Visto che sto ancora lavorando ai nuovi capitoli della mia long sui SOAD e ultimamente sono riuscita a partorire soltanto una breve poesia e una one-shot, ho ben pensato di riprendere anche con la raccolta trash, che ora non aggiornavo da un po' :'D
E' con
Oggi è il turno di una sorta di inizio di diario sentimentale (mai portato avanti e compiuto, ne ho mantenuto uno cartaceo ma non è tanto trash xD), risalente a quando avevo circa 11 anni, in cui addirittura ho scritto nome e cognome della persona di cui parlavo e dunque qui adopererò una censura sul cognome per ovvie ragioni; è un brano breve, ma so già che molti vostri neuroni periranno... perché ci sono dubbi nessi tra alcune cose e, chiaramente, emerge quanto fossi ancora essenzialmente una babbea...
Buona lettura a tutti :'D
LA PRIMA COTTA
Circa tre anni fa, quando avevo sette o otto anni, ebbi la prima cotta. Mi innamorai del fratello di un amico di mia sorella, Luca. Alto, biondo e con gli occhi perennemente sottolineati da occhiaie spaventose, tanto che mia sorella e una sua amica lo chiamavano “morto in vacanza”. Ogni volta che lo vedevo, arrossivo come un peperone. Quando mi chiedevano: “Ti piace?” dicevo sempre di no, ma pensavo sì. Poi, scema che sono, l’ho raccontato alle mie amiche. Loro non dissero nulla, ma i miei compagni di classe, dei gran ficcanaso, lo vennero a sapere. E così iniziarono a prendermi in giro. Ma resisti e resisti, prima o poi si cede: a ricreazione rincorrevo per tutta la classe quelli che mi scherzavano.
Una volta mi misi un ciondolo che mi avevano regalato, il cui pendente era di quarzo rosa. Quando un’amica lo vide, mi chiese: “Te l’ha regalato Luca?”. Dopo questa battuta non dissi più niente di Luca davanti alle mie amiche.