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Autore: LunariaScrittrice    10/04/2019    0 recensioni
Ciao a tutti sono Lunaby.
Questa storia è una crossover con tantissimi anime :)
Se accadesse che il destino venga alterato con solo l'amore, cosa accadrebbe se fosse scoperto da delle divinità?
Lo affrontano Lisa Elison (Meimi) e Kaito Kuroba.
Loro hanno tre segreti: una doppia vita da ladri, una promessa d'amore e un potere magico.
Yugi Mutou e Yami, dopo aver conosciuto Kaito, giura che si vendicherà per come lui abbia deciso di tradire la sua amicizia.
Yuno, conosce Key, una divinità dell' occidente
Il Dio della morte e del tempo dell' oriente, organizza un piano per poter eliminare Kaito e Lisa (Meimi) sfruttando Yuno senza sapere che Key la controlla. perciò punterà a Yugi?
Intanto Melody viene accusata di omicidio su Sinfony, e tutti sono ignari che la colpevole è Lullaby che, andando da Akako Koizumi( una strega), ha rovinato la vita a Melody, e con esso stipulato un contratto con Ade.
La pietra Pandora è svanita.
KaitoKid la cerca senza sapere che lui è la chiave, assieme a Lisa, per trovarla e vendicare suo padre.
Rossana Kurata, figlia adottata, ha un rivale, Akito hayama.
Yugi e Atem come affronteranno la loro vendetta se kaito è protteto dagli Dei?
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Atemu, Dark/Yami Yuugi, Yuugi Mouto
Note: Cross-over, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Yugi qualche volta solo in casa guarda il puzzle del millennio ripensando alle parole che ha sentito da piccolo da parte di Kaito secondo il quale esista        

Yugi qualche volta solo in casa guarda il puzzle del millennio ripensando alle parole che ha sentito da piccolo da parte di Kaito secondo il quale esista "Yami".

Il tricolore, non nega di non sentire in sè un' energia sconosciuta che di anno in anno cresce e trattiene in sè per paura di fare male al prossimo.

Appoggia sul letto il puzzle, ci si sdraia di fianco e con il dito tocca l'occhio disegnato, come se lo accarezzasse.

Gli occhi viola sono persi nel vuoto. « Yami, se esisti perché non mi parli? » 
Non conosce lo spirito del puzzle, ma sa che lui è una parte di lui, in lui precisamente.

Yami, avverte il suo dubbio, e cerca di venirgli incontro ma se Yugi non porta al collo il puzzle lui non può interagire, e così per Yugi, Yami rimane in silenzio.

Il ragazzino si dà una manata in faccia dicendosi che sta impazzendo, che non è possibile che esista davvero un fantasma. « Da piccolo però ci credevo. »
Stringe a sè il puzzle portando le gambe sul petto formando come una conca. « Spirito del puzzle tu esisti?
Perché a Kaito ti sei mostrato e a me no?
Vorrei conoscerti... »
Dà come ultima speranza al puzzle l, fino a che non si addormenta.

Yami in quel momento, quando Yugi dorme, spiritualmente raggiunge il suo corpo e lo abbraccia mormorando. « Perché non c'è ancora bisogno di me. »

Lui vuole molto bene al suo " Padroncino" non lo lascerebbe mai solo, perché, benchè non si siano visti, Yugi ha dimostrato di avere un cuore puro, anche se Yami si è accorto che ha un ombra oscura che se sviluppata lo porterebbe ad essere uno Yami no game, ma non vuole ciò, e così cerca di non farglielo sapere usando proprio quella parte di lui che assopisce per poter sanzionare.

La vita di Yugi non è complessa, anzi , è semplice: scuola, casa, compiti, e la sua amica Tea, poi sì, ci sono anche i suoi tornei di Dual monster che lo stanno segnando come duellante in gamba, infatti qualcuno ha iniziato a notarlo, tra cui anche Pegasus, ma non solo per le sue capacità di duellante ma anche per come abbia il puzzle del millennio.

Per poter attirare Yugi,Pegasus indice un torneo di Dual monster, e prepara per lui una cassetta speciale, assieme a un guanto e tre stelle per poi aggiungerci due carte non giocabili.

Il giorno stesso che Lisa rivede Kaito, ovvero il 21 dicembre, Seto Kaiba irrompe nel negozio di carte del nonno di Yugi, e con prepotenza esige le carte migliori per il suo deck.

Il giorno stesso che Lisa rivede Kaito, ovvero il 21 dicembre, Seto Kaiba irrompe nel negozio di carte del nonno di Yugi, e con prepotenza esige le carte migliori per il suo deck

Il nonno di Yugi non apprezza questo comportamento, ma se ne sta zitto, mentre Yugi guarda la scena a distanza chiedendosi che cosa voglia un tipo simile da suo nonno.

