Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Geliader    22/07/2009    5 recensioni
In buona sostanza è la ripresa, comica -o almeno si spera- di Breaking Dawn. ATTENZIONE: Questa storia contiene vampiri impotenti, serpenti intellettuali che parlano romanesco, banane, Voci Fuori Campo, licantropi burini, protagoniste folli, Zarri, scrittori suicidi e autrici con crisi ossessivo-depressive. Io vi ho avvisati XD
Genere: Commedia, Parodia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Breaking me Down

Breaking me Down

 

Trattini e Filosofi a Caso, con qualche Scrittore e una Pubblicità in Rosa nel Mezzo. Tutto Maiuscolo.

 

-Sesto Capitolo e Basta. Tanto non succede niente.-

 

Se un qualsiasi filosofo a caso (da Platone a Kant, o da Kant a Platone, come cacchio vi pare) avesse letto almeno due pagine di questa saga, avrebbe rivisto completamente le sue teorie sull’intelletto, sull’anima umana come scheggia di quella divina e, in generale, sugli umani come esseri dotati di ragione.

Mangiamo, scopiamo e dormiamo.

In questo o in altri ordini, ma il principio è questo.

Non ci credete? Beh, aprire a caso (quanto mi piace scrivere “a caso”!) il libro, per credere: “Bella fece fuori sette uova, un paio di omelette e quattro pernici inglesi, per condire il tutto con un’insalatina leggera”. “Bella saltò addosso ad Edward”. “Bella dormì per sedici ore filate.”

Oppure vari mix delle tre attività.

“Bella si addormentò con ancora la forchetta in mano, con la testa spiaccicata nel quinto piatto di lasagne che faceva fuori.”

“Bella crollò sul petto di Edward, prima di riuscire a violentarlo.”

“Bella non sapeva se scopare con Edward prima o dopo la merenda di metà mattina.”

E, infatti, Edward che non è umano, non mangia, non dorme e non ha voglia di fornicare (lo ammetto, questo verbo l’ho imparato solo ieri). . .

No, ripensandoci, il fatto che non abbia voglia di fornicare dipende solo ed esclusivamente dalla mogliettina che si ritrova.

E, ripensandoci proprio alla grande, oserei dire che il sopracitato filosofo a caso, non rivedrebbe tutta la sua filosofia, dopo aver letto due pagine di questo libro.

Andrebbe a impiccarsi nel pollaio, o si unirebbe ad una società segreta di scherzi telefonici.

Oppure, scriverebbe cazzate (rigorosamente A CASO) come faccio io.

Non avete mai provato?

Bottiglia.

Più a caso di così?

Va bene, lo so che devo scrivere qualcosa che assomigli vagamente a un nuovo capitolo in questa pagina.

Ma fa un caldo boia e quel capitolo è privo di trama.

Vabbé ci provo. Dunque. . .

 

Dopo l’orrenda esperienza della prima notte di nozze, Edward aveva escogitato un piano infallibile per evitare il ripetersi di quella suddetta orrenda esperienza.

Fingere che Bella fosse solo il parto della sua immaginazione. Che non esistesse, in realtà. Che fosse solo una sorta di bambola gonfiabile che si aggirava al di qua e al di là del confine tra la realtà e la fantasia. Che fosse un semplice agglomerato di atomi con funzioni celebrali pari a zero e con la profondità di pensiero di una pernice in amore.

“Emh-emh. Signora Stronza?”

 

. . .

 

“Sì, lei…la S.S. La Signora Stronza davanti al computer. Sono la Voce Fuori Campo numero 719645 + 1 e volevo rettificare un secondo una cosa, sa…”

 

Prego.

 

“Si tratta di pura burocrazia, sa…nulla di preoccupante…una sciocchezzuola….” La voce della Voce (ah-ah) si faceva sempre più fievole e tremolante via, via che andava avanti a snocciolare spiegazioni.

 

Ok, non ti farò esplodere/triturare/mangiare/uccidere etc., cara Voce Fuori Campo, ma per favore, arriva al dunque!

