Incontri
e partenze
Ciao a tutti! Mi scuso per il
leggero ritardo…
ma spero ne sia valsa la pena! Ho deciso di pormi una piccola sfida
e… ho
scritto un capitolo con la focalizzazione su… ARO! Fatemi
sapere che ne
pensate, mi raccomando!
francesca27 (per il capitolo
“Complicazioni”): ciao, scusa se ti rispondo
solo ora… sono contenta che lo scorso chappy ti sia
piaciuto! Mike piace tanto
anche a me *ç*!!!
mizar89: grazie mille per i
complimenti, spero che il prossimo capitolo
ti piaccia!
Norine: grazie, sono
così contenta che questo capitolo sia il tuo
preferito! Sai, l’avevo riscritto un paio di volte quindi
sono strafelice che
ti sia piaciuto così tanto!!! Vuoi sapere come finisce tra
loro? Beh, allora
leggi! Ciao meravigliosa, ti ringrazio tantissimo per le tue puntuali
recensioni… mi dai una spinta a scrivere meglio! Tranquilla
che la storia resta
qui, anche se fosse solo per te! Un bacio
Aro si
passò una mano sul viso.
-Carlisle, mio
buon amico, io non capisco come
mai tu insista tanto! Non abbiamo noi la vostra
“sorella”.-
Il Volturo non
capiva. Perché i Cullen li
stavano accusando di rapimento? Avevano promesso di lasciarli in pace e
avevano
mantenuto la parola. Non avevano più mosso un dito contro la
loro famiglia:
niente attacchi, niente imboscate e soprattutto niente rapimenti! Anche
se
Caius aveva suggerito l’idea all’inizio, ma poi
l’aveva abbandonata… o forse
no?
Ma poi che
interesse avrebbero avuto a prendere
la loro ultima arrivata? Quella Gabrielle era estranea alla disputa,
non aveva
senso!
-Aro.-
Era stata Alice
a parlare. La veggente… le
doveva la sua attenzione. Decise di ascoltarla.
-Ho avuto delle
visioni su Gabrielle torturata
qui a Volterra e so per certo che Caius sta facendo tutto da solo.-
Aveva parlato
con fermezza, ma cercando di
suonare dolce, con tatto. Alice non gli avrebbe mai mentito sulle sue
visioni,
ne era sicuro. Però…
Si
alzò e tese la mano in avanti. La piccola vampira
sembrò esitare, ma poi fece un passo verso di lui e gli
sfiorò delicatamente le
dita. Aro si lasciò trasportare…
Vide per prima
cosa il viso di Gabrielle. Era
carina, con i tratti da bambina ma l’espressione consapevole.
Una fragetta
sfilata che, come i fotogrammi di memorie mostravano, spostava
continuamente di
lato. I capelli erano ondulati in ricci boccoli color castano ramato.
Vide quel viso
innocente deformato dal dolore
per le torture dei sorrisi di Jane. Vide la pelle diafana dei polsi
ferita da
quelle catene di lega indistruttibile che lui stesso aveva inventato.
Vide le labbra
stringersi per trattenere i singhiozzi di dolore.
No, non stavano
mentendo sulle visioni. C’erano
state davvero. E lesse anche tutta la preoccupazione per quella
ragazzina che
aveva già subito tanto. Ma lui davvero non sapeva niente di
tutta quella storia!
E una parte di lui non voleva credere che Caius li avesse
effettivamente…
traditi in un certo senso.
-E sia.- decise
staccandosi dalla Cullen e
tornando al presente. -Indagheremo. Intanto se volete possiamo trovarvi
un
albergo, o__-
-Noi non ci
muoviamo da qui senza Gabrielle.-
Era stata la
vampira bionda a parlare, Rosalie.
Aveva gli occhi neri per la furia e un’espressione
determinata. Aro capì che
non se ne sarebbe andata nemmeno se l’avessero trascinata via
a forza. Ma
perché i Cullen dovevano sempre complicare le cose?
Il rumore di una
porta sbattuta gli risparmiò la
scocciatura di rispondere. Una vampira dagli occhi ambrati e i capelli
castani
con riflessi rossi irruppe nella sala. Accanto a lei c’era
Michael.
-Ma che__-
Michael parve
udire i pensieri del suo padrone e
prese per mano la ragazza e la fece fermare. -Piccola, dobbiamo
spiegare.-
E
così Aro seppe dell’effettivo tradimento del
fratello. Il disappunto lo prese alla gola, una spina dolorosa. Sapeva
che
Caius era rimasto molto deluso dal massacro mancato qualche anno prima,
ma
arrivare fin lì? Scosse la testa sconfitto.
In quel momento
Marcus attirò la sua attenzione
e gli tese la mano.
Le emozioni
d’indifferenza del fratello lo
colpirono subito, come un pugno alla bocca dello stomaco. Poi
un’altra immagine
si fece strada nella sua mente. I polsi di Michael e della nuova Culle,
legati
insieme da una stringa di luce intensissima. Il legame dei partners.
-Michael, Marcus
mi dice che il legame tra te e
la piccola Cullen è molto forte.- asserì
incuriosito.
