Serie TV > Supergirl
Segui la storia  |       
Autore: Najara    24/02/2019    8 recensioni
“Lena Luthor.” La donna tese la mano e lei arrossì un po’, prendendogliela.
“Kara… ehm… Kara Danvers.” Si presentò a sua volta, arrossendo di nuovo, era davvero bella e la guardava dritto negli occhi, con sicurezza, ma anche con leggero divertimento.
“Bene, questa è una presentazione migliore di quella precedente.” Commentò Lena sorridendo.
Una commedia romantica targata SuperCorp!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disastro

 

Lavorò tutto il giorno, ma durante la pausa pranzo mandò un messaggio a Lena confermandole che era libera quella sera, così, quando rientrò a casa, ebbe appena il tempo di prepararsi prima che suonassero il suo campanello.

Come sempre il suo cuore prese a battere veloce, aprì la porta e si ritrovò davanti Lena.

“Ciao.” La donna questa volta non esitò, si spinse avanti fino ad incontrare le sue labbra e la baciò. Kara chiuse gli occhi perdendosi, suo malgrado, nelle sensazioni. “Mi sei mancata.” Le disse Lena separandosi da lei con un sorriso.

“Anche tu.” Ammise Kara. Il sorriso della donna si ampliò ancora un poco, poi le tese la mano.

“Andiamo? Ho prenotato uno dei palchi migliori, spero ti piaccia La Traviata.”

Mentre parlava la condusse alla sua auto, poi per le strade di National City. Lena chiacchierava entusiasta, era chiaro quanto amasse l’opera classica.

Il teatro era splendido e Kara ne osservò meravigliata le moderne decorazioni.

“Rivaleggia con i migliori teatri europei, è stato costruito solo dopo un’attenta analisi dell’acustica, vale una visita anche solo per quello.” Le spiegò facendole notare la forma particolare, i materiali usati e i dettagli architettonici.

“È splendido.” Ammise Kara e gli occhi di Lena brillarono.

“Vedrai quando inizia la musica, ne sarai rapita.” Assicurò.

Kara annuì, ma sfuggì i suoi occhi.

Quando lo spettacolo ebbe inizio la mano di Lena si intrecciò alla sua, mentre ascoltava rapita. Pochi minuti e Kara si alzò. La donna la guardò sorpresa.

“Devo andare alla toilette.” Disse e si allontanò.

Quando tornò Lena le sorrise. Una decina di minuti e Kara si alzò di nuovo, questa volta per mandare un messaggio, poi una mail, poi controllare un appuntamento sull’agenda.

Il sorriso di Lena era alquanto sbiadito quando l’opera finì tra gli applausi del pubblico.

Uscirono dal teatro in silenzio. Lena aveva infilato le mani nelle tasche della giacca e Kara le lanciò un rapido sguardo.

“Mi spiace per…”

“Oh, non importa. Il lavoro è lavoro, lo so bene.” Ma il tono della donna era distaccato.

Kara si morse il labbro.

“Potremmo andare a mangiare qualcosa assieme?” Chiese, titubante.

“Mi piacerebbe, ma devo davvero andare a dormire, devo recuperare il sonno delle ultime serate.” La guardò e le sorrise, ma i suoi occhi non erano brillanti come al solito.

“Certo, capisco.” Kara abbassò il capo.

Il viaggio in macchina fu silenzioso, Kara si torturava le mani mentre Lena guidava persa nei suoi pensieri.

Quando furono davanti a casa di Kara lei si voltò a guardare la giovane.

“So di aver rovinato la serata.” Ammise.

“Non devi scusarti, Kara, l’opera non è per tutti…”

“No.” La fermò lei. “L’opera era perfetta… è solo che…” Cosa stava facendo?

Lena sembrò fare uno sforzo per sorridere.

“Cosa ne dici se proviamo con qualcosa di diverso domani?”

“Sì!” Si ritrovò a dire e lasciò andare un sospiro di sollievo.

“Scegli tu? Qualsiasi cosa.” Si trovò a dire Lena e Kara sorrise.

“Ti piacerebbe…” Lena le posò una mano sulle labbra.

“Sorpresa.” Disse.

Il cuore di Kara fece un balzo e, finalmente, Lena sorrise di nuovo per davvero. Con la mano le accarezzò le labbra, senza distogliere gli occhi dai suoi, poi lentamente si piegò fino a baciarla.

Kara lasciò andare un sospiro mentre il loro bacio si approfondiva.

Lena si separò da lei e la guardò negli occhi, sembrava cercare qualcosa nel suo sguardo, Kara abbassò il proprio e arrossì.

“A domani, allora?”

Annuì alla donna, poi scese dall’auto e la salutò con la mano, mentre si allontanava.

