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Autore: MaryFangirl    07/04/2019    6 recensioni
Presso un negozio di antiquariato, Kaori rompe un vecchio specchio...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Mick Angel, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Kaori salì le scale, rabbrividendo. Era fradicia fino alle ossa. Immersa nei suoi pensieri, si era lasciata sorprendere da un po' di pioggerella che si era trasformata rapidamente in una tempesta tanto breve quanto violenta. L'appartamento era vuoto. Ne fu piuttosto sollevata. Non sapeva ancora quale atteggiamento adottare nei confronti del suo partner. Per il momento, aveva i vestiti bagnati e stava tremando dal freddo. Andò velocemente in bagno. Una doccia calda l'avrebbe rinvigorita. Con un pervertito e una ninfomane in casa, non poteva permettersi il lusso di ammalarsi.
Pochi minuti dopo, entrò nella sua stanza avvolta in un ascugamano. Anche se la serata non era molto avanzata, sarebbe scivolata in un accogliente pigiama con gioia. Aprì l'armadio e spalancò gli occhi per lo stupore. Una rabbia nera si levò dentro di lei. Avrebbe massacrato quella sgualdrina bugiarda e distorta! Avrebbe ridotto in polvere quell'insetto! Quel sudiciume aveva fatto sparire tutti i suoi vestiti! E aveva inece riempito i mobili di sporche oscenità! Sembrava l'armadio di un sadomasochista! Anche la biancheria intima, sparsa ovunque, era impossibile da indossare!
In preda a una furia devastante, afferrò la bambola a grandezza naturale che rappresentava Ryo, e la fece sottoporre a molte contorsioni, immaginando con gioia di torturare così la sua sosia. L'aria fresca calmò rapidamente la sua rabbia. Aveva l'urgenza di vestirsi. Andò dunque a servirsi degli indumenti del suo partner. Si infilò un paio di boxer e una larga camicia che le arrivava a metà coscia. Stava finendo di abbottonarla quando il rumore della porta d'ingresso rianimò la sua rabbia. Se era quella viziosa, le avrebbe fatto rimpiangere il suo ultimo furto!
 
