprezzato molto e mentre pensava a Robin che l’ammirava si ritrovò a sorridere.

Lo shopping per Emma era stato deludente, nonostante le prove di svariati abiti che Snow aveva continuato a scegliere per lei, tutti si erano rivelati anch’essi troppo stretti, aveva alla fine deciso che avrebbe rinunciato per quel giorno, era stanca di provare abiti su abiti e non trovare almeno un modello che le piacesse; Snow invece aveva dato fondo alla sua carta di credito comprando quattro vestiti  e due paia di scarpe.

Emma perplessa continuava a guardarsi allo specchio, forse sua madre aveva ragione,la vita matrimoniale e il periodo di pace a Storybrooke le avevano fatto prendere peso,persa nei suoi pensieri non vide che Killian e la piccola Hope l’avevano raggiunta al negozio.

“ Guarda chi c’è?” Aveva detto Killian alla sua piccola principessa andando incontro alla sua Emma che sobbalzò ritrovandoseli dinnanzi, Killian la guardò preoccupato per quel sobbalzo “che succede tesoro?”

“Succede che questo periodo di pace e tranquillità mi hai fatto ingrassare,non ho trovato nessun abito per il ballo ad Arendelle”

Killian sorrise e le diede un bacio sulla fronte, Emma gli sorrise a sua volta,che sciocca era stata ad entrare in crisi per questa stupidaggine, guardò Hope in braccio a Killian e si rese conto che non avrebbe cambiato nulla di quel periodo che stavano vivendo, quei chili in più non erano un problema come aveva pensato poco prima, erano il segno che la Salvatrice poteva finalmente vivere in pace, essere una persona normale...

Prese in braccio Hope e decise di tornare a casa con loro.

  
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