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Autore: Alies    04/03/2019    1 recensioni
Dopo aver viaggiato nel tempo, Draco Malfoy si ritrova nel suo corpo da undicenne con tutti i ricordi degli scorsi diciasette anni. Usando le sue conoscenze decide di cambiare il passato. La sua prima missione: fare amicizia con Harry Potter. *Libro Primo della serie Riscritto nel Tempo*
Traduzione in italiano della fanfiction scritta da Scotland Evander
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Cap. 19 Indizzi verso il Mistero


La sera del giorno dopo la Sala Comune era insolitamente chiassosa. Harry non riusciva a concentrarsi e se ne andò borbottando qualcosa a proposito dei gemelli. Draco continuò i suoi compiti di Incantesimi. Sentì qualcosa vibrare all'interno della sua borsa poggiata ai suoi piedi. Allungandosi verso di essa, la setacciò fino a che non trovò un libro che stava vibrando. Aggrottando le sopracciglia, aprì il libro e da lì cadde un foglio di pergamena che lampeggiava di un blu spento.

"Oh," disse, sentendo l'impulso di colpirsi da solo.

Ti spiace farmi entrare. Sono fuori.

Hermione

Draco si alzò e si mosse verso il buco d'ingresso. Come previsto, Hermione era seduta per terra.

"Hai visto Harry?"

"Penso di averlo appena mancato," replicò lei, alzandosi lentamente in piedi. "Dov'è andato?"

"Da qualche parte," rispose Draco. "Ha detto qualcosa a proposito dei gemelli."

Hermione seguì Draco dentro la Sala Comune. Nessuno sembrava essersi accorto della sua presenza. Dopo essersi sistemata al tavolo dove Draco si era seduto, entrambi iniziarono a lavorare sui compiti di Incantesimi. (Draco sapeva come fare gli incantesimi, ma non si era mai preoccupato di imparare tutta la teoria, quindi l'aiuto di Hermione era, ecco, utile.)

I due avevano quasi finito quando Harry entrò correndo nella Sala Comune, con la faccia bianca e gli occhi che brillavano di qualcosa che a Draco non piaceva.

"Cosa succede?"

Harry prese un respiro profondo e le parole iniziarono a riversarsi fuori dalla sua bocca come un fiume in piena.

"Ho perso i gemelli e mi sono ritrovato vicino alla Sala Professori, così mi sono avvicinato e ho sbirciato e dentro c'erano Piton con Gazza e lui stava mostrando a Gazza la sua gamba ed era tutta insanguinata e maciullata* e 'oh, così sanguinoso' e lui ha detto che non sapeva come avrebbe dovuto fare uno a prestare attenzione su tutte e tre le teste nello stesso momento e si è arrabbiato molto quando ha notato che ero lì così ho detto che mi ero perso e poi sono corso via quando mi ha detto che non potevo essermi perso, mi stavo solo comportando da idiota arrogante e baldanzoso. Oh, è mi ha detto che ho manie di protagonismo. Io non ho manie di protagonismo. Io odio stare al centro dell'attenzione. Vorrei solo che le persone- oh, lascia perdere. Quindi, sono corso via prima che potesse togliermi dei punti per essermi perso un'altra volta ancora perché mi ha già tolto una cosa come venti punti per questo motivo."

Nel momento in cui finì, Harry era senza fiato.

"Quindi il cane l'ha preso?"

Harry annuì. "Pensi che Raptormort stesse cercando di fermarlo?"

"Raptormort?"

Harry sussultò quando all'improvviso si accorse che Hermione era seduta lì.

"Tu sei a Corvonero," disse stupidamente.

"L'ho lasciata entrare io. Harry, e se Piton avesse cercato di fermare Raptormort e quello fosse il motivo per cui il cane l'ha attaccato?"

"Chi è Raptormort?" Hermione pretendeva che glielo dicessero.

"Il Professor Raptor," dissero assieme Harry e Draco.

"Perché aggiungete mort alla fine?"

"Ecco… Draco ha una teoria secondo la quale Voldemort sta vivendo nel turbante."

Hermione sbattè piano le palpebre con un'espressione stupefatta. "Come diavolo sei arrivato a quella conclusione?"

Harry guardò verso l'amico perché lo spiegasse lui. Draco si afflosciò sulla sua sedia. Spiegò brevemente la sua teoria del perché pensasse che Voldemort vivesse nella testa di Raptor. Quando ebbe finito Hermione lo guardava come se gli fosse spuntata una seconda testa.

