Attenzione! Questa è una
traduzione. La storia originale la potete trovare al seguente link:
https://www.fanfiction.net/s/9914652/1/A-Little-Something-Extra
Qualcosina In Più
(A Little Something Extra)
"Granger,
cos'è questo?", chiese Draco, tenendo tra il pollice e l'indice un
qualcosa di velluto verde.
"Oh,
Dio! Hai trovato il tuo costume".
"Costume?".
"Sì,
per le cartoline. Draco, te lo ricordi vero?".
Dallo sguardo
esasperato che avevano gli occhi di Hermione, pensò di aver già sfoggiato
l'espressione di non ho idea di cosa tu stia parlando.
"Ne
abbiamo parlato la scorsa notte, e tu hai detto di sì".
Draco cercò
tra i ricordi, ma non ne venne a capo. Invece, gli tornarono in mente deliziosi
flashback della notte in cui i genitori di Hermione avevano tenuto Scorpius, e
lui e sua moglie si erano divertiti. Il sangue gli si scaldò, finché Hermione
non gli sbatté contro la nuca il libro che stava leggendo.
"Ahia,
donna. Faceva male", protestò.
Lei sospirò
forte. "Non ti credo".
"Ok,
Ok", disse lui, le mani alzate a mo' di resa. "Non me lo ricordo e,
se è un qualcosa che hai suggerito l'altra notte, sai, quando Scorpius era con
i tuoi genitori, allora probabilmente sarei stato d'accordo anche di fare una
cosa a quattro con Potter e Weasley".
Sua moglie,
tale da ormai cinque anni, scosse la testa. "A volte sei un rompiscatole
Draco, sai?".
Lui ghignò,
e le fece strisciare le braccia intorno ai fianchi. "Tu non dovresti
distrarmi allora".
Sua moglie
da ormai cinque anni scosse la testa. “A volte sei impossibile, Draco, lo sai?”.
Lui ghignò,
e le fece scivolare un braccio intorno alla vita. “Allora non dovresti essere
così distraente”.
Una nebbia oltre
la spalla si guadagnò la sua attenzione, e saltò indietro alla vista di un fagotto
di belo marrone che si muoveva. Oh, dolce
Salazar, no! Pensò. Ha preso un altro
gatto.
Draco aveva
gioito quando il demonico gatto di Hermione, altrimenti noto come Grattastinchi,
era morto dopo pochi mesi dal matrimonio. La bestia non aveva mai nascosto il suo
disprezzo per lui od il Manor. In effetti, Draco non lo aveva mai visto fare il
carino con alcun essere umano, tranne Hermione. Positivamente, odiava Ron, che si
era rifiutato di andare al “funerale” che Hermione aveva organizzato per lui
nei giardini del Manor. Non aveva parlato con l’amico per un mese.
“Ehm…
Hermione, amore, cos’è quello?”.
Lei sputacchiò
e scacciò via il suo braccio, prima di chinarsi e raccogliere il peloso. Si voltò
ad affrontarlo, e lui vide un muso contrariato fissarlo da una tuta a forma di
renna. Il primo pensiero di Draco fu Phew!
seguito da compassione per il suo povero sofferente figlio.
“Perché Scorpion
ha delle corna che gli escono dalla testa?”.
Sua moglie
si illuminò. “È così carino, non trovi? È per le foto-cartolina. A proposito,
devi andare a provare il tuo costume. Il fotografo arriva domani, quindi ogni
arrangiamento deve essere fatto entro oggi”.
Draco lanciò
uno sguardo tra il tappeto verde e sua moglie, mentre un brutto presentimento
gli passava per la mente. Ricordò le calze striate rosse e bianche appese sulla
sedia, e capì che probabilmente non erano una nuova moda con cui si era fissata
sua moglie; più certamente andavano abbinate alla tunica che teneva in mano. Rassegnato,
si morse la lingua, un’encomiabile prodezza per lui, ed arrancò su per le
scale.
Venti minuti
dopo, osservò con orrore lo specchio a figura intera. Sembrava un Robin Hood
preso male. La tunica di velluto verde in stile medievale era abbinata a dei
pantaloni alla zuava di velluto rosso lunghi fino al ginocchio. I polpacci
erano avvolti in calzini a righe rossi e bianchi, e quella sorta di ciabatte verdi
alla Marocchina che aveva ai piedi lo facevano sentire ancora più ridicolo a
causa della punta all’insù con le campanelline. E non aveva ancora messo il
cappello verde da elfo bordato di pelliccia bianca (finta ovviamente) e con un pompon
in cima.
No! Non
avrebbe mai messo una cosa del genere neanche sotto tortura, soprattutto per
qualcosa che sarebbe stato spedito ad amici e parenti. Sarebbe stato preso in
giro per mesi, anzi, per anni. Non lo avrebbe mai permesso.
Non preoccupandosi
di togliere tutto, camminò pestando i piedi giù per le scale, ignorando sia le
campanelle suonanti che i fischi di parenti vari e morti da tempo.
La sua dolce
mogliettina, apparentemente attratta dal suono delle campanelle, spuntò con la
testa dalla cabina armadio, e squittì in modo molto poco da Granger.
“Oh, quest’anno
supereremo sicuramente le cartoline di Harry”.
