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Autore: Purelove    21/07/2009    7 recensioni
Edward, Alice e Emmet sono fratelli e per di più sono i principi della famiglia reale italiana.
Per la loro condotta vengono spediti in America, a Forks, per riscattarsi dalle bravate commesse sul suolo italiano, lontano dai lussi e dalle tentazioni, ma a Forks, i ragazzi continuano a comportarsi come prima vista l'assenza di paparazzi pronti ad immortalarli in ogni istante della loro vita...ma un incontro con una ragazza del posto può far cambiare i modi del principe ereditario?
Tutto inizia da una scommessa fatta tra i cinque ragazzi che li porterà a dividersi e fare di tutto pur di vincere ed è da questo gioco che forse si può trovare il vero amore ma come può nascere quando è stato costruito su pilastri instabili a causa di un gioco?
Perché alla fine si sà che prima o poi tutto viene a galla...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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PRIGIONIERA

 Spero che vi piaccia! Mi raccomando fatemi sapere! un bacione vale

EDWARD:


L'acqua aveva smesso di correre da un pezzo. Le avevo concesso un pò di tempo per mettersi a posto ma quando ho aperto la porta della sua stanza, l'ho trovata seduta sul letto, lo sguardo vacuo e ancora il pigiama addosso con tutti i capelli gocciolanti.

Mi siedo accanto a lei e l'abbraccio. Lei si appoggia alla mia spalla e dopo un pò ci troviamo distesi sul suo letto con lei sul mio petto mezza addormentata.

Il sole tramonta e lei dorme ancora.

La scosto delicatamente da me e prendo il cellulare dalla mia tasca.

-Alice? Puoi venire un attimo? Ho bisogno del tuo aiuto.-mormoro per non svegliare Bella.

-Che cosa è successo? Dove sei?-mi chiede con la voce allarmata dal mio tono.

-Sono a casa di Bella. Senti mi devi fare questo favore perchè io non posso. Vieni qui subito.-dico cercando di farmi dar retta e riattacco il telefono.

Do un'occhiata veloce a Bella, che come se niente fosse continua a dormire, e vado sotto ad aspettare mia sorella che dopo una decina di minuti si presenta con Rosalie.

-Che cosa vuoi Ed?-chiede Alice con voce troppo squillante.

-Ehy! Abbassa la voce!-dico ammutolendo sia Alice che Rosalie che mi guardano sorprese.

-Ora è il caso che tu ci dica perchè mi hai chiamato.-mormora mia sorella.

-Bella è di sopra in accappatoio. È stata una brutta giornata visto che si è introdotto un uomo in casa sua e lei lo ha sorpreso e ne è rimasta alquanto sconvolta tanto che si è addormentata di sasso dopo la doccia. Non può stare così o si prenderà un malanno e qui entrate in gioco voi...cambiatela e se riuscite a non svegliarla fareste solo del bene.-spiego a bassa voce mentre le vedo mano mano che parlo sempre più sorprese.

-Ma scusa...non potevi farlo tu?-chiede Rosalie aggrottando la fronte.

-Rosalie...-diciamo in coro io e mia sorella.

-Ok...ok...-risponde iniziando a salire i gradini.

Mentre Rosalie e Alice la cambiano io aspetto fuori dalla porta.

-Ora puoi entrare...-dice Rose uscendo fuori dalla stanza. Bella è sotto le coperte e i capelli scompigliati visto che non li ha asciugati. Lei è rannicchiata su se stessa e certe volte la sento mugolare. Mi stendo accanto a lei e automaticamente si rannicchia ancora di più vicino a me. Il suo dolce profumo mi arriva dritto nelle narici e mi ottenebra leggermente la mente. La stringo più forte a me chiudendo gli occhi.

Questo momento mi regala una pace così interiore che mi addormento.

Non so quanto tempo sia passato da quando ho chiuso gli occhi, sta di fatto che mi sveglio quasi di sopprassalto scosso dai singhiozzi della persona avvinghiata a me.

-Bella! Bella! Che succede?-le chiedo alzandole lo sguardo fino ad incontrare i suoi occhi ancora chiusi. Continua a piangere e solo un secondo dopo capisco che sta sognando.

-Svegliati...svegliati Bella!-le dico accanto all'orecchio continuando però a stringerla. Sento il suo corpo bloccarsi di colpo così mi stacco da lei che mi guarda confusa con gli occhi rossi dal pianto. Si toglie via le lacrime dagli occhi con un gesto duro della mano come per cancellare con quel gesto che per lei sembra essere imbarazzante.

Vorrei dirle che non si deve vergognare, che è normale sentirsi così. Mi è bastata una sua mezza frase per capire cosa veramente l'aveva sconvolta. Forse avevano cercato anche di violentarla. Al solo pensiero mi sentivo una bestia. Se solo li avessi avuti davanti probabilmente li avrei uccisi in qualche maniera, la più orribile e crudele ma li avrei uccisi.

In quel momento, l'aria da ragazza dura sembra scivolarle addosso rivelando il suo vero essere, il suo vero io. Sembrava così diversa e il momento sembrava così giusto...abbracciati così in quel grande letto.