Lena baciava in un modo meraviglioso. Si trovò a pensare, poi scosse la testa e rientrò in casa, aveva degli appunti da prendere e un appuntamento da organizzare.

 

Era stato un disastro! Un completo disastro!

Lena si lasciò ricadere sul letto con un sospiro. Non riusciva a inquadrare quella ragazza, un momento era la più dolce e adorabile persona che avesse mai conosciuto e l’istante successivo era… un disastro! E non in senso carino…

Ma doveva resistere, doveva…

Ripensò ai giorni precedenti, a quando avevano guardato le stelle nel deserto, al momento magico in cui aveva creduto… per un istante si era davvero persa nella sua…

Scosse la testa e pensò alla FlyStar, avrebbe dovuto iniziare a contattare dei possibili investitori. Si rialzò preparandosi per la notte.

L’indomani tutto sarebbe andato bene, cosa poteva mai inventarsi Kara? Portarla a volare?

 

***

 

“Eccoci qua!” Kara indicò l’aereo e sorrise. “Non te lo aspettavi, vero?” Chiese, sorridendo.

“Vuoi fare un volo notturno su National City.” Ripeté Lena.

“Ti piace guardare la città dall’alto e ti piacciono le stelle, quindi ho pensato che…” Kara la guardò, il viso di Lena era bianco, teso. “Non è stata una buona idea? Certo, è un’idea stupida, non so come mi sia potuto venire in mente di…”

“No.” Lena sorprese persino se stessa con quel secco diniego. “No, è una bella idea… io…” Annuì. “Voglio farlo, con te, certo.” Annuiva ancora mentre Kara, un ampio sorriso sulle labbra, la aiutava a stringere la cintura.

“Vedrai, sarà bellissimo.” Assicurò, mentre l’aereo iniziava a rollare sulla pista.

Lena si ritrovò ad afferrare la mano di Kara e a stringere. Lei odiava volare!

Chiuse gli occhi mentre si staccavano da terra, poi si concentrò sul non vomitare.

L’aereo sorvolava la città piegandosi a destra e a sinistra per permettere loro di vedere le meraviglie sulle quali stavano sfrecciando. Lena annuiva e sorrideva a Kara che le indicava con entusiasmo ogni edificio, piazza o strada che riconosceva, ma dentro di sé voleva solo tornare a terra, infilarsi nel letto e dimenticarsi di quell’orrore a cui aveva detto sì.

Quando finalmente toccarono il suolo Lena scese con le gambe un po’ tremanti.

“È stato magnifico, non è vero?” Chiese Kara, camminandole affianco.

“Molto bello.” Annuì Lena.

“Potremo farlo ancora, sto cercando di prendere il brevetto per i voli notturni, ma ho quello per  il volo diurno, quindi…”

“Non credo sia una buona idea.” Riuscì a dirle Lena.

“Oh…” Kara annuì. Di nuovo sfuggiva il suo sguardo, sembrava di nuovo imbarazzata, anzi, lo sembrava da tutta la serata sotto quella forzata allegria e tutto quell’entusiasmo.

“Domani potremmo pranzare assieme.” Le propose la ragazza e Lena scosse la testa.

 

Ecco, stava succedendo… Kara sentì lo stomaco stringersi.

“Devo lavorare, ma possiamo vederci nel weekend.”

Kara sbatté le palpebre, era impossibile, dopo quei due disastrosi appuntamenti era sicura che qualsiasi cosa ci fosse tra loro si chiudesse e invece…

“Non ti è piaciuto il volo, non è vero?” Si trovò a chiedere e gli occhi di Lena brillarono di ironia in risposta al suo tono.

“No.” Confermò. “Ho sempre avuto paura di volare.”

“Sono un disastro.” Mormorò.

“Non è vero.” Negò Lena, ma il brillio nei suoi occhi parlava per lei.

“Lo sono.” Ribatté Kara.

Lena si fermò e fece ruotare la ragazza, guardandola negli occhi.

“Dobbiamo imparare a conoscerci… è normale qualche passo falso, no?” Chiese.

“Suppongo di sì.”

“Almeno con i baci non andiamo male…” Commentò Lena e Kara arrossì, mentre la giovane rideva.

Forse era la prima volta che la vedeva rilassata quella sera. Portarla a volare era stata una vera e propria crudeltà.

“Ehi.” Lena le sollevò il mento notando il modo in cui abbassava gli occhi colpevole. Il suo sorriso era interrogativo. “Va tutto bene?” Chiese e Kara fu sul punto di dire troppo, così chiuse gli occhi e la baciò.

La sorprese, ma non per molto tempo, perché Lena avvolse le braccia attorno al suo collo e ricambiò il focoso bacio.