« In questo negozio avete carte che meritino il nome di essere chiamate tali? » Domanda Seto con tono grave, gelido, imponendosi come uno che incute timore.
Il nonno di Yugi non batte ciglio. « Certamente, le migliori. »
Prende una valigetta e gli mostra le carte più rare, e preziose che possiede, ma Seto non ne è contento. « Che delusione, sfido che in questa città non ci siano duellanti degni del titolo!
Farò in modo che questa baracca chiuda il più presto possibile. Arrivederci, vecchio. »

Yugi rimane senza parole da come è stato minaccioso. - Ma chi è questo? -
Raggiunge suo nonno che cerca di non mostrarsi teso per la questione. « Nonnino, non pensarci, quello non può farti chiudere, è impossibile abbiamo sempre Kai...ehm, ecco... »
Si zittisce per poi stringere le mani in pugni. - Ma che stavo dicendo, Kaito ed io non siamo più amici...
Non gli è mai importato di me. - 
Il nonno di Yugi esprime a tono confortevole. « Non preoccuparti, ce la caveremo. Ora è meglio se studiassi. »
Yugi tocca un attimo la catena che circonda il suo pendente magico. « Senti io forse posso parlare con quel tipo e fargli cambiare idea. »
L'anziano apprezza molto il gesto, ma non vuole vedere suo nipote in lacrime. « lascia stare, è una partita persa, contro la gente di potere non si può vincere a parole, ma a soldi. »
Yugi non crede. « È un duellante! Sono certo che lui non rinuncerebbe mai a una sfida a carte. »
Il nonno domanda. « Lui è il secondo in classifica dopo Pegasus, mentre tu sei il decimo, sei sicuro di poterlo fronteggiare? »
Il ragazzo non avrebbe mai creduto che Seto fosse così forte, ma lui crede molto negli insegnamenti di suo nonno. « Io credo nel cuore delle mie carte, questo mi aiuterà! » 
Il cuore delle carte è una storia che suo nonno mai ha smesso di ripetere: esso narra che ogni carta mostro possiede un anima che si fidelizza al suo proprietario, e che aiuti a vincere le gare. « Va bene, se credi di farcela, crederò in te. »

Yugi prende il suo deck composto principalmente da mostri incantatori e carte magia. « Non ti deluderò! Io ho fiducia nel mio deck! » 
Apre la porta, sale le scale, raggiunge la sua camera, si siede alla scrivania e controlla tutte le sue carte iniziando a parlarci spiegando a loro la situazione.

Il vialetto è rettilineo e gli alberi ne fanno da contorno solo che sono arridi, spogli.

È il 21 dicembre, una data che per Kaito è un giorno sempre più vicino alla morte avvenuta del padre

È il 21 dicembre, una data che per Kaito è un giorno sempre più vicino alla morte avvenuta del padre.
Non scorderà mai quel giorno quando suo padre è stato ucciso da un dispositivo a distanza idealizzato da qualcuno.
Si è promesso che avrebbe avuto vendetta. 
Che ci impieghi, due, tre, anche dieci anni, lui avrebbe vendicato suo padre scovando i responsabili, tuttavia la sua sete di vendetta è omicida, ma ha anche una parte più calma, buona, che gli consiglia di arrestarli, di far passare a loro gli anni in prigione, ma ha un' altra parte quella più diabolica, nascosta nel suo cuore, assopita da tempo, anni, grazie a Lisa, ovvero la tortura.
Lui ama torturare, non lo ammette, ma lo diverte. 
Quando aveva torturato Terence alle mani, era felice, se stesso, potente, un bambino colpevole. 
Si divertiva a sfogare il suo potere contro gli umani, proprio come Key ha fatto con lui.

Ora lui non parla più, riflette sul suo passato, se Lisa la conosceva prima o no. « Questa storia è un vero mistero. »
Lisa annuisce tirando a sè le gambe.
Si sente tranquilla ora, serena, come se parlasse ad un suo vecchio amico. 
Anche lei nasconde molti segreti oscuri: per cominciare lei ruba sotto il nome della giustizia, ma perché mai ha scelto questa strada?
Non lo ricorda, e sa che Sara non c'entra, anzi, Lisa si chiede come possa Sara dire di sì al rubare che è contro la sua stessa religione.
Questo pensiero la fa ridacchiare un po', e Kaito non può non fare a meno di fissarla a sguardo assorto. - È talmente bella che non riesco a farmi avanti. 
Chissà quanti amici avrà. -

