Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Gaia_0703    24/02/2019    1 recensioni
Leopardi aveva lo Zibaldone, io ho questa storia. Chiamatela come volete, excursus di pensieri o comunque taccuino poetico. questa storia prima si chiamava "everything that drowns me makes me wanna fly" e il suo motto era "la carta è più paziente dell'uomo". Però io ero una persona diversa allora. Questa raccolta è rivolta a tutti coloro che per un periodo della loro vita si sono sentiti inadeguati e soli, non lo siete. E leggendo capirete perchè.
se possibile vi chiedo di arrivare a leggere almeno fino al secondo capitolo prima di chiudere la storia (dopo si fa più leggera alla lettura) e di recensirla in modo che io possa migliorarla!grazie c:
Genere: Poesia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non posso non pronunciarmi sulla questione social media, questione che al giorno d’oggi è come non mai centrale. Tutti viviamo sui social media quasi più che nella vita reale e questo influenza noi e chi ci sta intorno. Dal canto mio posso dire di essere stata intrappolata moltissime volte nella rete (non a caso si chiama web) di questo pescatore crudele: ho un sacco di amici online. Il bello dei social media è che hanno tanti vantaggi: ti permettono di vedere cose e persone dall’altro capo del mondo come anche di condividere opinioni e leggere pareri su fatti, situazioni, hobby… chi più ne ha più ne metta! Il brutto dei social però è che tutte queste cose sono finte: credi di averle in pugno ma in realtà è il telefono ad avere in pugno te.
  1. La falsità e l’apparenza
I social, maledette bestie, sono ormai diventati essenziali. Quando parlo di falsità e apparenza non mi riferisco soltanto alla parte superficiale della cosa (un sacco di volte mi hanno messo in guardia sul fatto che le persone conosciute online potessero in realtà non essere chi dicevano), ma anche al fatto che ci danno un’apparente senso di avere tutto a portata di mano (quando così non è); il problema è che una volta che restiamo senza social media ci sentiamo spaesati a causa della dipendenza sviluppatasi da questo rapporto malsano, dipendenza che è molto più evidente se prendiamo in considerazione i rapporti umani. Infatti quando si parla di rapporti online, l’uso di un social come whatsapp è essenziale e man mano che il rapporto con quella persona cresce, di pari passo cresce anche la necessità di stare sempre a telefono per parlarci, un modo per credere di essere a loro più vicini quando in realtà non lo siamo. Per non parlare poi del lato “superficiale” della cosa: tutto su internet viene manipolato. Prendiamo come esempio instagram, social media più gettonato al momento, dove ci sono almeno 7 parametri diversi per modificare le foto oltre alle decine di filtri già pronti; che poi si sta iniziando a parlare di Dismorfofobia in relazione a questo fatto. Tutti questi influencer col fisico perfetto, le foto bellissime e la vita invidiabile che hanno il solo scopo di farti sentire inadeguato, dato che non si riesce a fare come loro. Se non ci si ricorda che il web e la vita vera sono due cose diverse si rischia di finire nei guai, è fondamentale capire quanta mera apparenza c’è dietro a un social network.
 
  1. Inconsistenza dei rapporti online
Ho accennato prima al fatto che ho tanti amici online, quindi mi vorrei soffermare a parlare dei rapporti a distanza. Bisogna essere schietti ragazzi, per quanto sembrano veri e reali non saranno mai come un’amicizia o una relazione nella vita di tutti i giorni. Io ho avuto entrambe le esperienze e a meno che tu non conosca una persona prima che il vostro diventi un rapporto a distanza, i sentimenti che proverai non andranno mai oltre un’amicizia, anche se a volte si travestono da amore. Dico questo non perché sono una cinica senza cuore ma perché per amare qualcuno devi innamorarti anche di come cammina, di come gesticola, di come ti guarda… e non lo dico perché è un topos letterario ma perché è una fottuta verità. Qualche giorno fa parlavo col mio ragazzo della possibilità un giorno di andare a vivere all’estero per lavoro e lui mi ha detto che non avrebbe voluto lasciare qua persone che gli stavano a cuore quindi avrebbe preferito di no. E ha dannatamente ragione, perché una relazione a distanza è difficile da mantenere in amicizia, figurarsi in una relazione di coppia. E già quando siamo vicini è difficile. Tornando a parlare di social media, nelle relazioni interpersonali sono un casino. Prendiamo per esempio, di nuovo, una coppia. Già anche se sono della stessa città e quando sono a casa si scrivono può capitare di incappare in “errori da tastiera”, come un visualizzato senza risposta, un messaggio alla persona sbagliata o un "mi hai scritto buonanotte senza cuore, lo sapevo che non mi ami più!!", cose che deteriorano i rapporti, seppure impercettibilmente. Quante volte fraintendiamo il tono in un messaggio... Che poi è tristissimo se conosci una persona per la prima volta sui social e poi magari finite a sposarvi, io mi immagino sempre queste persone che racconteranno ai figli come si sono conosciuti e non so se ridere o piangere.
 
