Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Shade Owl    15/04/2019    2 recensioni
Orlaith Alexander ha scoperto di non essere solamente una violinista estremamente dotata, tanto da guadagnarsi un esclusivo contratto con la Lightning Tune Records, ma anche di avere dei poteri incredibili, legati alle sue emozioni e alla sua musica. Tutto ciò però ha attirato le mire di potenti stregoni che hanno tentato di usare il suo potere per scopi malvagi, cosa che l'ha obbligata a lottare per salvare se stessa e le persone a cui vuole bene.
Quasi un anno dopo questi avvenimenti, la vita scorre tranquilla per lei, ormai lontana dalle luci della ribalta e dalla magia, e il suo unico obbiettivo è laurearsi e diventare una persona come tutte le altre, dimenticando il proprio dono, troppo pericoloso per essere usato con leggerezza.
Tuttavia, Orlaith ignora gli eventi che, in un luogo lontano, sono già in moto e che presto la raggiungeranno, portandola a scoprire un mondo per lei tutto nuovo e pericoloso, ma anche le risposte che per molto tempo ha ignorato: da dove viene la sua magia? Cos'è lei, realmente? E perché non ha mai incontrato nessun altro con le sue capacità?
Ma soprattutto... saprà affrontare quello che le riserva il destino?
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Epic Violin'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gli Xenonauti riuscirono ad arrivare a Liberty Island senza interferenze: fortunatamente gli elicotteri, malgrado avessero armi inadeguate, riuscirono ad attirare l’attenzione del Doplanker abbastanza a lungo da permettere loro di raggiungere l’isola indisturbati, anche se molti dei più vicini caddero in acqua avvolti dalle fiamme, abbattuti da potenti colpi di tentacoli che il Relitto Oscuro menò contro le fusoliere, cominciando dai velivoli armati di razzi. Ben presto i civili scomparvero, probabilmente richiamati a terra dai militari che revocarono loro qualsiasi permesso di volo, e rimasero soltanto gli elicotteri dell'esercito in aria, a distanza di sicurezza dalla creatura, cosa che tuttavia impediva loro di mirare correttamente: malgrado la mole del mostro, era troppo abbarbicato alla Statua della Libertà, e sarebbe bastato un minimo errore, o anche una qualche mossa particolarmente violenta del Doplanker per causare la morte di innumerevoli civili. Inoltre, probabilmente erano già a corto di munizioni, senza contare che prima o poi sarebbe finito anche il carburante.
Quando finalmente gli Xenonauti misero di nuovo piede a terra, più di metà degli elicotteri era stata distrutta, e molti avevano smesso di sparare. Qualcuno si era già ritirato. Anche se mantenendo le distanze non potevano essere colpiti, non avrebbero resistito ancora a lungo.
- Dobbiamo fare in fretta.- disse Nightmare, osservando la scena con quella che, se non avesse avuto il volto coperto, sarebbe stata un’espressione preoccupata - Ho fatto in modo che l’esercito ci credesse dei loro, ma tra non molto manderanno anche i caccia e qualche nave da combattimento… non rinunceranno ad ucciderlo tanto facilmente. Sperate che non decidano per l’opzione nucleare.-
- Non sappiamo nemmeno cosa sia.- osservò Nova.
- Meglio. Okay, dividiamoci i compiti… Rin, tu e Keith trovate il modo di entrare nella base della statua e portate fino ai traghetti tutti i sopravvissuti. Nova, tu e io lo terremo impegnato.-
Anche se qualcuno di loro avesse avuto qualcosa da ridire, nessuno fiatò, eseguendo gli ordini senza discutere.

