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Autore: Alies    10/03/2019    3 recensioni
Dopo aver viaggiato nel tempo, Draco Malfoy si ritrova nel suo corpo da undicenne con tutti i ricordi degli scorsi diciasette anni. Usando le sue conoscenze decide di cambiare il passato. La sua prima missione: fare amicizia con Harry Potter. *Libro Primo della serie Riscritto nel Tempo*
Traduzione in italiano della fanfiction scritta da Scotland Evander
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Cap. 20 Calma Prima della Tempesta


Dopo la partita, Harry apparve piuttosto pallido in volto. Quando gli fu chiesto se avesse bisogno di qualcosa, Harry chiese una tazza di tè caldo. Hagrid, che aveva raggiunto Draco ed Hermione vicino agli spogliatoi, lo portò fino alla sua casa solo per quel tè. Dopo averne bevuto una tazza, Harry chiese cosa fosse successo esattamente.

"Be, non siamo sicuri," iniziò Hermione dopo aver scambiato un'occhiata con Draco. "Sia Raptor che Piton stavano facendo la stessa cosa."

"Uno di loro stava maledicendo la scopa di Harry. Sai cosa ne penso io," disse Draco.

"Baggianate," insistette Hagrid. "Perché mai uno di loro avrebbe dovuto fare qualcosa del genere?"

Il trio si scambiò delle occhiate.

"Be, uno di loro o entrambi hanno cercato di superare il cane a tre teste a Halloween. Ha morso Piton. E lo so perché accidentalmente gli ho visto la gamba che era stata morsa."

A Hagrid cadde la teiera.

"E voi che ne sapete di Fuffy?"

"Fuffy?" chiesero tutti e tre all'unisono.

"Sì- è mio- l'ho comprato da un tipo greco..."

"Hai comprato quella cosa?" chiese Draco. "E l'hai chiamato Fuffy?"

"L'ho prestato a Silente per far la guardia a-"

Hagrid smise immediatamente di parlare.

"Sì?" chiese Harry con impazienza.

"Niente. È Top Secret."

"Ma o Piton o Raptor stanno cercando di rubarlo." insistette Harry.

"Baggianate. Sono entrambi dei professori. Non farebbero niente del genere. In più, Piton è vicino a Silente. Non farebbe mai una cosa così. Silente si fida di Piton, sì."

Draco aggrottò profondamente la fronte, all'improvviso il senso di colpa e la rabbia lo pervasero. E anche un po' di pietà per il vecchio brontolone. Nonostante Draco non fosse, neanche in quel momento, il suo fan numero uno, l'anziano uomo non si meritava la morte che ebbe per mano della bacchetta di Piton.

"Silente si fida di Piton?" chiese Harry stupefatto. "Piton ha cercato di superare il cane. Lui-"

"Potrebbe aver cercato di capire se Raptor fosse riuscito a superare il cane," aggiunse Hermione. "Dubito che Piton stesse cercando di rubare qualunque cosa a cui il cane sta facendo la guardia."

Dall'espressione sulla faccia di Harry, Draco sapeva che voleva dare la colpa a Piton. Nonostante Raptor gli facesse dolere la cicatrice, Piton era praticamente il diavolo in persona. Appariva sinistro, era acido e terrorizzava chiunque incontrasse. Raptor balbettava le persone a morte.

Draco sentì uno strano calore nel sentire che Hermione stava dando credito alle sua teoria che Raptor fosse il cattivo piuttosto che stare dalla parte di Harry.

"Piton non ucciderebbe Harry," insistette Hagrid.

"Oh, e Raptor sì?"

Hagrid aggrottò le sopracciglia, rendendosi conto del buco nel suo ragionamento.

"No. È un professore." insistette Hagrid.

"So riconoscere una maledizione quando la vedo, Hagrid. Ho letto tutto sull'argomento e entrambi non staccavano gli occhi da Harry e non battevano le palpebre. Sono sicura che l'unico motivo per cui la scopa di Harry non l'ha disarcionato è perché uno di loro stava dicendo la contro maledizione in quello stesso momento."

Draco si mosse un po' sulla sua sedia. Hagrid sembrava livido e confuso.

"State tutti sbagliando. State sbagliando. Non so perché la scopa di Harry si stesse comportando così, ma né Raptor né Piton cercherebbero mai di uccidere uno studente! Ora ascoltatemi tutti e tre- smettetela di immischiarvi in cose che non vi riguardano. Non c'è bisogno che andiate in giro a fare qualcosa di pericoloso. Dimenticatevi del cane, dimenticatevi di quello a cui fa la guardia perché è una cosa tra il Professor Silente e Nicolas Flamel-"

"Aha!" Urlò Harry. "Quindi c'è di mezzo un Nicolas Flamel!"

