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Autore: BrunaS    20/02/2019    1 recensioni
"Quando tutti furono stramazzati al suolo, Charlie uscì, stravolta, dal suo nascondiglio. Il ragazzo si girò verso di lei e la fulminò con il verde innaturale dei suoi occhi: “Beh, non ringraziarmi.”
Lei lo guardò attentamente. In teoria, sapeva cos’era quello che aveva appena visto ma non vi aveva mai assistito dal vivo prima di allora: “Tu sei… un vampiro?”
Lui le sorrise, ma di un sorriso che faceva paura."
Storia a più capitoli, romantica e a volte crudele, che si svolge nell'immaginaria cittadina americana di Inverary, dove vive una giovane cacciatrice di vampiri. La mitologia è originale ma, sicuramente, strizza l'occhio a tanti romanzi e serie tv sull'argomento. Buona lettura, a chi vorrà!
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Per tutto il giorno seguente Charlie cercò di evitare Blake anche se tutto il gruppo partecipava ad un pic-nic di beneficienza per paura che qualcuno della Congregazione potesse farsi vivo. Isabel rimaneva, purtroppo per loro, un punto fondamentale, perché gestiva i contatti con Damian e aveva cominciato a fare il doppio gioco con i Sacerdoti della Congregazione.
Charlie notò anche che Ryan era strano. Forse stava subendo il contraccolpo di tutte le ultime rivelazioni. Cercò di non dare troppo peso alla cosa. Ad un tratto Blake le si avvicinò e le chiese: “Allora… come va?” “Molto bene, grazie…” si affrettò a rispondere lei risultando a dir poco falsa. La verità era che non andava bene affatto: non faceva che pensare a Blake, l’aveva sognato e, appena lui era nei paraggi, sentiva la ferita al collo pulsare come impazzita.
Lui commentò solo: “Bene” ma lei capì che era inutile nascondersi:
“Ok, non va benissimo… Mi sento molto strana da quando…” In quel momento una voce sopraggiunta dietro alle loro spalle la interruppe: “Da quando?” Era Ryan che li guardava con sospetto.
Blake sorrise: “Tranquillo, niente di ciò che pensi…”
“Che succede?” chiese il ragazzo con decisione.
Visto che Charlie tardava a formulare una risposta il vampiro spiegò: “La tua ragazza è stata così gentile da donarmi un po’ del suo sangue per farmi rimettere in sesto…”
“Ti ha morso?” le chiese Ryan allarmato.
Blake sembrò risentirsene:  “Si è fatta mordere! Mi ha praticamente obbligato…”
Lei confermò debolmente: “Sì, è vero… era l’unico modo per salvarci da una brutta situazione…”
Il vampiro apparve rasserenato: “Come puoi vedere non c’è nulla di compromettente…”
“Certo, certo…” mormorò Ryan ma più tardi prese da parte Blake: “Posso parlarti?”
Lui rispose con la sua solita aria allegra ma strafottente: “Ma certo! Di’ tutto al nonno!”
Quando furono lontani da occhi indiscreti Ryan chiese a bruciapelo: “Ti piace Charlie?”
Il vampiro non esitò: “Sì. Questo non significa che cercherò di portartela via”
“Non è quello che stai facendo?”
Blake sospirò: “Spero di no.”
Ryan aveva il volto rabbuiato: “Tu piaci a lei”
Blake scosse la testa: “Charlie non è così stupida…” ma il ragazzo insistè: “Io lo vedo!”
“Anch’io. Ma questo non significa che sarà tanto impulsiva da rovinare tutto quello che ha con te, non credi?”
Ryan non sembrava convinto allora Blake gli disse: “Charlie è una ragazza in gamba. Non ci saranno conseguenze, credimi”
“E da parte tua?”
Il vampiro sorrise: “Io sono molto anziano… a qualcosa sarà servito vivere più di 150 anni, no? E poi… sembrerà strano immagino ma… Tu sei sangue del mio sangue. Ora devo andare”.
Blake gli voltò le spalle pensando che ciò che gli aveva appena detto era vero: Charlie era importante per lui, ma non avrebbe mai permesso ad una donna di fargli commettere gli errori del passato facendogli tradire un membro della famiglia. Non voleva una seconda Isabel. Proprio mentre lo pensava la vampira lo prese a braccetto. Lui si irrigidì ma lei si affrettò a giustificarsi: “Vengo in pace. Porto delle notizie importanti. Qualcuno della Congregazione ha saputo che frequenti troppo Pete Sanders e ha deciso che puoi essere un ottimo mezzo per arrivare al Codice”.
Blake ci pensò su: “Che intendono fare?”
“Saperlo non ti piacerà… stanno cercando una maniera per minacciarti e gira voce che tu tieni particolarmente ad una persona…”
Lui capì al volo e lei aggiunse: “Io gli ho detto che sarebbe un’idiozia”
Lui la scrutò con curiosità: “Perché l’hai fatto?”
“Perché può tornare a mio favore. Se io proteggo Charlie tu ti riavvicinerai a me… Inoltre, per non destare sospetti sarai costretto a stare alla larga da lei…”
Lui ci pensò un po’ poi disse deciso: “Ci sto”
La vampira lo fissò a sua volta: “È così importante per te?”
“Sì” ammise lui.
 
