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Autore: Iva27    21/07/2009    2 recensioni
Destino....ancora quella stupida parola. Non riuscivo a credere che ancora ci pensavo. Ormai davo per scontato che non esistesse. Ma quando devi fare una scelta importante si prova conforto a sapere che magari la tua strada è tracciata e tu la dovrai solo seguire. Per non sentirsi persi, non ritrovarsi a chiedere "cosa fare? dove andare? cosa cercare?" tante domande e nessuna risposta. Questo è il continuo della mia prima fanfictions destini. Spero che qualcuno la legga e che piaccia..... aspetto recensioni, mi raccomando. baci!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Destini'
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Quarantacinquesimo capitolo: quegli occhi...


Sorrisi.

-sei molto coraggiosa, devo ammetterlo.

O molto imprudente. Ti posso chiedere perchè mi hai seguito così tranquillamente?- chiesi curiosa.

Avevo molte informazioni su questa ragazza attraverso i ricordi di Rose e mi era sembrata intelligente, anche se troppo ingenua.

-perchè volevo vederti- mi sorprese rispondendo.

-vedermi? Eccomi qua! ti piace come ho trasformato il corpo della tua cara cugina?- dissi sprezzante.

Volevo vederla guardarmi con odio o paura.

Volevo vederla piangere e supplicarmi, mai mi sarei aspettata di vederla sorridere. 

Mi guardò con sguardo serio, però.

-sono cambiamenti che si possono riparare con la magia. 

Appena avrà ripreso pieno possesso del suo corpo- mi disse.

-non mi piaci ragazza. Sei troppo spavalda per i miei gusti. Sai cosa ti farò ora? 

Ti strapperò il cuore.

Ti squarterò e ti ridarò pezzo per pezzo al tuo caro Stone. E appena lui sarà colpito dal dolore di averti perduto, io ucciderò anche lui. L'amore è un grande errore.

Ti indebolisce. E l'amore fraterno e ancora più assurdo.

Ma sono sicura che dopo aver ucciso sia te che Scorpius anche l'anima della povera Rose morirà, perchè sarà il suo corpo a uccidervi, e allora diventerà solo mio il suo potere!- esporre il mio piano forse era un po' avventato. Ma speravo di vedere paura nei suoi occhi.

E invece non ne trovai. Mi guardava con sguardo di commiserazione.

-devi aver sofferto molto nella vita- mi disse. I

o mi infuriai.

-non ho bisogno di una psichiatra. Prostati ai miei piedi e pregami di non farti del male, ora- dissi mentre creavo una frusta di energia nera e la impugnavo con la mano destra. Lei chiuse gli occhi. La feci schioccare e li aprì, puntandomeli addosso.

-farai più male a te stessa che ha me- sussurrò.

Per poco non mi cadde dalla mano la frusta per l'assurdità. Mi misi a ridere e poi la guardai freddamente.

-devi essere molto masochista- e la colpì sul braccio.

Gli lasciai una bruciatura nera dal polso fino a gomito, strappandogli anche un po' di pelle.

Lei gemette e si ritrovò a terra, inginocchiata.

Strizzò gli occhi per il dolore e io risi estasiata.

Ma sentivo davvero qualcosa di diverso. Un dolore dentro, vicino alla bolla dove si trovava Rose.

Ma era un dolorino, minuscolo.

Non ci pensai minimamente. E la colpì di nuovo.

Volevo vederla soffrire.


*****


Lo sentì quasi. Un dolore acuto al cuore, come una frustata. 

E cambiai obiettivo. Non seguì più l'odore di Serhavha che si era divertita ad andare in una dimensione e in un altra per sviarmi, ma seguì il profumo dell'unica persona che avesse risvegliato il mio cuore, se ce l'avevo davvero.

Quello che trovai però non era altro che sangue e una scritta. 

raccoglierai solo pezzi di lei”

strinsi i pugni forte facendomi male.

Il cuore che ero sicuro di non avere adesso mi faceva male, un male dell'anima. Guardai il cielo pensando che chiunque mi avesse creato ora stava ridendo della mia sofferenza.


*****


La vidi da lontano e la rincorsi. Era Lily, ne ero sicuro.

Ma quando girai l'angolo il dolore e la paura mi invasero. Lily era appoggiata al muro, seduta in una distesa di suo sangue. Aveva la maglietta strappata e tagli e bruciature nere dalle quali colavano ancora sangue rosso scuro.