Lisa dalla mano fa apparire un fuocherello mormorando       

Lisa dalla mano fa apparire un fuocherello mormorando. « Prima ti sei accorto che avevamo usato la telepatia? » Chiede la ragazza per poi guardarlo.
Il giovane è preso di più dal fuoco che arde vivo e si muove a seconda del vento, piuttosto che lei. « Sì, certo, ma non so farlo più. » Ammette un po' con tristezza, alla fine avere un mezzo di comunicazione che sfida la stessa distanza non gli dispiacerebbe.
« Non ci siamo toccati, ed è scattato, mentre ora che ci sfioriamo non possiamo usarlo? »
Il ragazzo non sa proprio cosa dire: ogni parola che lei dice per lui è un colore nella sua anima. 
Si sente come se con lei possa sfiorare l'impossibile, come se lei fosse la chiave alla sua limitazione.
Se ci pensa, tra le sue labbra un sorrisetto furbetto appare ed i suoi occhi si fanno più interessati sulla questione.« Pensavo, ovviamente se vuoi... E se cercassimo di riusarlo?» Alza un attimo lo sguardo verso il cielo che non mostra segni di mal tempo.
Lisa al contrario s'interessa sull' idea. -Ora ho un pretesto. - « Forse dovremmo avvicinarci? » Chiede sperando che lui non comprenda che vuole solo toccare il corpo del giovane.. 
Kaito, stavolta svolta lo sguardo verso lei. 
Anche lui come lei ora ha il pretesto per guardarla interrottamente, perché non riesce a farne a meno
E lo ammette, Lisa ci è cascata, proprio come lui ha programmato, ma anche Lisa sta programmando la stessa cosa. « A me va bene, a te? » 
Lisa se lo immagina, ma alla fine è una prova. - Ma si dai cosa vuoi che succeda, al massimo ci abbracciamo. - « Allora ok.. »

Kaito, con l'aria di chi non gli importa molto, si gira con le gambe verso lei, e si mette a posizione supina

Kaito, con l'aria di chi non gli importa molto, si gira con le gambe verso lei, e si mette a posizione supina.
Lei fa lo stesso, poi sbatte due volte le palpebre  vedere come il viso dell' altro si avvicini molto a lei. 
« Forse per farlo funzionare dobbiamo tenerci per mano? » Domanda il ragazzo, stavolta spezzando un secondo la frase per come ha sentito una morsa allo stomaco al solo pensiero di avvicinarsi. - Cavolo, cosa ha il mio corpo, è una ragazza qualunque... allora perché mi sento così nervoso? Mi sento teso, non mi era mai accaduto con nessuna. -
La ragazza, un po' sospetta l'avanzare che fa il ragazzo. « Meglio di no, prima è scattato senza toccarci. » Avrebbe voluto tenerlo per mano, ma non ama chi la manovra.
Kaito sente le orecchie fischiare. - É sveglia. Se ne è  accorta? -
« Giusto, non ci avevo pensato. » E ridacchia, sperando che Lisa se la beva.

Quando tolgono il chiacchiericcio per esercitarsi a guardarsi negli occhi, i due all' inizio faticano molto, o perché Lisa ride per come Kaito sia di suo emotivo, o perché Kaito ride per come Lisa abbia il viso a suo parere buffo. 
Se ne accorgono che è completamente impossibile per loro restare seri, non hanno quella lucentezza mentale per poter non ridere. « Mi sa che non è possibile. » esprime alla fine Kaito mentre Lisa  ride ancora.. « Già.》 e allora proviamo a tenerci per mano, da piccolo aveva funzionato. »
Lisa esprime. « Ma se mi avevi solo baciata. »
Kaito la guarda accigliato sentendo che ha il viso bollente. « N-Non credo che ricapiterà, insomma, giocavamo, no? » Anche se ricorda che non era un gioco, a dire il vero, nemmeno lui sa cosa gli era accaduto. - Ho caldo, è la seconda volta che mi fa questo effetto. - 
« Va bene, dai tentiamo. » Lisa non si è scordata il suo primo bacio, come le emozioni, e il come lei l'ha preso per una promessa d'amore. - Se lo sapesse mi direbbe che sono una illusa, e poi ho Alan ora nel mio cuore. - 
Lisa non sa bene che gesto fare ma gli porge la sua mano tenendola all' altezza del petto. « È imbarazzante, non trovi? » 
Kaito non lo mette in dubbio, lui stesso si chiede come siano finiti in una situazione così ridicola. « Allora proviamo a trasformarlo in qualcosa di normale. » 
L'altra non lo capisce, finché, non sente la sua mano destra, sfiorata con delicatezza e presa sicura, per poi sentire su essa le labbra del ragazzo.
La ragazza si paralizza, non tanto per come i brividi e il caldo le stiano sciogliendo il suo cuoricino facendogli sentire il corpo come la marmellata, ma più che altro per il come lui l'abbia trapassata con lo sguardo nei suoi occhi. - Non posso crederci mi sento come se lo amassi, devo calmarmi, datemi dell' acqua, mi sento bollente. Sto tesa, non mi era mai successo.-
Kaito, intanto si accorge proprio con le labbra che è attratto da lei, dalla sua stessa aura, il suo profumo di pulito che per un attimo è riuscito ad avvertire.
Lisa si riprende la mano chiedendoo. « Anche da piccolo l'avevi fatto, ma perché? »
« Perchè sono pur sempre un gentil uomo, insomma, eri così imbarazzata, e così ho pensato che potevo trasformare il gesto in qualcosa di più adulto. » - Perchè i suoi amici non conoscono queste maniere? Beh, in fondo io ho avuto educazione, colpa di papà, non smetteva di portarmi nelle sue cene di lavoro... 
Ora che ci penso, credo di avere avuto  una educazione da signorino per bene. Bhe, meglio non farglielo capire.  -
Lisa se la ride ignara di tutto, e con le mani prende quelle di lui e le chiude assieme agli occhi.
Kaito non si sarebbe mai aspettato questo gesto, ma fa altrettanto sentendo le mani tremare.
Lisa trova quella reazione molto tenera,e non smette di sorridere, finché, non posa lo sguardo verso gli occhi dell altro.

