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Autore: Eddygiak97    11/04/2019    4 recensioni
Sequel della mia serie di Yu-gi-oh - Al di là della luce!
Dopo la grande scelta, Yugi finalmente si trova davanti una nuova vita accanto alla persona che ama, ma un potere molto più antico si è risvegliato dopo il suo trapasso. Finalmente le vere intenzioni di Anubi vengono a galla ma non è il solo: un'altra persona complotta con lui nell'ombra! Che legame c'è tra Anubi e quest'altro individuo? Perché solo dopo il trapasso di Yugi si è risvegliato?
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, Atemu, Corte Sacra, Yuugi Mouto
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Yu-Gi-Oh – Al di là della luce'
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Ciao a tutti finalmente sono tornato con un nuovo capitolo, scusate la lunga attesa ma con poco tempo e inspirazione traballante è stato molto lungo.
Spero chevi piaccia e che commentate con le vostre idee ed opinioni. Saluti a tutti e buona lettura!


Capitolo 2° — Finalmente insieme ma…


Pov. Atem
Non ci posso credere che l'abbia fatto! Morire per venire da me…spero non si aspetti che non gli chieda spiegazioni perché non può aver fatto un'azione tanto stupida, come sacrificare la sua vita….e pensare che avevo pregato le divinità di proteggerlo sempre, adesso mi sentirà!
Finito il colloquio con mio padre lo trascino con intenti omicidi verso la mia camera che ormai sarà la nostra, pensando a cosa avrebbe potuto immaginare sarebbe appena l'avessi visto qui. Nel frattempo mi giro spesso verso di lui e noto che,  oltre a guardarsi in giro per capire e memorizzare la strada verso i miei appartamenti, lo vedo spesso girarsi verso di me e osservarmi con occhi languidi da cucciolo bisognoso di coccole al che non riesco a rimanere arrabbiato verso il mio Aibou, il mio compagno. Non per niente lo chiamo così: lui è una parte di me e io di lui, ci completiamo, ma spero non si metta in testa che sarà cosi facile placare la mia rabbia per il gesto che ha fatto. Appena svoltato mi dirigo con Aibou verso la porta dei  miei alloggi, apro bruscamente trascinandomelo dentro con poca grazia, per poi chiudere la porta alle mie spalle e fermarmi a guardarlo.
— Si può sapere che ti dice il cervello!? Perché sei qui e perché sei morto!? — dico furente per cercare di farli capire la gravità della situazione.
— Io… io…
— Avanti parla!
— Io ti AMO, non sopportavo di vivere senza di te! — mi risponde rosso in viso e alquanto imbarazzato tanto che arrossisco anch'io per la sua dichiarazione. 
— Aibou io…
— Lo so che anche tu provi lo stesso, l'ho visto quando ho vinto il duello….dai tuoi occhi amorevoli che mi consolavano sulla nostra separazione — non l'avevo mai visto cosi sicuro come adesso e come posso darli torto? Il mio animo non mi stava dando pace in quel momento, gridava di restare…come facevo a trovare la pace senza la mia metà?
— Anch'io provo lo stesso, ma non per questo ti perdono per aver sacrificato la tua vita per me!
— E lo rifarei se questo significasse stare con te, è inutile che ti arrabbi ora sono qui e ci resto!
— Si ormai sei morto! Ma questa te la faccio pagare mio caro Aibou.
— Allora vediamo se me la farai ancora pagare dopo questa…— detto questo lo vedo avanzare verso di me, tanto che mi ritrovo a indietreggiare fino a dare la spalle alla porta, per poi baciarmi con passione e trasporto.
Da quanto desideravo avere se sue labbra sulle mie e quanto volevo sentirne il sapore che da tanto ho solo immaginato. Vedendo quanta passione e impazienta stava mettendo nel bacio, non potevo far altro che assecondare e contraccambiare con altrettanta passione questa unione, che ancora non riesco a credere stia avvenendo. Dopo un bacio durato un'eternità, ci separiamo per mancanza di aria ansimanti. Non posso che notare subito le labbra del mio amore rosse per il nostro continuo sfregamento.