Senza altri
maghi oscuri da sconfiggere, il trio d’oro aveva incanalato le proprie energie
nel superarsi a vicenda ogni anno con le cartoline di Natale. Per il momento,
Draco aveva resistito ad ogni tentativo che sua moglie aveva fatto di
coinvolgerlo. Se c’era una cosa che aveva imparato dalla guerra, era non
cercare mai più di superare Potter. Avrebbe sempre perso.
“Lo dici
ogni anno, Hermione, ed ogni anno riesce a fartela. Merlino solo sa, dato
quanto sia stupido”.
Anche se
poteva sembrare strano, sembrava che Potter avesse un dono per tutto ciò che
riguardava Natale. Le cartoline volanti incantate dell’anno prima, complete con
un branco di renne di carta, erano state geniali, ed avevano gettato
completamente nell’ombra quelle di Hermione con l’albero di Natale e le luci
colorate di carta che lampeggiavano in colori diversi.
“Sì, ma quest’anno
ho pensato fuori dagli schemi, ed attinto dalla mia eredità Babbana. Chi resisterebbe
alla bellezza di una foto natalizia di famiglia, specialmente con Scorpius come
Rudolph?”.
“Io!”,
replicò lui fermamente. “Mi spiace, amore, ma non c’è possibilità che mi
fotografino con questo addosso”.
Un cipiglio
apparve sul viso di Hermione. “Hai già partecipato a ritratti di famiglia. Me l’ha
detto Narcissa”.
Lui rise. “Sì, ma
erano dignitosi. I Malfoy non si vestono come personaggi dei cartoni animati e ne
spediscono le prove”.
Hermione
puntò sdegnata il naso in aria. “I Malfoy non sposavano nemmeno le Nate
Babbane, ma hai rotto quella tradizione”.
“Credo ci
sia una leggera differenza tra sposare un’intelligente e sexy strega Nata
Babbana, e vestirsi come un gigante elfo grigio”.
Draco sapeva
di non avere grandi possibilità di scamparla, ma ci avrebbe provato comunque. Nessuno
sapeva più di lui quanto potesse essere testarda Hermione. Dopo tutto, era il
motivo per cui l’aveva sposata. Si era rifiutata di accettare lo status, quo,
avevano fatto amicizia dopo la guerra, ed aveva fatto breccia nel suo cuore, con
disgusto di suo padre.
E nonostante
poteva aver voluto combattere suo padre ed aver messo fine a centinaia di anni
di purezza del sangue Malfoy, non significava sarebbe stato propenso a
capitolare sulla questione. Beh, a meno che non avesse avuto qualcosa in
cambio.
Hermione mise
a terra Scorpius, prima di voltarsi verso di lui e far scivolare il dito sul
suo braccio. “Penso tu sia un elfo di Natale molto sexy. In effetti, questa
donna potrebbe aver scoperto di avere un debole per i sexy elfi di Natale”.
Gli lanciò
uno sguardo seducente da sotto le ciglia, ed il sangue gli si fiondò in un
posto non facilmente nascondibile con i pantaloni stretti.
Cercando di
distrarsi, la sua mente provò a trovare un oggetto meno incriminante.
“Comunque, perché
siamo solo io e Scorpius ad avere il costume? Tu chi sarai?”.
“Perché?
Babbo Natale, ovviamente”.
Draco si
accigliò. “Come uomo di casa, ovviamente dovrei essere io a fare Babbo Natale”.
“Beh, se vuoi
vestirti con il rosso Grifondoro…”.
Lui si
bloccò. Sua moglie aveva ragione. Almeno l’elfo era soprattutto verde.
“Potrei
anche aver comprato una versione del vestito di Babbo Natale vietata ai minori,
solo per i tuoi occhi”, soffiò Hermione al suo orecchio. “Ma lo vedrai solo se
sarai davvero, davvero bravo”.
Alla fine, Draco
accettò, come sua moglie sapeva avrebbe fatto, e le cartoline di Natale furono
un grande successo. Finalmente aveva superato Harry, nonostante le sue
cartoline a forma di palla di neve fossero incredibilmente creative. Il comitato
di Neville e Luna, che giudicava le cartoline ogni anno, aveva fatto vincere
Hermione solo per il fatto che fosse riuscita a far infilare a Draco quel bel
costume, un costume soprattutto che conteneva delle calze a strisce bianche e
rosse. Le cartoline procurarono inoltre infinite ore di divertimento, mentre
Hermione-Babbo Natale cercava costantemente di tenere sia Draco che Scorpius
nella foto.
Gli amici di
Draco rimasero delusi che le prese in giro che gli avevano inviato non gli
avessero causato la solita rabbia da Malfoy. Invece, gli occhi gli vagavano in giro,
ed appariva un sorriso malizioso. Per qualche ragione, invece di essere
profondamente traumatizzato, il biondo associava la cartolina a ricordi felici,
il che confondeva ulteriormente i suoi tormentatori.
Se avessero fatto
un giro nella cabina armadio di fianco alla camera padronale a Malfoy Manor, avrebbero
potuto scoprirne il motivo. Nascosto in un angolo lontano, si trovava un abito
di lingerie, di pizzo rosso e bianco.