Hagrid sembrava furioso con sé stesso e li cacciò tutti fuori.


Dicembre arrivò alle spalle di Draco. Non era sicura di come fosse successo, ma all'improvviso era Dicembre e non aveva ancora capito se voleva restare o tornare a casa per le vacanze invernali. Aveva scambiato molte lettere con sua madre, che lo aveva rassicurato che suo padre lo amava ancora e che lo avrebbe accolto.

Draco non ne era molto sicuro.

Nel frattempo non sembrava che Harry sapesse cosa fare quando arrivò la lista per sapere chi rimanesse per le vacanze.

"Tu rimani?" chiese Draco mentre Harry fissava la lista.

"Non lo so. Tua mamma mi ha invitato a stare da voi per le vacanze, ma non sembra che tu sappia se vuoi rimanere o andare." disse Harry molto piano.

Harry aveva iniziato a ricevere regolarmente lettere. Draco non gli aveva mai chiesto di cosa parlasse con sua madre, ma era un po' geloso. Non aveva mai dovuto condividere l'attenzione di sua madre con qualcun altro prima ed era alquanto difficile. Draco sapeva che Atlanta era un mezzo per arrivare a qualcosa per sua madre e, nonostante le fosse affezionata, non era uguale al modo in cui vedeva Harry. Harry era imparentato in maniera diretta ai Black Inglesi. Atlanta era così lontana che poteva anche essere un'aliena dal pianeta Gordge.

Se Draco doveva condividere, tuttavia, con Harry avrebbe condiviso.

"Davvero? Non me l'ha detto," disse Draco.

"Hai letto la sua ultima lettera?" chiese Harry.

"No. Non ancora."

"Mi ha invitato oggi. Nella lettera che ho ricevuto oggi."

"Che lettera hai ricevuto ieri?"

"Una da, er, Remus Lupin. Gli stavo scrivendo visto che tua madre me l'ha suggerito," disse Harry. "Sai, per i miei genitori. Lei non ne sapeva molto. Ma ha detto che l'insegnante di Atlanta era amico con mio padre."

Draco piegò la testa da un lato. Perché non ci aveva pensato?

"Oh, bene."

"Sì. Ha anche spedito alcune foto di quando erano a Hogwarts."

Harry si girò e prese un libro, aprendolo alla pagina in cui aveva conservato le foto. Le porse a Draco spiegandogli chi fossero. Gli occhi di Draco caddero sulle foto in cui c'era Sirius Black, coperto dalla sciarpa di Grifondoro.

Bastava sostituire i capelli neri per dei capelli biondi e sarebbe potuto essere Draco.

"È meraviglioso, Harry." disse Draco. "Sono meravigliose. Non ho mai visto nessuna foto dei miei genitori di quando erano a scuola. Immagino che non facessero foto per divertirsi."

"Oh."

"Vuoi andare a casa mia per le vacanze?" chiese Draco alzando lo sguardo. "Se rimaniamo qui potremmo cercare Flamel e come tirare fuori Vo-Vol-Voldemort dalla testa di Raptor."

"Hai detto il suo nome," disse Harry con una strana espressione in viso.

"L'ho fatto."

Draco si guardò intorno, in parte preoccupato che l'uomo potesse saltare fuori e maledirlo all'altro mondo*.

Harry sorrise. "Be, non importa. È stato carino da parte di tua madre invitarmi. Mi sento come se dovessi andare."

"Io non ci voglio andare."

"Non vuoi?" chiese Harry confuso. "Ma non ti manca la tua famiglia?"

"Sì," rispose velocemente Draco. "Ma, penso che scoprire cosa ci sia sotto la botola, chi sia Flamel e togliere Vo-Vold-Voldemort da Raptor sia molto più importante che passare le vacanze con mia Madre e mio Padre.*"

Harry aggrottò la fronte. "Be, se tu rimani, rimango pure io."

Harry segnò il suo nome, e Draco lo seguì. Quel pomeriggio dopo le lezioni scrisse a sua madre per spiegargli che lui e Harry sarebbero rimasti a scuola perché avevano un progetto che dovevano finire e che avevano bisogno della biblioteca della scuola. Le suggerì di chiedere al Preside se non fosse possibile portarli a Hogsmeade un pomeriggio affinché potessero vedersi. Dopo che le ebbe mandato la lettera si rese conto che doveva inventarsi un progetto importante da fare.


Hermione andò a casa per le vacanze, lasciando Draco da solo con Harry a cercare chi fosse Nicolas Flamel. Tragicamente Harry fu facilmente distratto appena la scuola si fu svuotata. I primi sospettati erano solitamente i gemelli. I Weasley erano rimasti a Hogwarts perché i loro genitori erano andati a visitare il fratello amante dei draghi.

