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Autore: Miss_Fantasy    17/02/2019    1 recensioni
Trasformazioni. Donna. Kurama. Casini. Sasuke.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender, Mpreg | Contesto: Nessun contesto
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Dove Kurama mi fa diventare una guerriera sailor ma senza poteri.

Attenzione! Questa è una storia comica ed è stata fatta per intrattenere, quindi se cercate una storia seria, chiudete. Nella storia ci saranno cambi di sesso e anche coppie gay, se la cosa vi dà fastidio sconsiglio vivamente di leggere o se volete fatelo, ma a vostro rischio e non mi prendo alcuna responsabilità in merito perché vi ho avvertito. Le critiche sono ben accettate se sono costruttive per la storia, ma se sei qui per dire quanto detesti la coppia o i gay o qualunque altra cosa che possa offendere qualcuno allora per favore non commentare, (se però spieghi il motivo del perché di questa critica allora cercherò di tenere in considerazione la cosa), perché né la persona né te ci guadagnate qualcosa. Allora voglio anche dirvi che aggiorno quando posso quindi non tartassatemi di domande su quando aggiorno. Se avete qualche idea sulla storia scrivetemela in privato. Ci saranno parolacce, quindi se la cosa vi dà fastidio non leggete. Credo di aver detto tutto... Ho cercato di mettere subito le cose in chiaro così da evitare problemi. Buona lettura! ^^





