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Autore: _ Arya _    23/03/2019    2 recensioni
2018
Killian Jones ha 30 anni e si trova nel periodo più buio della sua vita. Dopo aver viaggiato per 10 anni, l'incidente che ha ridotto in coma sua figlia lo costringe a fermarsi.
Ad un anno dal tragico giorno, chiede un miracolo al magico cerchio di pietre di Drombeg. E qualcosa accade.
1518
Emma Swan, 21 anni, è la figlia dei governatori della contea irlandese di Cork, nonché re e regina della provincia di Munster. Una vera principessa, ma soprattutto un'abile guerriera e una ragazza che sogna l'avventura. Ha grandi aspirazioni e non vuole limitarsi a diventare moglie e madre, come invece accade alle donne della sua epoca.
Dopo aver litigato per l'ennesima volta coi suoi genitori, i quali vogliono convincerla a sposare un principe della provincia di Connacht per salvare il popolo dalla crisi, decide di saltare la cena e fugge per sbollire la rabbia. Raggiunge il cerchio di pietre di Drombeg, dove ciò che accade potrebbe segnare per sempre il suo destino
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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The way out



EMMA POV

Avrei dovuto aspettarmelo. Era ovvio che una volta tornata, non sarebbe stato tutto rose e fiori... ero stata sciocca a non prepararmi mentalmente!
Avevamo percorso il tragitto silenziosamente, non avevo neanche trovato una risposta da dare a Henry. Perché sì, era vero. Avevo rifiutato la proposta, anche se non ancora ufficialmente... e ciò era visto come egoismo da parte mia. Ero la principessa, futura regina, e avrei dovuto sapere che un matrimonio in fondo non era altro che un contratto.
Ma nonostante ciò, stavo cercando di non perdermi d'animo. Avrei cercato di comportarmi da persona matura e discutere degli eventi coi miei genitori e, eventualmente, con Re Rump e suo figlio.
Del giovane, in realtà, non ero molto preoccupata. A meno che il padre non gli avesse fatto il lavaggio del cervello, sarebbe stato facile ragionarci. Ma era proprio il re il problema, era lui quello che avremmo dovuto convincere. Doveva pur esserci qualcosa che avrebbe considerato di pari valore al matrimonio, per stringere quell'alleanza. Forse... un contratto. Un contratto che avrebbe decretato che con la successione, il regno sarebbe stato unificato ed io e Neal avremmo governato insieme... con le nostre famiglie, se ne avremmo avute. Insieme, pur senza essere sposati.
Era una buona idea, ed in fondo avrebbe portato gli stessi risultati del matrimonio.
Per questa ragione, avevo chiesto alle due guardie di non annunciare il nostro ritorno e tornare indietro una volta superato il bosco. Fortuna aveva voluto che a capo delle guardie alle porte del palazzo ci fosse Graham, il quale dopo avermi salutata calorosamente, non aveva esitato a lasciarci passare in silenzio.
Infine, l'ultimo che avevo salutato era stato Killian: era qualcosa che dovevo chiarire io coi miei genitori. Come sempre era stato comprensivo e mi aveva semplicemente augurato buona fortuna, infondendomi un po' di forza con un bacio intenso. Sarebbe stato tutto così facile se fosse stato lui il principe da sposare per salvare il regno!
Non ero pronta al matrimonio, ma con lui non sarebbe stata una tragedia, di questo ero certa.
Ovviamente le cose non stavano così, quindi l'unica cosa da fare era parlare coi miei genitori. Avevo silenziosamente raggiunto la loro stanza, ma l'udire le loro voci mi aveva per qualche ragione bloccata allo stipite della porta.
Non era bene origliare, soprattutto per una principessa... solo che non me ne importava nulla.
“James... non puoi dire sul serio.”
“Non lo so, Snow! Ma hai letto le parole di Rump... stanno tornando. Ed entro 72 ore si aspetta un 'sì', altrimenti 'teme che dovrà valutare le altre proposte'. E sappiamo bene che le altre proposte sono ben più allettanti delle nostre! Il nord ha molto di più da offrirgli, soprattutto se davvero si sta alleando con gli inglesi!”