I due lasciano passare i loro ricordi, problemi: per Kaito su Aoko, la sua delusione d'amore; mentre per Lisa su Alan che è fissato con Seya.

Stavolta non hanno maschere: Lisa non deve evitare di farsi vedere Seya, perché non conosce Kid, e non è sera; mentre Kaito non serve che abbia paura in quanto lei è forse l'unica, eccetto gli Dei, a reggere il suo potere, resistere, e completarlo.

I due non si accorgono che il loro due braccialetti iniziano a splendere, come se fossero degli amplificatori. 
Quello di Kaito risplende di viola, mentre quello di Lisa di bianco, e lampeggiano come se stessero comunicando.

Kaito e Lisa avvertono all' unissono che il loro sangue fa accelerare i battiti del loro cuore, e li manda in trance.

Riaprono gli occhi, e stavolta si fissano, perdendosi nei meandri dei loro colori naturali, cercando di scavare a fondo, in quelle iridi che celano misteriosi sentimenti e segreti che i due non vogliono rivelare all' altro.

Kaito ha completamente la testa libera, non pensa, solo agisce d'istinto. 
È da anni che non gli capita di essere così rillassato, che gli fa sembrare il circostante come se il tempo si sia fermato.

Lisa pure per la prima volta perde la concezione di se stessa.

Avverte le sue labbra sempre più asciutte, pendenti verso quelle di lui, e Kaito pure non e è da meno, ma si controlla resistendo alla tentazione di baciarla.

Poco a poco, sorridono imbarazzati, per poi ammettere a loro stessi: che questo sentimento non è altro che l'amore.

Kaito ne deve prendere atto, e così Lisa, ma non vogliono distruggere il loro amore: Lisa non vuole che per colpa sua si stacchi da Aoko, mentre Kaito non vuole che lei si stacchi da Alan, anche perché loro sono di due città molto distanti.

Kaito proprio per come sembra ipnotizzato con uno sguardo sempre più profondo che catturano gli occhi di lei quanto lei fa con lui, inizia a usare quel potere ricercato, quindi chiede. - Credo che ti conoscessi ancora prima della luna rossa. - 
A parole non sarebbe riuscito a sfiorare l'argomento, perché l'idea che lei possa preoccuparsi è molta, ma Lisa non è come le altre, è più sciolta, specialmente ora che pare avere capito il messaggio e risponde allo stesso modo. 
- Mi hai salvato la vita? - 
Kaito non lo sa. - O forse tu me? -
Chiede con un velo d'ironia.
Nel suo pensiero può atteggiarsi come vuole, e così Lisa. 
- Lo sai, se fosse vero, allora io e te abbiamo già subito una morte. -
Kaito le sfiora un attimo il viso con la mano destra. - E se fosse si spiegherebbe perché avevamo il 50%, forse se non morivamo non avremmo mai avuto questi poteri.
Ma ormai è rovinato, è la colpa è solo mia e di quel contratto. - 
Non sarebbe mai riuscito a dirlo a parole, forse perché è difficile muovere le labbra?
- Un contratto? Me ne parli? - 
Sentendo che lui la sfiora con dolcezza, anche lei fa lo stesso con lui, dandogli così un imput maggiore ad ammettere sotto ad occhi tremanti che lei possa odiarlo. - Non è che scapperai anche tu?. - 
La ragazza si accorge che lui ha subito certi abbandoni, forse ha paura del prossimo? - Tranquillo, solo fidati di me. - 
Kaito si tocca un attimo i capelli e distoglie lo sguardo.
- Per salvare il mio migliore amico, ho venduto alla morte delle vite umane.
Può manovrare, giocare con la linea vitale di ogni persona che conosco.
Io credo che una divinità chiamata Ade, abbia fatto in modo che mio padre venisse ucciso.
Questo però, ha implicato che perdessi il 40% dei miei poteri, ma anche tu li hai persi, quindi sospetto che noi siamo la stessa essenza di magia.
Avevo quattro anni, e potrei anche sbagliarmi, ricordo poco di ciò  che  ho letto. 
Credo che in qualche modo c'è un legame che ci accomuna, e non comprendo quale; forse abbiamo anche lo stesso sangue. -

Lisa ora ha tutto più chiaro sul perché abbia subito un indebolimento.

