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Autore: cip993    22/07/2009    4 recensioni
Un'amica di Sango, un monaco donnaiolo e una sterminatrice gelosa.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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E così scappò, voleva allontanarsi più che poteva… che stupida che era stata: credere che quel monaco fosse interessato a lei, credere che lui la considerasse speciale, un tesoro da proteggere... era tutto finito, ora voleva solo allontanarsi, non rivederlo mai più.
Quando spuntò l'alba era ancora in volo, ancora attaccata a Kirara, ancora con le lacrime agli occhi... dannazione non riusciva a smettere...

Intanto al villaggio...


-Monaco, coraggio che ci siamo addormentati per il troppo sakè... coraggio, in piedi, che se no Sango si arrabbia… ih, ih, ih.
-Dolce Yuki, ora mi sveglio ma... dov'è Sango?-
La ragazza guardandolo perplessa disse:- Mmhh in effetti non è in casa, ma ho trovato il foulard di Kirara qua fuori... forse è andata a fare un giro qui intorno...
Un pensiero iniziò a prendere forma nella mente di Miroku; Sango che non tornava la sera, Sango che non dormiva lì, il foulard di Kirara davanti alla porta, Sango che non si vede la mattina, Sango in peric...
No!!! Quello non doveva succedere! Ma perchè non lo aveva avvisato?! 
La voce di Yuki lo distrasse.
-Miroku, dai non pensarci a Sango cosa te ne importa? Ora hai me, no???- e così dicendo si avvicinò al monaco.
-Yuki, ma Sango è una mia amica, io sono preoccupato per lei.
-Basta!!!!! Non ti deve più importare di Sango... ti ho detto che ci sono IO e quindi smettila di pensarci!!!!!-
No, un momento cosa stava accadendo... perchè si stava comportando così... o forse... ma certo, ora capiva, lei era gelosa, gelosa di Sango.
-Yuki dove hai nascosto Sango?
-Pasticcino, ma cosa stai dicendo? Sango è una mia amica io non le farei mai niente di tutto questo...
-Yuki la commedia è finita, DIMMI DOV'E' SANGO!!!!!
-Oh ma allora ci tieni così tanto a quella ragazza??? Mi spiace, però a quest'ora sarà ormai troppo tardi... i briganti l'avranno già presa.
-Stupida, Sango è in grado di difendersi perfettamente anche da sola...
-Ah ah ah! anche senza il suo Hiraikotsu e con vestiti da donna comune???
No! Non ci voleva credere... quella era una pazza... no, no... 
Doveva raggiungere Sango al più presto.
Così senza dire più niente corse fuori e si inoltrò nel bosco.

Era da mezz'ora che vagava per questo intrico di alberi, ma ancora non aveva trovato nessuna traccia di Sango... 
Mentre stava camminando inciampò su qualcosa di morbido. 
Guardò a terra. Kirara lo guardava con espressione sofferente ed aveva uno strano simbolo sulla fronte... e poi cos'era quella grossa macchia sulla panca… 
Sangue, era sangue
...
-Kirara dov'è Sango?!?
La gatta per tutta risposta gli miagolò e girò la sua piccola testa verso un punto non distante da lei. 
Miroku seguì lo sguardo e la vide. Sango era lì, accasciata a terra, con escoriazioni sul volto e con una ferita profonda sul fianco. Era pallida e il suo sguardo sembrava perso nel vuoto: le sue iridi erano come appannate e sembrava che fissasse il vuoto davanti a sè senza neanche rendersi conto di ciò che stava guardando.

Il monaco si avvicinò alla ragazza, e la prese tra le braccia, Sango sussultò e poi aprì la bocca: 
-Miroku...

La sua testa ricadde all'indietro, e dalla bocca uscì un rivolo di sangue.
Il monaco la strinse forte a se:- No, non morire Sango, no ti prego... tu non puoi lasciarmi, io non ti ho ancora detto di amarti, noi non ci siamo neanche mai baciati Sango... Sango ti prego resta al mio fianco, tu per me sei tutto, sei la luna e il sole, sei l'acqua che mi tiene vivo, sei la mia stella più bella, Sango io ti amo.... Ti prego, ti prego...
No... nessun incantesimo avrebbe riportato in vita la sua donna e lui lo sapeva bene, ma non poteva fare altro che pregare che succedesse un miracolo... gli bastava solo un attimo, solo per dire alla donna che aveva davanti ai suoi occhi quanto la amava e cosa avrebbe fatto per lei, ma i miracoli non esistono... 
La ragazza iniziò a diventare fredda, la sua pelle non era più come il colore dei fiori di pesco, ora assomigliava alla candida neve e il suo sorriso si trasformò ben presto in una maschera inespressiva.
Lei era morta e niente l'avrebbe mai più portata dal ragazzo che ora la teneva tra le braccia.

E passarono ore e arrivò la notte, ma Miroku non la lasciava, la teneva ancora tra le sue braccia quasi a volerle infondere il suo calore vitale, ma la ragazza rimase ferma e immobile, gli arti rigidi, il cuore fermo, il cuore che non poteva più amare, che non poteva più soffrire.
Dopo due giorni trascorsi in questo stato, Miroku decise che sarebbe stato per lei che avrebbe sconfitto Naraku, e così, dopo averla sepolta, prese con se il laccio che fino a poco tempo fa Sango usava per tenere i suoi capelli, salì in groppa a Kirara e partì.
Da quel giorno nessuna ha più visto il monaco Miroku e la gatta Kirara ma ancora si narra delle nobili gesta del monaco e della sterminatrice di demoni che riposa ancora in quel bosco, dove ora crescono solo alberi di pesco che depositano i loro petali su una lapide, quasi a formare il volto di una ragazza dai lunghi capelli castani.

  
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