Draco creò un promemoria per ricordarsi di dire ai gemelli di contattare questo loro fratello amante dei draghi ASAP* nel caso in cui Hagrid avesse deciso di finire nuovamente con un uovo di drago.

I gemelli e Harry svanivano per ore e riapparivano ridendo e dandosi pacche a vicenda. Solitamente, dopo queste ore coi gemelli, Harry era abbastanza inutile in quanto tutto quello di cui voleva parlare era qualunque avventura in cui lo avessero trascinato i gemelli. Draco aveva sentito di tutto e di più riguardo ai vari passaggi segreti, di come il trio si era infilato da Mielandia e finalmente a proposito delle cucine.

"Lì sotto c'è un'intera armata di Elfì Domestici," disse Harry un pomeriggio quando Draco era riuscito ad afferrare Harry prima dei gemelli. "Anche tu ne hai un'intera flotta?"

"No. Abbiamo Dobbie e Chipper," disse Draco. "Dobby è un po'... strano. Ma sa cucinare."

Harry fece un suono di assenso. "A che ora dobbiamo incontrare tua madre?"

Narcissa aveva ottenuto il permesso di portare i ragazzini a cena con lei ai Tre Manici di Scopa per la cena della vigilia di Natale. Avrebbero dovuto usare la Metropolvere verso i Tre Manici di Scopa dall'ufficio della Professoressa McGranitt.

"Presto," replicò Draco, chiudendo di scatto un'altro libro. "Giuro che ho già sentito il nome di Nicolas Flames. Dove l'ho sentito?"

Harry scosse le spalle e disse che si andava a cambiare per cena. Draco pensò che avrebbe dovuto fare qualcosa per i propri capelli. Non li aveva tagliati dopo aver deciso di non incollarseli più alla testa, così ora gli pendevano di fronte al viso. Avevano iniziato a prendere una piega strana, anziché di lato gli stavano davanti sulla fronte e gli coprivano gli occhi quasi tutto il tempo. Ormai gli arrivavano quasi al mento.

Sua madre avrebbe aggrottato le sopracciglia.

"Hai bisogno di un taglio di capelli, amico." commentò Harry quando beccò Draco che cercava di capire cosa fare con i suoi capelli.

"Lo so. Dove si va per farsi tagliare i capelli a Hogwarts?" chiese Draco.

"Non ne ho idea. Solitamente me li accorcio da solo, tanto non importa cosa io faccia: hanno sempre quest'aspetto," disse Harry, indicando il disordine di capelli sulla sua testa che andavano in ogni direzione.

Come potevano dei capelli crescere naturalmente in quel modo?

"Posso usare le tue forbici?"

"Vuoi seriamente accorciarti da solo i capelli?"

Draco annuì.

Draco era vanitoso, ma i suoi capelli stavano diventando una fonte di distrazione ed era necessaria un'azione drastica.

Harry ritornò poco dopo con un paio di forbici argentate che Draco prese, poi si accorciò i capelli in maniera molto casuale. In verità era piuttosto divertente. Si sentiva come se si stesse togliendo un peso di dosso, come se stesse cambiando pelle.

"Una volta mia zia mi tagliò i capelli prima che la scuola iniziasse perché non volevano stare giù. Mi lasciò quasi senza capelli a parte la frangia, per nascondere la cicatrice." Harry si morse il labbro e scrollò le spalle. "Hai un aspetto migliore del mio."

"Come sei andato a scuola senza capelli?"

"Il mattino dopo era ricresciuti," rispose Harry uscendo dal bagno. "Mia zia era furiosa. Sono finito una settimana nel sottoscala."

Harry uscì dopo quella frase. Draco si chiese cosa intendesse con una settimana nel sottoscala, ma sapeva che era meglio non chiedere quando Harry era di buon umore. O di cattivo umore. Si lasciava scappare cose sulla sua infanzia solo quando o non stava pensando o quando era arrabbiato.

Non stava pensando a quello che diceva.

Draco fece svanire i capelli dal bagno e fissò il suo riflesso. È vero, i suoi capelli avrebbero più che probabilmente fatto inorridire sua madre molto più di come erano messi prima, ma almeno non avrebbe più dovuto spingerseli via dal viso. Guardandosi attorno trovò un prodotto per capelli che Finnigan aveva lasciato lì. Dopo averlo usato sembrò che i suoi capelli fossero in quel modo per un motivo.

Harry non disse nulla quando Draco apparve con la sua veste "da cena" quindici minuti dopo. Camminarono in silenzio lungo il corridoio fino all'ufficio della McGranitt. Lei alzò semplicemente un sopracciglio al suo nuovo taglio di capelli. Draco rispiegò a Harry come usare la Metropolvere e andò per primo così che Harry potesse vedere cose si faceva.