“Pensaci, James! Rump è sempre stato assetato di potere... diventerebbe solo una piccola pedina, assieme a loro. Io credo voglia spaventarci per spingerci ad accettare.”
“Non essere sciocca! Lo sai che non hanno eredi, i regnanti di Ulster. Forse al momento non stanno offrendo il regno a suo figlio, ma se l'alleanza dovesse andare in porto, un modo lo troverà!”.
Seguì qualche attimo di silenzio, durante il quale trattenni il fiato. Avrei voluto entrare, cercare di prender parte al discorso... ma non ci riuscivo. Qualcosa continuava a bloccarmi.
“In fondo, se Emma sposasse Neal...”
“Non puoi farle questo!”
“Dannazione, Snow! C'è stata una rivolta, ieri. Nostra figlia esce di casa senza scorte, senza dire niente... pensa se si fosse trovata lì in mezzo! Non oso neanche immaginare come ne sarebbe uscita...”
“Il popolo ama la nostra Emma. Non le farebbero del male!”
“Sì, ma ama anche la propria libertà. Che adesso è seriamente minacciata. Il popolo non vuole una guerra che non possiamo vincere. E non vuole la povertà. Sì, ora si sente appena, abbiamo tutto... ma i prodotti iniziano lentamente a scarseggiare uno dopo l'altro. Il momento in cui inizierà ad essere un problema non è lontano... e non possiamo non guardare al futuro. Sii ragionevole.”
“Io?! È di nostra figlia che stiamo parlando, James! Di nostra figlia, che vuoi usare come merce di scambio! Non riesco a credere che tu possa anche solo pensarlo! Vuoi venderla per assicurarti un'alleanza...”
“Non voglio venderla. Non urlare e ascoltami, ti prego. Emma è una ragazza sveglia, intelligente. Sa che in alcune occasioni, il matrimonio non è che un contratto... se si fosse trattato di un altro, non lo avrei neanche valutato ma... hai visto anche tu, Neal è un bravo ragazzo.”
“Svegliati! È innamorata di Killian!”
“Innamorata... non esagerare. Ne è attratta, affascinata... per i suoi modi, il suo aspetto... la combinazione di tutto. E la capisco! Piace anche a me Jones, ed in altre circostanze sarei ben lieto di accoglierlo in famiglia... Ma guarda in faccia la realtà. Emma è l'erede al trono, non abbiamo altri figli e a questo punto dubito ne avremo. È il suo dovere. Senti, se sposasse Neal ed avessero un figlio... forse dopo si potrebbe fare qualcosa. Potrebbe essere liberata dal legame e... Killian capirebbe, credo l'aspetterebbe se tra loro c'è davvero qualcosa di serio.”
Speravo che l'espressione di mia madre fosse l'orrore dipinto in faccia, come fu per me. Non riuscivo a credere che mio padre stesse pronunciando quelle parole. Non riuscivo a credere che avrebbe potuto “cedermi” ad un uomo per fare un figlio, come se nulla fosse, e poi sperare di trovare una soluzione per “riprendermi”. Perché era proprio così che suonava.
Ed era orribile. Orribile che potesse anche solo fare pensieri simili... e stava diventando sempre più difficile trattenere le lacrime.
“Non guardarmi così, Snow... anche se non sembra, è al suo bene che sto pensando. So che non è la soluzione ideale, ma...”
La risposta di mia madre fu breve, un sussurro, nemmeno riuscii a sentirla.
“Dovrebbero essere di ritorno a breve, ma le parlerò domani... non dirle niente, e...”
Non riuscii a sentire oltre, e silenziosamente mi allontanai, con le lacrime che mi rigavano il viso. Quindi mio padre, senza neanche chiedermi cosa ne pensassi, aveva già deciso per me?! Proprio non riusciva ad imparare dai suoi errori? Mi ero allontanata da casa nella speranza che un po' di spazio potesse far bene a tutti, ma a quanto pare non era stato così. In una settimana era riuscito a deludermi più di quanto avesse fatto in tutta la mia vita.
Ma dovevo ricompormi.
Lui avrebbe fatto finta di nulla, quella sera? Bene. Lo stesso avrei fatto io... ma l'indomani, non mi sarei fatta cogliere impreparata. Un'idea, folle quanto brillante, iniziò ad illuminare i miei pensieri.

