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Autore: Iva27    20/07/2009    2 recensioni
Destino....ancora quella stupida parola. Non riuscivo a credere che ancora ci pensavo. Ormai davo per scontato che non esistesse. Ma quando devi fare una scelta importante si prova conforto a sapere che magari la tua strada è tracciata e tu la dovrai solo seguire. Per non sentirsi persi, non ritrovarsi a chiedere "cosa fare? dove andare? cosa cercare?" tante domande e nessuna risposta. Questo è il continuo della mia prima fanfictions destini. Spero che qualcuno la legga e che piaccia..... aspetto recensioni, mi raccomando. baci!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Destini'
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Quarantaquattresimo capitolo: ricordi pericolosi...


Aprì gli occhi guardando la distruzione davanti a me. Ero protetto da uno scudo di energia che aveva creato Stone e adesso galleggiavamo tra il fumo delle rovine. Sentire strilla e urla era terribile.

-dobbiamo aiutare quelle persone!- dissi io prendendo la bacchetta. Al diavolo tutte le violazioni che potevo avere. C'era persone tra le macerie di quel palazzo, e con la magia li avrei tirati fuori in poco tempo.

Stone mi guardò freddamente.

-io non salvo la vita alle persone. Salvare tua cugina è già una cosa che faccio contro la mia volontà, non vedo motivo perché dovrei salvare anche loro- la sua voce era fredda e tagliente. Gli vidi chiudere gli occhi e capì che si stava smaterializzando con me. Mi lanciai fuori dallo scudo spezzandolo con la magia. Lo vidi sparire mentre io cadevo in basso. Usai un incantesimo levitante e arrivai a terra senza problemi. Io non avevo intenzione di far morire quelle persone, se potevo impedirlo.


****


Non potevo permettermi di incontrarlo ancora e di non ucciderlo. Dovevo preparare un piano. Non dovevo farmi più prendere alla sprovvista. Ma per primo dovevo tentare di curarmi. Entrai nella prima casa che mi veniva davanti. Una signora con un bambino mi guardarono spaventati prima che io mi avventassi su di lei. La dissanguai in pochi minuti e guardai il bambino che mi fissava, occhi in lacrime pieni di paura. Mi piaceva la paura che provava. Sorrisi mostrando i denti. Sarebbe stato un ottimo dessert.

Ma qualcosa mi bloccò. Non capì cosa. Ma quando non riuscì ad avvicinarmi a lui. Mente il bambino scappava correndo e strillando fuori dalla porta io chiusi gli occhi, a terra immobilizzata da non sapevo cosa. Un dolore immenso mi colpiva e non potei far altro che accasciarmi a terra. Guardai dentro di me e la vidi. Nella bolla non era più distratta dalla mia illusione. Mi fissava mentre cercava di distruggere la bolla dove era rinchiusa.

-dannata- dissi mentre un altro colpo mi faceva rivoltare a terra. Ma una mocciosa non mi avrebbe fermato. Dentro la bolla la mia illusione si alzò e gli bloccò le mani. Mi avvicinai alla bolla cambiandola. Ora non l'avrebbe solo trattenuta. Se l'avesse toccata, sia con il corpo sia con la magia, avrebbe ricevuto una scossa che avrebbe uccidso qualsiasi umana mortale. Sorrisi aprendo gli occhi. Sapevo cosa dovevo fare ora. Scomparire, curarmi e poi guardare nel suo passato. L'avrei sia indebolita molto, sia avrei scoperto come poter fermare il mostro. E poi tutto il mondo sarebbe stato nelle mie mani.


****


-non è colpa tua- mi disse con voce decisa. Io nascosi il viso con le mani, tormentandolo. Sentì lei che si sedeva accanto a me. Lo sapevo perchè era lì con me. Pensava che la strigliata di Ron fosse stata eccessiva. Ma io ero d'accordo con lui su tutto. Non ero in grado di proteggerla, era colpa mia se ora lei era in pericolo. E avevo lasciato la sua vita in mano a Stone, che era un mangiamorte.