Ignara degli ultimi stravolgimenti Charlie poteva solo notare che Blake, improvvisamente, era cambiato. Nei giorni che seguirono mentre lei rideva e scherzava con Jack, come al solito, cercando di coinvolgere Blake, lui rimaneva distante e sembrava infastidito. Dopo una riunione da Pete in cui il vampiro non le aveva praticamente rivolto la parola e presto aveva dichiarato di doversene andare, Charlie l’aveva seguito fuori dall’abitazione. Lui aveva fatto finta di non accorgersi di lei e si era diretto verso un’auto che aveva appena accostato al margine della strada. Charlie vide distintamente che, al suo interno, c’era Isabel e che Blake saliva in macchina, sistemandosi al posto del passeggero. Scosse la testa, piena di rabbia e delusione, e rientrò in casa.
 
La vampira era ripartita a gran velocità e dopo pochi metri di strada aveva commentato: “Ottima interpretazione”
“Lo so” aveva risposto Blake, cupo.
“È così commovente che tu lo faccia per proteggerla…”
“La sto proteggendo doppiamente. Dalla Congregazione e da sé stessa. Mi sono spinto troppo oltre. È sbagliato. Il legame con lei è sbagliato, pericoloso… e va eliminato”. Isabel sorrise compiaciuta: “Sono d’accordo”.
 
Quella sera Charlie era così triste che era impossibile non notarlo. Se ne stava in camera sua con Lily a prepararsi per il test di storia ma la sua mente vagava: non riusciva a togliersi dalla testa l’immagine di Blake e Isabel che se ne andavano insieme. Possibile che lui l’avesse già perdonata? Ed era per quel motivo che era diventato così scostante con lei? Lily si accorse che l’amica non era affatto concentrata e chiuse il libro di scatto: “Qual è il problema?” Charlie sembrò tornare sulla terra e balbettò che andava tutto bene. Visto che Lily non le credeva ne approfittò per sfogarsi. L’amica la ascoltò in silenzio poi disse: “Non so perché Blake si comporta così ma so bene che tu dovresti esserne solo contenta”. Charlie non credeva alle sue orecchie. Lily si spiegò meglio: “A me piace Jack, ok?” L’amica l’aveva sempre sospettato ma quell’ammissione le suonava nuova. Lily continuò: “Io cerco di combattere ogni giorno il fatto di essere attratta da lui. Ho sempre avuto la tendenza ad innamorarmi della persona sbagliata, lo so, ma questo va oltre ogni limite! Non stiamo parlando di un ragazzo più grande, drogato o magari sposato… stiamo parlando di un vampiro! Non è ammissibile che mi piaccia un vampiro, eppure è così! Il fatto che lui sia così amabile, simpatico e virtuoso non mi aiuta a prendere consapevolezza del fatto che una storia con lui è impossibile! Tu sei più fortunata… a te piace Blake!” Charlie sussultò ma non si sentì di negarlo. Lily proseguì: “Con Blake è più facile ricordarsi che è impossibile! Lui è un vampiro a tutti gli effetti. Il fatto che, improvvisamente, non abbia più nessun interesse verso di te è solo un bene!” Charlie capiva appieno le parole dell’amica ma forse era troppo tardi per prendere le distanze da lui. Lo disse in un soffio: “Credevo ci fosse qualcosa… credevo di aver smosso qualcosa in lui…”
“Magari credevi male” suggerì l’amica senza durezza. Poi l’abbracciò. “Ora vado a casa. Tu sei il genio della classe ma io ho bisogno di studiare sul serio se voglio passare quel test”.
Salutò Charlie e se ne andò. La ragazza rimase sola con i suoi pensieri. Non poteva credere che l’affinità che era nata tra lei e Blake fosse stata tutta un’impressione. Lei l’aveva sentito sincero, in ogni momento. Dal piano di sotto sentì il suono del campanello e tese l’orecchio per cercare di captare se qualcuno fosse lì per lei, magari Blake… Invece sentì solo sua madre che ringraziava il fattorino delle pizze. Decise che avrebbe fatto meglio a concentrarsi sulla storia. Aveva appena ripreso a leggere quando sua madre aprì la porta della sua camera. Le sorrise e le disse: “C’è una persona che è venuta a salutarti!”
Charlie aspettò di vedere un viso familiare varcare la soglia, invece entrò solo il fattorino delle pizze con un buffo berretto giallo calcato in testa.
“Ma cosa…” provò a dire Charlie, ma la frase le morì sulle labbra. Appena l’uomo si tolse il cappello riconobbe il suo volto e fece fatica a credere ai suoi occhi. Thomas, il vampiro incontrato alla Congregazione, le sorrise beffardo e disse: “Andiamo a fare un giro, ragazzina”.
La obbligò a scendere le scale, uscire e salire su un’auto mentre, in via del tutto grottesca, sua madre, palesemente soggiogata, la salutava con la mano, sorridente, come se partisse per il campeggio estivo.
“Che vuoi da me?”
“Sei merce di scambio, mia cara. Grazie a te Blake Sullivan dovrà accettare un piccolo compromesso”
“E cioè?”
“O tu o il Codice!”
“Lui non sa dov’è il Codice!”
“Ma sa come convincere Pete Sanders. Quando s’impegna Blake è il migliore…”
“Non esiste alcun modo per ottenere quel libro!”
“Io scommetto che Blake saprà ingeniarsi”
Arrivarono alla casa abbandonata di Regent Street e Thomas la trascinò nello scantinato. La legò in un angolo e disse: “Ora dobbiamo solo avvertire Blake!”
  
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