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Autore: Rumaan    10/03/2019    0 recensioni
Hermione sa che dovrà metterci olio di gomito, per battere le cartoline d’auguri di Natale da parte di Harry, quell’anno.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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A Little Something Extra

Attenzione! Questa è una traduzione. La storia originale la potete trovare al seguente link:


https://www.fanfiction.net/s/9914652/1/A-Little-Something-Extra


Qualcosina In Più

(A Little Something Extra)

"Granger, cos'è questo?", chiese Draco, tenendo tra il pollice e l'indice un qualcosa di velluto verde.

"Oh, Dio! Hai trovato il tuo costume".

"Costume?".

"Sì, per le cartoline. Draco, te lo ricordi vero?".

Dallo sguardo esasperato che avevano gli occhi di Hermione, pensò di aver già sfoggiato l'espressione di non ho idea di cosa tu stia parlando.

"Ne abbiamo parlato la scorsa notte, e tu hai detto di sì".

Draco cercò tra i ricordi, ma non ne venne a capo. Invece, gli tornarono in mente deliziosi flashback della notte in cui i genitori di Hermione avevano tenuto Scorpius, e lui e sua moglie si erano divertiti. Il sangue gli si scaldò, finché Hermione non gli sbatté contro la nuca il libro che stava leggendo. 

"Ahia, donna. Faceva male", protestò. 

Lei sospirò forte. "Non ti credo".

"Ok, Ok", disse lui, le mani alzate a mo' di resa. "Non me lo ricordo e, se è un qualcosa che hai suggerito l'altra notte, sai, quando Scorpius era con i tuoi genitori, allora probabilmente sarei stato d'accordo anche di fare una cosa a quattro con Potter e Weasley".

Sua moglie, tale da ormai cinque anni, scosse la testa. "A volte sei un rompiscatole Draco, sai?".

Lui ghignò, e le fece strisciare le braccia intorno ai fianchi. "Tu non dovresti distrarmi allora".

Sua moglie da ormai cinque anni scosse la testa. “A volte sei impossibile, Draco, lo sai?”.

Lui ghignò, e le fece scivolare un braccio intorno alla vita. “Allora non dovresti essere così distraente”.

Una nebbia oltre la spalla si guadagnò la sua attenzione, e saltò indietro alla vista di un fagotto di belo marrone che si muoveva. Oh, dolce Salazar, no! Pensò. Ha preso un altro gatto.

Draco aveva gioito quando il demonico gatto di Hermione, altrimenti noto come Grattastinchi, era morto dopo pochi mesi dal matrimonio. La bestia non aveva mai nascosto il suo disprezzo per lui od il Manor. In effetti, Draco non lo aveva mai visto fare il carino con alcun essere umano, tranne Hermione. Positivamente, odiava Ron, che si era rifiutato di andare al “funerale” che Hermione aveva organizzato per lui nei giardini del Manor. Non aveva parlato con l’amico per un mese.

“Ehm… Hermione, amore, cos’è quello?”.

Lei sputacchiò e scacciò via il suo braccio, prima di chinarsi e raccogliere il peloso. Si voltò ad affrontarlo, e lui vide un muso contrariato fissarlo da una tuta a forma di renna. Il primo pensiero di Draco fu Phew! seguito da compassione per il suo povero sofferente figlio.

“Perché Scorpion ha delle corna che gli escono dalla testa?”.

Sua moglie si illuminò. “È così carino, non trovi? È per le foto-cartolina. A proposito, devi andare a provare il tuo costume. Il fotografo arriva domani, quindi ogni arrangiamento deve essere fatto entro oggi”.

Draco lanciò uno sguardo tra il tappeto verde e sua moglie, mentre un brutto presentimento gli passava per la mente. Ricordò le calze striate rosse e bianche appese sulla sedia, e capì che probabilmente non erano una nuova moda con cui si era fissata sua moglie; più certamente andavano abbinate alla tunica che teneva in mano. Rassegnato, si morse la lingua, un’encomiabile prodezza per lui, ed arrancò su per le scale.


Venti minuti dopo, osservò con orrore lo specchio a figura intera. Sembrava un Robin Hood preso male. La tunica di velluto verde in stile medievale era abbinata a dei pantaloni alla zuava di velluto rosso lunghi fino al ginocchio. I polpacci erano avvolti in calzini a righe rossi e bianchi, e quella sorta di ciabatte verdi alla Marocchina che aveva ai piedi lo facevano sentire ancora più ridicolo a causa della punta all’insù con le campanelline. E non aveva ancora messo il cappello verde da elfo bordato di pelliccia bianca (finta ovviamente) e con un pompon in cima.

No! Non avrebbe mai messo una cosa del genere neanche sotto tortura, soprattutto per qualcosa che sarebbe stato spedito ad amici e parenti. Sarebbe stato preso in giro per mesi, anzi, per anni. Non lo avrebbe mai permesso.

Non preoccupandosi di togliere tutto, camminò pestando i piedi giù per le scale, ignorando sia le campanelle suonanti che i fischi di parenti vari e morti da tempo.

La sua dolce mogliettina, apparentemente attratta dal suono delle campanelle, spuntò con la testa dalla cabina armadio, e squittì in modo molto poco da Granger.

