Anime & Manga > Candy Candy
Segui la storia  |       
Autore: Soniabruni    21/02/2019    9 recensioni
Questa ff è ambientata a New York negli anni ’20.
Il primo capitolo serve ad inquadrare la situazione dei personaggi; avrete una bella sorpresa perché tutti i rampolli Andrew sono vivi, niente guerra e niente incidente a cavallo per Anthony...
Terence e Candy non si conoscono affatto! Terence ha lasciato la St. Paul School prima che arrivasse Candy.
Annie era a scuola prima che arrivasse Tuttelentiggini. Nessuno ha mai spifferato ai quattro venti che lei viene dalla Casa di Pony, conseguentemente la sua presa di coscienza sul fatto che non c’è nulla di cui vergognarsi sulle proprie origini non si è verificata.
All’inizio Annie è nella fase in cui le interessa soprattutto condiscendere la madre e diventare una signorina raffinata ed elegante, nessuno sa che è stata adottata. La maturazione del rapporto tra le due orfanelle deve ancora avvenire.
La prima parte della storia è riservata alla nascita del sentimento tra i due protagonisti ma da un certo punto in avanti arriveranno i guai e il tema delle sorelle, che dà il titolo alla storia, diverrà sempre più importante ed interessante… e soprattutto tutto fuorché scontato!
Chi sono queste sorelle? Semplicemente Annie e Candy???
Non ne sarei molto sicura...
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Londra, maggio 1924

Terence entrò nella stanza con un vassoio pieno di dolci e frutta. C’era pure del te e una rosa rossa.
Candy ancora a letto lo guardava avvicinarsi con il cuore a mille; nonostante condividessero la vita da più di due anni riusciva sempre ad emozionarsi per ogni suo gesto come la prima volta; la sensazione delle mani e delle labbra di lui, che avevano riempito di dolcezza e passione la notte appena trascorsa, era marchiata sulla sua pelle.

“Tesoro! C’è posta per te!” disse mentre le appoggiava il vassoio sulle gambe e le porgeva un pacchetto.
“Non è una semplice lettera, è un plico un pochino più importante!” Il giovane uomo inclinò il capo di lato accarezzando teneramente la moglie con gli occhi.

Candy rigirò il pacchetto e lo scosse leggermente tentando di indovinarne il contenuto.
“È la mia Annie, di nuovo! Mi ha mandato un sacco di cosine cucite da lei per il bambino. Non so più dove metterle. Il mese scorso mi ha scritto che aveva sognato fosse un maschio, poi il sogno è cambiato e mi ha rifatto tutto il corredino per la femminuccia!
Dici abbia cucito ancora per il suo nipotino?” Il sorriso le illuminava il viso.
Viveva un periodo della sua vita di pura beatitudine, passando molte ore in giardino a parlare con la creatura che cresceva velocissima dentro di lei.

 

Terence si era seduto accanto a lei e si era inclinato per accarezzare e baciare il pancino ormai evidente e ogni giorno più gonfio.
“Piccolo, esci presto di lì! Non vedo l’ora di tenerti tra le braccia e coccolarti.
Non far stancare troppo mamma, ok? È adorabile, l’ho scelta bene, te ne accorgerai”

Candy era divenuta mestamente silenziosa... Terry alzò la testa per guardarla negli occhi, erano lucidi.

“Tuttelentiggini, che succede? È accaduto qualcosa?”

Lei stringeva al petto un elegante volumetto in pelle nera e una vecchia armonica a bocca.
Di lato sul letto la lettera di Annie e una bambolina bionda cucita a mano con il vestitino elegantemente bordato da un delicato merletto.
Ecco dove aveva già visto quell’ornamento delizioso! Come aveva potuto non accorgersene prima? Non ricordare bene?
Finalmente poteva comprendere la sensazione che aveva avuto davanti alla sepoltura di Rose quel giorno, l’unico, in cui aveva incrociato la strada del suo papà.

