Serie TV > Supergirl
Segui la storia  |       
Autore: Najara    03/03/2019    5 recensioni
“Lena Luthor.” La donna tese la mano e lei arrossì un po’, prendendogliela.
“Kara… ehm… Kara Danvers.” Si presentò a sua volta, arrossendo di nuovo, era davvero bella e la guardava dritto negli occhi, con sicurezza, ma anche con leggero divertimento.
“Bene, questa è una presentazione migliore di quella precedente.” Commentò Lena sorridendo.
Una commedia romantica targata SuperCorp!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chiacchiere al party

 

Kara sorrideva, gli occhi persi, la testa tra le nuvole.

Alex entrò in cucina e le lanciò un solo sguardo prima di scuotere la testa divertita.

“Qualcuno ha fatto tutto tranne che dormire questa notte.”

Kara arrossì violentemente, ridacchiando, mentre un ampio sorriso le illuminava il viso.

“Dov’è?” Le chiese allora Alex.

“Sta dormendo.”

“E tu le prepari la colazione?” Notò allora, nel vedere i pancake che bruciavano nella pentola, dimenticati da Kara che si agitò spostandoli dal fuoco. “Scusa: bruci la sua colazione.” Si corresse la maggiore.

“Oh, capperini!” Si lamentò. Poi cercò di radunare i pancake superstiti e metterli su di un piatto assieme al bicchiere di spremuta e a della marmellata.

“Manca la rosa.” La prese in giro Alex sorseggiando il tè.

Kara fece una smorfia, posò il vassoio e scappò in giardino facendo ridere la sorella.

“Completamente cotta.” Commentò Alex nel vederla sistemare, poco dopo, una rosa del giardino di Eliza in un bicchiere.

“Non scriverò l’articolo.” Chiarì Kara. “Non importa, troverò un altro modo per diventare una giornalista.”

“Bene.” Alex le sorrise. “Ora vai o penserà che sei scappata.”

Kara sgranò gli occhi all’idea e tornò nella dependance, dove Lena, al contrario di quello che aveva detto Alex, stava ancora dormendo.

Kara posò la colazione sul comodino poi si infilò nel letto e prese il suo taccuino mettendosi a scrivere.

 

Quando si svegliò sentì il leggero rumore di una penna che scriveva su di un foglio, ruotò piano la testa e trovò Kara corrucciata sul suo taccuino. Era bellissima.

Sorrise e si stiracchiò finendo tra le braccia della donna che sorpresa lasciò cadere il taccuino.

“Buongiorno.” Le disse posando la testa sulle gambe.

“Buongiorno.” Le rispose Kara con voce dolce, passandole una mano tra i capelli scarmigliati dalla notte. “Come ti senti?” Chiese poi la ragazza titubante e lei ridacchiò.

“Pronta a ricominciare.” Disse e alzò gli occhi in tempo per vedere il viso della giovane diventare rosso, rise ancora e poi aggiunse: “La settimana di lavoro.”

“Oh…” Sul volto di Kara passò un lampo di delusione che la fece ridere ancora.

Si tirò indietro, ma prima che potesse alzarsi per andare a lavarsi i denti Kara la catturò tra le braccia e le baciò.

“Mi piace il tuo sapore, anche la mattina.” Mormorò sulle sue labbra e non si rese conto di quanto fosse ambigua la sua frase fino a quando non vide Lena mordersi le labbra.

“Kara Danvers… questo dobbiamo ancora provarlo...” Le mormorò prima di baciarla e attirarla con sé tra le lenzuola.

 

***

 

Quando uscirono dalla stanza era ora di partire, le valige alla mano salutarono Eliza e Alex che sarebbe partita l’indomani.

Raggiunsero National City nel tardo pomeriggio.

“Ci vediamo questa sera.” Le disse, Kara, baciandola.

“Vengo a prenderti alle 20.” Assicurò Lena, posando un altro bacio sulle sue labbra.

“Va bene.” Acconsentì. Sorrise e poi sospirò nel vederla andare via.

Quella sera avrebbe messo le cose a posto, parlando con miss Grant, ma prima doveva prepararsi, il party per i finanziatori del National City’s Museum era un evento elegante e formale che necessitava di una certa preparazione.

Entrò in casa e fece una doccia, sorrise per tutto il tempo pensando alla doccia che aveva fatto con Lena, qualche ora prima… oh beh… erano sotto l’acqua, ma non era stata una vera e propria doccia. Sorrise ancora, come una sciocca, mentre usciva e si asciugava.

Sistemò i capelli, si truccò in maniera leggera e poi indossò un lungo abito color crema che metteva in mostra parte della schiena. Quel vestito le sembrava una scelta perfetta visto che a Lena sembrava piacere molto la sua schiena. Sorrise e arrossì ricordano altri momenti delle ultime ventiquattro ore.

Controllò l’ora e fu felice nel pensare che presto Lena avrebbe suonato alla sua porta.

Mentre si metteva gli orecchini, in parure con la collana e un bracciale, suonarono alla porta. Sorridendo andò ad aprire e dovette prendere il respiro più volte nel vedersi davanti Lena elegante in un abito rosso, i capelli legati in uno chignon, le spalle e il collo messi in evidenza dalla larga scollatura e dagli orecchini che scendevano sottili quasi a fiorarle le spalle nude. Era elegante e splendida.