 

***


KILLIAN POV

-Tesoro! Bentornata a casa!
Emma si lasciò abbracciare dai genitori con un gran sorriso, così grande da essere chiaramente finto... almeno un po'. Quando l'avevo lasciata sola, non mi sarei aspettato che mi avrebbe raggiunto dopo neanche un quarto d'ora. Tesa e frustrata, ma non aveva voluto dirmi nulla, promettendo di farlo “al momento giusto”. Intanto mi aveva solo chiesto di far finta di niente, abbracciarla e baciarla... e così avevo fatto, fino a che non aveva deciso che fosse il momento di raggiungere i genitori.
-Eravamo in pena, Emma! Con quel che è successo...
-Lo so, me lo ha detto Henry. Non ti preoccupare madre, ci hanno scortati quasi fino a palazzo. È stata così grave la situazione?
-Poteva andare peggio, non ci sono feriti... è stata una protesta abbastanza pacifica ma... parliamo domani di certe questioni, va bene? Adesso ceniamo in pace, siamo solo contenti che tu sia qui.
-Va bene padre, è meglio.
Continuava a sorridere, ma ero convinto che ci fosse qualcosa di abbastanza serio sotto. Non era da lei accettare così facilmente di rimandare le questioni importanti. Probabilmente anche i due regnanti se ne sarebbero accorti, se non fossero stati così felici di vedere loro figlia.
-E Jones, ti ringrazio per esserti preso cura di lei durante questi giorni.
-Non c'è bisogno di ringraziarmi, sire, è stato un piacere. Più che prendermene cura le ho fatto compagnia...
-Sempre galante! Spero lo sia stato anche mentre eravate soli...
-Padre!
-James!
La prima imbarazzata, la seconda scandalizzata, mentre io ero probabilmente sbiancato. Se solo avesse saputo tutto, mi avrebbe chiuso nelle segrete e gettato via la chiave!
-Scusate! Non mi è più permesso preoccuparmi per mia figlia?- il re alzò le mani, divertito ma anche un po' spaventato dalle grida improvvise delle due donne.
-Non hai ragione di esserlo. E comunque certe cose sono affar mio!
-Avrei da obiettare ma non lo farò. Venite a tavola ragazzi... e scusami, Jones! Spero non ti sia offeso, non era mio intento.
-No, no, va tutto bene. Capisco.
E anche se mi fossi offeso, non avrei detto nulla perché non ne avevo diritto. Mi sentivo addirittura un po' in colpa, anche se non ne avevo ragione. Emma aveva detto bene, era affar suo... ma ovviamente avevo rispetto per il padre della donna che amavo. E poi ovviamente c'era il fatto che fosse re.
Mangiammo quindi in tranquillità, parlando del più e del meno. Quella sera le questioni serie ed importanti avevamo deciso di tenerle fuori dai discorsi. Emma invece raccontò di quanto fosse stato bello il nostro viaggio notturno a cavallo verso Rosscarbery, sorvolando ovviamente sul suo piccolo incidente. Vantò le mie doti culinarie ed io la sua deliziosa torta di mele e quella che aveva preparato per festeggiare Alice. Di quelle strane giornate fredde ma soleggiate, interrotte solo una volta dalla tempesta. Dissi anche che effettivamente il loro medico di fiducia mi era stato molto utile perché mi aveva fornito una via concreta per salvare mia figlia... ma non andai nei dettagli, altrimenti avremmo dovuto raccontare subito del viaggio in Africa .
Leggevo chiaramente negli occhi dei due regnanti la gioia di vedere loro figlia sorridente, rilassata. Forse anche lei per il momento aveva dimenticato ciò che era successo e che io ancora non sapevo, e andava bene così. Come loro amavo vederla allegra, e speravo durasse il più a lungo possibile... se lo era meritato, guadagnato.
-Emma, Ruby è stata molto brava con le bambine l'altro giorno. Hai fatto bene a chiedere a lei di sostituirti a lezione.
-Davvero? Mi fa piacere! Spero stia meglio... poi andrò a trovarla. È qui o a casa di Graham?
-Oggi qui, ma ieri ha passato molto tempo da Graham. Le sta insegnando ad usare la spada... è una ragazza davvero forte.
-Come te, d'altronde.- aggiunse il re, al che lei sorrise.
Ero contento anch'io di sentire che la povera Ruby stesse migliorando e fui quasi sul punto di domandare cosa fosse accaduto a quei farabutti... ma mi fermai in tempo. Non quella sera. L'importante era che si stesse riprendendo, nonostante tutto. Anche se l'avevo incontrata per molto poco, mi aveva subito ricordato Emma... per il suo modo di parlare senza peli sulla lingua, il suo coraggio. Coraggio che aveva avuto prima di Emma stessa... era stata lei a spingerla a dire tutto.
-E a proposito, domani io e Killian forse andremo ad allenarci con loro. Anche lui deve far pratica! Non lo lascerò in pace fino a che non riuscirà a battermi almeno una volta.
-Sì, Swan, allora non rientreremo neanche tra un mese!- risi, ben sapendo che anche solo disarmarla era possibile unicamente quando era distratta.
-Va bene, però tornate prima di cena. Credo che domani sia il caso di iniziare ad affrontare le questioni meno piacevoli...
-Va bene padre, ci proveremo.