 
Ryo lanciò con rabbia l'impermeabile bagnato all'ingresso. Aveva piovuto per dieci minuti durante quel dannato giorno e lui si era trovato fuori proprio in quel momento. In più, non aveva trovato Kaori.
Sentì un forte schianto sulle scale. Lei era rientrata. Solo la sua partner poteva scendere con così poca grazia. Un leggero sorriso allargò le sue labbra quando la sentì imprecare. Quella maldestra era inciampata. Corse per assicurarsi che non fosse ferita, e si bloccò quando la vide ai piedi delle scale. Era vestita solo con una semplice camicia, che non solo non nascondeva nulla delle sue lunghe gambe affusolate, ma in più era scandalosamente abbassata e rivelava una spalla nuda e la curva di un seno dalla squisita opulenza...dannazione! Aveva ancora provato a fregarlo!
La sua mascella si irrigidì nervosamente. Poteva sopportare molto, visite notturne, esibizionismo, intrusioni nella doccia...non si sarebbe tirato indietro se avesse iniziato la danza dei sette veli di fronte a lui, ma una cosa lo faceva uscire di sé: che lei si facesse passare per Kaori. Stava cercando di ingannarlo di nuovo con la sua finta goffaggine e i falsi rossori, ma era ovvio che Kaori non si sarebbe mai mostrata così poco vestita di fronte a lui. Maiko meritava una bella raddrizzata. Non era abituato ad alzare le mani su una donna, ma per lei avrebbe fatto un'eccezione. Già si vide a colpirla con una sculacciata vigorosa.
Dopo aver percorso i pochi metri che li separavano, l'afferrò per il polso e l'attirò a sé. Tuttavia, quando le sue mani si posarono sulle sue natiche, ben lontane dal percuoterle, cominciò a massaggiarle con gioia. Assomigliava così tanto a Kaori...specialmente in quel momento, mentre lei lo guardava con occhi grandi e attoniti. Simulava così bene il suo candore che lui ebbe voglia di farsi catturare...ogni giorno, da più di sette anni, aveva soffocato il suo desiderio per Kaori, negando il suo fascino, tutta la sua femminilità...
Sette anni di repressione...e lì, lui si spezzò...poteva finalmente abbandonarsi. Aveva voglia di lei...di toccarla...di accarezzarla...di amarla...
Certo, sapeva che non era lei...ma non ce la faceva più. Quel desiderio era diventato così violento da aver persino spazzato via la sua ira nei suoi confronti.
"Hai vinto..." disse con voce rauca, mordicchiando la tenera carne del suo collo.
"Ryo..." balbettò lei.
"Zitta...non dire niente...lasciami l'illusione che tu sia lei..."
Lei aveva tenuto le mutande sotto la camicia. Non sembrava da Maiko...tanto meglio...così avrebbe avuto davvero la sensazione di tenere Kaori tra le sue braccia...le sue dita scivolarono sotto il tessuto per accarezzare le sue deliziose curve. Era così eccitato che non si accorse che lei si era irrigidita al suo tocco.
Il suo sesso si alzò, toccando il ventre della giovane donna. Un profondo rossore invase le sue guance già rosee...era così adorabile...Kaori...
Dimenticando che non era davvero la sua partner, prese le sue labbra e vi lasciò un bacio incendiario; gli sembrò che il terreno si frammentasse sotto i suoi piedi e, nonostante ciò, non correva il rischio di cadere, l'amore aveva vinto le leggi della gravità. Il suo cuore batteva fino a rompersi, ma era tutt'altro che spiacevole...al contrario, era la sensazione più meravigliosa che avesse mai provato...
Il suo seno morbido si schiantò contro il suo petto, sembrava che i loro cuori ne formassero uno solo...e andò anche oltre l'incredibile fusione.
Sentì i loro corpi fondersi l'uno nell'altro...in tutta la sua vita, non aveva mai provato un'emozione tale...la verità lo colpì duramente.
"Kaori..."
Signore, che aveva fatto? Completamente rossa, lei era tra le sue braccia tremante di imbarazzo. I suoi occhi nocciola lo fissavano con stupore. La sua innocenza traspariva da ogni poro della sua pelle. Come aveva potuto fraintendere fino a quel punto? Fino al punto di scambiarla per la sua copia depravata...fino al punto di gettarsi su di lei come un leone affamato...non avendo nemmeno il diritto di toccarla. Eppure non riusciva ad allontanarsi da lei. Aveva lasciato le sue natiche per abbracciarle la vita, mentre con una mano libera sfiorò teneramente la sua guancia.
"Kaori..." ripeté.
Non poteva staccarsi. Il suo corpo era come una calamita per il proprio. Quella forte attrazione andava oltre il semplice desiderio. Il suo corpo, il suo cuore, la sua anima, tutto di lui voleva Kaori...la sua ragione gridava per porre fine all'abbraccio, ma era impotente di fronte all'amore che la sua anima emanava.
"Colpiscimi, Kaori..." gemette la sua coscienza vacillante.
La sua salvezza poteva giungere solo da lei. Se lo avesse respinto, se lo avesse schiacciato sotto uno dei suoi martelli, si sarebbero salvati...salvati? Ma da cosa? Da loro stessi? Dal loro amore? Non lo sapeva più.
Invece di ascoltare la supplica dello sweeper, Kaori sfiorò le sue labbra in un timido bacio, allora Ryo Saeba si rese conto che ciò che aveva temuto per anni stava finalmente accadendo. Era felice...così felice da avere le vertigini...era spaventoso ed esaltante al tempo stesso. Gli sembrava che tutto il suo essere sarebbe esploso in un migliaio di stelle...ma se doveva morire, voleva farlo solo tra le braccia di Kaori...nel corpo di Kaori...interamente dentro Kaori...
I loro vestiti volarono come per magia ai quattro angoli della stanza. Nessuna barriera di tessuto ostacolava più la loro unione. Kaori si aggrappò al suo collo. Il bacio inizialmente esitante era diventato infuocato, ardente. Quando le sue cosce si avvolsero intorno ai suoi fianchi e lui sentì una leggera umidità contro il suo membro eretto, capì di non potersi trattenere un istante di più. Avrebbe voluto essere gentile per iniziarla lentamente al piacere ma era impossibile. L'urgenza distorceva il suo essere...con un gesto rapido, la premette contro il muro del salotto...le loro dita si intrecciarono contro il cartongesso quando la fece sua.
Non si era sbagliato...si sentiva morire in lei...morire per poi rinascere...nulla di tutto ciò che aveva vissuto fino a quel giorno lo aveva preparato per una tale estasi. A ogni colpo di rene, si perdeva nel suo calore. Si consumava letteralmente.
Le grida di Kaori echeggiarono nella stanza. Le sue gambe si avvolsero intorno alla vita del suo amante per accoglierlo più in profondità. Le mani si strinsero alle sue...l'edificio sembrò vibrare dalle fondamenta al tetto. I loro corpi, che ne formavano uno solo, oscillarono all'unisono quando l'orgasmo li colpì.
Caddero a terra, ancora impigliati l'uno nell'altra.
 
 
Il Professore era in paradiso. Non ammirava un corpo così bello da anni...quella ragazza era divina...assomigliava così tanto a Kaori...curve perfette, pelle morbida come la seta e una sensualità mozzafiato...la giovinezza era una cosa meravigliosa.
"Forza, Doc! Mi faccia vedere di cosa è capace!"
Lui non aspettava che quello. Le avrebbe dato tutto! Appena mise le braccia intorno alla sua vita snella, all'improvviso si ritrovò a serrare il vuoto.
In salotto, ancora coperto di lividi, Mick fissò la porta chiusa con aria stordita.
Maiko e il Doc? Quindi non c'era limite alla libido della creatura. Che avesse quasi violentato Umibozu era già incredibile, ma non era niente rispetto al vecchio satiro! Tutto ciò andava oltre ciò che l'antiquaria indù aveva sottinteso. Maiko era più che l'energia sessuale di Kaori, era la materializzazione di quasi un decennio di frustrazione imposta da Ryo Saeba...avrebbe potuto dedicarsi per calmare i suoi ardori piuttosto che lasciarla a quel vecchio. Esitò ad aprire la porta, quando un ululato di frustrazione risuonò nella stanza.

 

  
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