Un po' prende Kaito come colpevole, ma vede nel ragazzo il come sia pentito e sopratutto in colpa, in più anche lei per Sara o Alan, avrebbe fatto lo stesso, quindi non se la sente di dire qualcosa contro lui, ma solo di aiutarlo e cullarlo. - Eri piccolo, non hai colpe! Certo ci sono finita di mezzo, ma credo che puoi risolvere la questione rimediando. -
Kaito rialza lo sguardo. - Sono malvagio, non si vede? »
Lisa scuote la testa. - Sei solo incompreso, tu mica sapevi cosa avevi fatto, e poi che colpa ne hai se la magia scatta da sola? Non c'è mica una scuola, eh, quindi non preoccuparti. -
Il ragazzo in questo momento si sente un bambino che sta ascoltando la sua mamma. - Sbaglio tutto, ogni cosa! Ferisco, non immagini che potere spaventoso ho in me, posso indebolire, far sfiorare la morte, ho timore di perderne il controllo per come sono scalmanato. -
Lisa lo comprende, lei è stata così da piccola anche se non ha mai mostrato la sua pericolosità. - Ma tu pensa, io quando ero piccola attaccavo psicologicamente tutti, li vedevo delle nullità, non sopportavo minimamente nessuno. -
Kaito sotto, sotto, si chiede se lei possa capire anche la sua stessa arroganza contro gli altri che reprime da anni. - In effetti un po' lo sono, però , hanno dei lati positivi. -
Lisa sospira gurdando poi un altro punto. - Sì, eccetto Rina, quella volentieri la brucerei. -
Kaito se la ride. - sembra quasi che reprimi ogni tuo desiderio. -
Lisa annuisce. - Devo farlo. -
Kaito domnda. - Come fai? Io non ci riesco. 
Più cresco più sento che non so controllarmi, eri ho distrutto dei vetri, e qualcuno ha perso i sensi, credo di avere anche altri poteri. -
Lisa non lo sa, lei si consola di avere una capacità. - Bho, ma come hai fatto? Io ho solo il fuoco, che da piccola mai ho avuto. -
Kaito chiede. - Credo che tu non abbia ancora sentito la perdita di qualcuno che ti è caro.
Dopo quel giorno ho scoperto un potere, poi ho subito altro, anche una delusione d'amore.
Solo ieri ho riottenuto poteri che prima, anche se mi concentravo, non avevo. -
Lisa chiede. - Intendi che più sei ferito più potere hai? -
Kaito specifica. - Ovviamente rientra nel 10%, ti assicuro che quando era il 50% era molto peggio, per esempio potevo comandare lo stato salutare di chi volevo, ma ovviamente, l'ho usato in modo sbagliato, ma avevo tre anni. - 
Lisa ricorda poco dei suoi tre anni. - Figo, io non credo di aver mai avuto un potere così delicato. -
Kaito si tocca un attimo i capelli. - E sono il male per questo. - 
Lisa butta fuori aria riflettendo. - Si fa passare per uno gelido senza cuore,  invece,  è un tipo così sensibile, e impaurito, e non è il solo. - poi gli risponde a mente senza pensarci. - 
Vedrai che crescendo saprai essere più controllato, adesso siamo ancora dei bambini, e sei molto diverso dal passato.
Prima eri un bambino spontaneo, triste, certo, ma ti fidavi di tutti. 
Adesso hai paura di te stesso, e questa paura di te, non deve esistere! - 
Poi se ci riflette bene. - Queste cose dovrei dirle a me stessa, non di certo a lui. -

Kaito si sente assai coccolato dalle parole della ragazza, che inizia ad avere uno sguardo curioso. - Come fai a comprendere così tanto di me? Lo passi anche tu? -
Stavolta Lisa abbassa lo sguardo. - Già, lo passo... Per favore, non chiedermi oltre. -
Kaito riflette un po'. - Chissà che mi nasconde, però va bene così, un giorno l'aiuterò anche io. - 
Si mette a scontrare la sua fronte con quella di lei esprimendo a parole. « Grazie, mi hai fatto capire il mio problema. »
Lisa lascia sfuggire un attimo un "Ah" di stupore per quanto lui sia ad un passo dalle sue labbra. « N-Non ho fatto nulla di che.» Non smette di sentire il suo faccino bollente. - O cavolo, spero nessuno ci veda, se no come glielo dico. -
Kaito annuisce alzandogli un attimo il viso. « Lo dici sempre, eppure, mi aiuti più tu che chi conosco io, spiegami come. »
La ragazza non sa cosa dire, sa solo che se lui non si allontanerà, potrebbe svenire.« Perché io sono diversa dalle altre! Non sono né superficiale, nè ingenua. »
Kaito si allontana un po' ammettendo con tono provocatorio. « Ed è per questo che piaci. »
L'altra non comprende il senso di quella frase, se è per dire che ha un bel temperamento o che a lui le interessa come ragazza. « Eh? »
Il ragazzo scuote un attimo la testa. « Nulla, non pensarci, solo che sai come farti volere bene, ecco. »