Draco ruotò nel caminetto riuscendo a stare in piedi. Harry volò fuori, atterrando di stomaco di fianco a Draco. Draco lo tirò su e scagliò un incantesimo pulente su loro due prima di girarsi per trovare sua madre già seduta ad un tavolo. Non sembrava inorridita, se non altro sembrava divertita. Facendo un respiro profondo, Draco si diresse verso di lei.

"Madre," la salutò, baciandole una guancia.

Si sedette affianco a lei. Nel frattempo Harry sorrise e la salutò. Sembrava insicuro su cosa fare, quindi inclinò la testa e si sedette.

"In incontri del genere," iniziò Narcissa, "Solitamente si da un bacio sulla guancia o si inclina la testa come hai fatto tu."

Harry sembrò sollevato dall'aver fatto giusto.

"Come sta andando questo vostro progetto, ragazzi?"

Draco, che aveva pensato a lungo a cosa dirle, decise di dirle una mezza verità.

"Stiamo facendo una ricerca su Nicolas Flamel. È impossibile da trovare," disse Draco.

"Sì, abbiamo già guardato in tantissimi libri," aggiunse Harry.

Narcissa aggrottò la fronte. "Chi è?"

"Questo è il problema. Non lo sappiamo. Questo è quello che dobbiamo fare. Scoprire chi sia e come ha contribuito al mondo magico," disse Draco e Harry annuì.

Narcissa mormorò in assenso, come se sapesse che avevano in mente qualcosa.

"Tuo padre manda i suoi saluti," disse lei. "Gli dispiace che il suo lavoro lo tenga occupato questa sera."

Draco sapeva che era una bugia. Suo padre non voleva vederlo.

"Mandategli i miei saluti" rispose Draco.

Harry si mosse imbarazzato. "Gli dica che ho detto ciao."

Per un momento sembrò come se Narcissa stesse per scoppiare a ridere, ma si ricompose velocemente.

"Ora, ragazzi, perché non mi dice cosa tutto avete fatto quest'anno?" iniziò lei. "Nonostante le vostre lettere siano state piacevoli, sento come se aveste lasciato fuori dei particolari."

C'era qualcosa di canzonatorio nel suo tono. All'istante Harry si tirò su e iniziò a parlare, dicendole che aveva imparato a giocare a scacchi con Seamus (che Draco scoprì essere Finnigan, in quanto era sicuro che Thomas fosse Dean).

"È così diverso dagli scacchi Babbani," disse Harry. "I pezzi ti parlano. Ma io non sono per niente bravo. Continuo ad ascoltare i pezzi."

Alla fine della serata Draco si sentiva rilassato e calmo, due cose che non riusciva a ricordarsi di aver mai provato prima alla vigilia di Natale. Da bambino era sempre sovra eccitato. Quando crebbe il peso del suo stato iniziò a pesargli e Natale non fu più "allegro". Era diventato un lavoro- i balli, il socializzare, il continuo adulare varie ragazze purosangue in cui non aveva il minimo interesse e poi apparve l'Oscuro Signore e tutto iniziò a fare schifo in generale.


*maledirlo all'altro mondo. Licenza poetica che mi sono presa per lasciare il verbo maledire (to curse) e usare il modo di dire "mandarlo all'altro mondo".

*Madre e Padre. Draco si riferisce ai genitori usando quella che in italiano sarebbe la terza persona, il Lei. Ai tempi "antichi" non si parlava coi propri genitori e nonni dandogli del "tu". Si dicevano cose come "Buongiorno Madre, come sta oggi?" o "Nonna, si sente bene oggi?" (In periodo fascista si usava il "voi" "Nonna, vi sentite bene")

Mi rendo conto ora che probabilmente nei primi capitoli ho sbagliato la resa di questo particolare modo di parlare; lo correggerò appena avrò tempo.

*ASAP. As soon as possible. Acronimo che significa "il più presto possibile."

N/T Anche questo capitolo non è stato sottoposto a tutte le riletture che avrebbe dovuto avere, ma non volevo ritardare la pubblicazione; per cui se trovate errori e avete voglia di avvertirmi siete i benvenuti. Se tutto va bene in settimana (prossima) dovrei riuscire a rivedere l'intera traduzione o almeno questi ultimi due capitoli che non sono stati riletti abbastanza volte. 
Vi saluto tutti! Un grazie di cuore a chi legge con o senza commentare. 

P.S. Non ci dovrebbero essere Quirrel al posto di Raptor o Snape al posto di Piton, ma non ne sono sicura. ;D

  
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