Una volta ripreso fiato, lo vedo tornare, ma non per un altro bacio (che so gia diventato la mia droga) ma per abbracciarmi forte per poi dirmi con sussurro, tanto dolce quanto erotico: — Allora sei ancora arrabbiato che io sia qui? Secondo la mia opinione ,dopo un bacio in cui la tua lingua non smetteva di assalirmi e di qualcosa di eccessivamente sveglio qui sotto, credo che la tua arrabbiatura ti sia passata subito o sbaglio? — 
E pensare che credevo che fosse timido e dolce il mio Aibou, ovviamente non potevo non eccitarmi col mio amore cosi intraprendente.
— Forse….non so ci devo pensare, magari con un bacio o due credo che saprò darti una risposta chiara!
— Immagino, ma cosi facendo andremmo assai in fretta per i miei gusti, considerando il fatto che siamo in camera nostra!
— Nostra! Come suona bene questo aggettivo. Dai, sistema le tue cose qui nei miei cassetti e fa come se fossi a casa tua, tanto da questa stanza non esci tanto facilmente e intero soprattutto.
— Calma amore, metti a nanna i tuoi bollenti spiriti come faccio io, non voglio dare ai tuoi genitori un'immagine sbagliata di me.
— Ma dai Aibou! E poi siamo in camera nostra, i miei genitori non ci vengono spesso — gli rispondo sperando veramente che non sia così. 
— Lo spero — mi risponde sperando anche lui.

Una volta che Aibou finisce di sistemare le sue cose sento bussare alla porta, mi dirigo ad essa e aprendola vedo mia madre con un enorme sorriso stampato sulle labbra.
— Come sta il piccolino? 
— Penso si debba abituare.
— Fammi vedere…ma come sei carino con i nostri abiti! Ti stanno un amore.
— Grazie vostra maestà! — sorride cortese a mia madre, inchinandosi leggermente e arrossendo per il complimento che gli è stato appena rivolto. 
— Oh tesoro non serve tutta questa formalità, chiamami pure Azale in privato. Caro, sono venuta a invitarti per pranzare con noi come nostro ospite.
— Non si doveva disturbare.
— Ma figurati e poi da come vedo, Atem non vede l'ora di stare con te — gli risponde volgendomi un’altra occhiata furba. Penso sia la mia fine: “ Vuoi nascondere qualcosa a tua madre? impossibile! Ha già capito tutto!”
— Allora se non è un disturbo, accetto volentieri, la ringrazio dell'invito — gli risponde con un sorriso che va ad ampliarsi non appena si gira anche lui verso di me, regalandomi un occhiolino da far girare la testa. “Mannaggia da quando è cosi intraprendente il mio Aibou, non posso che arrossire difronte alla sensualità dei suoi gesti".
— Perfetto allora scendiamo per pranzare nella sala dei banchetti, anche il mio caro marito non vede l'ora di conoscerti meglio, sembra serio e severo, ma è molto affabile e comprensivo con le persone, non hai nulla da temere, mio caro, vedrai che ti adorerà.
— Lo spero anch'io.
— Su su ragazzo, ormai ti consideriamo parte della nostra famiglia, non hai nulla da temere , ti considero come un figlio. Ho sempre desiderato un figlio così tenero e coccoloso da accudire.
— Hey madre, e io chi sono?  — gli rispondo al quanto seccato per questa poca considerazione come figlio.
— Ma tesoro ormai non sei più piccolo e fragile com'è il nostro piccolo Yugi! Cerchi sempre di sembrare un duro ma ti sei dimenticato, quando da piccolo piangevi sempre?
— Non ricordarmelo madre, e soprattutto non farmi fare queste figure davanti al mio piccolo Aibou!
— Quante volte ti ho detto di non definirmi piccolo! Già sono basso, se poi ti ci metti anche tu a infierire… — mi rimprovera con una faccia da cucciolo triste, facendomi venire voglia di baciarlo e coccolarlo per sempre, stringendomelo tra le braccia senza mai lasciarlo.
Finita la conversazione con mia madre e Aibou, usciamo dai miei appartamenti per dirigerci verso la sala deputata ai banchetti, per gustarci un buon pranzo in compagnia.