Lisa non capisce cosa lui stia cercando di dirgli. « Beh, anche tu a tuo modo sai rimanere nel cuore di chi vuoi. »
Il ragazzo cerca di non mostrarsi preso da quella considerazione. « Eh, solo perché sono con un bel faccino, se no... »
Lisa non crede, ma non va oltre. « Credi ciò che vuoi. Ora è meglio che vada, Ah senti ma come sei arrivato a Beika se dovresti essere a Gunma? »

Kaito, si mette una mano in tasca e si guarda attorno per poi telepaticarle giusto perché non vuole che arrivi Key ad ucciderlo. - Un Dio, pazzo, sadico, di non so cosa, mi ha fatto patire le pene dell' inferno!! Quello mi stava per amazzare! Diceva cosa strane come che io non sono del suo partito! Poi mi ha portato qui, perché volevo vederti. - 
Lisa così, scopre che Kaito la voleva rivedere e ciò la rende particolarmente felice. - Allora non parlarci più. -
Kaito afferma. - IO mai più ci parlo!! Non voglio vederlo è spaventoso, quello mi ammazza!! -
Lisa cerca di calmarlo. - Ok, allora vado. Ciao. -

Sara che si è messa a cercare Lisa, la vede assieme a Kaito, e la raggiunge. « Lisa, ma dove eri, ti abbiamo cercata dappertutto, dobbiamo andare a pranzare. »
Lisa annuisce un po' seccata. « Ok, arrivo. » Guarda Kaito. « Ciao, spero che il destino ci rifaccia rivedere»
Kaito lo spera vivamente. « Eh,ma almeno possiamo parlarci. » e le soride muovendo la mano in segno di "Ciao"
Sarà guarda un attimo Kaito pensando un po' colpita. - Che viso dolce e angelico, chissà chi è? -

Lory intanto cerca Kaito tra le vie di Gunma, perché crede che lui abbia bisogno del suo sostegno morale.

Aoko invece decide di restarsene sola presso le montagne per poi camminare per il bosco che la porta a smarrirsi per le strade

Aoko invece decide di restarsene sola presso le montagne per poi camminare per il bosco che la porta a smarrirsi per le strade.

Lory diversamente da Aoko, anche se imbranata è molto sveglia e intelligente, infatti, si è scritta le via che ha percorso ed usa una mappa per orientarsi, al contrario di Aoko che vaga nella foresta sentendosi molto in colpa per essersi fatta odiare da Kaito.

Kaito ignaro delle due torna a casa sua controllando se sua madre sia in casa.

Accurato che manca, apre la porta di casa e si guarda attorno. - Vuoi vedere che è al suo fantomatico lavoro? Mi chiedo poi perché mi menta, ma cosa mi nasconde? -

Cammina per l'andito che ha due entrate, una per la cucina, poi per il salotto ed infine i bagni. 
Sale le scale, e raggiunge la sua camera per poi sdraiarsi sul letto toccandosi le labbra. « Chissà cosa avrei provato se avessi seguito l'istinto di baciarla... »
Si rigira su se stesso riflettendo sui sentimenti che Lisa è riuscita a donargli. - mi fa sentire cosi strano . -
A ripensarla si rissente coinvolto emotivamente, e in più ha lievi contorsioni alla bocca dello stomaco, e lui se ne accorge di essersi perso per lei. « Sono tornato come un tempo...mi sono innamorato di nuovo di lei. »

Quando era piccolo, dopo aver conosciuto Lisa, non era più un bambino spensierato ma uno che non smetteva di pensare a quel bacio e sospirava.
Suo padre a quel tempo non poteva pensare che lui fosse innamorato, ma Kaito l'aveva capito.

Si guarda un attimo il polso per poi dire. « Cavolo il bracciale, non gliel'ho ridato! »
Si rialza per poi prendere un libro di geografia e guardare le distanze dei posti. - Ha detto che è a S'Tail... - Cerca il posto fino a trovarlo: è assai lontano, ma anche molto piccolo come paese. « Cavolo non hanno nemmeno l'aeroporto, solo il treno!? »
Prende una matita e traccia il percorso rettilineo. - Posso sempre usare un volo privato o andarci io, però è distante, con un aereo impiegherei un giorno, in volo da solo, anche tre giorni!
È lontana, l'unica sarebbe teletrasportarsi, ma non so più farlo da tempo... - Lancia sul banco la matita e guarda il quadro di suo padre. « Papà, tu che cosa faresti?»

