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Autore: kira_the_rebel    26/02/2019    2 recensioni
Piccola raccolta Trunks/Pan post GT; perché per quanto il mondo sia in pace, ognuno di noi ha la sua guerra personale da combattere e Pan questo lo sa fin troppo bene.
Capitolo 1: Di ricordi felici e palpitazioni
Capitolo 2: Di appuntamenti e altri disastri
Capitolo 3: Di sogni sinistri e allenamenti intensivi
Capitolo 4: Di gite al mare e costumi inadatti
Capitolo 5: Di costumi inadatti e situazioni imbarazzanti
Capitolo 6:
Capitolo 7:
Capitolo 8:
Capitolo 9:
Capitolo 10:
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Marron, Pan, Trunks | Coppie: Bra/Goten, Pan/Trunks
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

Daily Life Pills ~ Pillole di quotidianità

Di sogni sinistri e allenamenti intensivi

 

Qualcosa non andava.

Non sapeva bene cosa fosse ma era certa di essere in pericolo.

Tutto intorno a lei aveva contorni sfocati, indefiniti, sconosciuti e fu proprio in quel momento che si rese conto di non trovarsi in nessun luogo mai frequentato o visto prima.

Non riusciva a riconoscere nulla di quella stanza così ampia, dalle immense vetrate e le pareti dorate; uno sfarzo esagerato e di cattivo gusto, che le procurava un forte senso di disagio.

Ma cos’era a spaventarla di preciso?

La risposta non si fece attendere: era bloccata, mani e piedi, a quella che era una colonna di freddo marmo.

Il panico cominciò presto a invaderle la mente, un unico pensiero fisso nel cervello: che diavolo stava succedendo?!

“Voglio che osservi attentamente, prima che sia tutto finito…”

Una voce suadente, femminile e piena di disprezzo, una voce che non conosceva; per quanto la sua vista fosse annebbiata riconobbe due figure all’altro capo della stanza, sedute su un enorme… letto?

Non sapeva con esattezza su cosa poggiassero ma era ovvio quello che stavano facendo: sesso.

Cercando di capirci qualcosa in più su quell’assurda situazione, sforzò la sua vista e pregò di non averlo mai fatto: uno dei due aveva una corta chioma viola.

Non serviva mettere del tutto a fuoco per capire che era Trunks quello di fronte a lei, impegnato in attività tutt’altro che innocente con quella donna ancora sconosciuta.

Mentre una lacrima solitaria scendeva sul suo viso, Pan giurò di sentire il suo cuore andare in pezzi, frantumato da un dolore cieco e sordo.

Le parve che il tutto fosse andato avanti per un tempo indefinito, quando finalmente li sentì terminare rumorosamente e la donna parlò di nuovo.

“Ti è piaciuto ragazzina? Ora, mio amato, è tempo che tu la finisca…”

Come un automa e completamente nudo, Trunks si diresse verso di lei, trasformandosi in Super Saiyan e sferrandole un colpo mortale senza proferire parola o battere ciglio.

Piangendo e stringendosi una mano al petto, Pan si alzò di scatto a sedere sul letto, nella sua stanza: era stato tutto un sogno.

Ansimando forte e strofinando di tanto in tanto gli occhi, continuò a rimanere immobile sul materasso per una decina di minuti buoni, prima di decidere di alzarsi e di dirigersi alla Capsule Corp per sfogarsi con Bra.

Non pensava a nulla, semplicemente aveva bisogno di staccare la spina e lavare via quelle orribili sensazioni di paura e impotenza che il sogno le aveva lasciato, sensazioni fin troppo vere per i suoi gusti.

Quando arrivò alla grande casa constatò con enorme disappunto che l’amica stava ancora dormendo e che per quanto provasse non c’era modo di svegliarla.

Sospirando delusa e rassegnata, decise di dirigersi comunque alla Gravity Room, convenendo con sé stessa che qualche ora di meditazione avrebbe comunque potuto aiutarla a sgomberare la mente.

Presa com’era dai suoi pensieri non si accorse nemmeno che la stanza degli allenamenti era già occupata; quando Trunks la salutò allegro lo fissò sbalordita.

“Ciao Pan! Cosa ti porta qua di mattina presto? Sono appena le sei, Bra dorme ancora immagino.”

“Oh si… Ciao Trunks… Io veramente, passavo di qua per caso…”

Trunks la fissò divertito, mentre la mora si sentiva morire dentro, la tensione del sogno riaffiorare più forte che mai.

“Perché non ti alleni con me, visto che sei qui?” propose il ragazzo.

La giovane Saiyan si morse un labbro esitante, sfuggendo lo sguardo limpido e senza ombre dell’amico: se avesse rifiutato si sarebbe insospettito e l’avrebbe torchiata fino a che non avesse sputato il rospo.

Prendendo un piccolo respiro, si fece coraggio e si posizionò di fronte al turchino, in posizione di difesa.

Iniziarono un combattimento serrato, che aumentava il ritmo ad ogni colpo che si scambiavano.

Se dapprima Pan era ancora titubante e a disagio per via dell’incubo, man mano che il tempo passava avvertiva l’adrenalina aumentare a dismisura e scorrere forte nel suo corpo.

Si sentiva libera, eccitata e forte, mentre continuava lo scontro con il ragazzo.

Combatteva con una furia cieca e primordiale, desiderosa di togliersi di dosso tutte quelle emozioni negative e laceranti.

Trunks si era trovato in difficoltà da inizio combattimento e stentava a riconoscere quella piccola furia rossa e nera.

Nonostante cercasse di starle dietro non ci riusciva, perciò quando Pan scartò di lato per poi scagliarsi su di lui atterrandolo con il suo stesso corpo rimase del tutto sbalordito.

Capendo di aver vinto e perdendo un po’ di quella smania aggressiva che l’aveva guidata per tutto il combattimento, Pan realizzò di trovarsi a cavalcioni sopra il ragazzo, che la osservava in silenzio, gli occhi blu a cercare di sondarle l’anima.

Rimasero per un tempo infinito a fissarsi, mentre le mani di Trunks avevano afferrato saldamente quelle della ragazza, intrecciando le dita e massaggiandole piano i dorsi delle mani con entrambi i pollici.

Quel piccolo contatto ebbe il potere di farle battere il cuore a mille e, divenendo più rossa del suo stesso kimono, si levò di dosso da Trunks, blaterando delle scuse e fuggendo molto velocemente.

E corse, corse via, decisa a sotterrarsi in una buca profonda per non uscirne più.

Rimasto solo nella Gravity Room, ancora sdraiato sul pavimento della stanza, Trunks portò entrambe le mani all’altezza del viso, cercando di richiamare la sensazione della pelle morbida e delicata di Pan.

Sorrise.

 

~Kira's place

 

Buonasera e scusate tanto per aver saltato l’aggiornamento della vostra settimana! Purtroppo ho avuto molte faccende da sbrigare e non sono riuscita a ritagliarmi un buco di tempo per scrivere il capitolo e pubblicarlo.

Ma veniamo a noi: vi ringrazio tantissimo per le recensioni (prometto che risponderò a tutti) e ringrazio chi ha preferito/seguito/ricordato la storia, vi adoro tutti quanti; ringrazio anche chi legge, perché comunque sceglie di dare una possibilità a questa raccolta.

Chi sarà questa gallina scappata fuori dal nulla? Povera Pan, non detestatemi per quello che le ho fatto!

Ci sentiamo la prossima settimana, vi anticipo il nome del prossimo capitolo:

Di gite al mare e costumi inadatti

 

Al prossimo capitolo.

 

_kira

  
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