Pov. Yugi
Dopo l'incontro con i genitori di Atem, ed essermi sistemato nella camera di Atem, lo vedo andare alla porta per aprirla dopo che qualcuno aveva bussato. Vedo oltrepassare la madre di Atem, la regina in persona, con un sorriso caloroso e amabile. Si rivolge a me come se fossi di casa da sempre, rivolgendomi complimenti e continuando a conversare. Vedo Atem arrossire per molti suoi commenti e, adorando vederlo cosi tenero, come potevo non infierire ammiccandogli e vedendolo reagire diventando ancora più rosso? Con mio sommo orgoglio adoro l'effetto ho sul mio faraone, mi dimostra sempre il suo amore, quanto tiene a me e questo mi fa rilasciare un brivido lungo tutta la schiena. Mi domando se c'è un limite dall'amore e affetto che nutro per lui…ma dopo quello che ho fatto per raggiungerlo, donando la mia vita per essere per sempre al suo fianco, credo che non esista un limite.  Potrei dire che sfocia anche in assoluta devozione per lui...e glielo dimostrerò adesso, e per sempre. 
Finita la conversazione e dopo che Atem mi ha dato del piccoletto (cosa per cui mi vendicherò con molto gusto) usciamo dalla stanza di Atem per dirigerci nella “sala da pranzo” o meglio nel salone dei banchetti per pranzare. Al solo pensiero che devo mangiare con la famiglia reale, con il padre e la madre di Atem, mi sale una agitazione enorme, ma probabilmente devo solo abituarmi alla novità. Appena entro nell'enorme salone vedo subito un grande tavolone di pietra imbandito da una moltitudine di leccornie, mi sfrego gli occhi per cercare di capire se si tratta di un miraggio o sia la realtà, ma credo che la seconda sia la risposta corretta al mio quesito. La regina la osservo dirigersi verso il suo posto alla destra del posto di capotavola e capisco che debba essere del padre di Atem. Appena Azale si siede al suo posto, aiutata con galanteria da Atem che le scosta la sedia e la fa sedere aiutandola poi a sistemarsi, esclama: “com'è bello quando si mostra cosi gentile e galante. Non che glielo dico spesso, conoscendolo si vanterebbe fino alla morte e avrebbe la possibilità di rinfacciarmelo e usarlo come espediente per farsi perdonare per ogni suo errore”.
— Aibou non incantarti! — mi risveglio sentendo la voce di Atem che ridacchia sicuramente perché mi sono messo a fissarlo e mi ero incantato nel farlo.
— E-eh, cosa hai detto?
— Per l'appunto, mi stavi fissando, lo so che non sei abituato a tutto questo e poi con me vestito cosi, ma per favore non guardarmi come se volessi mangiarmi e cerca di non sbavare — si rivolge a me con un ghigno malizioso come se di stesse dicendo: “lo so a cosa pensavi aspetta che siamo da soli e vedrai”.
— Non infierire figliolo, lo metterai in imbarazzo e ricordati che è un ospite di riguardo di tuo padre e lui vuole dagli il massimo dell'attenzione. Ma penso che presto avrà anche di meglio, visto come lo guardi tu e da come continuavi a nominarlo a me e a tuo padre. Direi che sei tu che vuoi mangiare e non mi riferisco al cibo di questo banchetto.
— Madre! Io n-non…
— Adesso chi è ad arrossire? 
— Madre, ti prego smettila!
— Va bene la smetto, ma non burlarti di Yugi.
— Coraggio mio caro, accomodati dove vuoi che presto ci raggiungerà mio marito a breve, non appena sarà finita la riunione del consiglio — si rivolge a me con un sorriso gentile, accompagnandomi con un gesto di mano in direzione della sedia difronte a lei.
Appena mi accomodo noto Atem fare altrettanto al mio fianco, rivolgendomi un sorriso rassicurante, per cercare di tranquillizzarmi. Appena raggiungo la calma, vidi dei sacerdoti uscire abbastanza irrequieti e visibilmente preoccupati, ma subito se ne andarono proprio come arrivarono, con un’agitazione alquanto turbante. Un secondo dopo noto la comparsa del faraone, il padre di Atem, con un uomo a un passo dietro a lui che conversava col sovrano con una espressione alquanto accigliata. Una volta finito di parlare si dirigono al tavolo dove il faraone si rivolge a me con un tono alquanto tranquillo ma fermo: — Spero vivamente che ti sia tranquillizzato, che ti stia ambientando facilmente e che Atem ti abbia aiutato nel farlo! 
