La rivolta tra le dita, capitolo I
Satsukibare: un giorno di maggio, l'estate, la vita
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Satsukibare: un giorno di maggio, l'estate, la vita
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Pensavo che alla Sorbonne saremmo stati solo io e te, invece ad occuparla eravamo migliaia.
Ti tenevo per mano e mi sembrava di volare: finalmente scoppiava la rivolta che tanto avevamo aspettato.
I giornali di sinistra che di solito a malapena uscivano dalle tasche oggi erano in aria, lanciati per essere letti.
Il sole di maggio pareva salutarci festoso: l’estate era vicina.
L’estate della libertà, dei diritti, dell’uguaglianza.
Gli amici accanto a me tiravano sassi ai poliziotti.
Gli dicevo di smetterla, ma senza convinzione: avevano gli occhi accesi, si sentivano vivi, perché interromperli?
In fondo, allora tutti ci sentivamo vivi.
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Buongiorno!
Eccoci giunti al quarto capitolo di questa storia. Il 3 maggio, finalmente, è arrivato: è scoppiata la rivolta. Il nostro giovane protagonista maschio la vede come l'arrivo di un periodo luminoso, come l'estate. Il paragone nasce dalla parola ispiratrice del capitolo Satsukibare, ovvero "giorno luminoso di maggio che segna l'avvicinarsi dell'estate". Proprio da questa parola, per altro, nasce l'ispirazione per l'intera storia.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto,
a presto,
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