 

Casa di Pony
Maggio 1924

Cara Candy,
È arrivato questo pacco indirizzato a te la scorsa settimana. Avendo identificato in Susanna Marlowe il nome del mittente, mi sono preoccupata; ho pensato di non inviartelo ma qualcosa mi diceva fosse importante così, dopo essermi consultata con Miss Pony e Suor Maria, ho azzardato ad aprirlo.
Non volevo che quella ragazza ti turbasse in qualche modo in questo periodo così speciale per te.
Appena letta la sua lettera, che ti allego, ho capito subito e ti assicuro non ho guardato altro.
Mi sono solo permessa di aggiungere al pacco la bambolina che è stata ritrovata nella tua cesta e che la nostra istitutrice ha con cura conservato durante tutti questi anni.
Fatti coraggio sorella mia, io e le nostre mamme ti siamo vicine con il cuore.
Perdona la mia intrusione.
La tua Annie.

P.S. la mia piccola Candy Pearl è un vero cow boy e ti manda un grosso bacio. Ha conquistato il nonno, con la nonna è un po’ più dura... le vuole far imparare il francese ma lei non ci sta. E io ne sono immensamente felice!


La giovane sposa fece cenno col capo al marito di leggere la lettera della sorella e quella di Susanna.

“Tesoro? Che significano queste righe?
Chi è Thomas Marlon Westone Cavendish? e Rose?

Candy allungò la mano verso il cassetto del comodino, dalla scatola dove teneva tutti i suoi oggetti più cari estrasse il fazzoletto del signor Marlowe e lo porse a Terence.

“È... è il mio papà... e questo che ho tra le mani è il suo diario...
È morto due settimane fa...”

Terence spostava di continuo gli occhi dalla bambolina al ricamo del fazzoletto, era evidente che la stessa mano precisa e gentile avesse creato quegli splendidi decori, poi agganciò le iridi liquide di Candy e la strinse forte al petto.

“Amore... lì dentro c’è il cuore dei tuoi genitori, devi essere forte e felice di avere quel preziosissimo scritto con te. Lo leggeremo insieme... se vorrai...”

“Susanna dice che quel diario parla solo di Rose e di me e le sembrava giusto farmelo avere, ci sono anche due lettere di mia madre, la mia mamma oh... Terry...”
La bionda ragazza scoppiò a piangere tra le braccia forti e calde del suo sposo.

“Tesoro mio... il nostro bimbo sarà felice di conoscere l’amore profondo che lo ha generato, non credi? E tu devi imparare a gioire di questo dono che ti è giunto e che fa luce finalmente sul tuo passato.”


Pag. 5
Ho visto Lewis inginocchiato davanti a lei mentre fingeva di provare la sua parte, quando le ha baciato la mano la rabbia ha annebbiato la mia vista, sentivo il sangue ribollirmi nelle vene...
Sono geloso! Non avrei mai creduto di esserlo sino a questo punto! Non sopporto l’idea che qualcuno la tocchi, che lei dedichi i suoi sorrisi e i suoi sguardi ad un altro!
Thomas! Dannato Thomas! Perché allora non la smetti di prenderla in giro? Perché non le dici una buona volta cosa provi per lei?
Hai ancora paura di te stesso? Di vivere davvero?
...


Pag 16
Oggi non era al lavoro... sono stato nervoso e intrattabile per tutto il giorno!
Avevo così tanta voglia di vederla che alla fine ho chiesto il suo indirizzo e sono andato a casa sua.
Mi ha fatto accomodare, era felice di vedermi ma io sono stato così stupido!!!
Continuavo a guardare quella stanzetta fredda e buia... era pulita e ordinata ma così povera!
Che idiota sono!

“Thomas... non dovevi venire! La mamma sta molto male e oggi non ho voluto lasciarla sola! Ma questo non è posto per uno come te, non dovevi scomodarti!”

Le sue parole mi hanno ferito il cuore, mi sono sentito un miserabile!
“Perdonami! Sono uno stupido viziato, e tu sei meravigliosa semplicemente come lo è tutto ciò che sfiori con le dita.
Lascia che ti aiuti. Hai bisogno di qualche medicina in particolare per tua madre?
Ti scongiuro concedimi di fare qualcosa per aiutarti e farmi perdonare la mia pochezza”.


