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Autore: Aurora M Tepes    21/07/2009    4 recensioni
Sephiroth riceve finalmente una missione... un po' fuori dall'ordinario.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sephiroth
Note: Traduzione, OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Babysitting
di Aurora M. Tepes
tradotto da: Shinra

Capitolo 2: Pistole, fornelli e tinture per capelli

Note dell'Autrice: Di nuovo: Sephiroth ha 20 anni, Loz 10, Yazoo 7, Kadaj 5. Alcuni capitoli saranno angst-introspettivi (principalmente perché mi diverto un mondo a giocare con personaggi come Yazoo!) Vi avviserò in queste note se un capitolo in particolare sarà angst, non saranno capitoli importanti al fine della trama (quale trama? XD n.d. Traduttrice), quindi se vi seccate potete anche saltarli.
Disclaimer: sempre quelli.

Finalmente, dopo circa un'ora, Sephiroth era riuscito ad arrivare al suo appartamento tutto d'un pezzo (dopo aver evitato la catastrofe per un soffio quando Kadaj gli era saltato addosso impossessandosi del volante) e a trascinarvi dentro i tre bambini. Loz era stato facile da persuadere con la promessa di gel per capelli e pizza, Yazoo era ormai entrato in uno stato semi-catatonico, e di conseguenza non aveva fatto storie, ma era stato quel diavoletto di Kadaj a causare più problemi! Sephiroth pregò che il padrone di casa non vedesse i graffi delle sue unghie sui muri. Gli piaceva davvero il suo appartamento, e avrebbe preferito non essere buttato fuori... di nuovo.

In ogni modo, il grande SOLDIER era riuscito a portarli nel piccolo locale. Com'era giusto che fosse, non appena aveva infilato dentro anche Kadaj, ci mancava poco che inciampasse su uno Yazoo che aveva pensato bene di sedersi nel bel mezzo del corridoio guardando il muro in una confusa contemplazione del... nulla. Loz sembrava essere particolarmente interessato alla cucina... non era un bene!

“Loz! Vieni qui!” lo richiamò subito Sephiroth oltrepassando Yazoo e adagiando Kadaj sul sofà. Loz ritornò subito nel soggiorno, tirando su col naso. Yazoo allora si alzò, raggiunse Loz e asciugò le lacrime che rigavano il volto del bambino, come per dirgli di non piangere. “Adesso parleremo delle regole della casa. Vivrete qui con me per un mese, e se non volete combinare pasticci farete bene a prestare attenzione a quello che sto per dirvi. Regola numero 1: Non-- Cosa c'è Kadaj?”

“QUANT'È LUNGO UN MESE?” chiese Kadaj. Sephiroth alzò gli occhi al cielo.

“30 giorni, (o 31, ma fortunatamente solo 30 questo mese!) Adesso, regola numero 1: Non-- Sì, Kadaj?”

“QUANT'È LUNGO UN GIORNO?”

“24 ore. Regola numero 1... cosa c'è, Kadaj?”

“QUANT'È LUNGA UN'ORA?” Sephiroth stava fumando. Di rabbia.

“60 minuti. Regola numero 1...” Sephiroth emise un grugnito, ovviamente nel disperato tentativo di trattenere la rabbia che provava nei confronti del viso angelico di Kadaj mentre per l'ennesima volta si interrompeva dicendo, “Sì, Kadaj?”

“QUANT'È LUNGO UN MINUTO?”

“60 secondi. DICEVO, regola numero 1--”

“DEVO ANDARE AL VASINO!” gridò Kadaj. Sephiroth era livido.

“Puoi andare al vasino dopo che vi spiegherò le regole. Regola numero 1: Non--”

“MA DEVO ANDARCI ADESSO!”

“ASPETTA! Quindi... regola numero 1: Non entrare mai nella mia stanza da letto. Regola numero 2: non interrompermi. Regola numero 3... mi stai ascoltando Yazoo?” Yazoo si limitò a continuare a guardarlo come se lui non ci fosse. “Facciamo finta di sì. Regola numero 3: fare sempre quello che dico. Regola numero 4: rispondermi quando vi chiedo qualcosa o quando vi parlo. E regola numero 5: stare fuori dai piedi. Apposto, Kadaj, il bagno è al primo piano sulla destra... Kadaj?” Sephiroth si guardò intorno. “Loz, dov'è Kadaj!” Loz stava singhiozzando di nuovo. Yazoo si mosse per asciugargli le lacrime, ma Sephiroth fu più veloce e lo fermò.