"So che non è proprio un buon professore, ma non significa che abbia un mago Oscuro nella sua testa," ribatté Hermione. "E per quanto riguarda Piton?"

"Be, lui è…" la voce di Draco si affievolì.

Lui era un Mangiamorte. Era una spia dell'Ordine della Fenice. Ha ucciso Silente. Era un Maestro di Pozioni. Era una delle poche persone di cui l'Oscuro Signore si fidasse. Anche Silente di fidava del bastardo, nonostante il fatto che non gli piacesse Harry Potter era noto al mondo intero. Molto noto.

Perché tutti si fidavano di quell' unto pipistrello troppo cresciuto?

BATMAN! Piton era Batman! L'asso nella manica… qualunque cosa fosse, quella doveva essere la ragione per cui entrambe le fazioni si fidavano dell'uomo.

"Lui è complicato. Piton è intelligente, furbo, astuto e ingannevole. È un Serpeverde fino al midollo."

"Non è molto gentile, ma non proverebbe a rubare qualcosa a Silente," disse Hermione.

Ma lo ucciderebbe, pensò Draco cupo.

"Non sto dicendo che non sia colpevole. Sto suggerendo di non sottovalutarlo."

"Gli insegnanti non sono dei santi Hermione" disse piano Harry. "E la mia cicatrice mi fa fa male durante DADA* (N/T Difesa Contro le Arti Oscure). Più di quanto non faccia quando sogno la notte in cui sono morti i miei genitori."

Gli occhi di Hermione si spalancarono. "Oh, Harry. Mi dispiace!"

"Va tutto bene. Draco ha lasciato fuori quella parte. È tutto quello che ricordo di quella notte. Una risata fredda e una luce verde."

Hermione si corrucciò e fissò il vuoto per un lungo momento.

"Cosa facciamo?"

"Be, sono sicuro che Piton non stia cercando di prendere qualunque cosa Silente abbia nascosto," annunciò Draco. "Non avrebbe senso. Non avrebbe mai mostrato la sua gamba a Gazza, in quel modo e nella Sala dei Professori, se stesse cercando di rubare qualsiasi cosa ci sia sotto la botola."

"Quindi, ci sta provando Raptor?" disse Hermione dubbiosa.

Harry e Draco si scambiarono uno sguardo, poi si voltarono verso di lei. Annuirono entrambi.

"Dovremmo dirlo a qualcuno," disse Hermione. "Il Professor Vitious o la Professoressa McGranitt?"

"Sono sicuro che Piton gli abbia detto che Raptor sta combinando qualcosa," offrì Draco. "Penso che dovremmo starne fuori. Anche se Piton non l'avesse fatto, sono sicuro che Gazza l'abbia detto a Silente. E perché lo stava facendo vedere a Gazza?"

Harry rispose scrollando le spalle. "Io vado a letto. Ci vediamo domani."

Harry sparì su per le scale, arrancando.

"Pensi che…"

"Ci penso tutto il tempo."

Hermione lanciò a Draco un'occhiataccia fulminante. "Intendo, pensi davvero che Voldemort sia nella testa di Raptor?"

"Ora hai detto il suo nome due volte. Quando ti ho incontrata la prima volta, dicevi Tu-Sai-Chi."

"Be, è solo un nome," disse Hermione. "E Harry lo pronuncia. Se c'è qualcuno che dovrebbe avere paura di quell'uomo, sarebbe lui. Se Harry può essere coraggioso e pronunciare quel nome, perché io non potrei?"

"Oh, tu puoi," insistette Draco. "Ma l'Oscuro Signore è spaventoso. Harry è leggermente pazzo."

Hermione fece un verso derisorio. "Il nome è ridicolo."

"Cosa?" chiese Draco spalancando gli occhi. "Ridicolo?"

L'Oscuro Signore e ridicolo non stavano per niente bene assieme. Era come mischiare l'olio all'acqua (ogni tipo di olio).

"Il suo nome significa 'fuga della morte' in francese," spiegò Hermione. "E suona semplicemente ridicolo. Anche il significato è ridicolo. Non puoi volare via dalla morte*."

Draco non rispose.

"Ho come l'impressione che fosse qualcosa che si era inventato quando era giovane e sciocco," continuò Hermione.

Draco non riusciva a immaginarsi l'Oscuro Signore da giovane. O sciocco. Be, poteva, ma non era realistico.

"E perché le persone sono così spaventate dal suo nome? Non è che gli succederà qualcosa se lo pronunciano? Se n'è andato."