Intanto Lisa pare aver perso tutte le preoccupazioni, ed Alan va da lei pensando di essere lui la causa. « Ehi, svitata, cosa hai da sorridere così tanto? » 
Lisa si mette due mani dietro la schiena. « Ma nulla, solo una cosa. » - Perchè l'ho rivisto, ma non posso dirglielo. - 
Sara mentre mangia il panino chiede. « Ah, senti, ma chi era quel tipo che ti parlava? »
Lisa arrossisce a bordo pensando. - Cosa dico, ecco, un amico, presumo.-
Alan chiede. « E chi parlerebbe con una bambinetta simile? »
Lisa come risposta gli dà un pugno in testa e Alan se la prende. « Ma la smetti di tirarmi i pugni, svitata?! »
« E tu smettila di dirmi che sono una bambina!»
« E se lo sei che colpa ne ho io! Te la prendi per il nulla. »
Sara rimane perplessa a vedere i due sempre litigare. « Eh, eh, ma comunque chi era, era un bel tipo.. »
Lisa guarda un attimo Sara. « Che intendi con bel tipo, è carino, come tutti. » Mente guardando da un' altra parte.« Ecco, rispetto ai ragazzi della scuola, lui li supera, non te ne sei accorta? »
Lisa non parla molto sulla questione. « E con questo che c'è ti piace?. » - Ma scherza? Kaito nemmeno ci ha parlato, ma che fa incantesimi? Io non ho chi voglio e lui ha tutte? Mi fa incavolare! Lui é  solo mio, cioe come amico... -
Sara scuote la testa. « Eh? Ma no, dico solo che è carino, tutto qui. Non mi sono mai innamorata, e lo sai. »
Lisa poco le crede. «Comunque sia, lui non è un santerellino, insomma levatelo dalla testa. »
Sara domanda. « Non capisco, che stai dicendo? Ho solo detto che è un bel ragazzo, mica altro. »
Lisa esprime. « Tu non lo dici nemmeno ad uno biondo, occhi azzurri, mentre a Kaito sì!»
Alan chiede. « E se fosse sono affari suoi, te che t'impicci?»
Lisa s'imbarazza, lo ammette ha paura. - ha ragione. Perché  parlo così? Ma lo so, a me lui piace... - « P-per proteggere Sara, insomma è puritana, dolce, uno come Kaito non ci starebbe.. »
Sara inclina la testa. « Ma se ha un visetto così angelico.»
Lisa si dà una manata in faccia. « Beh, ha già la ragazza »
Sara fa le spallucce. « E allora? Mica mi piace, ma che hai, sei gelosa? Nemmeno è il tuo ragazzo. »
Alan fa le spallucce. «Andiamo lo sai che Lisa è solo prottetiva, ti vuole bene. »
Sara non ci crede molto. - A me sembra palesemente gelosa, di che ha paura? Tanto ama Alan, e ok, quel tipo è bello, ma non so il suo carattere... - 
Lisa annuisce. « Esatto, quindi toglietelo dalla testa, non pensarlo, è fuori dalla tua portata, ecco, ok? »
Rina chiede alla sue spalle. « Parli di te?»

La ragazza si volta guardando la sua seconda rivale. « Perchè devi apparire dietro come le streghe? »
Rina abbraccia Alan esclamando. « Ah, tesoruccio mio. »
Lisa per un attimo non realizza, poi esclama. « Ehi, togligli le mani di dosso! » e prende Alan per il braccio lasciando l'altro confuso. « MA che avete voi due? »
Rina, esclama. « Togli le mani dal mio tesoruccio! »
Lisa, strattona Alan. « Togli tu le tue luride mani da Alan, non è la tua bambola, e nemmeno il tuo tesoro!»
Sara ascolta le due battibeccare come due innamorate, mentre Alan è in mezzo strattonato sia a destra e a sinistra. 
- Prima fa un attacco di gelosia a me, e poi a Rina? Questa ragazza è bipolare, che Dio abbia pietà di lei.- pensa Saram

Kaito ignaro di tutto, ascolta la televisione vedendo come vengano annunciati i giocatori di Dual monster, un tema che al ragazzo mai ha sfiorato, a lo ascolta giusto per informarsi.
Mentre mangia con le bacchette il suo piatto di riso al cantonese, vede tra gli schermi Yugi Mutou che è riuscito a farsi un titolo come giocatore.
A vederlo, prova una grande nostalgia, gli manca il suo amico, e ricorda quante volte ci ha lottato per non scrivergli. 
- Sicuramente mi odierà. - Lo crede, ed è sicuro che Yami sia furioso con lui per come lo ha sanzionato.