“Ba... ba-ba-ba...bagno...” sussurrò Loz tra i singhiozzi. Sephiroth si incupì, lasciò andare Yazoo e si precipitò verso il bagno. Appena in tempo per sentire il suono dello sciacquone e vedere Kadaj che usciva con aria soddisfatta.

“CIAO SIGNOR SEPHIROTH!” disse allegramente. Sephiroth sospirò e guardò fuori dalla finestra: il sole era già tramontato. Aveva saltato la cena? Al diavolo. Fece un profondo respiro prima di afferrare Kadaj per un polso e trascinarlo al piano di sotto.

“Mangeremo pizza stasera, dopodiché andremo a letto.” annunciò. Poi guardò l'orologio. Le 21. Entrò nel panico.

Hojo mi ammazza!

“Uh... be', ripensandoci salteremo la cena e andremo subito a letto!” si affrettò ad aggiungere. Sentì qualcosa trattenergli il mantello. Guardò in basso e vide Yazoo intento a fissarlo. “Cosa c'è?” Yazoo spostò il suo sguardo in direzione della cucina. “Cosa? Vuoi mangiare?” Yazoo annuì lentamente, sempre con il suo sguardo vacuo. “Ma è già passata l'ora in cui dovreste essere a letto!”

“L'ora in cui dovremmo essere a letto?” domandò Kadaj incuriosito. Sephiroth si schiaffeggiò mentalmente.

“Niente cena stasera!” dichiarò. Sentì i singhiozzi cominciare e aggiunse, rivolto a Loz, “E NIENTE PIAGNISTEI!” Loz scoppiò in lacrime. Yazoo gli tirò di nuovo il mantello. “COSA?” Yazoo guardò di nuovo la cucina. “Ho.Detto.No.” Kadaj cominciò a fare i capricci. Yazoo si limitò a fissarlo con quegli occhi grandi e tristi che sciolsero il cuore di Sephiroth. (N/A: Sì, Yazoo usa la tecnica degli occhi pucciosi.) Sì dimenticò delle istruzioni di Hojo, si dimenticò del suo allenamento da SOLDIER sull'essere sempre spietati e irremovibili. Voleva solo rendere quei bambini felici. Yazoo piegò la testa da un lato e sorrise, guidandolo in direzione della cucina.

“SÌ! FRITTELLE!” gridò Kadaj, superando in un attimo la sua crisi di pianto. Loz sorrise.

All'improvviso fu come se l'incantesimo si fosse spezzato e Sephiroth ritornò in sé. Scosse violentemente la testa e lasciò andare la mano di Yazoo.

“No! Niente frittelle! Niente pizza! A letto! Subito!” urlò. Yazoo lo guardò di nuovo con i suoi occhi pucciosi. “Non funzionerà con me, tu piccolo... Ma penso che una cena a quest'ora non vi farà troppo male...” Yazoo mantenne gli occhi pucciosi fissi su di lui in caso Kadaj avesse fatto qualcos'altro di stupido, mentre Sephiroth, che si muoveva come se fosse un sonnambulo, iniziava a prepare pizza-frittelle. PIZZA-FRITTELLE!

[N.d.T.: Gli americani distinguono in Pizza pancakes e Pancakes quelle che noi chiamiamo analogamente Frittelle, che siano dolci o salate. Ero indecisa se tradurre il termine con “Frittelle di pizza” o “Pizza fritta” o “Pizza-frittella”. A causa delle discussioni che seguiranno tra i personaggi mi è sembrato più opportuno lasciare almeno la parola “frittelle” inclusa... Oltretutto l'immagine di una Pizza-frittella sembra molto suggestiva, e rende bene l'idea, non sembra anche a voi? Ovviamente a me è venuta voglia di frittelle... Accetto suggerimenti per migliorare la traduzione!]

“Yazoo!” si lamentò Loz, “Io voglio la pizza, non le frittelle!” Kadaj nel frattempo sembrava essere posseduto dalla tarantola.

“Frittelle! Frittelle! Frittelle! Frittelle!” gridava. Yazoo disinnescò gli occhi pucciosi e si mise a guardare confuso un Sephiroth che continuava a preparare pizza-frittelle...