— Si vostra altezza, la ringrazio molto della sua gentile ospitalità!
— Non preoccuparti ragazzo mio, la famiglia reale ha un grosso debito nei tuoi confronti, quindi se desideri qualcosa non esitare a domandare che ti verrà subito dato.
— La ringrazio infinite vostra maestà, ma non serve tutta questa riconoscenza, l'ho fatto con molto piacere!
— Sei davvero una persona molto buona e affabile, sono molto felice che mio figlio ti frequenti! — si complimentò rivolgendomi un ulteriore sorriso.
— Grazie, ma sono io ad essere felice di frequentare Atem, e voi naturalmente!
— Mio caro, per noi è un piacere e spero che ti sentirai a casa , anche da noi — mi rispose la regina, appena alzata dal suo posto e avvicinandosi a me per allungare una carezza sulla mia guancia già arrossita. 
Finito di pranzare vedo la regina alzarsi e dirigersi col marito alla sala del trono, mentre Atem mi affianca per accompagnarmi in camera per finire di prepararmi. Arrivato in camera vedo Atem arrossire e sento le mie guance fare altrettanto per il fatto che siamo soli in una camera, che presto varrà ufficializzata dal nostro amore.

Pov. Anubi
Finiti i preparativi sono pronto per portare la distruzione e la disperazione nell'universo, ma sono inqueto, sento un'energia positiva che non dovrebbe esserci, ma chi può essere? 
Nel mio regno degli inferi arriva il mio alleato, ma non è lui che possiede tale energia!
— Allora Anubi, sei pronto a rompere il sigillo della nostra vittoria?
— Si, ma non so perché avverto un grande potere di luce che mi inqueta…
— Sciocchezze, non esiste nessuno con un potere tanto da minacciare due divinità come noi!
— Non ne sono certo, sei sicuro che nessuno sospetti la nostra collaborazione?
— Ne sono certo che nessuno sappia niente dato che il nostro piano di conquista.
— Speriamo sia vero! Bene, procediamo con la rimozione del sigillo allora, ma consiglio cautela.
— Concordo, procediamo con ordine e precisione come in una guerra, dobbiamo riuscire a eliminare un sigillo che risale al tempo della creazione! — mi confermò Ares capendo la mia ansia e preoccupazione.
Ci prepariamo ad eseguire il dovuto rituale per permettere al potere racchiuso all'intero della globo d'oro, estratto dell'anima pura sacrificata, lo posiziono al centro del cerchio magico e mi posiziono di fronte al mio compagno al di fuori dell’incantesimo e cominciamo a recitare la formula per la rimozione del sigillo. 
Presto il potere assoluto sarà nostro e sottometteremo tutte le forme di vita! Ma sento ancora qualcosa che non quadra, percepisco che l'energia positiva è in aumento con andare avanti dell’incantesimo di liberazione e sento che si è manifestata da qualche parte nel universo ma non riesco a localizzarne la fonte della magia bianca.

Pov. Yugi
Sono cosi emozionato finalmente sono solo con Atem e non vedo l'ora di essere coccolato dalle sue forti braccia, adoro il suo fisico, così forte rispetto a me, che mi fa sentire protetto e amato. Osservandolo meglio noto che, oltre alla carnagione più scura della mia, mostra anche un certo rossore che so di provocare io. Avere un tale effetto su di lui mi fa sentire felice e orgoglioso. Passata la timidezza iniziale, lo noto avvicinarsi a me con un ghigno malizioso per poi sentire le sue mani afferrare miei fianchi e trascinarmi verso il suo enorme e comodo letto a baldacchino. Si siede sul bordo del letto per poi lasciare i miei fianchi. Il mio cuore batte all'impazzata perché vedo le sue mani avviarsi a togliere la tunica e mostrarmi il suo petto scultoreo e ben definito… qui sento il respiro venir meno. Mentre la mia mente vaga per la piacevole visione, avverto il mio abito venire sfilato e, tornando in me, vedo che Atem ha portato ora le mani alla mia maglietta per toglierla con un abilità inaudita. Avverto un forte senso di imbarazzo e di insicurezza per via del mio corpo estremamente poco sviluppato, ma gli occhi che si sono posati su di me fanno sparire quell’incertezza ed insorgere un turbinio di sentimenti, che non vedo l'ora di liberare mentre facciamo l'amore.