E accanto a lei c'era una ragazza totalmente diversa da Rose. 

Ma qualcosa mi ricordava ancora Rose.

Non erano di certo gli occhi, che invece del suo castano bellissimo erano un nero troppo scuro.

Non erano neanche i capelli, che erano lisci e biondi, totalmente diversi da quelli meravigliosi ricci e rossi di Rose. I lineamenti anche erano modificati, ora sembrava una di quelle spigolose modelle che mi sembravano più manichini che altro. 

Però sentivo ancora la sua presenza. Per quanto piccolo e forse insignificante per qualcuno.

Era come una sicurezza. Sapevo che dentro quel corpo era rimasta l'anima di Rose. Sapevo che lei c'era ancora. Ignorandola però andai da Lily.

Era svenuta.

Guardai con orrore le ferite che sembravano ancora più brutte così da vicino. 

La risata acuta di Rose mi sorprese. Non aveva neanche più la sua voce.

-non è morta, non ti preoccupare.

Morirà solo quando gli lascerò il cuore al suo amato, come ricordo. 

Adesso andiamo- e detto questo ci rinchiuse in una specie di bolla per poi scomparire.

Il luogo dove ci trovavamo sembrava una caverna.

Intorno a noi nient'altro se non muri di pietra.

Sembrava non avere neanche l'entrata.

La luce proveniva da una fiamma blu che aveva fatto comparire la vampira, che illuminava quindi di uno spettrale azzurro strano tutto.

Una mano sul collo di Lily e ringrazia il cielo di sentirla ancora respirare. 

Ma stava perdendo un sacco di sangue.

Guardai verso la nostra rapitrice. Non sapevo esattamente che fare ma dovevo fare qualcosa.

-posso curarla? Guarda che non resisterà ancora per molto. Stà perdendo troppo sangue- mi ripetei.

Lei rise maligna, una risata che faceva venire i brividi lungo la schiena.

-non ti preoccupare per lei. Ora la lasciamo qua, stai sicuro che quando torniamo sarà ancora viva.

Tu devi portarmi dove ci sono le altre scatole.

Devo liberare tutte le povere anime che quel mostro ha catturato. 

Così potremo radere al suolo tutto l'universo!- esclamò.

-tu lascia libera Rose. Prendi il mio corpo, fanne quel che vuoi ma lascia stare lei- dissi guardandola con intensità.

Lei mi si avvicinò e mi poggiò una mano sulla guancia.

-vedrai cosa farò di te, dopo. Ma prima mostrami dove sono le altre scatole.

E poi tu e Rose starete di nuovo insieme, dove io non vi potrò fare nulla- mi promise.

Io non gli credetti. Pensavo di aver capito dove intendeva e questo garantiva sia la mia morte, di cui mi importava poco, sia la morte di Rose, che invece era insopportabile.


*****


Quando vidi tutte quelle scatole vidi tutto il mio piano sviluppato. Altro che mondo, altro che universo, saremo potuti andare anche al di là, disintegrando tutto l'impossibile e l'inimmaginabile.

Mi voltai verso Scorpius. Dovevo ucciderlo ora, in modo da vedere morire anche l'altra anima nel mio corpo.

Mi voltai verso di lui decisa, con una spada in mano. Avevo deciso che il modo migliore per ucciderlo era questo. Così come per la frusta con Lily sapevo di procurare più dolore e quindi la morte immediata di Rose uccidendo con un colpo di spada il uso amato.

L'avevo sentita già gemere disperata quando avevo torturato Lily.

Sorrisi immobilizzandolo con la magia. Mi aspettai uno sguardo d'odio. 

A differenza di Lily me ne aveva lanciate molte che mi avevano, diciamo, accontentato.

Ma adesso lo guardavo guardami con uno sguardo che non avevo mai visto. 

Non sapevo neanche definirlo per quanto mi era estraneo. Ma mi fece male.

Con un ringhio di dolore feci entrare piano la punta della spada nello stomaco di Scorpius. Lui, pietrificato non fece niente, ma mi guardò con quegli occhi.

Un dolore lancinante mi feve quasi gemere.

Feci entrare di un centimetro ancora la spada....


****


Non sapevo il perchè, non sapevo neanche precisamente come avessi fatto. 

Ma la figura che prima mi sovrastava costringendomi a terra ora non c'era più.

L'avevo colpita e sbattuta contro la barriera, che l'aveva disintegrata.

Un dolore al cuore mi faceva gemere e guardare quello che guardava il corpo era terribile.

