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Autore: pokepony10    18/02/2019    1 recensioni
ATTENZIONE! QUESTA STORIA È IL CONTINUO DI "AMORE DIVINO"!
Dopo aver superato rischi immensi, Alexey si trova di fronte la prova più grande: chiedere scusa.
Il perdono è un beneficio di cui non tutti possono godere, Alexey non è l'unico cambiato, Morte Bianca è andata oltre quella notte, oltre le ferite, oltre quel amore non corrisposto.
Sono bastati solo un paio di banconote, qualche lavoretto illegale e una volante della polizia per fare della maschera da dura di Morte Bianca la sua natura, ma lei non è il pericolo principale; un demone potente ed ambizioso è arrivato dall'Ade per strappare le anime di Alexey e Morte Bianca, come potranno difendersi dal volere degli dei? come potranno restare uniti se le loro vite oramai sono segnate per sempre da quel dannato incidente?
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dei, demoni e amore '
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POV Morte Bianca
 
Confusa e stanca aprì gli occhi, cercai Alex nella stanza ma trovai solo un biglietto sul tavolo con la colazione pronta. 
Sono uscito prima per scuola, buona giornata Morte Biana, spero ti piaccia la colazione.
Vicino al biglietto vi era un cappuccino e un panino, guardai l'orologio ed erano le 7 e mezza. Mi lavai e mi vesti con un abito da cameriera, bianco e rosso simile agli anime. Il mio primo lavoro era quello di fare la badante alla casa e ai figli di una famiglia ricca che viveva vicino casa. -cara… ti sta proprio bene questo abito- disse la padrona di casa
-noi torniamo tra qualche ora, puoi pranzare coi bambini alle 11 e preparare la pentola per la pasta prima di uscire, butto io la pasta quando torno- disse l'uomo abbracciando la moglie per poi uscire. Il lavoro non era molto complesso, dovevo solo pulire due delle sale della villa e occuparmi dei bambini.
 
-ragazza…- disse una bimba prendendomi la gonna
-ciao piccola… io sono Bianca, tu?-
-Emily, ti va di giocare con me e mio fratello?-
-va bene, ma alle nove devo mettermi a pulire, quindi godiamoci questa prima ora- dissi seguendola nella sua stanza. Le camere a me riservate erano la stanza e il bagno dei bambini, per fortuna il lavoro di pulizia si divideva tra i diversi membri della servitù. Emily e il fratello erano dei bambini davvero silenziosi, giocavano composti e senza agitarsi -per curiosità… quanti anni avete?- chiesi
-10 anni-
-e il vostro concetto di giocare è scrivere l'alfabeto e leggere? Che noia…- dossi sedendomi per terra
-che dovremmo fare?-
-divertirvi… avete delle costruzioni?-
-si ma mamma dice che sono pericolose…-
-nha…- dissi cacciando un secchio pieno di costruzioni. Presi dei mattoncini e costruì una macchina con la quale si mise a giocare il bambino.
 
Passammo un'ora a costruire le cose piu strane del mondo, un aereo che viaggiasse sott'acqua e una macchina a razzo. I bambini misero da parte i lavori e poi mi aiutarono a posare i mattoncini. -pulisco il bagno e poi passo alla cameretta, quando ho finito in bagno andrete a leggere un po’ in soggiorno, ok?- chiesi, loro annuirono.
 
Il lavoro in bagno non fu difficile, nemmeno in camera, erano molto attenti a non sporcare. -finito signorina Bianca?- chiese Emily
-si, che hai letto di bello?-
-la bella e la bestia-
-quella si che e una bella storia- le dissi andando in cucina. Per le 11 avevo gia preparato la merenda ai bambini e un pranzo veloce per me. Mangiai un panino e mi cambiai, per le 12 ero gia pronta. 5 minuti dopo arrivarono i padroni di casa -noto che hai lavorato bene- disse la donna entrando nella stanza dei figli
-ero sicura che potevamo fidarci di te, Simon sa consigliare bene- concluse dandomi i soldi
-torno lunedì, alla prossima- dissi scappando.
 
Nella mia lista delle cose da fare era il turno della scuola. Mi ero iscritta ad un corso pomeridiano con degli esami mensili per le competenze apprese, si andava la mattina per circa 6 ore, 5 giorni a settimana. Avevo scelto quel corso perche era quello che meglio si incastrava con gli impegni. La prima lezione fu leggera, presentazione e un corso veloce sugli argomenti che dovevamo trattare  quel anno. Il mio progetto era ben diverso da quello di Alex, lui doveva fare il quinto anno, io invece miravo a fare un esame integrativo per entrare nel corso del quinto anno e per riuscire a prendere il diploma in tempo. Durante il mese di coma di Alex mi ero preparata per un esame, il quarto già l'avevo fato e in fin dei conti mi ci sarebbe voluto solo un mese di ripetizioni per integrare il quarto anno ed entrare nel corso del quinto.
 