Sbuffò e chiuse di scatto il suo libro di Incantesimi. Iniziò a chiedere a Draco cosa ne pensasse dei loro compiti di Pozioni, senza accorgersi dell'espressione che aveva lui.

L'Oscuro Signore non se n'era andato. Proprio per niente.


"Oh! Eccoli lì!" gridò Hermione, indicando le minuscole sagome che uscivano dagli spogliatoi del campo di Quidditch.

La prima partita di Quidditch della stagione. Serpeverde contro Grifondoro. I capitani si strinsero le mani (o meglio, cercarono di stritorarsele) e i giocatori partirono. Draco sedeva con Hermione, Neville, Thomas e Finnegan, circondato da altri Grifondoro tutti euforici mentre le due squadre si libravano nel cielo.

"E la Pluffa è presa immediatamente da Angelina Johnson di Grifondoro- quella ragazza è una Cacciatrice eccellente, e anche molto attraente-"

"JORDAN!"

"Scusi, Professoressa."

Draco sbuffò divertito. I commenti di Lee Jordan erano tutto fuorché dritti al punto. Draco si sporse in avanti, appoggiando i gomiti alla ringhiera e guardò la partita sopra la sua testa. Gli era mancato guardare il Quidditch. La partita era coinvolgente. Esultò quando Baston parò il primo tentativo di Serpeverde, fischiò quando Katie Bell fu colpita alla testa da un Bolide e esultò molto forte quando Grifondoro segnò il primo gol della partita.

Oddio.

Draco era un Grifondoro adesso. Era veramente FELICE che stessero andando bene.

"Spostatevi un po', scorrete di lato."

"Hagrid!" Gridò Hermione.

Draco si riscosse di scatto quando Hermione si schiacciò contro di lui. Draco mosse alcuni passi alla sua sinistra quasi buttando a terra Neville. Hagrid si sedette all'altro lato di Hermione.

" 'rdando dalla mia capanna," disse Hagrid, dando una pacca al paio di binocoli che aveva al collo. Ma n' è la stessa cosa di guarda' da qui. Harry non ha fatto ancora niente?

"No," offrì Hermione. "Sta volando in cerchio."

All'improvviso Harry scese in picchiata, dritto verso il suolo. La folla sussultò all'unisono.

"Ma era il Boccino quello?"

Il Cercatore di Serpeverde si gettò all'inseguimento, stando testa a testa con Harry. Harry si appiattì sulla sua scopa, passando in testa. Un momento prima che Harry potesse afferrare il Boccino, Flint spuntò fuori dal nulla e andò a sbattere dritto contro Harry.

Draco si era dimenticato che era successo.

"FALLO!"

"MANDALO FUORI! CARTELLINO ROSSO!" stava urlando Thomas.

"Scusami?" chiese Draco, riaprendo gli occhi.

"È quello che danno ai giocatori di calcio quando commettono un fallo," spiegò Hermione. "Significa che sono fuori dal gioco."

"Ah," disse Draco annuendo.

"Poteva buttare Harry di sotto!" urlò Hagrid.

"Dopo quell'azione ovvia e disgustosa" stava dicendo Jordan sopra il rumore della folla.

"Jordan!"

"Volevo dire, dopo quel chiaro e rivoltante fallo-"

"Jordan, ti avverto!"

"Va bene, va bene," disse Jordan. Draco se lo immaginava mentre spostava gli occhi al cielo. "Flint per poco non ammazza il Cercatore di Grifondoro, cosa che sarebbe potuta accadere a chiunque, ne sono assolutamente sicuro. Grifondoro ha un tiro di punizione. Spinnet lo porta a compimento, nessun problema!"

Draco guardò Harry schivare un altro Bolide, che mancò per poco la sua testa. Hermione lasciò uscire uno squittio dolorante e afferrò il braccio di Draco. Lui non si accorse che lei gli stava graffiando il braccio con le unghie perché aveva notato cosa stava succedendo a Harry.

"Miseriaccia, come ho fatto a dimenticarmi che è stato quasi buttato giù dalla scopa," borbottò Draco mentre guardava Harry con attenzione. Draco aveva pensato che fosse l'inesperienza nel volo con una vera scopa a portare a questo momento, ma ora sapeva la verità.

Qualcuno stava facendo il malocchio alla scopa. Sospetto più probabile: Quirrelmort.