EMMA POV

Avendo finito di cenare presto, avevo deciso di andare a trovare Ruby. Sapevo che Killian era impaziente di sapere ciò che avevo da dirgli, ma non aveva insistito. In fondo avevo rimandato anche perché un po' avevo paura, avevo bisogno di prendere coraggio... e forse la ragazza sarebbe riuscita a darmi man forte.
Non appena bussai e mi annunciai aprì immediatamente la porta, accogliendomi con un abbraccio che ricambiai. Era strano: non ci eravamo viste per anni, eppure mi sentivo totalmente a mio agio con lei! Ma in fondo, c'era poco da stupirsi visto che era l'unica amica femmina con cui non avevo mai dovuto trattenere la mia natura per non risultare “strana”. E almeno una cosa giusta mio padre l'aveva detta: eravamo simili.
-Come stai, Ruby?
-Tutto sommato, molto meglio. Grazie. Tu? Graham mi ha raccontato un po'...
-Anch'io sto meglio. Mi ha fatto bene questa pausa...
Sorrise, poi ci accomodammo sul morbido divano davanti al caminetto della sua stanza.
-Tua nonna?
-Lei è andata a stare da August e Marco, per adesso. Non voleva lasciarmi sola, ma l'ho convinta... sto bene qui, non mi fanno mancare nulla. Non so davvero come ringraziarvi tutti per l'ospitalità, per l'aiuto... soprattutto te, Emma.
-Non mi devi ringraziare, Ruby. Il contrario piuttosto! Il tuo coraggio mi ha convinta a fare la scelta più difficile ma più giusta... mi hai ricordato che è importante farlo, qualunque siano le circostanze.
Non aveva davvero idea di quanto le fossi grata! Il tacere era stato probabilmente il primo atto di vera debolezza della mia vita, ma grazie a lei avevo rimediato all'errore e nonostante la litigata coi miei, nonostante le cose non fossero andate esattamente come speravo, non ero pentita.
-Sono contenta di essere stata d'aiuto.
-Avrei voluto ringraziarti prima sai, darti io la notizia che quegli schifosi sarebbero stati puniti, però...
-Tranquilla!- mi interruppe subito, con un largo sorriso -Ti capisco. Hai avuto bisogno di aria e... non posso biasimarti, Emma! Anch'io mi sono sfogata a modo mio... ho chiesto a Graham di insegnarmi a usare la spada, ha detto che ho talento. Ieri ci siamo allenati tantissimo, e alla fine gli ho tenuto testa a lungo, anche se non ci è andato piano!
Stavolta fu il mio turno di sorridere: sapevo bene cosa volesse dire. Graham non ci andava mai piano: per rispetto verso qualsiasi allievo, prendeva il suo compito molto sul serio. Il mio addestramento non era stato uno spasso, ma alla fine aveva dato i suoi frutti.
Tuttavia, i suoi occhi che brillavano, mi fecero venire il sospetto che non ammirasse Graham solo come insegnante e spadaccino.
-Posso chiederti se, per caso, Graham ha... qualcuno? Una fidanzata, una promessa...
Bingo! Mentre lei arrossiva come un pomodoro, io mi aprivo in un sorriso sempre più grande! Non mi stupivo che avesse fatto colpo, era un bell'uomo, affascinante ed anche un buon partito! Molte avevano perso la testa per lui, ma a lui non era mai successo... per quanto ne sapevo, aveva avuto solo una breve relazione qualche anno fa con una ragazza che si era dimostrata frivola, alla fine.
-No, è liberissimo. Ti piace?
-Io... beh, sai, è che è così gentile con me e... ma non mi compatisce, mi tratta normalmente ma con dolcezza... forse è per questo...- era sempre più rossa! Io invece sempre più convinta che avrei indagato anche dalla parte opposta!