Il Doplanker aveva invaso una grossa parte dell’isola con la sua mole molliccia e pesante, spargendo acqua, frammenti di cemento e alberi spezzati su ogni angolo libero del terreno; un tentacolo copriva quasi completamente l’ingresso ai piedi della Statua della Libertà, ma lungo una delle pareti si era aperta una crepa, troppo piccola per lasciar passare qualcuno ma abbastanza grande da vedere all’interno: c’erano delle persone, rannicchiate e abbracciate ai propri cari, che urlavano e piangevano nel tentativo di proteggersi da un eventuale crollo o di darsi conforto; qualcuno stava urlando qualcosa, forse degli ordini, e sentirono anche dei rumori che indicavano i tentativi di qualcuno di creare una via di fuga.
- Beh… un bello schifo.- commentò Keith, guardando il muro con aria critica - È massiccio, e parecchio… non ho idea di come buttarlo giù senza esplosivi, e Nightmare mi ha vietato di portarne prima di partire in missione. Pensi di poter strisciare dentro coi tuoi poteri?-
- Certo che posso.- rispose Rin, estraendo il pugnale magico dalla cintura - Ma non servirebbe a molto… non posso portare fuori nessuno.-
- No, hai ragione… va bene, fammi pensare...- brontolò Keith, massaggiandosi la nuca.
Non conosceva molto il mondo in cui si trovavano, ma Nightmare gli aveva parlato spesso del suo, quando passavano il tempo insieme tra una missione e l’altra. Gli aveva raccontato molte cose, e non tutte erano a proposito di sue missioni passate o operazioni militari, ma anche banali.
In un angolo della sua mente ricordò che una volta gli aveva parlato di una fuga di gas in un appartamento vicino al suo, quando era molto giovane, e del rischio di un’esplosione.
Ma certo… il metano è infiammabile, questo lo so anch’io… e gli umani lo usano per scaldarsi o accendere il fuoco in cucina. E in realtà come questa lo conservano generalmente in contenitori che chiamano “bombole”.
- Va bene, forse ho un’idea!- esclamò - C’è un posto dove mangiare qui, su quest’isola, giusto?-
- Certo, lo abbiamo superato prima.-
- Bene. Lì ci potrebbero essere bombole di metano!-
- Cosa?-
- Ah… te lo spiego dopo!- rispose Keith - Ascolta… tu fai in modo che quella gente là dentro stia lontana dalla crepa, io vedo di inventarmi qualcosa per allargarla! Torno subito!- aggiunse, correndo via e mollando Rin lì dov’era.
- Stai attento!- gli gridò dietro lei.
Lo vide agitare un braccio senza rispondere. Sentì una punta di apprensione coglierla: odiava saperlo giocare con del materiale esplosivo.

Nightmare sfruttò le superiori capacità fisiche dategli dall’armatura per saltare su uno dei tentacoli più vicini e sguainò i falcioni, infilzando le punte nella carne del Doplanker per avere un punto di ancoraggio; sfruttando le sue armi riuscì a scalare con relativa lentezza il tentacolo, conscio di non essere minimamente un problema per il demone: qualcosa di così grosso non avrebbe mai sentito dolore, non per così poco. Le lame entravano nella carne solo di pochi centimetri, massimo una quindicina (la sua pelle era stranamente dura da forare), e in quel momento lui era alto decine e decine di metri, poco meno della statua. Colossale com’era, al massimo sentiva qualche puntura.
Nova, dal canto suo, stava scagliando poderose lame di luce muovendo le braccia in ampi gesti a ventaglio, mirando a tutto ciò che poteva tagliare. Purtroppo nemmeno lei sembrava essere molto minacciosa per l’avversario, e pur riuscendo ad aprire ferite che nessuna arma aveva aperto fino a quel momento, il massimo che riusciva a ottenere era paragonabile a unghiate di gattino sul braccio di un uomo adulto molto robusto. Inoltre, non sanguinava nemmeno, i tagli rimanevano puliti e asciutti, forse troppo superficiali per lui, appena un po' arrossati, come un'irritazione. Non lo avrebbero mai ucciso così.
Devo raggiungere uno degli occhi. Pensò Nightmare, continuando la propria, faticosa ascesa. È l’unica possibilità.
Avendo scelto uno dei tentacoli abbarbicati attorno alle caviglie della Statua della Libertà, non rischiava di essere scaraventato a terra da eccessivi scossoni improvvisi. Forse ce l’avrebbe fatta, ma doveva sbrigarsi, prima che gli elicotteri (e soprattutto Nova) venissero fatti a pezzi dal Doplanker.
Riuscì a portarsi quasi a metà, appena prima che uno degli ultimi tre elicotteri venisse abbattuto e che Nova dovesse scansarsi per evitare di essere schiacciata, quando ci fu un’esplosione verso il suolo che riuscì finalmente a infastidire abbastanza il demone da costringerlo a emettere un gemito furioso, mentre persino l'appendice a cui si era ancorato Nightmare si scuoteva un po’, quanto bastava da fargli perdere la presa su uno dei falcioni.
Si ritrovò aggrappato con una mano all’altro, mentre il tentacolo si sollevava, minacciando di farlo precipitare da un momento all’altro in mezzo all’Hudson.
Sono troppo vecchio per queste cose… Si disse.