 

“Ok, sì Signora, grazie Signora. In effetti, Edward non dovrebbe fingere che Bella fosse un semplice agglomerato di atomi con funzioni celebrali pari a zero e con la profondità di pensiero di una pernice in amore.“

 

Perché no, di grazia?

 

“Perché lo è. È esattamente quello che è.”

 

E fu così che la Voce Fuori Campo numero 719645 + 1 esplose.

Non si interrompono le fanfiction per spiegare cose già note ai lettori, ecco!

Detto questo, sono aperti i provini per diventare la Prossima Voce Fuori Campo. Se avete tra i 18 mesi e gli 85 anni, il cervello vuoto, ripetete tutto quello che vi dicono, nessun titolo di studio, speranze nel futuro pari a zero, votate Berlusconi (*), la vostra massima aspirazione è fare la velina/il calciatore e/o farvi toccare il culo nei salotti tv, ma siete troppo brutte o delle mezze seghe a calcio e il Vostro Credito Residuo è pari a Zero- virgola- Zero euro, allora chiamate il numero in sovrimpressione. Stiamo cercando voi. E ricordate: ogni Voce Fuori Campo è unica e irripetibile. Entrate a far parte anche voi di questo unico mondo! (**)

 

Emh. Sono desolata. Per il rosa, intendo. Purtroppo abbiamo davvero bisogno di Voci Fuori Campo (ne faccio fuori troppe a capitolo) e il tipo di persone che stiamo cercando, di solito è attratto dal fucsia. Purtroppo il Ministero Per la Promozione delle Cazzate ci ha tagliato i fondi e il fucsia non me lo posso permettere. Sì, ho bisogno di soldi e non ho mai visto Parigi! A caso…

Scusate se divago, ma MI FA UN CALDO BOIA! E non riesco a rimanere concentrata.

Dicevamo…

Edward stava fingendo che Bella non esistesse.

“Amooooooooreeeee….”

Resta concentrato…

“Tesooooooorooooooooooo…”

Loro sono vicini. Ma non ti avranno. Resta concentrato.

“Cucciolooooooooooooooo…”

I Mitocondri. Sono qui. Sono in questa stanza. Ma non ti avranno. Resta concentrato.

“EDWARD! Porco di quel cazzo! Mi vuoi rispondere?!”

“Sì, vuoi dirmi qualcosa, tesoro?” chiese lui con l’aria più angelica del mondo. Ma significa che gli è spuntata l’aureola sulla testa, l’ultima frase?

Bella affilò lo sguardo. Le labbra si assottigliarono, per poi iniziare a tremarle pericolosamente.

“Mi stai prendendo per i fondelli?”

“Ma no, amore mio…”

“Edward.” Soffiò la P.P., la Pazza Psicopatica. “Mi stai prendendo per il culo?”

“No?” disse Edward, esitante, incerto su quale fosse la risposta giusta.

Le labbra di Bella presero a tremare ancora più violentemente finché il tremore fu talmente tanto da espandersi ad altre parti del corpo. Iniziarono a tremarle le spalle, le mani, i rotolini di cellulite…

“E-ecco! Ve-edi?” disse la ragazza singhiozzando.

Fece una pausa ad effetto, tirando anche su col naso per aggiungere ancora più pathos alla scena.

“Questa è la prova che non mi ami!” concluse, nascondendo la faccia tra le mani.

“Ma no…” iniziò Edward “Certo che ti amo…”

 

“Posso avere un catino per il vomito?” intervenne Bram Stoker.

“Ti posso cedere il mio” rispose Sheakspeare.

 

“Bella, mio piccolo fiorellino di campo, mio pasticcino al cioccolato ricoperto di crema lo sai che ti amo abbastanza da andare al Berchet, tra tutta quella gente che puzza...(***)” Continuò il Vampiro-che-ha-diciassette-anni-da-un-po’.

Ho notato che i trattini vanno un sacco di moda tra le scrittrici fantasy: tipo il ragazzo-che-è-sopravvissuto, colui-che-non-deve-essere-nominato, il-tagliolino-al-pesto-che-ho-mangiato, i-lettori-a-cui-sto-dando-fastidio, la-trota-nell-armadio, culo-chi-legge.