-Guarda che non c'è niente di male.
-Non lo so. Dopo quel che è successo mi sento in colpa a... ad essere... attratta... insomma... però...
-Graham è un uomo onorevole, premuroso... è come un fratello e gli voglio un gran bene. Ha un cuore puro. Quindi non c'è davvero nulla di male ad essere attratta da una persona così. Aggiungici il fatto che sia piuttosto bello...
La giovane aveva le labbra strette, e un po' mi fece tenerezza. Un po' riuscivo a capire il suo stato d'animo: si sentiva “sporca” a pensare ad un uomo in quel modo, a così breve distanza da uno stupro. Ma allo stesso tempo, l'uomo in questione la faceva sentir bene... ma sicuramente si domandava anche se fosse davvero pronta ad un'eventuale relazione. Era una situazione difficile e delicata...
-Però non credo che lui sia interessato. Mi sta aiutando perché come dici è generoso, è un brav'uomo...
-Se vuoi posso parlare io con lui. Senza ovviamente dire nulla di questa conversazione... sai, per capire cosa pensa di te.
-Davvero lo faresti?
-Se è ciò che vuoi, certo.
-Ho qualcosa che non va, secondo te? Sono una... una...
Scossi la testa, ben sapendo com'era pronta a definirsi. “Puttana”, o comunque un sinonimo. E non doveva nemmeno pensarlo.
-Non hai nulla che non vada. So che non è lo stesso, ma quando è successo a me... mi sono avvicinata di più a Killian. E ora, dopo averli affrontati, dopo averlo rivissuto... avrei dovuto provare un certo pudore, immagino. Invece appena arrivati a Rosscarbery mi sono concessa a lui. Non... non del tutto, però abbiamo fatto alcune cose... cioé, lui a me principalmente. E non me ne sono vergognata affatto, è stato bello... penso ci si senta così, con l'uomo giusto.
Forse adesso ero arrossita anch'io, ma in fondo... in fondo eravamo tra donne. Con chi altrimenti avrei potuto fare questo genere di confidenze? Non di certo con Graham o August!
-Oh... ma non è... proibito? Prima del matrimonio. Cioé...
-Beh... teoricamente è peccato, suppongo. Ma è il mio corpo, scelgo io cosa è giusto. E lo stesso vale per te, Ruby. Non devi sentirti in un certo modo solo perché è appropriato.
-Hai ragione. Grazie, Emma. Ci penserò su ma... intanto sì, mi piacerebbe sapere cosa pensa Graham di me.- sorrise infine, più rilassata. E mi sentii così anch'io mentre ricambiavo. Più tranquilla, più leggera. Dirlo ad alta voce, mi aveva ulteriormente convinto che non ci fosse nulla di sbagliato nel fare le proprie scelte, nonostante alcune “regole”, scritte o non scritte. Ero una donna libera, e finché la mia libertà non nuoceva a quella di un altro, non aveva limiti. Al diavolo le regole, le convenienze, tutto quello schifo.
Al diavolo mio padre, che voleva scegliere per me e vendermi ad un principe che non desideravo!
Adesso avevo la certezza che la follia che avevo in mente non fosse poi così “folle”. Se anche lui fosse stato d'accordo... perché no?
Decisi quindi di condividere il mio piano con l'amica ritrovata, anche perché per metterlo in atto, il suo aiuto mi avrebbe fatto molto comodo. Mi fidavo.
-Ruby, devo dirti una cosa... e avrei bisogno del tuo aiuto. Ma non dovrai farne parola con nessuno.