Kaito riceve poi una chiamata a casa, si alza e risponde al telefono.
Pensando che in fondo non deve mostrarsi a Beika decide di fare la voce di sua madre, cosa non difficile per lui. « Pronto? »
Dall' altra parte si sente una frase a voce modificata.« Finalmente ti risento Phantom Lady. » 
Kaito rimane sull' attenti cambiando modo di parlare in quello di uno che fa finta di parlare a qualcuno che sa chi sia . « Oh, a cosa devo questa telefonata? »
- Ma chi è questo? Ha usato il numero sconosciuto, e perché chiama la mamma con quel nome della ladra francese? - 
« Ho sentito che Kid oggi opererà, ne sai qualcosa? »
Kaito appoggia una mano sul comodino restando a tono della donna. « E cosa glielo fa credere? » - Se sanno il numero di casa mia, significa che non hanno sbagliato, sopratutto a sentire la voce di mamma...- 
« Ricorderai la morte del primo Kid, vero? Non vorrai che anche il tuo complice venga ucciso. » domanda la voce estranea.
Kaito riflette un attimo cosa dire, se deve essere sincero, mai si è trovato in una tale situazione. 
- Ucciso? Non capisco kid è stato ucciso? E poi che c'entra con la mamma? - « Sono una smemorata, puoi ricordarmelo? » Inventa di colpo. - E poi da quando lei ha complici? -
« Fai Meno la spiritosa, per ora ti abbiamo trovata, e come abbiamo ucciso tuo marito possiamo farlo con te e tuo figlio, avvisata, non intrometterti con noi. »
Kaito a saperlo assottiglia lo sguardo. - Marito? Parla di papà! Non saranno quelli che hanno ucciso mio padre spero? Come li rintraccio! 
Hanno usato anche un modificatore vocale e sanno dove abito, ma non sanno che io sto parlando, significa che non ci sono videocamere, ma comunque devono essere in città!- « E chi vi dice che io mi stia intromettendo? » Domanda un po' da finto innocente.
« Sta di fatto che ora non avete mirato ciò che puntiamo noi, ma se capitasse ci difenderemo come in passato. Arrivederci. » Chiude la chiamata lasciando Kaito con un sorrisino diabolico mentre con una mano gioca facendo comparire la sua pistola spara carte. « Gioielli eh, grazie tante! »

Va un attimo nella sua camera per poi guardare il quadro di suo padre. - Papà era Kid. Ho la certezza ormai, mentre mamma Phantom Lady, quindi sono in una famiglia di ladri.
Devo capire perché papà è stato ucciso, cosa cercava per attirare quelli? -
Vuole venirci a chiaro sulla faccenda.
Senza pensarci fa un attimo pressione contro il quadro che si muove e fa cadere Kaito in un altra sala che è praticamente un luogo pieno di specchi.

Kaito vede un lettore CD, quindi si mette ad ascoltare alcuni insegnamenti di suo padre che gli ha lasciato.

Una volta conclusi ed ascoltati, l'armadio a specchio si apre di colpo mostrando i pezzi del vestiario di Kid.
Kaito rimane un po' frastornato a vedere ciò, ma senza indugi prende l'abito e inizia a indossarlo.
Si mette la cravatta rossa, la camicia blu, pantaloni bianchi, la giacca bianca, il monocolo sull occhio destro, il capello a cilindro bianco e infine i guanti e si guarda allo specchio. « Wow, lo so di essere bello, ma questo mi sta a penello! Eh eh, però chi è Kid? Cosa è che fa? »

Apre il computer per fare diverse ricerche leggendo anche sui forum dove parlano di Kid e la sua sparizione.
Certe vole legge un messaggio di The Hakingirl che scrive. " Io ero presente all' incidente e ho visto due bambine con un computer tra le mani. "
Kaito da questa informazione può immaginare il cosa stessero facendo le due bimbe, ma che siano stati proprio dei bambini, non vuole crederci. « No, non è possibile, dei bambini non possono seriamente congegnare degli esplosivi comandati a distanza... » però poi si ricorda di Shiho. « Anche se quella bimba... » 
Non riesce a scordare gli occhi freddi, che la bimba aveva come se la felicità gli fosse stata risucchiata. - Quel giorno lei aveva un aura malefica, che lei abbia davvero a che fare con questa faccenda? - Quando era piccolo si era detto che forse si era sbagliato, ma ora non ne è più sicuro. 
- È inutile che ci rifletto, senza prove non posso capire nulla. Avessi il potere di viaggiare nel tempo scoprirei ogni cosa. -

Continua le sue ricerche leggendo il messaggio di Kid, che Kaito decifra in un attimo facendo delle associazioni mentali, così riesce a sapere il luogo e l'orario per poterlo incontrare e avere spiegazioni. 
-non so chi sia questo Kid, ma ora entro in scena io. -

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