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Autore: CogitoErgoGiuls    14/03/2019    1 recensioni
Quando la guerra dei cinque re ancora non imperversa, sulla barriera Jon Snow si ritrova a dover combattere un nemico ben più ostinato dei bruti: l'ingiusto amore per la giovane Arya Stark.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow
Note: Lime | Avvertimenti: Incest
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  CAPITOLO II  
Al Chiaro di Luna


 

Il Castello Nero, avvolto dalle tenebre, taceva.
Tutt’intorno si udiva solo il gracchiare rauco di qualche corvo insonne, sù nella voliera. Il buio pesto contrastava con il candore della neve fresca, facendola quasi risplendere di una fioca luce propria. Così come la luna, che timida rischiarava le alte torri di pietra.

Jon era spiazzato. Non aveva ancora ripreso fiato, avvolto nell’abbraccio inaspettato di sua sorella. La stessa sorella che sapeva essere al Sud; quella che aveva lasciato bambina e che adesso non aveva quasi affatto riconosciuto. 

Come poteva essere?
Sì, stava senza dubbio sognando. Del resto aveva bevuto qualche boccale di troppo quella sera… Insomma, tutto ciò non aveva davvero alcun senso!
Cauto, si sciolse dalle braccia esili di quella che, fino a quel pomeriggio, si era spacciata per una recluta qualunque di nome Harry.
Fece un passo indietro, la squadrò: i suoi abiti erano logori, testimoni del lungo viaggio che, a quanto pareva, aveva affrontato per raggiungerlo, lì, all’estremo nord del Continente Occidentale. I capelli, corti, le affilavano il viso, facendola somigliare a Ned più che mai. Certo le davano un aspetto maschile, ma gli occhi smeraldi circondati dalle lunghe ciglia curve, erano quelli di una lady; così come la bocca delicata che adesso era distesa in un largo sorriso.
“Dovresti vedere la tua faccia!” lo derise lei, tenendosi la pancia e piegandosi in avanti.

Jon non disse nulla, non lo trovò affatto divertente.

“Che strano sogno” pensò, e si sedette su un mucchio di fieno, che stava lì accanto.
Eppure, che quell’incongruente e assurdo scenario fosse la realtà, cominciava a sembrargli vero.
Spettro non era mai stato amichevole con chi non conosceva: Jon ricordava perfettamente quella volta in cui aveva quasi staccato un braccio al figlio del conciapelli, a Grande Inverno, solo perché quello aveva tentato di fargli una carezza. Ora invece, il metalupo albino se ne stava là, accucciato ai piedi della ragazza, guardando il suo padrone con due languidi e pacifici occhi rossi.

“Per i sette dei… Arya!” esordì infine, facendosi scorrere una mano fra gli intricati riccioli scuri.
Il suo tono era a metà fra il rimprovero e la rassegnazione.
Lei smise di ridere e si fece seria. Ma il suo sguardo, che non poteva mentire, tradì la sua gioia nel rivedere dopo tanto tempo l’amato fratellastro.

Jon avrebbe voluto gridare, prenderla per i capelli e rispedirla a calci ad Approdo del Re, all’istante. Eppure, in quel preciso momento, fu capace di fare una cosa soltanto: smosse qualche passo in avanti, senza distogliere lo sguardo severo dagli occhi di lei, le si avvicinò e la strinse teneramente a sé, cullandola.

Jon non era certo di cosa provasse in quel momento: era tutto talmente inverosimile… Tuttavia, era sicuro che, fosse stato per lui, avrebbe lasciato che la notte passasse indisturbata, senza doversi nè volersi dividere da lei. Da lei e dal calore del suo corpo... dalle sue dita che stringevano forte il suo mantello nero.

Quando infine i due si separarono, lei semplicemente disse: “Mi dispiace tanto di averti mentito Jon, so che non dovrei essere qui; ma fingermi un maschio era l’unico modo per entrare, e poi, si viaggia più sicuri.”

“Devi essere impazzita. Il nord è un posto troppo pericoloso per una lady! Il tuo posto è nella capitale, con tua sorella Sansa e…” 

Qualcosa nelle sue parole la fece infiammare: “Il nord è la mia casa!” aveva gridato in tutta risposta, gli occhi sgranati, lucidi e fieri.

“Tu non hai la minima idea dei pericoli che corri, se resti qui. Non puoi immaginare cosa esiste aldilà di questa dannata Barriera.” E mentre le diceva questo, nei ricordi di Jon si affacciavano le immagini di quegli orridi corpi putrefatti che avevano tentato di ucciderlo.

“Esiste una dannata Barriera, per l’appunto. Sono qui per un’altra ragione, in ogni caso”.

“Snow?! Oh Snoooow?” una voce bassa, sgradevole li fece sobbalzare. Chiunque stesse chiamando Jon, era poco lontano da loro.

“Presto! Nasconditi!” intimò alla sorella in un sussurro. Lei sgattaiolò dentro la stalla più vicina, senza fiatare.

Un attimo dopo, la luce di una lanterna mostrò il viso adirato di Sir Alliser Thorne, in vesti da notte.

“Passeggiata al chiaro di luna, bastardo?”
“No, signore.”
“O forse eri qui per prendere un cavallo veloce e svignartela da bravo codardo.” Ci fu un breve silenzio.
“Cercavo solo il mio lupo, signore.” Spettro emise un ringhio sommesso, mostrando le zanne lucenti.
Thorne lo fulminò con lo sguardo: “Non m’importa di quella bestiaccia. Ora farai meglio a filare nel tuo letto, o pulirai le latrine per due mesi, a partire da domani, piuttosto che per uno soltanto.” Dal suo ghigno divertito Jon intuì dovesse parlare sul serio. Un moto d’ira lo avvolse, ma rimase calmo.

Non sapendo proprio che scusa accampare per restare lì, si congedò e si diresse semplicemente verso il suo dormitorio guardandosi più volte indietro, domandandosi cosa ne sarebbe stato di sua sorella.
Quello che restava della notte, Jon lo passò a rigirarsi nella sua branda, in preda a mille perché e ad altrettanti dubbi.

Arya Stark, ancora accovacciata sul giaciglio di paglia di uno stallone baio sbuffante, con le orecchie tese, decise di uscire allo scoperto, guardinga, non appena fu calato il silenzio.
Era stata felice di rivelarsi a Jon, di rivederlo. Suo fratello le era mancato parecchio. Tuttavia, non sarebbe stato facile convincerlo… Lo sapeva bene.
Svelta e con la luna a guidare i suoi passi nel buio, tornò a letto, abbandonandosi ad un sonno profondo.
L’alba non tardò ad arrivare.


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Carissimi, eccoci alla fine del secondo capitolo della mia umilissima fanfiction. Che ne pensate? Come si evolverà la storia? E quale sarà mai il piano di Arya? 
Spero vi sia piaciuto ciò che ho scritto finora, non mancate di farmelo sapere con una recensioncina! Ve ne sarò molto grata e farò tesoro di consigli, suggerimenti e critiche.
A presto!
Giuls

   
 
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