-Scorpius Hyperion Malfoy, smettila subito di tormentarti. Pensi davvero che mio marito abbia ragione su tutto? Dovrebbe trattenere un po' le parole, visto che molte delle cose di cui ti ha accusato non è stato neanche lui in grado di farlo. E comunque tormentarti non penso che sarà di aiuto per Rose. In questo momenti dobbiamo fare di tutto per salvarla. E stare qui a pensare a come potevano andare differentemente le cose non ti servirà- disse lei mettendomi una mano sulla spalla. La guardai e rimasi a fissare i suoi occhi, così simili a quelli di Rose. Sembrava di avere lei di fronte. Pensai a cosa avrei fatto se Rose non ci fosse stata più. Non potevo pensarlo. Il dolore mi avrebbe ucciso, lo sapevo. Annuì, alzandomi in piedi.

-cosa possiamo fare?-


****


Tornai trovando tutti ad aspettarmi. Ero tutto sporco per la cenere e per il fumo. Avevo anche i vestiti strappati e bruciati. Non dovevo avere un grande aspetto. Guardai mio padre venirmi incontro nel panico e io sorrisi rassicurante.

-stò bene!- dissi per rassicurarli. Amber mi venne addosso stringendomi forte.

-non farlo mai più- sentì che diceva tra le lacrime. Io gli accarezzai i capelli sorridendo.

-ora sono qui. E non mi sono fatto neanche un graffio- la rassicurai. Poi guardai Ron.

-l'ho vista. È cambiata totalmente, non sarei riuscito a riconoscerla se non me l'avesse detto Stone- spiegai. Guardai Scorpius. Era un uomo distrutto. Non sapevo se procedere col mio racconto. Avrei dovuto dirgli che aveva fatto crollare un palazzo causando cento morti, tra cui dei bambini? Avrei dovuto raccontare che ero rimasto là tentando di salvare quelle persone innocenti e ne avevo salvati parecchi, avevo anche dovuto fare incantesimi di memoria, però, perchè molti mi avevano visto usare la magia e anche un uomo aveva vista tutta la vicenda dal balcone. Ma non volevo davvero parlarne. Quando Rose sarebbe stata libera, perchè ero sicuro che sarebbe riuscita a liberarsi di quella vampira, non volevo che avesse tutte quelle vite sulla coscienza.


*****


Ero a terra, pancia in sotto e mani tenute dietro la schiena da Scorpius. Lui mi pesava anche addosso, in modo che non mi potessi muovere. Dopo vari tentativi avevo scoperto che non sentiva dolore, era immune a tutti i miei incantesimi. Lacrime calde mi scendevano dagli occhi. Avevo visto cosa aveva fatto Serhavha. Liberata dall'illusione iniziale ero riuscita a scoprire cosa stava facendo lei col mio corpo. E adesso rivivevo tutta la mia vita con lei. Stava frugando in tutti i miei ricordi e io li vedevo assente passare davanti agli occhi. Quelli tristi, quelli dolorosi o quelli felici e più intimi. Li guardò fino a quando non li ebbe imparati a memoria. E poi mi fece vedere altri ricordi. Dolorosi, brutti, velati di violenza e dolore che non avevo vissuto, mi ripetevo, ma che adesso stava lasciando nella mia mente. E le mani di Scorpius mi tenevano sempre più stretta facendomi sempre più male.


*****


Risi maligna. Avevo trovato quello che cercavo. Ma adesso mi divertivo troppo a far soffrire questa povera ragazza. Gli sconvolsi i ricordi. Aggiunsi cose terribili che la facevano gemere di dolore. Continuai così fino a quando, senza preavviso, tutto scomparve. Guardai confusa in cerca di nuovo dei ricordi ma non c'era più. Guardai dentro la bolla. Rose ora era immobile con gli occhi sbarrati e vuoti. Sembrava morta, non si dibatteva più.