Pag. 23
Piangeva... la mia Rose piangeva per la sua mamma che se n’è andata lasciandola sola al mondo con la piccola Emily da accudire.
Quando l’ho vista così, l’ho stretta forte a me. In quel momento ho desiderato come non mai proteggerla, prendermi cura di lei.

Voglio asciugare ogni sua lacrima, baciare ogni suo sorriso, voglio amarla per tutta la vita. Lei è il mio sole.

“Non sei sola amore mio... lascia che mi dedichi io a te! In cambio voglio solo che illumini i miei giorni con il tuo amore” ho pensato stringendola forte al mio petto.


Pag. 25
Come guarda la sua sorellina! È dolcissima, fa ballare le lentiggini che ha sul naso pur di farla ridere...
Le ha cucito una carinissima bambolina bionda con gli occhi verdi.
Sarà una mamma meravigliosa un giorno.
La mamma dei miei figli!


Pag. 40
Oggi era il suo compleanno.
Le ho regalato un vestito strepitoso.
Le ho chiesto di attendermi a casa agghindata finito lo spettacolo perché avevo una sorpresa per lei.
Sembrava una fata! Le ho sciolto lo chignon che porta sempre... era splendida!
Avevo una voglia matta di stringerla e baciarla, ma ho temuto di spaventarla con la mia irruenza.

“Thomas... e ora? Questo vestito è favoloso ma troppo elegante e raffinato per me!” mi ha detto mentre volteggiava allegra rimirandosi allo specchio del mio camerino.

“Non dire sciocchezze! Andiamo al ricevimento dei Cavendish stasera!”

“Sei pazzo? Mi vedranno tutti con te! No... non posso!”

“Piccola! È una festa in maschera, possiamo coprire i nostri volti! Se ti senti più a tuo agio nessuno si accorgerà che siamo noi due, lascia fare a me!
Solo voglio tu sappia che sarei orgoglioso di mostrare il viso della dama che stasera sono strasicuro mi invidieranno tutti” le ho detto, credo che la voce tremante mi abbia un po’ tradito.

È arrossita e ha abbassato lo sguardo, ma non so se si fida ancora completamente di me.

“Ma Emily? Io... la vicina lavora di sera e non mi può aiutare con lei... io non...”

“Tu tieniti pronta! Penso a tutto io!”

Quando sono passato a prenderla avevo il cuore a mille, Emily mi è saltata in braccio.

“Thomassss!!!! Hai visto quanto è bella mia sorella? Sembra una principessa!” la piccola era al settimo cielo.

“Non lo sembra, lo è per davvero!
Pulce! Stasera ho in programma un sacco di fiabe e biscotti per te, che ne dici?”
mentre parlavo alla bimba il mio sole aveva gli occhi lucidi...

Ho affidato la piccola Emily alle cure amorevoli e ai dolci di Molly.
Io e Rose abbiamo riso un sacco, abbiamo ballato fino all’alba... mia madre era nervosissima perché non riusciva a trovarmi.
Chissà chi aveva in mente di presentarmi!

Qualcuno ha azzardato a chiederle di ballare ma lei ha gentilmente declinato! È stata solo mia!


Pag. 42
Molly... la mia Molly è preoccupata per me.
“Allora che te ne pare della mia Rose?” Le ho chiesto.

“Bambino mio, adesso comprendo il motivo della tua gioia e dei tuoi sorrisi, quella ragazza è meravigliosa e dolcissima ma... stai giocando con il fuoco, ho paura di quello che potrebbe farle tua madre. Ti prego stai attento!”

Mi ha messo in guardia. Ma io la amo e non voglio rinunciare a lei per i capricci di una ricca signora. Quando l’ho riaccompagnata a casa l’altra sera dopo la festa si è stretta a me mentre io tenevo in braccio la piccola Emily che dormiva beatamente.
Molly ha fatto indossare alla pulce uno dei pigiami di seta di quando ero bambino e l’ha avvolta in una calda coperta.
L’ho sistemata nel suo lettino, poi ho guardato lei... avrei tanto voluto baciarla...
Ho pensato che un giorno avrei fatto quelle stesse cose per il nostro bambino.