 

***


KILLIAN POV

Emma mi aveva chiesto di aspettare, e così avevo fatto. Tuttavia erano passate tre ore ed io iniziavo ad essere davvero impaziente, oltre che assonnato. Chissà di cosa si trattava: doveva essere importante però. In positivo o negativo? Purtroppo ero più propenso verso la seconda, visto il suo comportamento... ma davvero non avevo la minima idea di cosa aspettarmi.
Non riuscivo neanche a far nulla, tanto ero nervoso. Né leggere, né aggiornare il mio “diario di viaggio”. Ero seduto sul letto come un babbeo, con lo sguardo fisso verso la finestra, in attesa di sentire il cigolio della porta che si apriva dietro di me.
Mi ero messo in guai seri: come avevo potuto permettere a me stesso di innamorarmi dell'unica donna che non avrei mai potuto avere? Ed in così poco tempo! Non sapevo davvero dire a che gioco stesse giocando con me il destino, ma non potevo negare di essere frustrato.
Prima mi toglieva mia figlia, poi mi dava una speranza per riaverla, mi dava l'amore... pur essendo chiaro che me lo avrebbe tolto. Sapevo bene di non essere perfetto, ma d'altra parte non avevo fatto nulla di male per meritare uno “scherzo” simile.
Quei giorni passati con Emma mi avevano dato un piccolo assaggio di come avrebbe potuto essere la mia vita con lei. Pur essendo molto giovane, non era spaventata dal fatto che avessi una figlia adolescente. Aveva addirittura voluto festeggiare insieme a me...
E per un attimo, il tempo di un battito di ciglia, avevo visto noi tre nella mia casa della Cork di 500 anni dopo. Seduti stretti sul divano davanti al fuoco, a ridere... come una famiglia. Ma era una visione che mi faceva troppa paura: mi rendeva felice e mi spezzava il cuore allo stesso tempo.
Quello che potevo fare era vivere il presente nella consapevolezza che il futuro fosse estremamente incerto. Accettarlo fino in fondo e poter così godere appieno di ciò che avevo in questo momento. E viverlo con gioia, senza alcun rimpianto... perché era giusto così. Perché era ciò che volevo insegnare a mia figlia. Di vivere appieno ogni momento, dal più prezioso al più insignificante, senza reprimerlo per paura del futuro.
Pur aspettandola, sussultai quando finalmente entrò nella stanza. Mi voltai, e mi raggiunse accomodandosi accanto a me dopo aver chiuso la porta. Aveva un'espressione seria in viso, e mi prese una mano stringendola, come per farsi forza.
-Oggi quando siamo arrivati e sono andata a salutare i miei... beh, come avrai capito non li ho salutati. Stavo per farlo, ma li ho sentiti discutere e... mi sono fermata davanti alla porta. La situazione è grave, Killian, più di quanto credessi. Temo che mio padre abbia davvero deciso di darmi in sposa a Neal...
-Che... cosa?
Mi arrivò come una secchiata di acqua gelida e sbarrai gli occhi.
-Ha detto che sono l'erede al trono e conosco i miei doversi. Che so che il matrimonio è in molti casi un contratto... un contratto di cui al momento abbiamo bisogno per sopravvivere. Ha detto che magari io e Neal possiamo fare un figlio, e se il mio legame con te è abbastanza forte tu mi aspetterai... e dopo aver fatto un erede, potremmo trovare una soluzione per sciogliere il mio legame con lui.
-Emma, stai... insomma, non può essere. Tuo padre... non potrebbe farti una cosa del genere. Forse ne stavano solo parlando, forse lo ha detto in un momento di...
-Mia madre stava cercando di farlo ragionare, ma lui non ha voluto sentire nulla. Le ha detto che me ne parlerà domani e che dovrò capire e accettarlo.
-Swan...
Non seppi che altro dire. Ero incredulo. Senza parole. Assolutamente impreparato a quella rivelazione; suo padre mi era sembrato un brav'uomo. Nonostante tutto, avevo pensato che amasse troppo sua figlia per costringere a sposare un uomo che non desiderava... soprattutto dopo ciò che le era accaduto!
Mi ero sbagliato di grosso.
-Le rivolte di Munster vere e proprie inizieranno nel 1569, Emma.
Sapevo che parlare del futuro non era una buona idea, sapevo che avrebbe potuto portare guai. Ma non potevo, non potevo assolutamente lasciare che venisse sacrificata.
-Fino ad allora manterrete l'indipendenza, in un modo o nell'altro.
-Cosa stai...
-Che non devi sposare Neal.
-Non voglio sposare Neal. Ma Killian...ok,  io ti credo, ma non importa. I miei non lo farebbero e ti darebbero del pazzo, ed in più... credo che il futuro non sia mai certo anche se... se tu vieni da lì ed è scritto. Sai quanto me che la storia non è sempre precisa, ci sono anni di cui si sa molto poco... a volte, perché non succede nulla. Ma altre, perché i ricordi sono stati per qualche ragione persi. Tu saresti pronto a mettere la mano sul fuoco che se ora non creiamo un'alleanza, non ci rimetteremo?
Abbassai lo sguardo. No, non ero pronto. Perché aveva fin troppa ragione, perché per quanto ne sapevo non c'erano molti documenti sulla storia d'Irlanda di quegli anni... e no, non potevo giurare che il motivo fosse il primo che aveva citato. Ma allora...
-Quindi... tu... accetterai?
-Dovrei. Sono l'erede al trono, anche se non vuoi dirmi nulla di ciò che sai su di me e la mia famiglia. Ma sono l'erede e questo è un dato di fatto. E dovrei pensare al bene del popolo prima che al mio, dovrei fare ciò che è nell'interesse di tutti.
Tranne il tuo! Avrei voluto gridare. Come facevo ad accettare che la donna che amavo sposasse un uomo che non amava, figlio di un re che metteva i brividi solo a guardarlo? Che razza di vita avrebbe potuto avere? Come diavolo avrei fatto a tornare alla mia epoca, sapendo di lasciarla infelice?
-Il fatto, Killian, è che non sono la persona giusta per guidare il regno, perché non sono pronta a sacrificarmi così. Sarà egoistico da parte mia, lo so... ma non voglio. Non posso.
-Quindi... mi stai dicendo che...? Vuoi scappare?
-No. Ho bisogno di un favore enorme. So che è una follia, so che è... assurdo, so che mi darai della pazza. Ma sono pronta a fare qualunque cosa in cambio, dico sul serio. Puoi chiedermi tutto.
-Tesoro- sussurrai, prendendole entrambe le mani -Non hai ancora capito che per te farei di tutto? E non voglio nulla in cambio, non scherzare. Che devo fare?
-Ho... ho bisogno... ho bisogno che tu mi sposi. Domani.