“Oh, quest’anno supereremo sicuramente le cartoline di Harry”.

Senza altri maghi oscuri da sconfiggere, il trio d’oro aveva incanalato le proprie energie nel superarsi a vicenda ogni anno con le cartoline di Natale. Per il momento, Draco aveva resistito ad ogni tentativo che sua moglie aveva fatto di coinvolgerlo. Se c’era una cosa che aveva imparato dalla guerra, era non cercare mai più di superare Potter. Avrebbe sempre perso.

“Lo dici ogni anno, Hermione, ed ogni anno riesce a fartela. Merlino solo sa, dato quanto sia stupido”.

Anche se poteva sembrare strano, sembrava che Potter avesse un dono per tutto ciò che riguardava Natale. Le cartoline volanti incantate dell’anno prima, complete con un branco di renne di carta, erano state geniali, ed avevano gettato completamente nell’ombra quelle di Hermione con l’albero di Natale e le luci colorate di carta che lampeggiavano in colori diversi.

“Sì, ma quest’anno ho pensato fuori dagli schemi, ed attinto dalla mia eredità Babbana. Chi resisterebbe alla bellezza di una foto natalizia di famiglia, specialmente con Scorpius come Rudolph?”.

“Io!”, replicò lui fermamente. “Mi spiace, amore, ma non c’è possibilità che mi fotografino con questo addosso”.

Un cipiglio apparve sul viso di Hermione. “Hai già partecipato a ritratti di famiglia. Me l’ha detto Narcissa”.

Lui rise. “Sì, ma erano dignitosi. I Malfoy non si vestono come personaggi dei cartoni animati e ne spediscono le prove”.

Hermione puntò sdegnata il naso in aria. “I Malfoy non sposavano nemmeno le Nate Babbane, ma hai rotto quella tradizione”.

“Credo ci sia una leggera differenza tra sposare un’intelligente e sexy strega Nata Babbana, e vestirsi come un gigante elfo grigio”.

Draco sapeva di non avere grandi possibilità di scamparla, ma ci avrebbe provato comunque. Nessuno sapeva più di lui quanto potesse essere testarda Hermione. Dopo tutto, era il motivo per cui l’aveva sposata. Si era rifiutata di accettare lo status, quo, avevano fatto amicizia dopo la guerra, ed aveva fatto breccia nel suo cuore, con disgusto di suo padre.

E nonostante poteva aver voluto combattere suo padre ed aver messo fine a centinaia di anni di purezza del sangue Malfoy, non significava sarebbe stato propenso a capitolare sulla questione. Beh, a meno che non avesse avuto qualcosa in cambio.

Hermione mise a terra Scorpius, prima di voltarsi verso di lui e far scivolare il dito sul suo braccio. “Penso tu sia un elfo di Natale molto sexy. In effetti, questa donna potrebbe aver scoperto di avere un debole per i sexy elfi di Natale”.

Gli lanciò uno sguardo seducente da sotto le ciglia, ed il sangue gli si fiondò in un posto non facilmente nascondibile con i pantaloni stretti.

Cercando di distrarsi, la sua mente provò a trovare un oggetto meno incriminante.

“Comunque, perché siamo solo io e Scorpius ad avere il costume? Tu chi sarai?”.

“Perché? Babbo Natale, ovviamente”.

Draco si accigliò. “Come uomo di casa, ovviamente dovrei essere io a fare Babbo Natale”.

“Beh, se vuoi vestirti con il rosso Grifondoro…”.

Lui si bloccò. Sua moglie aveva ragione. Almeno l’elfo era soprattutto verde.

“Potrei anche aver comprato una versione del vestito di Babbo Natale vietata ai minori, solo per i tuoi occhi”, soffiò Hermione al suo orecchio. “Ma lo vedrai solo se sarai davvero, davvero bravo”.


Alla fine, Draco accettò, come sua moglie sapeva avrebbe fatto, e le cartoline di Natale furono un grande successo. Finalmente aveva superato Harry, nonostante le sue cartoline a forma di palla di neve fossero incredibilmente creative. Il comitato di Neville e Luna, che giudicava le cartoline ogni anno, aveva fatto vincere Hermione solo per il fatto che fosse riuscita a far infilare a Draco quel bel costume, un costume soprattutto che conteneva delle calze a strisce bianche e rosse. Le cartoline procurarono inoltre infinite ore di divertimento, mentre Hermione-Babbo Natale cercava costantemente di tenere sia Draco che Scorpius nella foto.

Gli amici di Draco rimasero delusi che le prese in giro che gli avevano inviato non gli avessero causato la solita rabbia da Malfoy. Invece, gli occhi gli vagavano in giro, ed appariva un sorriso malizioso. Per qualche ragione, invece di essere profondamente traumatizzato, il biondo associava la cartolina a ricordi felici, il che confondeva ulteriormente i suoi tormentatori.

Se avessero fatto un giro nella cabina armadio di fianco alla camera padronale a Malfoy Manor, avrebbero potuto scoprirne il motivo. Nascosto in un angolo lontano, si trovava un abito di lingerie, di pizzo rosso e bianco.

  
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