Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lady Brandon    28/02/2019    1 recensioni
Appena terminata la guerra magica forse c'è ancora l'opportunità di salvare qualcuno e dargli la possibilità di vivere un'altra vita e veder sbocciare un altro amore anche se trovare la serenità non sarà semplice..
Questa storia è già stata pubblicata su Wattpad, la pubblicazione su EFP vedrà alcuni capitoli raggruppati.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

La mattina seguente appena svegli Severus avrebbe voluto farla ancora sua ma temeva di farle male, invece fu Hermione a cercarlo e bastarono pochi attimi perché si ritrovassero e si abbandonassero insieme ad  un piacere sublime. 
Dopo l'amore Hermione si alzò velocemente spalancando la finestra e la stanza venne inondata dalla luce del sole che splendeva alto nel cielo, poi tornò a letto ranicchiandosi contro l'uomo che amava, gli sorrise carezzandogli il viso ruvido: "Mi piaci con un ombra di barba, tutto arruffato" .
Lui si decise ad aprire gli occhi: "Tu sei bellissima" disse posandole un bacio sulla fronte.
"Ancora non mi hai detto perché volevi incontrarmi, non credo per questo oppure si?" rise di nuovo.
"Signorina Granger avevo una cosa molto importante da dirti oltre ovviamente al fatto che ti amo" accennò una smorfia divertita poi si mise a sedere sistemando i cuscini, Hermione posò la testa sul suo petto, lui le circondò e spalle e le loro mani iniziarono a giocherellare fra loro.
"Vorrei che tu tornassi ad Hogwarts come insegnante di difesa contro le arti oscure".
La strega si irrigidi' "Dici sul serio? E Allock?".
"Sto sistemando parecchie cose e sai benissimo che Allock è sempre stato un disastro e dopo quel piccolo incidente è peggiorato ulteriormente fin’ora è rimasto perché impostomi ma ora che il ministero ha finalmente accettato il programma di insegnamento che gli ho presentato voglio una persona all'altezza" aveva un tono molto professionale ora.
Hermione rifletté qualche minuto: "Sono perplessa, io non ho mai insegnato e se accettassi il nostro rapporto quale sarebbe? ".
"Guardami" era tremendamente serio adesso : "Se decidi di insegnare devi pur iniziare da qualche parte. Per quanto riguarda noi ti chiedo solo un po' di discrezione all'inizio poi pian piano renderemo pubblica la cosa".
Lei annuì: "Quindi vuoi renderla pubblica" sorrideva, gli occhi le brillavano.
Lui rimase serio: "Hermione, questo per me non è un gioco. Ho già sprecato una vita, questa è l'unica altra possibilità che ho".
Lei gli buttò le braccia al collo ripetendogli che l'amava finché anche sul volto di lui si dipinse un sorriso.
Quella sera si separarono a malincuore  ma serenamente perché quella sarebbe stata l'ultima volta.

Hermione ispezionò con gli occhi la stanza vuota prima di andare ad affacciarsi alla finestra per godere di quella vista un'ultima volta, affiancò Gregor, immobile, lo sguardo perso nel vuoto.
"Non c'è possibilità che cambi idea" chiese il ragazzo.
La strega lo prese sottobraccio: "No, te l'ho già detto. Ho voglia di tornare a casa".
"Chissà perché mi ero illuso che restassi in Francia" sembrava parlasse a sé stesso: "Avrei dovuto dedicarti più tempo, invece come uno stupido mi perdo sempre dietro ai libri, il problema è che probabilmente sono troppo ambizioso".
La strega scosse la testa: "Ma che dici? Tu sei uno dei migliori amici che abbia mai avuto e diventerai il migliore medimago del mondo magico".
"Mmmh. Ma intanto ti ho persa" si voltò a guardarla: "C'è qualcuno che ti aspetta a casa, c'è sempre stato vero?".
Lei annuì: "Ma ti prometto che ci rivedremo".
"Ci puoi contare, io per te ci sarò sempre" le sorrise e i loro sguardi si persero di nuovo nelle luci di Parigi. 