Mi sveglio incazzato, buttando fuori della finestra il telefono dopo averlo fatto suonare almeno venti volte, ma non prima di essermi fatto male alla mano. Così mi siedo sul letto, poi capisco che odio tutti e vorrei morire all'istante. Mi alzo, anche se sono mezzo in coma, e a tentoni cerco il bagno ma, avendo gli occhi mezzi chiusi, prendo con il mignolo l'angolo del comodino; cerco di non uccidere tutti i presenti nella stanza. –Porca puttana!! Che male!! – sbraito io e sento un risatina di sottofondo. –Kura, cazzo! Non è divertente! – dico io rivolto a una piccola volpe a nove code che realmente è un Yokai*. –Per me sì. – mi fa lui, poi con grazia scende dal letto seguito a ruota da altri due Yokai. –Stupido Kurama. – ringhio a bassa voce, anche se so benissimo che mi ha sentito. Senti stupida testa a sole, ho capito che sei arrabbiato, ma vedi di sbrigarti perché non voglio pulire i pavimenti della scuola anche il primo giorno... e poi siamo sinceri.... tu a fare Cenerentola... be', sarebbe uno spettacolo assolutamente esilarante. – mi scredita lui mentre si sta sistemando una delle sue code. – Ma se tu non fai assolutamente niente!!! Al massimo quello che in genere mi butta nei casini sei proprio tu! – ribatto io. – Ti devo sopportare ogni giorno e poi senza di me la tua vita sarebbe monotona al cazzo. Quindi smettila di fare la grappetta. – risponde e io decido di lasciar perdere, per poi prepararmi per il primo giorno di scuola. Sono ancora incazzato nero Scendo, vedo un ragazzo dai lunghi capelli rosso fuoco legati in una coda bassa. –Naru. – mi saluta mio fratello maggiore Kurama mentre armeggia con i fornelli neanche stesse cercando di disinnescare una bomba nucleare. –Ciao. – lo saluto io mentre mi siedo e la volpe si mette sulle mie gambe. Mio fratello si gira verso di me e mi mette davanti la colazione che divido svogliatamente con la volpe del malaugurio. Mio fratello ha il nome della Kitsune* che ho sulle gambe, però non ho ancora capito il perché. –Fratellino, dobbiamo correre. – mi fa lui mentre corre verso l'auto e io metto giù la volpe, per poi seguirlo. Lui prende posto dalla parte del guidatore e io mi siedo vicino a lui, lo osservo mentre guida. I lunghi capelli rosso fuoco si muovono al ritmo del rock che ha messo in radio; si sistema il giubbotto in pelle che gli copre il corpo scolpito mentre guida, gli occhi d'ambra posseduti da un fuoco ardente che nasce dalla canzone che segue la strada. Con le mani tamburella in modo ritmico sul volante mentre i diversi anelli tentennano al contatto con il volante, esattamente come il suo orecchino quando muove la testa a ritmo delle musica. Arriviamo a scuola e io scendo, poi lo abbraccio, ma facendo bene attenzione che nessuno ci veda.* –Otōto*, non fare cazzate. Buona giornata!– esclama lui prima di ripartire, io ridacchio mentre mi dirigo verso la scuola. Entro in classe non ancora completamente lucido, però abbastanza da sentire dei rumori provenire dalla mia borsa, sicuramente è un dei miei Yokai, che si è infilato dentro, quindi gli intimo di fare silenzio. Subito lui si zittisce per qualche secondo e ricomincia con più insistenza. Mi siedo e attendo la campanella che dà il via alle lezioni. –Pss... Naru... – mi chiama lui e io, per non sembrare strano, prendo la borsa facendo finta di cercare qualcosa al suo interno. –Cosa?! Kurama! Tu non dovresti neanche essere qui. – gli dico a bassa voce. –Posso andare in giro? – mi chiede lui, facendomi gli occhi da cucciolo bastonato e io sospiro. –Sì, ma basta che non fai casino. – gli rispondo solamente io, lui fa un cenno con la testa e mi affretto a uscire dalla classe, stringendo saldamente lo zaino. Una volta arrivati in bagno, lo faccio uscire velocemente. –Vedi di non fare casini. – lo ammonisco io, ma lui di tutta risposta mi fa un sorriso. –Credo che oggi io sarò l’ultimo dei tuoi problemi Naruko e ti ho lasciato dei vestiti nello zaino. – mi dice prima di scomparire grazie a i suoi poteri. –Naruko? Vestiti? Ma che sta blaterando? – dico a bassa voce, ma appena mi alzo i pantaloni mi cadono per terra. Li ritiro su, ma questi cadono di nuovo. Strano... fino a tre secondi fa mi andavano bene. Vado verso il lavandino, non è un’impresa molto facile visto che ho i pantaloni praticamente sotto i piedi. Mi guardo allo specchio e per poco non svengo. Sono un'attraente giovane ragazza con lunghi capelli dorati e setosi. Le ciocche ondulate accarezzano dolcemente le guance, giù lungo l'angolo del mio collo esile e continuano lungo le mie spalle strette, fino alla vita. Le stesse ciocche di capelli dorati ricadono sulla mia fronte, oscurandomi lievemente un paio di occhi scintillanti che sembrano due gioielli di zaffiro, leggermente cupi da dietro le sfumature delle ciglia. Qualche