  1. Il visualizzato senza risposta
Questo è un problema che mi tocca da molto vicino, non tanto perché sono una persona che legge senza rispondere ma perché una persona, di cui magari vi parlerò, lo faceva sempre e io ci sono impazzita dietro un anno fino a sviluppare una sorta di fobia per quelle dannate spunte blu. Quello che io mi chiedo è: che cosa ci vuole a rispondere? Posso capire se sono faccine e basta oppure un "okay", ma quando ti trovi davanti un messaggio di testo devi rispondere, in un qualsiasi modo. A parte il fatto che non si capisce se avete recepito il messaggio oppure no, fate venire l’ansia, la paranoia e a volte (a seconda di chi siete) la tristezza. Anche perché parlare con qualcuno che non ti risponde è come parlare con un albero, prima o poi ti stufi. Mi fa ridere pensare come sarebbe nella realtà: immaginatevi una persona che dice qualcosa e l’altra che la squadra e se ne va, stando zitta, nel verso opposto. Che poi, come aggiunta al discorso di prima, questa è un atteggiamento che alla lunga deteriora i rapporti.
 
  1. Con la tastiera leoni, senza coglioni
Anche qui, quante volte si sente parlare di cyber-bullismo? Diciamo solo che le persone malevole hanno trovato nei social network un buon mezzo per espandere la loro cattiveria. Quanto è comodo poter scrivere un messaggio in anonimo a qualcuno piuttosto che andargli a dire la stessa cosa in faccia! Non mi riferisco solo ai messaggi minatori, ma anche ai messaggi di apprezzamento. Mi spiego meglio. Tutti almeno una volta hanno visto o sentito parlare di Ask.fm o ThisCrush, quei siti dove è possibile fare delle domande o comunque scrivere in anonimo a qualcuno, cosa che gli altri social quali facebook, whatsapp e instagram non permettono. Adesso va molto di moda tra le quattordicenni, o comunque la fascia dei teenager di età medio-bassa, utilizzarli (soprattutto thiscrush) per scriversi sia insulti sia dichiarazioni amorose o anche domande per avere informazioni. Fate conto che i ragazzi della mia scuola hanno un profilo instagram dedicato a thiscrush (dove postano le domande che vengono fatte o le cose che ci vengono scritte) dove una mia amica ha scoperto che chiedevano informazioni sul mio ragazzo (se fosse libero ecc). ho riso un sacco quando ho visto il post perché significa sia che la persona non ha il coraggio di andare a chiedere ma nemmeno la voglia di fare quello che viene chiamato impropriamente “stalkeraggio”, cioè cercare di capire dalla realtà o dal suo profilo quello che voleva sapere. È giusto usare i social per scoprire cose sulle persone? Non saprei rispondere, di sicuro però è comodo. La dura verità è che dire le cose come stanno è difficile e usare i social media è un modo per renderlo più semplice, a volte anche senza usare l’anonimo.
 
  1. Il problema del procrastino
Il cellulare: fonte di distrazione per eccellenza. Quante volte dovete fare un sacco di cose ma vedete il telefono e venite catturati dalla sua rete? Non so voi, ma io passo le ore sui social network. Di sicuro non è un buon modo per passare il proprio tempo, spesso mi sento in colpa al pensiero che il tempo che impiego sui social potrei impiegarlo uscendo con i miei amici. Per fortuna però riesco a impormi di non usare il telefono a volte ma ci sono delle persone che non ci riescono e questa è una problematica che sta crescendo nella nostra società.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Gaia_0703