Akito odiava l'estate, il caldo opprimente, il sudore che gli faceva attaccare i capelli al viso e i vestiti al corpo, o il fatto che potesse dormire solo con il condizionatore acceso. Di tutte le stagioni che c'erano era quella che odiava di pił, quella che non avrebbe mai voluto, quella che, per colpa di un uragano dai capelli rossi si era ritrovato a bramare. Non che avesse cambiato i suoi gusti in fatto di stagioni, ma gli piaceva vedere la sua Sana in giardino, in pantaloncini e canotta intenta a mangiare una fetta d'anguria, come se fosse una bambina felice.