Parlo di figli quando fino a qualche mese fa pensavo solo a divertirmi e a buttare in vacca la mia vita!
Rose, amore mio! Amami Rose!


Pag. 45
Mi amaaaaa!!!! Non so cosa ci trovi in me ma lei mi ama e si fida di me... e io mi sento un altro.
Sono così emozionato che non so neppure che scrivere.
Il sapore delle sue labbra è impresso sulle mie; sento di poter affrontare l’inferno semplicemente stringendole la mano, sento di aver dato un senso completo alla mia vita.


Pag. 47
Mia madre!!! Non ho mai avuto una madre!
Ha offerto dei quattrini a Rose per convincerla a lasciarmi! Glie li ha fatti pervenire dal nostro legale.
Lei non voleva parlarmene, non desidera mettermi contro la mia famiglia ma quella vipera ha osato raccontarmi che il mio dolce angelo le aveva chiesto denaro, una bella quantità di soldi per sparire.

Poi le ho viste... nelle cucine! La mia Rose teneva una busta tra le mani e supplicava mia madre di riprendersela.
“Signora io... non sono interessata alle ricchezze della vostra famiglia, non voglio nulla di tutto quello che possedete!”

“Pezzente! Le conosco le donnacce come te. Non ti basta eh? Vuoi tutto, vero?”

Ha alzato la mano per schiaffeggiarla ma sono riuscito ad afferrarle il polso in tempo e ho giurato che non mi avrebbe visto mai più’.

Da oggi Thomas Marlon Weston Cavendish non esiste più!
C’è solo Thomas Marlowe...


Pag. 70
Oggi ho lasciato la stanza che il custode del teatro mi aveva gentilmente offerto quando chiusi dietro le mie spalle il portone della reggia dei Cavendish.

Ora comunque posso permettermi un piccolo appartamento in una zona tranquilla della città. La mia recitazione piace al pubblico e comincio a guadagnare bene...
È tutto merito di Rose, lei mi incoraggia, mi sostiene, crede in me... la adoro!

Ho visto un anello in vetrina da Tiffany... la pietra non è grandissima ma è quello cui posso aspirare senza chiedere nulla a nessuno; ho messo da parte qualche soldo, per Natale voglio infilare quell’anello al suo dito e chiederle di essere mia moglie.
Voglio concentrarmi unicamente su questo e sul mio Romeo che mi permetterà di realizzare questo sogno.

Sono così emozionato all’idea ma nello stesso tempo ne ho anche timore. Lei è sempre molto discreta, teme di mettermi in imbarazzo in qualche modo, di essere di intralcio alla mia carriera... so che mi ama ma... ultimamente era così sfuggente.
Oggi le ho parlato finalmente e ha capito che non voglio nessuna carriera strepitosa se lei non mi è accanto.
Ho toccato il paradiso sulle sue labbra... lei mi ha messo le mani sulla nuca e si è abbandonata completamente tra le mie braccia. Sentivo il suo corpo meraviglioso incollarsi al mio e ho quasi perso la testa.

Thomas... Thomas... lei è una ragazza per bene, comportati a modo con lei, amala e rendila felice con il dovuto rispetto!!!


Pag. 100
Non c’è... non c’è più!
Sono passato a casa sua ed ho visto il padrone che inchiodava delle assi di legno alla porta!
“Che sta facendo? È impazzito?”

“Ragazzo... qui crolla tutto a momenti!”

“Rose? La ragazza che occupa la stanza?”

“Se n’è andata chissà dove a cercare fortuna. Mi ha detto che non avrebbe avuto danaro per pagare l’affitto nei prossimi mesi e... sa come vanno queste cose... anche io devo portare il pane in tavola. Mi hanno offerto una piccola fortuna per tener chiusa questa catapecchia...”