Bella, mentre io facevo prendere male il mio prossimo, non aveva ancora smesso di piangere.

“Bella, amore…” disse ancora Edward accarezzandole la guancia delicatamente (gli avverbi di modo puzzano) “Ti amo infinitivamente, alla follia, in tutte le lingue del mondo…”

 

“No, penso che il catino servirà a me-….” Disse Sheakspeare, trattenendo i conati, mentre strappava il catino a Bram Stoker.

“Infinitivamente non è nemmeno una parola!” gemette Bram, prima di agguantare la borsa di un’Aspirante Voce Fuori Campo e vomitarci dentro.

 

“Volete piantarla?!” abbaiò Edward irritato ai due scrittori. Tornò poi a rivolgersi all’adorata mogliettina “Amore…Bella…ti amo più della mia stessa vita….”

“Ma Ed, tu sei morto. Non vuol dire niente per te la tua vita!” ribatté Bella, con gli occhi pieni di nuove lacrime.

“No…non in quel senso…” provò a dire Edward, ma dovette rinunciare. La sconfitta va accettata, c’è poco da fare. Lanciò un’occhiataccia ai due scrittori, che stavano provando a montare un cappio rudimentale sull’asse del soffitto, sospirò e si rivolse per l’ennesima volta a Bella.

“C’è qualcosa che posso fare, per farmi perdonare?”

Le lacrime di Bella si fermarono all’istante.

“Beh.”

Edward mantenne un ostinato silenzio, mentre sentiva le goccioline di sudore scendergli lungo la fronte.

“Una cosa ci sarebbe.”

Il vampiro continuò a non dire dignitosamente niente, mentre Bella gli si avvicinava pericolosamente.

“E penso tu sappia di cosa si tratta.” Gli sussurrò lei nell’orecchio, accarezzandosi il pizzo della maglietta che offriva una generosa visuale della scollatura.

Edward non disse ancora nulla mentre Bella gli infilava la lingua in un orecchio, ma pensò distintamente: Oh, cazzo, ci risiamo!.

“Addio, mondo crudele!” urlò Bram Stoker prima di scalciare via lo sgabello che era il suo unico appoggio.

Sheakspeare si tolse il cappello con le piume e si rivolse alla Voce Fuori Campo numero 719645 + 2 con aria contrita: “Sono sempre i migliori ad andarsene per primi.”

La Voce Fuori Campo numero 719645 + 2 annuì con aria solenne.

“Forse dovremmo dire una parola. Per il Signor Stoker intendo. Insomma, non è il massimo andarsene con quei due avvinghiati sul pavimento che ****, **** e ****…”

“Hai ragione Voce. A te l’onore.”

“Oh, grazie Signor Sheakspeare.”

“Chiamami pure William.”

 

E il resto, gentili dame e onorevoli cavalieri, è TUTTA CENSURA!

 

 

Riguardo gli asterischi.

(*) Non intendo offendere nessuno, né far scoppiare una discussione politica a caso. Prendetela con filosofia, anche se effettivamente votate Berlusconi. Farò del mio meglio per mantenere la Par Condicio. (Ah-ah. No, sul serio, non sperate che lo faccia…XD)

(**) La qui presente sottoscritta non risponde degli eventuali incidenti, mutilazioni, morte, congelamento temporaneo e non, presa fuoco, distruzione, maciullazione, omicidio, stupro, offesa, lesioni fisiche e morali di qualsiasi genere che potrebbero capitare alle Aspiranti Voci Fuori Campo. La paga è di circa 4 centesimi a capitolo, contributi esclusi. La pensione è garantita al 100% dello stipendio totale, visto che non si registrano casi di Voci Fuori Campo effettivamente arrivate alla pensione.

(***) Questo è davvero scritto senza intenzione di offendere nessuno. È solo un gioco tra me e un mio amico e mi faceva piacere metterlo nella fanfiction.

 

Detto questo, chiedo, as usual, umilmente perdono per il ritardo, per la mancata osservazione della grammatica e della sintassi italiana e ancora vi ringrazio per il vostro calore e la vostra assiduità nel recensire. Siete dei ganzi. Le recensioni fanno più ridere della Fanfiction!

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Geliader