Se c'era una cosa che Sana amava di più al mattino era vedere il suo Akito addormentato. Si perdeva per interi minuti a osservare il suo volto, il suo petto che dolcemente si alzava e abbassava al ritmo di un respiro regolare. Avrebbe potuto passare la vita a non far altro che osservare i suoi capelli del colore dell'oro, a disegnare con la punta delle dita i suoi contorni.
Sei così bello.
Smise solo quando un paio d'occhi ambrati con si aprirono per posarsi su di lei. Miele che si perdeva nel cioccolato.
“Buongiorno dormiglione.”
“A me sembra di essere sveglio.”
Le rubò il primo bacio della mattina.