Sephiroth fischiettava allegramente mentre ultimava le pizza-frittelle e le inondava di sciroppo. Ne mise tre per ogni piatto, depose i piatti sul tavolo e procurò latte e forchette. Loz si sedette e cominciò a singhiozzare. Kadaj continuava a urlare “Frittelle!” picchiando il pavimento con mani e piedi. Yazoo restava immobile al centro della stanza, confuso, con la classica espressione di chi è appena caduto dalle nuvole. Sephiroth stava per cominciare a mangiare quando l'incantesimo si ruppe... di nuovo.

“Aspettate un attimo... perché sto mangiando... PIZZA-FRITTELLE! È una cosa disgustosa!” esclamò. Loz fece spallucce, smise di piangere e cominciò a mangiare.

In realtà, come Loz dovette ammettere, il gusto era molto buono. Kadaj continuava a urlare a vanvera e picchiare la gamba di Sephiroth. Yazoo non si era mosso di un passo. Sephiroth sollevò di peso Kadaj e lo guardò storto.

“Cosa sta succedendo qui!” domandò. Kadaj non smetteva ancora di urlare. Sephiroth lo lasciò perdere e si voltò verso Yazoo. “Tu! Tu mi hai fatto fare tutto questo! COME HAI POTUTO! Non sapevi che le pizza-frittelle sono uno dei più grandi abominii della storia del mondo intero!”

Yazoo si limitò a continuare a fissarlo con la sua espressione grave e confusa. Sephiroth si inalberò.

“Cosa c'è che non va! Siete tutti matti qui!” esclamò. Il suono di una forchetta che cadeva sul pavimento.

“M-m-m-m-m-matti?” Loz singhiozzò ancora. Sephiroth ne aveva abbastanza.

“A LETTO! ADESSO!” urlò. E si precipitò fuori dalla stanza. Poco dopo i tre bambini sentirono sbattere la porta della sua camera. Kadaj fece spallucce e iniziò a mangiare anche lui un po' di pizza-frittelle. Yazoo restò immobile a fissare il vuoto.

“Abominio?” sussurrò con cautela. Loz scese dalla sua sedia, si asciugò le lacrime e lo aiutò a sedersi a tavola.

“Non preoccuparti!” esclamò Kadaj con la bocca piena. “Tornerà...” ingoiò il boccone e sorrise malignamente.

---

Sephiroth si svegliò il mattino dopo ed entrò nel soggiorno... inciampando ovviamente su uno Yazoo che aveva deciso di sedersi comodamente nel corridoio (di nuovo). Sephiroth imprecò e si diresse verso il bagno. Sentì dei passi zompettare in giro per la casa. Dopo che si fu lavato la faccia e i denti (rito durante il quale non si guardava neanche allo specchio), alzò lo sguardo e realizzò che qualcosa era decisamente fuori posto!

Si precipitò nel soggiorno, ma si fermò quasi subito. L'aria era impregnata dall'odore di pancetta, biscotti e frittelle in via di cottura. Ma proprio lì, nel bel mezzo della stanza e con un espressione praticamente assente, c'era Yazoo... con una pistola. Kadaj uscì dalla cucina, guardò Sephiroth e scoppiò a ridere. Loz allungò la testa oltre i fornelli e soffocò una risata.

“Meglio controllare il forno per assicurarsi che i biscotti non brucino!” dichiarò prima di scomparire di nuovo.

“Yazoo, posa quella pistola! Loz, stai lontano dal forno! Kadaj, COSA DIAVOLO HAI FATTO AI MIEI CAPELLI!?” gridò Sephiroth.

Yazoo era intendo a fissare il muro come se questo non ci fosse, ma obbedì e poggiò la pistola sul pavimento. Loz uscì i biscotti dal forno (ultimi della loro colazione), e si allontanò da quest'ultimo. Kadaj continuò semplicemente a ridere. I capelli di Sephiroth erano... rosa.


Anteprima del capitolo 3: “Dimmi, perché hai paura delle banane?”

Note della Traduttrice: Dopo aver finito di tradurre questo capitolo ho realizzato di aver lasciato le polpette sulla piastra e le ho trovate un po' bruciacchiate! (Tanto per restare in tema.) Aspetto commenti e critiche sulle Pizza-frittelle... >_>
  
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