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Autore: Lady Brandon    17/03/2019    1 recensioni
Appena terminata la guerra magica forse c'è ancora l'opportunità di salvare qualcuno e dargli la possibilità di vivere un'altra vita e veder sbocciare un altro amore anche se trovare la serenità non sarà semplice..
Questa storia è già stata pubblicata su Wattpad, la pubblicazione su EFP vedrà alcuni capitoli raggruppati.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Hermione quel mattino di primavera si svegliò di soprassalto, faceva insolitamente freddo per il periodo ed aveva dormito male.
Si affacciò alla finestra, fuori  una spessa nebbia avvolgeva il castello. Rabbrividì, aveva una strana sensazione che le attanagliava lo stomaco, si preparò con cura e scese a fare colazione.
La sala grande era semivuota, sedendosi notò che il posto di Priscilla non era apparecchiato, doveva essere scesa prestissimo.
Si morse le labbra nervosa, doveva parlarle quanto prima.
La sera precedente era venuta a conoscenza di un fatto piuttosto spiacevole, i prefetti infatti le avevano esposto il caso di due ragazzini del primo anno che erano stati usati come vere i proprie cavie per alcuni incantesimi da un gruppetto di Serpeverde del sesto anno, aveva sentito le vittime che davanti a lei si erano sciolti in lacrime per la paura e la vergogna mostrandole vari tagli che avevano addosso. Il fatto sarebbe successo la domenica precedente in giardino.
Hermione era piuttosto turbata, avrebbe voluto andare dall'insegnante di pozioni immediatamente ma poi aveva optato per riflettere bene il modo in cui affrontare la cosa con Priscilla perché non voleva avere altri scontri con lei ma voleva una punizione esemplare per i colpevoli.
Pensava di affrontarla il prima possibile ma a quel punto era costretta a rimandare all'ora di pranzo, mangiò velocemente e si recò in aula.

All'ora di pranzo quando arrivò a tavola notò che ancora Priscilla non c'era, a quel punto chiese a Neville dove fosse e seppe così che quel giorno si era recata coi ragazzi del sesto anno al limite nord della foresta proibita per raccogliere delle radici e sarebbe tornata solo nel pomeriggio.
Maledizione! Proprio oggi!
Mangiò senza più parlare persa nei suoi pensieri, quando Severus si alzò le passò accanto dandole un buffetto sulla spalla, lei incrociò il suo sguardo e gli sorrise.
Neville aveva visto la scena ma aveva continuato a mangiare senza proferire parola.
Chissà cosa pensa, se ha capito...dopo Natale sospettano tutti ma almeno sono abbastanza discreti da non commentare, almeno in mia presenza. Comunque dopo i MAGO annunceremo il matrimonio quindi...certo prima dovrei decidermi a scrivere a Harry e Ginny e magari anche ai miei...
Sentì il mal di testa aumentare, terminò di pranzare e lasciò la sala.
A metà pomeriggio mentre faceva lezione vide dalla finestra che Priscilla stava rientrando con la sua classe.
Terminate le lezioni decise di non temporeggiare oltre, scese nei sotterranei per chiarire la questione. A quell'ora i corridoi sotterranei erano deserti, giunta davanti alla porta del laboratorio di pozioni la trovò semiaperta, qualcuno dentro stava parlando ad alta voce.
"...a me non piace per niente essere presa in giro! Sono stata una vera stupida, ma come ho potuto illudermi, quelli come te non cambiano mai" era Priscilla a parlare: "Bhe?! Non hai niente da dire, almeno ammetti che mi hai sfruttato per un bene superiore come Hogwarts ed ora che non ti servo più mi butti via".
"Priscilla smetti di fare la melodrammatica, non ti si addice" era la voce di Severus, glaciale, distaccata.
Hermione si paralizzò , il cuore accelerò il ritmo mentre il respiro le si bloccava in gola.
"Cosa vuoi? Che ti faccia le congratulazioni e diventi amica di quella tua stupida principessina?" Era velenosa come una serpe.
La voce di lui restava impassibile: "Non ti permettere"
Rumore di passi.
Lei doveva avere un ghigno diabolico: "Bhe? Di solito non ti facevi troppi scrupoli ad avvicinarti".
"Adesso basta con questa sceneggiata!" Ora la voce di Severus era adirata: "Ma cosa vuoi?! È stato tutto uno sbaglio e sono passati più di due anni, mi pare di essere stato onesto da subito sei tu che ti sei illusa".
"Tu mi hai incoraggiata" insisteva.
"No mai. Ti ho incoraggiata professionalmente perché ti ritengo un elemento molto valido. Il nostro rapporto è iniziato e finito quella maledetta notte e sono stato chiaro fin da subito" il suo tono non ammetteva repliche.
"Certo. Solo del gran sesso quindi" sputò lei.
Hermione a quel punto indietreggiò lentamente come fosse un automa poi corse fino in giardino scossa da violenti conati di vomito, menomale in giro non c'era anima viva. Si calmò solo dopo una decina di minuti e si sedette a riflettere nonostante si stesse facendo buio ed iniziasse a fare freddo.

Prima dell'ora di cena aveva riacquistato il controllo e decise di andare nell'ufficio del preside.
Trovò Severus alla scrivania, appena la vide posò la piuma e le andò incontro ma quando fece per toccarla lei si ritrasse: "Non mi toccare!" Era schifata.
Sul suo volto si dipinse un'espressione interrogativa: "Cosa succede?".
La strega aveva un'espressione dura: "Succede che per colpa dei tuoi amati Serpeverde dovevo parlare con la cara vice preside e sono scesa nel laboratorio di pozioni, dove la porta era aperta e indovina un po' che bella conversazione ho sentito" trasudava sarcasmo.
L'espressione di lui mutò in un attimo, fece un passo cercando di parlare ma lei lo anticipò: "Non perdere tempo a dirmi che non è come penso perché sai cosa penso? Che in tre anni mi avrai scritto si e no cinque lettere ma il tempo di andare a letto con lei lo trovavi" allargò le braccia con un ghigno cattivo " chissà come devo esserti sembrata stupida e ingenua a Parigi, poi avete riso di me mentre facevate del gran sesso?" Le lacrime iniziarono a scendere contro la sua volontà: " Dovevo capirlo appena l'ho vista, capelli rossi, occhi verdi una Lily nuova di zecca. Come sono stata idiota, tu eri e resti solo un mangiamorte, distruggi tutto quello che tocchi".
Lui aveva il viso cereo: "Hermione è stato un errore. È accaduto una sola volta. Le ho detto subito che non ci sarebbe stato seguito".
"Di errori nei hai fatti troppi direi. Per quanto mi riguarda questo è l'ultimo" era risoluta.
Lui la afferrò per le braccia: "Hai ragione, su tutto, non te l'ho detto perché non significa nulla per me, non volevo farti soffrire. Ho sbagliato per l'ennesima volta ma non puoi cancellare così tutto quello che...." tacque all'improvviso.
Ho rovinato tutto, per l'ennesima volta. Non meritavo una seconda occasione, non sono in grado di farmi amare e ora ho macchiato anche la sua anima bella, ha una luce cattiva negli occhi è la delusione e il dolore che io le ho procurato meglio che si salvi da me.
La lasciò andare, il volto una maschera di dolore, la voce incrinata: "Sapevo di non meritarti. Sei stata il mio sogno più bello".
Hermione deglutì, fece un passo indietro: "Addio"
Severus la vide voltarsi, un brivido lo scosse, avvertì un dolore acuto e pensò che fosse il cuore che si spezzava poi calò il buio.

  
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