Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Arashi_art    24/04/2019    1 recensioni
Diana è una ragazza dalle origini italiane che ha vissuto a Busan, il suo migliore amico si chiamava Jimin e la abbandonò all'età di 15 anni per inseguire il suo sogno a Seoul. Tra varie peripezie, i due non hanno più notizie e si rincontreranno 6 anni dopo per caso o per volere del destino? Diana non sa che lui è diventato un idol di fama internazionale e quale sarà la sua reazione?
Si creeranno situazioni ambigue e scopriranno entrambi a loro spese quanto siano cambiati in questi anni.
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Semplice Felicità
2018
{Jimin}
 

Nonostante solo Jungkook e Taehyung fossero a conoscenza del nostro litigio, il giorno dopo scoprii che si era sparsa la voce tra i miei compagni a mo' di reazione a catena.

- Ti diverti a sparlare di me, vero? - schernii Tae in un angolo della sala prove.

- Erano tutti preoccupati, dovevo tranquillizzarli in qualche modo. - si difese con un sorriso furbo.

In fondo mi aveva risparmiato la fatica di dover spiegare la mia permanenza da lui a tutti e sei, poi non c'era motivo di nasconderlo. Sia io sia Diana li consideravamo come nostri fratelli, quindi potevamo raccontare loro qualsiasi cosa senza timore o imbarazzo. Nessuno degli altri ascoltò la nostra conversazione e non mi chiesero nemmeno se avessimo risolto, sapevo che avrebbero aspettato che fossi io a parlargliene, come sempre. Proprio in quel momento qualcuno mi abbracciò da dietro e mi stampò un bacio sonoro sulla guancia: Diana.

- Come vanno le prove? - chiese allegra.

- Ma tu, vuoi smetterla di apparire da dietro all'improvviso? - la indicò Yoongi indignato.

- Perchè? cosa è successo? - chiese Namjoon e tutti si girarono verso di me come cagnolini addestrati.

- Ho palpato il culo di Yoongi per sbaglio. - si giustificò Diana muovendo il mento sulla mia spalla.

Il nostro leader si pietrificò sul posto; Hoseok sputò il sorso d'acqua che aveva appena messo in bocca; Tae rise mostrando tutti e trentadue denti; Jin spalancò la mandibola e Jungkook guardò terrorizzato il diretto interessato che incrociò le braccia offeso.

- Yoongi, dovevi approfittarne. Non ti ricapiterà mai più! - esclamò Taehuyng che ricevette un bel calcio sulle natiche, tanto per rimanere in tema.

- Ehi! Si sta parlando della mia ragazza, vacci piano. - dissi fintamente arrabbiato.

Tutti e sei risposero con una sonora esclamazione di meraviglia come se facessero parte di un coro.

- Attenzione! Jimin potrebbe uccidere. - mi derise il più piccolo gonfiando le spalle muscolose; poteva schiacciarmi con un battito di ciglia.

Però non mi lasciai intimidire e, come un toro convinto di poter prendere il torero, caricai l'attaccabrighe. Lo incatenai con braccia e gambe e mi trasportò a mo' di zainetto per la scuola: era una scena quasi umiliante. Dalla sua spalla vidi Diana con un sorriso timido stampato sul volto che ci seguiva con lo sguardo assente, mentre si grattava la nuca con una mano. Forse intuivo i suoi pensieri: avevo dichiarato che era mia davanti a tutti per la prima volta.

- Parlando di cose serie, quindi avete fatto pace? - domandò Hoseok all'improvviso.

Confermai mentre combattevo amorevolmente con Jk, il quale mi stava soffocando con una presa di arti marziali.

- Ah, e come? - chiese Tae con il suo tipico sorriso malizioso.

- Nel più classico dei modi: con la bocca. - rispose Diana posando l'indice sulle labbra piene.

Non capii se avesse usato quel doppio senso volontariamente.

- Sporcaccioni! - urlò Namjoon con un tono dieci volte più acuto del suo.

- Ma cosa hai capito? Poi senti da che pulpito. - disse lei ed alzò gli occhi verso il soffitto.