 

Angolo dell'autrice;
Ciaoo! Eccomi anche con questo aggiornamento, approfitto del momento libero che ho visto che fino a mercoledì prossimo sarò impegnata, ho gente a casa.
Emma è rientrata e subito, pur senza saperlo, suo padre l'ha delusa di nuovo con quelle parole. E' rimasta ferita e come darle torto? Non è stato bello ciò che ha sentito... così ha deciso di agire a modo suo, adesso.
Alla cena ha fatto finta di nulla ed i genitori erano così contenti di riaverla a casa che non hanno fatto troppo caso al fatto che si sia arresa tanto facilmente sul rimandare le questioni importanti all'indomani.
Ruby invece sta meglio, e sembra che con Graham... potrebbe nascere qualcosa, chissà. Sta passando molto tempo con lui. Emma la vede molto simile a lei, tanto che è riuscita a farle confidenze abbastanza intime... e si è fidata a svelarle il suo piano, sperando possa aiutarla.
Killian invece ha avuto fin troppa pazienza ahaha ovviamente ha capito subito che qualcosa non andava ma non voleva forzare Emma a parlare prima che fosse pronta. 
Ovviamente non ha voluto crederci, tanto che istintivamente le ha svelato un pezzetto di futuro, pur sapendo che fosse pericoloso. Ma lei ha ragione, i genitori non gli crederebbero così facilmente. Così gli ha fatto probabilmente venire un infarto ora, col suo piano... xD Vedremo come reagirà nel prossimo capitolo.
A presto, un abbraccio! :*
   
 
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