Mentre le persone intorno a loro si chiedevano cosa ci fosse di strano con la scopa di Harry, Hermione si appropriò dei binocoli di Hagrid (senza notare che l'aveva quasi strozzato) e iniziò a guardare nella folla.

"Lì," disse Draco, indicando. "Sono entrambi lì."

"Piton."

Lei gli passò i binocoli (Hagrid era riuscito a rimuovere la tracolla dal intorno al collo). Draco notò che Piton era nel mezzo delle gradinate di fronte alla loro, i suoi erano occhi fissi su Harry e stava borbottando sottovoce senza fermarsi. Velocemente Draco trovò Raptormort dietro a Piton che faceva la stessa cosa.

Piton stava lanciando una contro maledizione?

"Raptormo- Raptor è proprio dietro a Piton," disse Draco.

Hermione lo guardò storto.

"Quindi, chi sta maledicendo la scopa e chi sta facendo la contro maledizione?"

"Sai come la penso, ma per andare sul sicuro facciamo qualcosa per entrambi," suggerì Draco, restituendo i binocoli a Hagrid.

"Dove state-"

Draco afferrò la mano di Hermione e la tirò con sé. La coppia si mosse veloce attraverso la folla, diretti verso Piton e Quirrelmort.

"Abbiamo bisogno di una distrazione," bisbigliò Hermione come furono vicini.

"Spingerò Raptormort,"si offrì volontario Draco, provando qualcosa di molto simile ad una feroce soddisfazione all'idea di spingere l'Oscuro Signore. "Tu puoi far prendere fuoco a Piton con quel fuoco blu che so che sai fare."

"Oh! Buona idea. Andiamo," disse lei.

Draco andò per primo e spinse forte contro la schiena di Raptormort, facendolo cadere sulla fila davanti. Hermione si mosse veloce e senza che nessuno la vedesse, in quanto tutti si stavano chiedendo perché Raptormort avesse deciso di cadere a faccia in giù verso la fila sottostante, così dal nulla. Draco era abbastanza piccolo dal riuscire a nascondersi facilmente sotto i sedili mentre tutti si chiedevano cosa stesse succedendo. All'improvviso si sentì un urletto di "Severus, vai a fuoco!". In pochi secondo Hermione fu di nuovo al fianco di Draco con una giara di fuoco blu tra le mani.

I due si allontanarono dalla gradinata dove Piton e Raptormort stavano seminando il caos. Quando furono abbastanza distanti si mossero verso il campo. Hermione afferrò il braccio di Draco squittendo, "Oh! Cosa sta facendo?"

Harry stava aggrappato alla sua scopa che aveva spesso di tentare di buttarlo giù. George e Fred stavano volando verso di lui, ma prima che potessero avvicinarsi, qualcosa attirò l'attenzione di Harry. Scattò a sinistra, la sua bocca si apriva e si chiudeva.

"Cosa sta facendo? Mangiando aria?" chiese Draco.

Hermione ridacchiò. "Sembra Packman."

Harry si allungò in avanti con la bocca aperta. Sussultò e si torse, riuscendo in qualche modo a tornare in sella alla sua scopa. Con uno sguardo determinato Harry si lanciò verso il suolo, facendo lo slalom tra due esterrefatti gemelli Weasley. Finì al suolo rotolando sulla schiena. Alzando la mano si tirò qualcosa fuori dalla bocca alzandolo verso l'alto.

"HA AFFERRATO IL BOCCINO!" Urlò forte Lee Jordan. "O ha provato a mangiarlo."

Hermione e Draco si scambiarono uno sguardo stupefatto.

"Quello conta? O è contro le regole, ecco, afferrarlo con la bocca?"

"No. È permesso. Tuttavia potrebbe essere la prima volta che un Cercatore cerca di mangiare il Boccino," suggerì Draco pensosamente. "Andiamo a trovarlo negli spogliatoi."


*maciullata. Nell'originale c'è "managed", presumo un errore di battitura con "mangled".

* fuga/volare. La parola originale è "Flight" che può essere tradotta in entrambi i modi; per rendere la frase ho deciso di usarli entrambi in quanto il senso sarebbe "fuggire volando via".

*DADA. "Defence Against the Dark Arts". O questo o "DCAO - Difesa Contro le Arti Oscure" o semplicemente "Difesa" fatemi sapere quale preferite. Altrimenti penso che lascerò DADA.


N/T Scusate il leggero ritardo, ma mi sono accorta troppo tardi che non l'avevo finito come pensavo e mi sono ritrovata senza abbastanza tempo per finirlo e ricontrollarlo.

  
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