Quel ragazzo, mi aveva riacceso il cuore.

Il suo sguardo mi aveva permesso di liberarmi.

E adesso però stava morendo. Per mano mia, diciamo.

Mi ribellai. Non potevo farlo. Colpì lo scudo con la magia ma oltre a fare male alla mia prigione fece male anche a me. Vidi la spada traballare mentre io tremavo.

Ma strinsi i denti. Dovevo continuare a lottare.

Quegli occhi mi guardavano ancora con immenso amore.


*****


Vederla in quello stato era orribile.

L'odore di sangue, la sua anima che aleggiava quasi fuori da lui perchè era così vicina alla morte che si sentiva quasi libera da quel corpo che gli procurava invece molto dolore. Presi a sudare mentre combattevo contro il mio primo istinto, saltarle addosso.

Ma non ci riuscivo.

Ero troppo affamato.

La caccia mi aveva stressato e distratto troppo dal mio normale equilibrio. 

Non ero più lo Scorpius di prima.

Ora ero semplicemente un dissennatore affamato, un vampiro che si voleva dissetare, un mostro che voleva cibarsi della sua carne.

Mi inginocchiai accanto a lei pronto a colpirla.

Quando lei alzò lo sguardo su di me.

Quegli occhi.

Come potevo farle del male? Come potevo ignorare quegli occhi che mi tormentavano tanto. Perchè quegli occhi non vedevano il mostro, non vedevano il mio aspetto, mi guardavano oltre, cercavano qualcosa che avrei detto non esistesse. 

Ma che adesso avevo la prova esistesse.

Contro ogni logica, contro ogni mio volere, gli presi il viso tra le mani, con dolcezza. Mi persi un secondo nei suoi occhi, poi lei li chiuse, ormai sfinita. In preda al panico la lasciai andare e presi a cercare di curare le sue magie.

Ma sapevo solo un incantesimo che curava una ferita alla volta.

Sarei davvero riuscito a salvarla? mi chiesi disperato curando una ferita per volta.


****


Il dolore era terribile. Mi faceva contorcere e mi gemere di continuo. 

Vomitai anche sangue, stringendo l'elsa con violenza e odiando con forza quella mostriciattola che mi stava facendo tutto questo.

-muori- dissi tra un gemito e l'altro e spinsi completamente la spada contro Scorpius. Entrò e uscì, e mentre anche il mio dolore mi attraversava così forte da farmi gettare a terra disperata, vidi anche lui gemere, libero dal mio incantesimo. 

Lo guardai con orrore.

Il dolore era diventato diverso e più complesso.

Perchè si era spezzato l'incantesimo?

L'incantesimo di spezzava solo quando...


*****


La richiamai con forza. L'anima nera che stava morendo in quel corpo lo abbandonò totalmente. Sorrisi freddamente all'ombra nera. Poi la mangiai.

Era finita.

Rose, o meglio quello che era il suo corpo, si accasciò a terra svenendo. 

Lily mi indicò Scorpius.

-salvalo, stà per morire- mi disse disperata.

Io lo guardai. Presi la spada per l'elsa e gliela sfilai. Poi mi misi all'opera. 

Non pensavo seriamente sarei riuscito a salvare vite. E adesso non volevo mica diventare il medico di turno. Ma lo curai e anche piuttosto velocemente. 

Ma aveva anche lui perso molto sangue. Vidi anche Lily, reggersi a malapena in piedi, accanto a Rose, per assicurarsi che fosse viva.

-andiamo a curarvi!- gli dissi. Lei mi sorrise. E scomparimmo tutti!


*********


Bene! E anche questo cap è finito! Forse siamo arrivati alla fine della storia! 

Il che mi dispiace (il che vorrà dire che se devo finirlo poi inzierò presto un seguito).

Avete visto come sono stata veloce, questa volta? E indovinate perché?

Perchè ho avuto due recensioni che mi hanno fatto sentire bene e mi hanno resa felicissima! Il capitolo mi è uscito di botta e molto fluidamente, come non mi succedeva da un po'! Quindi grazie mille Potterina 1993 e ValyBrick, e vi dedico questo nuovi capitolo a voi due! Grazie mille!

Ora devo andare a letto, per questo non vi posso salutare come vorrei, ma grazie ancora a tutti quelli che hanno letto. Un bacio enorme! 

Al prossimo cap (la data di pubblicazione dipenderà dalle vostre recensioni)!


   
 
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