Passate le ore tra i banchi uscì da scuola e mi avviai in centro, Simon mi aveva trovato un lavoro per fare volantinaggio per diversi negozi della zona, ciascuno mi pagava a sera. finì di girare per le strade coi bigliettini in mano verso le 7 e mezza e potei tornare a casa.
 
Quando entrai in casa trovai Alex che mi aspettava a tavola con un piatto di pasta davanti -bentornata- disse sorridente
-hem… grazie?- dissi confusa. Mi sedetti davanti a lui ed assaggiai lo spaghetto al pomodoro che aveva preparato, era divino e lo finì subito. -noto che sei affamata- disse sorridendo
-io non mangio dalle 11… e non hai idea di quanto sia stato faticoso oggi…- dissi toccandomi la testa
-sei stanca he?-
-la scorsa notte non è stata tra le migliori…-
-già… scusa per quello che è successo, non avrei dovuto trattarti male… anche se non ti ho fatto male fisicamente mi rendo conto di essere stato scortese- disse, io lo fissai in silenzio -che patetiche scuse… mi ha stritolato il polso e nemmeno se ne è reso conto…- pensai pulendomi la bocca
-sono certa che situazioni come quella non accadranno più… i miei impegni ci terranno separati così per molto tempo, quindi voglio che ti sia chiaro un concetto, non osare mai più toccarmi come ieri, tu sei sotto la mia tutela, fa qualcosa e te la faccio pagare cara… ora non hai solo tu i poteri Alex- dissi lanciando la forchetta che gli passò di striscio tra i capelli e finì nel lavandino. Il suo sguardo rimase impietrito mentre io mi alzai per preparare il letto
-ieri è stato un incidente… senti, io non ho mai reagito così, ma il tuo modo di fare mi rende confuso, non capisco cosa vuoi da me… perché mi hai preso in custodia per poi maltrattarmi? Solitamente la gente fa gesti carini e così importanti per persone importanti, io mi sento trattato come un cane da te…-
-hai un letto, un tetto sulla testa, un'istruzione, cibo e tutto gratis… non sei trattato come un cane, ma come un figlio indesiderato- risposi posizionando i cuscini per fare la barriera nel letto. Le mie parole lo fecero tacere, i suoi occhi divennero lucidi e senza dire nulla si alzò ed andò in bagno.
 
Non ebbi nemmeno il tempo di sdraiarmi a letto che mi addormentai. Durante il sonno mi trovai in una radura con un laghetto nel quale vidi Shans -che ci faccio qui?- chiesi guardandomi in torno
-benvenuta nella radura di Pan- disse la dea uscendo dall'acqua
-mi hai portata tu qui?-
-no, è stata la collana e anche Luna… diciamo che si possono manipolare i sogni per trasmettere messaggi ed incontrare qualcuno… comunque volevo parlarti a proposito del nostro accordo… pensi non abbia notato come guardi Alexey?-
-qualunque sia l'idea che ti sei fatta io non mi sto avvicinando a lui, al massimo è il contrario, ma piu che dirgli di lasciarmi in pace non posso, non controllo io i suoi sentimenti, non sono come te, non costringo qualcuno ad amarmi contro il suo volere solo per un capriccio…-
-a cosa devo questo tuo scudo di aspre parole? Paura?-
-dubito tu sia in grado di percepire i sentimenti umani-
-sono stata te per molto tempo… ti conosco bene Morte Bianca…-
-non posso negarlo… comunque… cosa vuoi cambiare del nostro accordo? Vuoi che eviti persino di parlargli?-
-no… voglio scioglierlo-
-cosa? Perché? V… vuoi ritirarti la mia seconda possibilità? Io… io sto facendo di tutto pur di assecondare il tuo volere, ma lui lo rende impossibile…- iniziai
-non è questo… ho capito che non devo più mettermi in mezzo ai sentimenti umani, Alex mi ha detto dritto in faccia che mi odia e poi è scomparso… ora è Alexey, e io non posso più influenzare il suo cuore, lui è innamorato davvero di qualcuno, e nemmeno una dea può ostacolarlo-
-vi state tutti quanti divertendo a prendermi in giro? Prima Ombra, ora tu, perché credete che lui mi ami? Mi ha accoltellata-
-ma ho eliminato quel evento-
-no! Non l'hai eliminato, io lo ricordo, ricordo i suoi occhi colmi di odio guardarmi nell'anima e accoltellarmi, lo ricordi anche tu! Tu eri dentro di me, tu eri fuori di me, tu eri ovunque e l'hai visto… chiami amore quello?-
-come se tu non passassi le tue giornate a maltrattarlo, chiami amore il tuo?- mi chiese Shans guardandomi severa negli occhi
-io ho rimediato ai miei errori, ci sto provando tutt'ora…-
-se vuoi davvero vivere fino in fondo la tua seconda possibilità, devi permettere anche ad Alexey di rimediare ai suoi errori-
-ci penserò…- dissi chiudendo gli occhi.
 