Keith riuscì a trovare un paio di bombole di metano nel piccolo edificio, nel magazzino. Non fu difficile rubarle, non c’era più nessuno lì, erano tutti distratti dal Doplanker.
Le portò a forza di braccia fino alla crepa sorvegliata da Rin, facendo più in fretta possibile. La trovò che diceva qualcosa a un uomo con una divisa, forse uno del gruppo di sicurezza, la testa incastrata tra i lembi di cemento.
- Ehi!- esclamò - Ci sono!-
Rin lo guardò un secondo, tornò a rivolgersi all’uomo e gli ordinò di fare allontanare tutti. Quello annuì e si voltò, gridando qualcosa alle persone presenti là dentro.
- Va bene, sono riuscita a convincerli.- disse - Pensi che basteranno?- chiese, adocchiando le bombole.
- Non ne ho la più pallida idea.- ammise Keith - Ma è anche l’unica cosa che mi è venuta in mente.-
Ne presero una ciascuno e le sistemarono entrambe a ridosso della crepa, una sull’altra, un po’ in bilico tra loro. Una volta finito si allontanarono il più possibile, e Keith sfoderò i fucili.
- Va bene, ci siamo.- disse - Ora sparo un colpo, dovrebbe fare un bel botto… speriamo di non ammazzare nessuno.-
- Aspetta!- esclamò Rin, mentre lui prendeva la mira.
- Cosa?-
Lei guardò il Doplanker, in particolare il tentacolo più vicino al punto dove sarebbe avvenuta l’esplosione, sul quale Nightmare si stava arrampicando, e poi Nova e i pochi elicotteri militari rimasti.
- Non hai bisogno di me per portare quella gente alle barche.- disse - E le tue armi non possono ferirlo. Io posso usare i miei poteri, e se entro in acqua…-
Keith esitò, aggrottando la fronte e guardando il fiume con il dubbio dipinto in volto.
- Sicura?- chiese - Non duri mai a lungo quando entri in acqua. L'ultima volta che l'hai fatto hai retto per qualcosa come due minuti scarsi. Potresti non riuscire a ucciderlo.-
- Questo era prima.- gli ricordò lei - Lo sai chi mi ha istruita di recente, no?-
Keith s’incupì, scoccandole uno sguardo rabbioso.
- Me lo devi proprio ricordare sempre?- brontolò.
- Tu pensa a quella gente.- disse Rin, in tono deciso - Io cerco di aiutare loro. L’esplosione potrebbe anche dare problemi a Nightmare, e io posso aiutarlo.-
Keith sbuffò.
- Ka!-
- Ecco, bravo, impreca… serve sempre a qualcosa.- commentò lei, subito prima di correre verso la riva per tuffarsi.

Keith fece fuoco contro le bombole, facendole saltare al primo colpo. L’esplosione produsse un boato assordante e una nube di fiamme da far paura, ma funzionò, allargando la crepa quanto bastava da far passare la gente bloccata all’interno.
Purtroppo, come aveva previsto Rin, il Doplanker non fu molto contento della fiammata che gli ustionò il tentacolo e, con un gemito furioso, cominciò ad agitarsi, facendo crollare qualche altro pezzo di parete e provocando scricchiolii inquietanti nell’intera statua.
- Dannazione...- mugugnò - Fuori di lì!- gridò verso gli umani che, troppo lentamente, stavano uscendo dall’improvvisato passaggio - Sbrigatevi! Alle barche, forza!-
Due addetti alla sicurezza uscirono per primi ed aiutarono gli altri a sgusciare fuori. Keith li raggiunse subito e fece del suo meglio per assisterli, senza però perdere completamente d’occhio il Relitto che, furioso, aveva cominciato a scrollare la maggior parte dei suoi arti e a colpire un po’ tutto quello che aveva a tiro, costringendo Nova a scappare per non essere uccisa.
- Ma cosa diavolo è quell’affare?- esclamò un uomo, fissando pallido il mostro, gli occhi quasi fuori dalle orbite.
- Hai presente quando nutri troppo i tuoi pesci? Qualcuno ha nutrito troppo un polpo! Ora muoviti!- sbottò Keith, spingendolo via.
Subito dopo udì un suono di liquido che si muoveva tutto insieme e, alzando lo sguardo, non fu affatto sorpreso nel vedere una gigantesca colonna d’acqua, grande quasi quanto lo stesso Doplanker, che assumeva vaghe fattezze femminili.
Rin stava andando all’attacco.