Mia madre è venuta a cercarmi...
“Quella ragazza non è per te tesoro! È un’arrivista, ha capito che non avrebbe ottenuto nulla dalla nostra famiglia ed è andata a cercare qualche altro pollo da spennare”

L’ho cacciata via ma... non so più che pensare!
Mi sta crollato il mondo addosso... non so come riesco a respirare ancora...
Voglio sparire...

 

Pag. 120
Sono passati più di dieci anni!
Pensavo di avere un sasso al posto del cuore, di aver bruciato con l’alcol persino i miei condotti lacrimali! Ho creduto che non avrei più pianto da allora perché non sarei mai più riuscito a soffrire più di quanto abbia fatto, perché non avevo più lacrime...

Oggi mi ritrovo con questo foglietto tra le mani tremanti... le mie stille salate hanno in parte cancellato le parole.

Lei ha avuto un figlio, un figlio mio.
Lei mi ha cercato e io non ho risposto.
Lei stava male, aveva paura e io non ero là.

Non posso pensare che se ne sia andata davvero così, credendo che io l’avessi abbandonata a se stessa, che avessi ripudiato lei e il frutto del nostro amore...

Dio, ti prego... dimmi di no! Dimmi che lei è ancora qui da qualche parte col nostro bambino e io la troverò, dovessi girare ogni angolo del mondo per farlo, dovessi metterci una vita intera.
Dammi solo il tempo di dirle che l’amo.

....
....
....

Pag. 201
Sono anni che non scrivo tra queste pagine…
Non ricordavo neppure di averlo questo libricino, il custode delle parole del mio cuore. Mi è capitato tra le mani una settimana fa e non sono riuscito a non rileggerlo…

Amore mio dolce, ho pianto su ogni riga…
Ho sentito il mio cuore palpitare come allora, ho udito la tua voce allegra, assaporato il sapore delle tue labbra. Quanto ti amo ancora, quanto vorrei che tu ne fossi sempre stata certa!
Oggi voglio lasciare un’ultima traccia, non avrei mai creduto di trovare ragione per farlo ma sbagliavo…

Rose... amore mio! L’ho vista! Ho visto la nostra bambina! È la tua copia esatta, lo stesso sorriso, persino la stessa voce.
È bellissima.
Le ho stretto la mano...
Non sai cosa ho provato a farlo, ho sentito che c’eri anche tu.
È stato meraviglioso.

Quel ragazzo, Terence, la ama davvero. L’ho letto nei suoi occhi. Lui la farà felice, ne sono sicuro. Puoi stare tranquilla tesoro, non permetterò che nessuno si metta tra di loro.
Voglio venire presto da te amore mio, aspettami!
Vi amo tanto.

 

Leggendo quello scritto Candy conosceva finalmente tutta la verità sulla sua nascita e il sentimento forte che aveva legato i suoi genitori, Thomas e Rose.

***

La giovane donna era stremata, i capelli appiccicati alla fronte sudata, il petto ancora ansimante.
“È stata bravissima signora Graham! Adesso deve solo riposare, a parte allattare questi due angioletti, che vedo tranquillissimi aggrappati alla camicia del loro orgoglioso papà”

Terence teneva i gemelli tra le braccia. Non sapeva più da che parte girarsi per coccolarli e toccare quelle guance morbide come la seta e quelle manine paffute strette a pugno.

“Ti amo Candy! Ti amo tanto, sono l’uomo più felice della terra in questo momento” le disse con occhi sognanti mentre le porgeva i bambini per la prima poppata.


“Quindi alla fine dobbiamo usare tutti i vestitini di Annie ed entrambi i nomi che avevamo pensato...”

“Tesoro, so che hai scelto quei nomi pensando a me ma che ne diresti di cambiare tutto? Cosa ne penseresti di Thomas e Rose? Non ti sembra un’idea meravigliosa?”

Sul comodino il diario del padre, la bambolina della madre...
“Terry! Non saprei cosa chiedere di più al buon Dio, tesoro mio”.

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Candy Candy / Vai alla pagina dell'autore: Soniabruni