Quando li riaprì ero in camera, l'orologio segnava le 6, mi alzai, mi preparai e feci colazione lasciando una tazza di te e dei biscotti per Alex. Preso il necessario uscì di casa per avviarmi ad una zona ai piedi di un colle in cui vi erano diversi campi da coltivare -Bianca! Che fortuna vedere che sei venuta, pensavo di non vederti mai da quando è iniziata la scuola- disse un contadino venendomi in contro
-salve, come posso aiutare?-
-bhe ti metterò a fare qualche lavoro facile, ti piacciono le galline?- chiese avvicinandosi ad un recinto
-bhe dipende se mi mordono- dissi
-non accadrà, dobbiamo solo prendere le uova- concluse entrando. Le uova erano ancora calde, le presi e le posai in un cestino con della paglia. Il secondo incarico riguardava l'alimentazione degli animali e la pulizia dei recinti. Tutto mi costò ben tre ore di lavoro continuo -devo fare altro?- chiesi
-assolutamente no, si sta facendo tardi, non hai scuola?- chiese l'uomo porgendomi un panino con la frittata -tutto a kilometro 0 mia cara- disse salutandomi.
 
Arrivai a scuola masticando l'ultimo pezzo di panino, la lezione fu interessante, presi diversi appunti e poi me ne andai. Dopo aver fatto volantinaggio tornai a casa a pezzi. -Morte Bianca, sei tornata finalmente. Ho preparato una piadina, ti piace?- chiese mettendo a tavola due piatti
-si grazie… com'è andata a scuola?- chiesi
-bhe sto ripetendo le cose della scorsa volta… certo che non mi ricordavo che studiare fosse così noioso…- disse sbuffando mentre posava i libri
-non è da te avere problemi a scuola Alex, tutto bene?-
-mai stato meglio… prima studiavo solo per obbligo sai? Ora mi sento soddisfatto di me e sto ridimensionando il peso che do a persone e cose- disse mangiando soddisfatto
-che sia davvero cambiato?- pensai mangiando.
 
Preparato il letto Alex si addormentò dopo poco mentre io rimasi con la faccia sui libri fino a tardi. Solitamente per tenermi compagnia mettevo della musica per tenermi sveglia, e stavolta la canzone fu davvero inutile per concetrarmi, infatti partì "il bimbo dentro".
 
Mi sedetti vicino ad Alex e mi misi a guardare la luna mentre ascoltavo triste le parole della canzone, era davvero capace di esprimere cosa mi tormentasse, era capace di collegare il mio passato spensierato perso per colpa di Sasha e il mio presente confuso da Alex e i miei mille segreti. Era davvero ironico come tra mille dilemmi sulla terra io cercassi risposte da Luna che a malapena mi conosceva.
 
Era proprio a ritmo di quella canzone che mi addormentai nel mio lato di letto. Quando mi svegliai la mattina Alex era già in piedi e mi aveva tolto le cuffie per non romperle -morte bianca… sei sveglia?- chiese
-si… cosa succede?- domandai sedendomi
-prima sono passati dei poliziotti a cercarti, devi dirmi qualcosa?-
-niente che ti riguardi, piuttosto, che ora è?-
-le 11-
-cazzo! Perché non mi hai svegliata prima?-
-hai da lavorare anche oggi?-
-a quanto pare…- dissi vestendomi in fretta e furia.
 
Quando corsi in strada mi si parò davanti una macchina della polizia
-che diamine è successo? Non hai fatto rapporto in tempo- disse Simon
-dormivo capo, mi scusi, comunque sabato prossimo arriva il carico nei pressi del solito bar, evitando incidenti potreste prendere almeno 3 gang della zona- dissi mostrando una piantina stilizzata dell'area
-ottimo, vuoi un passaggio per il supermercato?-
-ok…-.
 
Il sabato era la giornata che dedicavo al volontariato, principalmente alla raccolta alimentare per un'associazione che dava un pasto caldo a chi non puà permetterselo. Il mio turno era dalle 10 alle 13, ma quel giorno rimasi per più tempo per assicurarmi di dare il massimo contributo all'associazione.
 
Finito il turno tornai a casa e ricevetti un messaggio da Trisha -non lavoriamo stasera, sto organizzando per la settimana prossima- lessi entrando in casa. Alex aveva cucinato della pasta col pesto e stranamente mi osservava sospettoso, l'avrei dovuto tenere d'occhio meglio di come cercava di fare lui con me.
 
   
 
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