-Ma va? Non ce
n’eravamo accorti.- disse con
sarcasmo quella che ormai aveva identificato come Gabrielle mostrando i
loro
polsi ancora legati dalle catene infragibili.
Rise. Aveva
spirito la ragazza. Era anche bella:
i capelli le ricadevano appena oltre le spalle in boccoli castano
ramato. Aveva
una corporatura esile ma slanciata e femminile. Gli occhi dorati
scintillavano
di intelligenza, orgoglio, forza. Cominciava a vedere
l’errore di Caius:
lasciare una prigioniera del genere con un maschio! Era ovvio che
sarebbe
riuscita a scappare.
-Grazie per
avermelo fatto notare.- sorrise
facendo un cenno del capo. -Ma non mi riferivo a quello.- poi le tese
la mano,
e Gabrielle la prese senza timore.
Vide i suoi
sentimenti, ciò che aveva passato
rinchiusa nella cripta. Vide i ricordi di quella violenza dolorosa che
le aveva
strappato i sogni, provocati da un gesto avventato. La vide contorcersi
e
mugolare dal dolore per le torture ardenti che le erano state inferte
così
ingiustamente.
E
sentì un moto di disgusto verso il fratello
mentre la delusione si trasformava in rabbia. Come aveva osato?
Poi la vide
scoprire i suoi poteri, e scoprire
Michael e i suoi sentimenti per lui.
“Non
tutto il male vien per nuocere.” si disse
staccandosi dalla ragazza e facendole un cenno di ringraziamento.
Tornò a
sedere sul suo seggio, cercando di trovare un modo per sistemare la
faccenda.
In quel momento
la porta alle spalle dei Cullen
si aprì silenziosa e Caius fece il suo discreto ingresso
nella sala. Vide la
scena, e Aro notò la comprensione e la furia montare negli
occhi del fratello.
Lo guardò mettersi in posizione d’attacco, e
capì.
Prima che
potesse gridare un avvertimento Caius
balzò mirando alle spalle di Gabrielle. Uccidere, mordere,
dilaniare. Solo
questo regnava sovrano negli occhi cremisi dell’Antico.
Ma Mike fu
più veloce. Prese in braccio la
ragazza e saltò all’indietro, spostandosi dalla
traiettoria.
Prima che il
Volturo potesse rialzarsi da terra
le catene che erano avvolte ai polsi dei due vampiri volarono a
legargli le
mani e le caviglie. Marcus fu subito accanto al fratello per
assicurarsi che
stesse fermo.
Gli occhi di
tutti erano sgranati di fronte alla
scena che si era svolta così velocemente, e davanti al
potere telecinetico di
Gabrielle.
Aro stesso si
sentì tentato. Un potere
telecinetico… era così intrigante! Ma sapeva che
la ragazza non avrebbe mai
accettato. E non poteva certo chiederle una cosa del genere ora che si
era
appena liberata dalle catene di tortura!
Doveva
aspettare. Aveva l’eternità davanti
dopotutto… chissà, magari un giorno Mike
l’avrebbe convinta a tornare, magari
portando dietro qualche vampiro speciale… e
allora…
-Beh, direi che
la questione è sistemata.- disse
riportando tutti gli spettatori al presente e alzandosi di nuovo con un
sorriso.
Adesso sarebbe
davvero finito tutto: avrebbe
rimandato a casa i Cullen e avrebbe messo Caius sotto un regime
“vegetariano”,
così avrebbe imparato a tradire la fratellanza. Ma
prima…
-Ti chiedo
perdono, giovane Cullen.- disse
sinceramente rivolto a Gabrielle. -Prometto che una situazione del
genere non
si ripeterà mai più. Posso però
chiedere di mantenere il silenzio su questa
storia?-
“La
reputazione prima di tutto!”
La vampira gli
sorrise, un ghingo furbo.
-Potrei, ma cosa me ne verrebbe in cambio?-
Sorrise. Era
sicuro che la ragazza avrebbe colto
il trucco! -Oh, solo una piccola garanzia. E per essere precisi, il
nostro
Michael qui presente!-
-Eh?- fece il
ragazzo sorpreso.
-Hai capito
bene, andrai coi Cullen a Forks e
diventerai parte della loro famiglia. Ovviamente dovrai fare rapporto a
noi,
diciamo una volta ogni lustro. Per qualunque disputa, miei carissimi
Cullen
considerate i Volturi dalla vostra parte. Tutto ciò sempre
se la nostra piccola
accetta.-
I due si
guardarono studiandosi attentamente,
come per valutarsi.
-Dovrò
sopportarlo continuamente!- sbuffò lei.
-Dovrò
diventare “vegetariano”!- si lamentò lui.
Si sogghignarono.
-Accetto!-
dissero all’unisono.
Si sorrisero.
E sorrisero
anche i Cullen e i Volturi.
ANGOLETTO!
Ciao! Allora,
piaciuto il punto di vista di Aro? Vi confesso che
è stato difficile, il carissimo Antico è un
personaggio molto complicato da
rendere per la sua ambiguità… spero abbiate
apprezzato i miei sforzi!
Un bacio,
Clarisse