ciuffo di capelli è visibilmente più lungo e ricade sul mio naso sottile; increspo le mie morbide labbra rossastre in una smorfia di disappunto. Il mio fisico atletico si complimenta con la pelle morbida e liscia leggermente abbronzata. Non riesco più a sostenere questa visuale e alcuni capelli mi vanno davanti la faccia. Scavo nel mio zaino per cercare gli indumenti che quella volpaccia mi ha lasciato. –Cazzo!! Kurama, giuro che se ti prendo ti ammazzo!! Perché cazzo tutte le sfighe capitano a me! Porca puttana!! – impreco a bassa voce e trovo i vestiti, ma non prima di aver tirato fuori tutto. Infilo su gli abiti senza neanche guardarmi allo specchio e mi dirigo in classe, ma non prima di aver sistemato tutto. Entro, vedo che il professore non è ancora arrivato così tiro un sospiro. –Ragazze! Avremo un nuovo studente!! – fa Sakura e io la guardo imbambolato... è stupenda... così dolce... così aggraziata... così intelligente... –Così rompicoglioni. – fa Kurama nella mia testa, perché io sono collegato telepaticamente con tutti gli Yokai. –Ahahah! Molto spiritoso!! – gli rispondo mentalmente. –Molto bello il tuo completo da Sailor Moon. – mi fa notare lui e io mi accorgo solo ora che indosso davvero la divisa della guerriera. –Cazzo!! Che figura di merda il primo giorno di scuola!! – dico rivolto a lui. –Ehi, bella la tua uniforme. – mi fa una voce che riconoscerei fra mille: Sakura! –Oh, grazie. – rispondo io mentre in sottofondo Kurama intona una canzoncina. –Avada kedavra ma che dolce poesia, avada kedavra morte in allegria... senza pensieri la tua vita vivrai ma se sei Sakura tu creperai... avada... kedavra... avada.... kedavra... – canticchia lui, facendo l’imitazione di colui che non deve essere nominato... probabilmente un lontano parente dell'Innominato dei Promessi Sposi... visto la grande fantasia nei nomi, ma la campanella suona e Sakura torna al suo posto. Ma perché? Avevamo appena incominciato a parlare! Voglio i poteri di Sailor Moon!! –Se basiamo i tuoi poteri in base al tua intelligenza, il tuo potere sarebbero le bolle di nebbia di Sailor Mercury. Ma visto che hai la stessa utilità che ha Marzio davanti a un pericolo, per te quel potere sarebbe un lusso. – mi fa lui e io mi trattengo dall’urlare. Soloadesso mi accorgo del professore e di fianco a lui un ragazzo con una pettinatura a culo di papera. –Ragazzi, lui è Sasuke Uchiha e da oggi sarà il vostro nuovo compagno di classe. – lo presenta il professore mentre il tipo con il didietro di un anatra al posto dei capelli, ci guarda tutti con aria di superiorità. Non l'ho neanche conosciuto e già lo odio. –Sì, certo... tra neanche cinque secondi starete scopando nel ripostiglio... tu sicuramente lo prenderai nel culo. – fa lui come se mi avesse detto il tempo di oggi e io rimango basito. –Morirei piuttosto! – dico e lui ride senza ritegno. –E io sono femmina. – fa lui. –Ma che dici?? – gli chiedo io. –Oh, ma non stavamo giocando a chi spara più cazzate di Naruto? – mi chiede lui e io mi trattengo dal non uccidere qualcuno. Sento starnazzare quasi tutte le ragazze e cerco di capire il perché di tutto questo chiasso, ma non mi ci vuole molto prima di vedere testa a papera che fa un leggero inchino forzato. –Spero di riuscire a diventare vostro amico. – fa lui, abbozzando un sorriso tirato e le ragazze sono sul punto di sciogliersi. Sì, sì, certo! Tutti i giorni... penso io mentre alzo gli occhi al cielo. –Hai ragione. – fa Kurama e io rimango senza parole; noi due non siamo mai d'accordo su niente. Kurama... –Sì, perché ti porterà direttamente sull’altare e ti scoperà lì direttamente. Non so se mangiare la bistecca cruda o meno... – fa lui sarcasticamente, io ringhio di rabbia, ma veniamo interrotti dal prof. –Mi scusi signorina, ma lei fa parte di questa classe? – mi fa il professore e io vado in panico. Cazzo! Cazzo!! Cazzo!! Cosa gli rispondo ora?! –Io... io…–
incomincio io.



*Yokai: sono degli spiriti della mitologia giapponese e possono essere sia buoni che cattivi.

*Kitsune: uno degli Yokai più potenti, con i poteri mutaforma e molto abile con la magia.

*Otōto: è un modo in giapponese di chiamare il fratello minore.

*abbraccio, ma facendo bene attenzione che nessuno ci veda: in Giappone, qualsiasi forma di affetto è severamente vietato in pubblico.



Angolino del disagio: Ciao!! Complimenti se siete arrivati fino a qua!! Chiedo scusa per eventuali errori. Lasciate una stellina se ho fatto un buon lavoro e intasate di commenti. So benissimo che alcune cose non sono mie e vorrei pregarvi di non scrivere: "ma questo è scuolazoo" o "ma è la canzone dei ipantellas" perché lo so e ho già scritto prima che alcune cose NON sono mie. Grazie e alla prossima!! 😘😘😘😘
   
 
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