Curiosa la mente umana, quando i dolore è troppo rimuove tutto ciò che porta dolore. E aveva eliminato ogni suo ricordo. Chiusi gli occhi della mente e aprì quelli del corpo. Mi ero curata e avevo un piano. Dovevo metterlo in atto.


******


Stavo fiutando le traccie ma il mio sesto senso mi lasciava perplesso. Le traccie erano quelle giuste ed ero abbastanza sicuro che in poco tempo sarei arrivato a prenderla. Ma qualcosa mi diceva che dovevo fare qualcos'altro.

Del resto conoscevo abbastanza bene Serhavha. L'avevo vista sorpresa dalla mia trappola. E arrabbiata. Sapevo che non avrebbe cercato di contrattaccare. Che piano poteva organizzare? Come avrebbe potuto fermarmi?

Ma specialmente, dovevo davvero preoccuparmi?

Ci aveva già provato per anni a eliminarmi. Aveva scavato nel mio passato per cercare di trovare un punto debole. Ma non c'erano. Allora perchè dovevo davvero preoccuparmi. Di quali informazioni poteva venire in possesso ora, diverse da quelle prima?

Mi ci volle più del previsto per arrivarci. Mi maledissi mentalmente per non averci pensato prima. Ma del resto prima di ora non avevo mai avuto nessun punto debole. Adesso invece ce ne avevo uno. E aveva i ricordi di Rose per poterlo scoprire.


*****


Non riuscivo a crederci. Odiavo completamente questa situazione. Rose era in pericolo e loro mi volevano tenere rinchiusa e secondo loro al sicuro. Avevano reso la stanza anti-smaterializzazione e mi avevano vietato di uscire. Così mi sentivo totalmente inutile, totalmente intrappolata a pensare soltanto che era colpa mia se Rose non era qui con noi sana e salva. Speravo soltanto che Stone riuscisse a salvarla. Sapevo che era stupido, sapevo anche che cos'era e quindi come era probabile che lui se ne fregasse di tutto, ma credevo davvero in lui. Sapevo che avrebbe fatto di tutto per salvarla. Io credevo in lui, e speravo che questa differenza bastasse.

Mentre me ne stavo sul letto a tormentarmi pensando a Rose sentì qualcuno che bussava alla porta.

Mi avvicinai e chiesi chi era.

-sono Stone. Devo parlarti subito, aprì- sentì.

Aprì la porta e mi trovai davanti Stone. Aprì tutto per farlo entrare ma lui scosse il capo.

-devi venire con me!- disse. Esitai. Poi uscì dalla porta e la chiusi dietro di me. Lo seguì fuori fino a quando lui non si fermò. Lo guardai pensando a cosa voleva davvero da me. Poi pensai che infondo era me che dovevano prendere, non Rose, quindi forse era venuta a prendermi. Perchè o sapevo che lui non era Stone. E quando lei si voltò, lasciando i panni di Stone, capii che neanche lei si aspettava che gli credessi.


*****


E anche questo capitolo è finito. Com'è secondo voi? Io vorrei qualche commento per capire se la storia piace ancora... perchè io tanto incerta su questo.

Per i ritardi rispetto al mio solito mi scuso. Ma l'estate va goduta, specialmente dopo un anno di studio e prima dell'università, quindi non ho molto tempo per scrivere. Ma non vi abbandono, almeno spero che ci sia qualcuno che ci tiene a leggere questa storia...

allora, spero davvero che qualcuno mi lasci un piccolo commento, perchè se non ce né neanche uno non inizio a scrivere il prossimo cap!

Un grazie a chi ha letto la storia e a chi l'ha messa tra i seguiti. Mi dispiace davvero lamentarmi ma devo dire che sono stanca morta ogni giorno e ricevere qualche commento, anche uno piccolino, mi aiuterebbe a dimenticare la stanchezza e a scrivere un capitolo più bello e più in fretta! Adesso finisco con le mie lamentele, al prossimo capitolo!

   
 
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