Continuarono a battibeccare per un po' con doppisensi e battute finchè non mi liberai dalla stretta di Jungkook e presi la parola. - Non abbiamo fatto niente di quello che la tua mente pervertita sta pensando.-

- Quindi ancora non avete...? - Taehyung lasciò la frase a metà e la concluse con un debole gesto della mano.

Diana gli coprì la bocca con le mani, ma non gli impedì di continuare. Gli lanciai uno sguardo ammonitore perchè il tutto era alquanto imbarazzante, ma sapevo che lui se ne sarebbe fregato.

- Ero curioso di sapere come fosse Jimin sotto le coperte. Però posso chiedere di Jin. - biascicò sotto le dita della mia ragazza che arrossì insieme al suo ex.

- Tu che fai tanto il gradasso, come te la cavi? - lo spense Diana.

Finalmente uscimmo da quei discorsi "delicati" quando ricominciammo le prove. Dopo qualche giorno avremmo avuto due esibizioni importanti e poi le vacanze di natale, non vedevo l'ora di rilassarmi un po' con Diana. Alla fine vincemmo il premio più ambito dei MAMA: il miglior artista dell’anno ed escogitai un piano per festeggiare al meglio la nostra vittoria e la pausa meritata. Controllai di nascosto l’agenda di Diana per assicurarmi che non avesse impegni per le feste di fine anno e poi mi buttai.

La sera del 22 dicembre cenai insieme a lei, mentre dentro di me fremevo come un Army durante i nostri concerti. Mi guardò più volte quando il tremolio della mia gamba faceva fremere il mio sgabello, ma sembrò non darci troppo peso. Dopo averla aiutata a sistemare la cucina, la seguii in camera dove stava sistemando dei vestiti puliti nel suo armadio.

- Sulla scrivania ci sono le tue magliette. - mi avvertii indicandole con l’indice.

- Grazie, ma non servirà metterle apposto. -

Si accigliò per un momento e posò le mani sui fianchi scocciata, sembrava una madre che voleva rimproverare il proprio figlio.

- Vuoi lasciarle lì sopra a prendere la polvere? Io non le metto nel tuo armadio, non sono mica tua...- la ammutolii con un bacio improvviso afferrandola per la vita.

- Perché dovrò metterle nella valigia. -

- Dove vai? - chiese preoccupata.

- Dove andiamo, semmai. -

- Cosa stai dicendo? - era sempre più confusa.

- Ho preso due biglietti per Roma, partiamo domani sera. -

Spalancò i suoi bellissimi occhi azzurri, poi mi scrutò per capire se stessi scherzando o meno, ma io ero serissimo.

- Davvero? -

Anuii con un sorriso, così ricevetti un bel bacio come premio per i miei sforzi. Per vederla sempre con quell'espressione felice, avrei persino comprato la luna, perchè era il dono più grande che la vita mi aveva offerto. Allora mi ripromisi di non far spegnere mai quella luce che illuminava i suoi occhi, ad ogni costo.

La mattina dopo mentre preparavamo le valigie, Tae stava tra i piedi come uno scarafaggio fastidioso. Saltellava qua e lá e cercava in tutti i modi di disturbarci: rischiò di essere defenestrato dal terzo piano più di una volta. Purtroppo, non mi accorsi che la sua presenza era giustificata da qualcosa che scoprii solo quando riaprii la mia valigia in Italia.

 

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Heilaaaa
Un comeback subito dopo Pasqua XD Volevo aggiornare per forza oggi ahahha
Devo ammettere che questo capitolo è uno di quelli che mi convincono meno, ma è necessario ;;
Forse avrei dovuto aggiungere qualcosa, ma alla fine l'ho lasciato come lo avevo pensato. 
Ebbene sì, Jimin e Diana andranno a Roma per una settiman, quindi alcuni capitoli 
saranno ambientati nella capitale (che adoro!!)
Saranno capitoli zuccherosi, vi avverto già e per una anti-romantica come me, è alquanto strano 
scriverli ahahhaah 
Spero che non vi annoino!
Alla prossima e grazie come sempre ovviamente <3

-Arashi-

   
 
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