“Wow…” Si lasciò sfuggire e Lena che l’aveva guardata con altrettanta ammirazione sorrise.

“Wow anche a te.”

Si guardarono ancora, poi Lena si avvicinò e posò un leggerissimo bacio sulle sue labbra facendo attenzione a non lasciare del rossetto su di lei.

“Sei bellissima.” Le assicurò questa volta senza ironia.

La berlina era nera e aveva un autista, Lena le aprì la porta e l’uomo si inoltrò nel traffico della città.

Il museo era illuminato e un tappeto rosso correva lungo le scale percorse dai ricchi ospiti. Lena le prese la mano e assieme risalirono la scalinata. Ogni volta che i loro occhi si incontravano vi era un sorriso che compariva sulle loro labbra.

“Kara!” Le venne incontro Eve. Poi sgranò gli occhi nel vedere chi l’accompagnava. “Oh, miss Luthor! Sono una sua grande ammiratrice, il lavoro che sta facendo è strepitoso.”

“Grazie… non sono in molti a pensarla come lei.”

“Io sì!” Intervenne Kara e Lena le sorrise.

“Kara, Miss Grant voleva parlarti.” Le disse allora Eve, ricordandosi perché aspettasse di vederla arrivare.

“Vado subito.” Sorrise a Lena. “Ci vediamo dopo.”

“Certo. Devo andare a salutare alcuni investitori della L-Corp e parlare con un po’ di persone… questi eventi sono lavoro, dopo tutto.”

Kara annuì e lasciò la sua mano.

“Miss Danvers, posso parlarle un attimo?” Kara si voltò sorpresa nel sentirsi apostrofare da Maxwell Lord.

“Sì?” Chiese, perplessa.

“Sono curioso, come sta andando il suo articolo?”

“Oh, giusto, ehm, lei c’era quando…”

“Sì, c’ero e ovviamente era presente anche al mio galà dieci giorni fa. Il suo articolo mi aveva dato l’ispirazione per un gioco da fare con Lena.” L’uomo sorrise, sorseggiando dello champagne dal suo bicchiere.

“Un gioco?” Chiese Kara, improvvisamente tesa.

“Niente di più che un gioco da miliardari!” Ridacchiò. “Per la FlyStar.”

Kara ascoltò ogni parole sentendo l’incredulità lasciare spazio ad un altro sentimento, sentiva il cuore batterle forte nel petto, cercò con lo sguardò e vide Lena che stava parlando con Eve e Siobhan. Sentì i pugni chiudersi dalla rabbia.

Maxwell si allontanò e proprio in quel momento Cat le si parò davanti.

“Eccoti, finalmente.”

Kara cercò di concentrarsi, di riflettere e di non pensare a tutti i momenti degli ultimi dieci giorni, di Lena che rimaneva, sempre, così decisa a non lasciarla andare solo per…

“Lena Luthor.” Sbottò miss Grant, saltando i convenevoli e andando dritta al punto. “Ti sei innamorata?”

“No.” Rispose secca, arrabbiata, quasi feroce. “Domani avrà l’articolo completo sulla sua scrivania.” Sbottò.

Cat le lanciò una lunga occhiata alla sua dichiarazione poi annuì.

“Molto bene.” Disse e se ne andò.

 

Lena sorrise alla ragazza, non le succedeva spesso di incontrare una fan, doveva ammetterlo.

“Il suo lavoro sulla nanotecnologia è futuristico, incredibile.”

“Credo che sia quello il futuro della scienza.” Concordò Lena.

“Spero che Kara non l’abbia distratta troppo con il suo articolo in questi giorni.” Intervenne una giovane, sorridendo. “Sono Siobhan, la collega di Kara.”

“Oh, no.” I suoi occhi corsero a Kara e si corrugarono un poco nel vederla parlare con Maxwell.

Siobhan parlava ancora e disse qualcosa che attirò di nuovo la sua completa attenzione.

“Come?” Chiese.

“L’articolo.” Sorrise dandone il titolo. “Non è certo il massimo, ma…” Il suo sorriso si spense mentre sembrava comprendere l’errore o fingeva di comprenderlo. “Lei non lo sapeva… io… credevo…” Si interruppe e sorrise di nuovo.

Lena sapeva che sul suo viso ora vi era un profondo gelo.

“Mi dispiace…” Disse la donna, che sembrava tutto meno che dispiaciuta per poi allontanarsi con Eve che l’aveva afferrata per un braccio.

Lena ruotò lo sguardo alla ricerca di Kara e la vide che parlava con Cat Grant.

I giorni passati assieme si riproposero alla sua mente. Gli appuntamenti terribili, l’invasione del suo ufficio, portarla a casa a conoscere la sua famiglia.

Con passi decisi fendette la folla fino ad arrivare davanti a Kara che per qualche ragione stava andando dritta verso di lei, un’espressione cupa negli occhi.

 

Quando si raggiunsero entrambe aprirono bocca e le stesse parole uscirono dalle loro labbra:

“Come hai potuto?”

 

 

 

Note: Questo capitolo è davvero molto breve, ma, lì, un’interruzione ci voleva… perdonatemi!

Abbiamo avuto diritto a qualche bel momento, ad un po’ di gioia e poi qualche chiacchiera al party e…? Avete idea di cosa sia successo?

Non dico di più!

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supergirl / Vai alla pagina dell'autore: Najara