“Wow!” Disse nel separarsi. “Volare non è poi così male, dopo tutto.” Ironizzò e Kara arrossì un poco. Lena la baciò di nuovo, delicatamente questa volta. “Buona notte, Kara.” Disse, poi lasciò andare lentamente la sua mano.

“Buona notte.” Kara trattenne le sue dita qualche istante più del necessario, poi la lasciò andare.

Doveva fare di più.

 

***

 

Il giorno dopo Kara si mise a sfogliare i punti del suo articolo, alla fine sospirò prese il telefono e mandò un messaggio a Lena che sapeva essere impegnata in un incontro e al primo ne fece seguire altri dieci.

Non sarebbe bastato… prese una borsa e la riempì di cose sue, poi prese il pullman e raggiunse L-Corp. Era sicura che non l’avrebbero lasciata passare, ma la segretaria sembrò essere stata avvisata, perché, non appena lei le diede il suo nome la fece accomodare nell’ufficio di Lena chiedendole se voleva qualcosa da bere, mangiare o leggere mentre aspettava.

Kara scosse la testa, in soggezione ora che si trovava nell’immacolato ufficio che aveva visto per la prima volta qualche sera prima, in un’occasione decisamente più intima. Rimasta sola, però, si ricordò perché era lì e con un sospiro si mise a ridecorare.

 

Lena uscì dalla riunione con la testa che le doleva, non aveva dormito quella notte, l’uscita con Kara le aveva preso più tempo del previsto e, una volta a casa, si era dovuta preparare per quell’importante incontro.

Quello che voleva ora era rilassarsi un attimo prima di ricevere il suo appuntamento delle undici.

“Il suo telefono, miss Luthor.” Le disse la segretaria. Lena guardò lo schermo con apprensione. Non era un numero che dava alla leggera e di certo non aveva mai ricevuto tanti messaggi…

Erano tutti di Kara.

“C’è miss Danvers che la aspetta nel suo ufficio.” Aggiunse Jess. “L’ho fatta accomodare.”

Lena nascose l’aria perplessa e la ringraziò.

“Ehi…” Disse nel vederla, ma si interruppe di netto quando notò quello che era successo al suo ufficio. Ora sul divano vi erano due peluche e un cuscino colorato, alla parete vi era un dipinto nuovo e sulla sua scrivania vi erano delle foto di Kara.

“Ti piace?” Chiese la ragazza. Aveva le guance rosse, più che imbarazzo sembrava vergognarsi, di nuovo…

“Certo.” Si ritrovò a dire, anche se non era sicura che le piacesse quell’improvvisa invasione del suo mondo ordinato e preciso.

“Non ti piace.” Dischiarò la ragazza, guardando verso i propri piedi. “Porterò via tutto.” Affermò ancora.

“No! No!” Lena scosse la testa e la raggiunse, prendendole le mani. “Non me l’aspettavo, tutto qui, è diverso… ma non per questo non mi piace.”

Kara alzò gli occhi su di lei e sembrava sinceramente sorpresa dalla sua reazione.

“Davvero?” Chiese.

“Sì e sono anche contenta che tu abbia deciso di riempirmi di messaggi riguardo…” alzò lo schermo del cellulare che ancora aveva in mano e lesse: “La tua colazione, il tizio che hai incontrato sulle scale di casa, il postino, il cane del tuo vicino, la vecchietta che hai aiutato ad attraversare la strada e…”

Kara abbassò il suo polso, il viso rosso fino alle orecchie.

“Dimenticati i messaggi… ero, ehm, nervosa.”

“Ok… non devi essere nervosa.” Le assicurò. Eccola di nuovo, la ragazza dolce delle prime due sere che avevano passato assieme. Lena non riuscì a resistere e le accarezzò il viso. “Sono contenta che tu sia qui, è stata una mattina dura e tu sei una boccata d’aria fresca. Magari un po’ pazza, ma decisamente fresca.”

Kara abbassò gli occhi, sembrava tesa, in imbarazzo.

“Mi dispiace.” Mugugnò.

“E di cosa?” Chiese alzandole il mento con dolcezza, facendo incontrare i loro occhi.

Sorrise prima di baciarla, ma Kara sfuggì alla sua presa.

“Ti dispiace dirmi dov’è il bagno?” Chiese torturandosi le mani ed evitando di incontrare i suoi occhi.

“Certo…” Lena le spiegò come raggiungerlo e la guardò andare via.

 

 

 

 

Note: ohi, ohi, ohi a quanto pare non tutti gli appuntamenti vanno bene… Kara questa volta ne ha combinate di tutti i colori, un vero disastro come ci anticipava il titolo!

Abbiamo anche avuto, per la prima volta, il punto di vista di Lena.

Cosa ne pensate di tutto ciò?

E il finale? Perché Kara scappa?

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supergirl / Vai alla pagina dell'autore: Najara