Per quanto salda fosse, nemmeno la presa di Nightmare avrebbe mai potuto essere eterna e, alla fine, il manico del falcione gli scappò di mano. Si ritrovò a precipitare nel vuoto senza sapere dove sarebbe atterrato, né se l’armatura avrebbe retto il colpo. Tuttavia colpì l’acqua molto più in fretta di quanto avesse immaginato, ritrovandosi immerso nell’Hudson senza riportare danni.
Si raddrizzò e, ritrovato l’orientamento, comprese di non essere nel fiume: una enorme figura vagamente femminile formata completamente d’acqua aveva allungato una mano, e lui ci era finito dentro, fermando la caduta. Ecco cos’era successo, Rin lo aveva preso al volo.
Lo depose di nuovo a terra, permettendogli di uscire dall’acqua, e sollevò l’altra mano, che impugnava una lunga spada liquida al centro della quale correva una scia luminosa giallo intenso e piena di spine, il simbolo dell’arma magica che Rowel le aveva fornito tempo prima. Si avventò contro il Doplanker, che emise un verso furioso e cominciò a sferzarla e stritolarla con i suoi tentacoli, incontrando tuttavia solo acqua.
Nova lo raggiunse di corsa proprio mentre si rialzava, senza perdere di vista Rin, che continuava a colpire con l’arma il Doplanker ovunque riuscisse a raggiungerlo, ferendolo finalmente in modo serio, aprendogli tagli profondi su tutto il corpo e mozzando alcuni dei suoi tentacoli.
- Funziona.- commentò - Avrebbe dovuto farlo subito.-
- No, non direi.- rispose Nightmare, scuotendo la testa - Cioè… sì, lo sta ferendo, ma non è ancora del tutto padrona di questo potere. Non è Chidak, e se perde la concentrazione...-
- Possiamo aiutarla?-
- Puoi brillare.- rispose Nightmare - Io posso fare molto poco… ho perso i falcioni, e le mie pistole sono troppo piccole. Non sarò in grado di fargli niente.-
Nova esitò, guadando il gigante dal sotto in su. Malgrado la carnagione chiara, a Nightmare parve di vederla impallidire.
- Io… è troppo grosso.- ammise - Prima di usare tanta luce da morirne, al massimo posso… bruciacchiargli i tentacoli. Forse-
Nightmare gemette.
- Grande...-

Anche se aveva detto a Keith di potercela fare, dopo già un paio di minuti Rin iniziò a sentire la propria concentrazione vacillare. Era connessa a tutti gli oceani, tutti i mari, tutti i fiumi del pianeta. Percepiva ogni animale, pianta, imbarcazione presente, e anche il Doplanker. Malgrado fosse migliorata moltissimo nella gestione dei propri poteri, quello era davvero troppo persino per lei. Avrebbe retto un simile stress per poco più di cinque minuti.
Era già riuscita a ferire abbastanza seriamente l’avversario, ma non gli aveva ancora fatto nulla di sufficiente a ucciderlo. Doveva colpire un punto vitale.
Lottando per non ritrasformarsi, Rin sollevò la spada d’acqua con entrambe le mani, mentre i tentacoli superstiti la attraversavano senza ferirla, e la calò con tutte le proprie forze in mezzo agli occhi del calamaro, dove avrebbe dovuto trovarsi il cervello.
La lama affondò fino all’elsa, passandolo da parte a parte come se fosse fatto di burro.
Sì!
A quel punto non riuscì più a evitarlo e perse la forma liquida, ritrasformandosi rapidamente. Si ritrovò senza quasi alcun preavviso nell’acqua del fiume, la spada stretta in una mano, a sputacchiare e a galleggiare come un tappo di bottiglia. Tutte le informazioni che aveva ricevuto fino a un attimo prima erano scomparse, ma la ferita era ancora ben presente nella testa del Doplanker.
Lo guardò soddisfatta, aspettando di vederlo scivolare in acqua fino a scomparire, finalmente sconfitto dai loro sforzi e dal suo colpo mortale.
Tuttavia, contro le sue previsioni, il Doplanker lanciò un verso furente e alzò un tentacolo sopra di lei con l’intenzione di schiacciarla, senza mostrare il minimo segno di debolezza.
Non stava morendo.

Mi spiace non avervi mostrato ancora i poteri di Orlaith, vi dovete accontentare di Rin. Ma non preoccupatevi, lei è la prossima.
Ringrazio come sempre John Spangler, Easter_huit, Old Fashioned, Roiben e Arianna96r, che mi stanno seguendo. A presto!

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Shade Owl