-Sei rimasto qui...-mormora cercando il controllo nella voce.

-Me l'hai chiesto tu...-rispondo sorridendole.

-Non è vero!-risponde abbassando lo sguardo mentre arrossisce.

-Oh invece sì! I tuoi occhi non mentono!-ribatto alzandole il mento con due dita.

Avvampa e a stento trattengo una risata che però scoppia quando sento il suo stomaco brontolare. Mi da un pugnetto sulla pancia che mi fa piegare in due ma non riesco a smettere di ridere.

-Sembravi un grizzly!-dico asciugandomi le lacrime dal ridere.

Gonfia le guance come una bambina e si mette a sedere a gambe incrociate sul letto guardandomi. Non guardandomi, incenerendomi con lo sguardo.

-Andiamo giù a mangiare qualcosa dai...-le propongo scendendo dal letto. Lei si alza e dalla sua espressione si ricorda che non era esattamente vestita così.

-Tu...mi hai...-chiede imbarazzata puntando il dito contro il pigiama.

-Oh no! Ho chiamato mia sorella e Rosalie.-rispondo trafelato.

Sospira sollevata.

Scendo le scale quando sento un gridolino, mi volto e la "valanga Bella" mi colpisce in pieno.

Cadiamo entrambi giù dalle scale fino a quando con un'ultima botta Bella mi cade addosso.

-Che botta!-mormoro toccandomi la testa.

La guardo e i nostri volti sono vicinissimi. Lei si morde il labbro inferiore e non riesco a trattenere la mia mano che si posa sulla sua guancia.

-Tutto bene?-le chiedo con quel poco di voce che mi rimane.

Lei annuisce torturandosi il labbro che in questo momento vorrei catturarglielo tra le mie labbra. Le sue guance si tingono ancora di rosso, è così facile capirla in questi momenti.

Il suo corpo è schiacciato contro il mio è una cosa che mi manda fuori per un bel pò di secondi. È così giusto stare con lei, così rilassante...non mi sono mai sentito così leggero come in questo momento con lei.

Mi avvicino lentamente ma il campanello della porta suona.

Bella scatta in piedi e apre la porta.

-Sono venuto per la riparazione del vetro.-

Bella lo fa entrare e gli mostra la porta. Si vede lontano un miglio che è agitata.

"Idiota! Ricordati la scommessa! Stai entrando dentro un campo minato se non te ne sei accorto! Che diavolo stai facendo? Vinci la scommessa e spassatela finchè puoi!"

Bella ritorna da me e con fare molto impacciato mi dice che va sopra a cambiarsi. Effettivamente non è un bene stare in piagiama con uno che gira per casa indisturbato. La guardo correre velocemente verso la sua stanza e quando sento lo sbattere della porta torno in cucina per mettere su qualcosa da mangiare mentre non perdo di vista l'operaio che fa la riparazione. Decido di tostare delle fette di pane e metto su il latte a bollire.

Sul tavolo metto la nutella, una marmellata che ho trovato in frigorifero e due tazze colorate per il latte. Quando il latte inizia a bollire lo verso nelle tazze e metto tra le due del Nesquik.

Io lo adoro. Sorrido di quello sfizio abbastanza infantile.

Pago la riparazione e accompagno l'uomo alla porta.

-Bella!-la chiamo dal fondo delle scale.

Poco dopo varca la soglia della cucina con dei jeans neri e una maglia a mezze maniche verde pastello. Lo sguardo basso ma nonostante tutto la vedo sorpresa per la colazione che ho preparato. Mi rivolge un sorriso imbarazzato e si siede davanti a me.

-Non sono proprio abituata a trovare tutto già fatto...-mormora mettendo due cucchiai di Nesquik nel latte caldo. Sorrido.

-Grazie.-dice regalandomi un bel sorriso.

-Di niente...-

-Anche per tutto quello che hai fatto...-mi dice indicando la porta a vetri.

-Non ti preoccupare.-

Finiamo di fare colazione quando vedo l'arrivo di mio fratello dalla finestra dietro a Bella.

-E adesso che cavolo vuole?-

Senza dire niente mi alzo e apro la porta a mio fratello che rimane con il pugno per bussare a mezz'aria.

-Esiste un campanello...-mormoro indicandogli il bottoncino a fianco della porta.

-Oh...non rompere! Piuttosto...gara...niente moto. Macchine! Muoviti!-

-Hey! Cos'è questa storia?-interviene Bella frapponendosi tra noi due.

Emmet si piega per guardarla bene in faccia.

-Il mio fratellino è il migliore con la macchina e io è da troppo tempo che non scommetto. Ho voglia di vincere.-le spiega Emmet sghignazzando.

-Beh...si da il caso che il mio amico sia il più bravo di tutti. Perfino di tuo fratello.-commenta la piccola vipera. Il più bravo? Non ha ancora conosciuto Edward Cullen!

-Ti va di scommettere?-la stuzzica Emmet.

Bella mi rivolge un'occhiata e poi gli stringe la mano.

-Jacob lo batterà...-

-Non credo proprio scriciolo...-commento scompigliandole i capelli.

   
 
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