— Rilassati amore, non faremo niente che tu non voglia. È solo che sono così felice, finalmente sei al mio fianco e che ci resterai per sempre! — mi dice facendomi girare la testa per l'impazienza.
— Lo voglio! Anch'io sono felice di essere con te e di starci per sempre. Non ti lascerò mai, allora prendimi, fammi tuo perché gia lo sono dalla volta in cui Marik ha cercato di distruggere il puzzle del millennio col suo burattino e dovetti ricostruirlo tra le fiamme. Lì ho capito che non potevo stare senza di te!
— Yugi, ti amo da morire.
— Anch'io ti amo — dissi prima di buttarmi su di lui e unire le nostre labbra in un bacio appassionato. 
Un bacio che non ebbe mai fine quella notte in cui io e il mio amore finalmente ci unimmo ancora e ancora in un unico essere… con la pace nel cuore e appagati finalmente ci addormentammo per un nuovo inizio; l'inizio del nostro vero amore. 
Il sole entra dalle grandi finestre della camera,  con difficoltà comincio ad aprire gli occhi e ripenso a quello successo ieri sera…ancora non riesco a crederci che finalmente io e Atem riusciamo a dimostrare l'amore che da sempre proviamo l'un l'altro. Appena cerco di muovermi una fitta mi blocca subito. Ovviamente so da dove viene, dal nostro congiungimento, anche se con dolore sono felice di questa sensazione. Ripenso a quando l'ho sentito entrare in me e un emozione simile mi riempie il cuore di pace. Ma in quel momento, ricordai anche cosa sognai la scorsa notte. Una creatura bellissima emanante pace e serenità, che sorridendomi cominciò a spiegarmi il perché della sua presenza…
— Yugi Mutuo non aver paura, non voglio recarti alcun male, ora che ti sei finalmente riunito alla tua anima gemella, sono qui per spiegarti gli strani fenomeni che ti hanno portato qui. Tu mi hai già incontrato nel mondo della memoria, sono Horakhti la creatrice della luce e sono qui per spiegarti il motivo reale per cui sei giunto qui. Il dio Anubi ti ha ingannato, è vero che ti ha fatto giungere in questo mondo ma il motivo per cui sei morto non è quello che sembra. Tu mio caro Yugi ,fin dalla tua nascita hai portato con te uno dei poteri più antichi del mondo, la tua anima, anche se non crederai alla mie parole origina da una discendenza divina. Per questo sei giunto nel mondo egizio. Tu origini infatti da Hator la dea dall'amore, il tuo potere infatti è influenzato dai grandi sentimenti che provi per i tuoi amici e per il tuo amore. Per questo la tua anima oltre a contenere il potere profondo dell'amore ha avuto anche il compito di contenere grazie alla tua purezza il più grande potere degli dei, il cristallo divino. Questo potere non poteva essere liberato senza il sacrificio dell'anima pura che lo custodiva, ma non temere quel potere ha finito per fondersi con te e non sarà usato dal male per governare i mondi. Il potere che è dentro di te ti sarà utile e si mostrerà per salvare te e l'amore che provi per il principe d'Egitto. Mi spiace dirtelo ma la tua missione è solo a metà del suo corso: tante prove ti attendono giovane Yugi, ma sono sicura che con la tua gentilezza e dolcezza spezzerai le tenebre che tramano nell'ombra. Ora devo andare ma non sarai solo, buona fortuna e che la sacra luce ti protegga — conclusasi la sua spiegazione e senza che io potessi dire niente scomparve ma con lei, i dubbi sorti in me iniziarono a comprimere la mia anima.

Appena richiamato dai miei pensieri dal movimento del corpo al mio fianco, mi ristendo abbracciando il mio amore serenamente addormentato, per scivolare con esso nel mondo dei sogni più puri e perché no? Anche ricchi di quell' erotismo appena nato in noi.
   
 
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