Hermione si materializzò a Hogsmead in un assolato pomeriggio di fine agosto, era abbronzata, rilassata e felice. Aveva deciso di raggiungere il castello a piedi per godersi il panorama e re immergersi nell'atmosfera fatata che ai suoi occhi aveva sempre caratterizzato quei luoghi.
Era impaziente di rivedere Severus ma stava mettendo a punto l'atteggiamento che avrebbe avuto di fronte a lui come preside di Hogwarts, sorrideva fra sé e fantasticava, giunse al castello senza quasi accorgersene.
Una volta arrivata attraversò il cortile esterno entrando nell'atrio insolitamente silenzioso.
Non c'è anima viva, entrarci da insegnante è parecchio diverso che entrarci da studente in mezzo a un caos di ragazzi, bauli e animali di vario genere.
Decise di andare nella sala grande, socchiuse l'enorme portone ed entrò, al tavolo dei professori scorse un paio di persone che non riconobbe, decise di avvicinarsi.
L'uomo che era seduto alla destra del tavolo con una pila di libri accanto sollevò la testa udendo dei passi, si alzò senza indugi e le corse incontro "Hermione!".
Le strega esitò un attimo prima di imitarlo: "Neville! Sei proprio tu".
Si abbracciarono allegri iniziando a parlarsi uno sopra l'altro entusiasti come ragazzini che si ritrovano dopo una lunga vacanza.
Un secco colpo di tosse li riportò all'ordine facendoli voltare verso l'uomo che era al tavolo.
"Quello è Percival Sorenson, insegna Aritmanzia ed è capo casa di Tassorosso" bisbigliò Neville: "Vieni, ti presento".
Hermione lo seguì e si prestò agli inevitabili convenevoli che sapeva si sarebbero susseguiti anche nei giorni a venire.
Quando si ritrovò sola col vecchio amico, ora insegnante di Erbologia si fece fare un veloce ragguaglio della situazione scoprendo che degli insegnanti che conosceva erano rimasti solo Vitious e la Cooman, gli altri o erano andati in pensione o avevano deciso di ritirarsi dall'insegnamento, la guerra aveva sconvolto parecchi equilibri.
In definitiva comunque Neville era piuttosto entusiasta di come era gestita la scuola e riconobbe che Piton era un preside preparato, innovativo ed appassionato: "Devo ammettere che il pipistrello mi ha sorpreso, lo scorso anno quando mi ha convocato per offrirmi la cattedra mi ha persino elogiato per aver ucciso Nagini dicendomi che sono un degno Grifondoro. Io resto a disagio dovendoci parlare ma ammetto che è in gamba" era arrossito mentre parlava.
Hermione sorrise guardandosi intorno impaziente: "Direi che ora dovrei andarci a parlare, per dirgli che sono arrivata no?".
"Mmmh..." il mago fece una smorfia: "Non oggi".
La strega corrugò la fronte.
"Harrington, il nuovo custode dice che è stato al San Mungo...da quando sono qui ha avuto parecchie crisi" le disse confidenziale.
Hermione fu percorsa da un brivido e impallidì.
"Tutto bene Herm?" Chiese Neville.
Cercò di controllarsi: "Si. Ma ora dov'è?".
Lui scrollò le spalle: " Qui, nelle sue stanze credo. Ma non riuscirai a parlarci perché...." le parole si persero, Hermione era già uscita correndo dalla sala.

Arrivò davanti all'ufficio che era stato di Albus Silente, 'Sorbetto al limone' pronunciò senza indugi, non accadde nulla.
Sei una stupida, Severus ti pare il tipo che usa una parola d'ordine del genere? Pensa, pensa...
Camminò nervosamente per una decina di minuti prima di tentare : "Principe Mezzosangue", il gargoyle girò rivelando la porta e lei vi si fiondò dentro, ma dietro la grande scrivania c'era una donna che scattò in piedi puntandole contro la bacchetta.
Hermione istintivamente alzò le mani impreparata.
Quella si avvicinò guardinga, due fessure al posto degli occhi, portava un tailleur nero ed una camicetta verde smeraldo, i capelli rossi e ondulati le incorniciavano i lineamenti raffinati e le labbra carnose, giunta a pochi passi da Hermione abbassò la bacchetta rivelando due enormi occhi smeraldo: "Non le hanno insegnato le buone maniere nelle file dei Grifondoro? Questo è l'ufficio del preside e si bussa prima di entrare, in generale si bussa ovunque prima di entrare, professoressa Granger giusto?" Sibillo' sarcastica.
Hermione sentì montare in ogni fibra del suo essere un istintivo moto di antipatia misto a vero e proprio odio, certo non timore: "Mi devo scusare, non l'ho imparato probabilmente come del resto lei fra i serpeverde non ha imparato a presentarsi".
Abbassò la bacchetta e si sistemo' la giacca prima sfoderare un falsissimo sorriso di circostanza mentre tendeva la mano: "Priscilla Arnois, vice preside, capocasa Serpeverde e insegnante di pozioni".
Basta così o hai altri titoli da esibire, brutta strega!
Hermione si morse la lingua e le strinse la mano: "Hermione Granger".
La stretta fredda, viscida e sfuggente come del resto era prevedibile durò si e no tre secondi con grande sollievo da parte di entrambe.
"Sono arrivata oggi e vorrei conferire col preside Piton" disse la riccia.
"Oggi il preside non può ricevere nessuno" liquidò la rossa.
"Mi aspettava, vorrei vederlo" insistette Hermione.
L'altra non si scompose: "Lo avvisero' e nel caso ti convochera' lui personalmente. Intanto ha lasciato a me le direttive per accogliere gli insegnanti, seguimi “.
La inchiodò per più di due ore spiegandole regolamenti, programmi e procedure prima di nominarla ufficialmente capocasa di Grifondoro come già stabilito dal preside, quando la congedò invitandola a prendere possesso dei suoi alloggi ed essere puntuale per la cena Hermione era letteralmente furibonda.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lady Brandon