Visto che il primo capitolo non vi ha
molto invogliato provo subito a mettervi il secondo.
Avvertenze (valido
per tutti i capitoli della fic): questa fic provoca seri danni celebrali non mi ritengo
passibile di denuncia qualora preferiste continuare a seguire a vostro rischio
e pericolo (firmate qui e qui)
I comportamenti della protagonista (e di tutti gli altri)
non vanno assolutamente emulati perché ad alto contenuto demenziale.
Questa fic crea dipendenza.
Leggere attentamente il foglietto illustrativo, in caso di
sintomi consultare il medico (psicologo).
Ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale.
Avvertenze per
questo capitolo: avviso che in questo capitolo potrete
trovare una scena di sesso, i particolari sono limitati al minimo
indispensabile ma prego di non proseguire a chi si ritiene altamente
influenzabile. (ricordo di non emulare il comportamento della protagonista
!!!). J
4/12/09 capitolo betato da barbyemarco
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Bad Girl
[Isabella
Swan]
Cap. Two
– occasional meeting
Cercando di non fare una delle
mie solite figure di merda, inciampando e cadendo rovinosamente a terra,
raggiunsi il punto del mio interesse.
Lui,
alto e biondo, se ne stava appoggiato ad un muro con un drink ancora intatto in
mano. Se Mike, o chiunque altro ragazzo di mia conoscenza, avesse avuto almeno
la metà del sex appeal di questo sconosciuto, me lo sarei sicuramente fatto.
Mi
fissò, e per un attimo le mie iridi nocciola si persero nei suoi pozzi ambrati.
<
Ciao > mi sorrise.
Dio che sorriso!
<
Ciao > risposi avvicinandomi per rubandogli un sorso di Scotch .
<
Sei sola ? > Chiese
<
Con due amiche > risposi.
Se
invece intendevi dire “sei single?” la risposta e sì o comunque, per te lo
diventerei anche se non lo fossi.
<
Andiamo? > Mi afferrò una mano e mi portò nel bagno delle signore.
Bene,
dritto al punto. Mi piace.
Lo
guardai per un attimo con lo sguardo stile “Bambi-impaurito”. Sapevo che gli
uomini non potevano resistermi.
<
Perché siamo qui? > Mi riflessi allo specchio sistemandomi con le dita la
matita sbavata sotto gli occhi.
La
risposta non tardò ad arrivare perché mi prese la vita, mi fece girare verso di
lui e mi iniziò a baciare con passione.
<
E’ tutta la serata che aspettavo questo momento... > mi sussurrò con voce
più che eccitante all’orecchio.
Gli
passai una mano tra i capelli biondicci e succhiai avidamente le sue labbra
sopraffini.
Mi
sollevò tenendomi per le natiche e mi fece sedere sul ripiano dei lavandini.
Rabbrividii
per il contatto freddo delle cosce con il marmo ma non me ne curai.
Mi
scansò la gonna sollevandola fino a scoprire il mio perizoma nero e me lo sfilò
come se si fosse allenato a farlo per anni.
Poi
continuò a baciarmi scendendo verso il collo, scoprì con una mano un seno e lo
massaggiò con foga in un modo dannatamente sexy e efficace.
Slacciò
velocemente i suoi jeans neri e finalmente fece aderire il suo bacino al mio.
Spalancai
gli occhi per un attimo quando entrò in me.
Poi
con le gambe lo spinsi ancora più dentro di me e lo imprigionai anche con le
braccia incrociandogliele sulla schiena.
Incredibile.
Non c’erano altri modi per definirlo.
Era
terribilmente eccitante e pazzesco. La presa vigorosa delle sue mani sulle mie
cosce mi faceva impazzire, il suo respiro affannoso era un biglietto in
business-class per il paradiso, il suo corpo
era la cosa che più si avvicinasse alla perfezione… ed era mio.
Aumentammo
il ritmo, scandendo l’amplesso con i nostri gemiti e i nostri respiri sempre
più affannosi.
Ben
presto arrivammo in prossimità del limite tra le porte dell’inferno e i cancelli
del paradiso in un vortice di passione mai provato prima.
Ci
fermammo.
Mi
guardò negli occhi e mi sciolsi ancora di più, se possibile. Con le mani mi
liberò dei capelli, che sudati, si erano incollati al mio viso e mi sorrise
raggiante.
Per
quanto mi sembrasse stupido e poco responsabile non riuscii a pentirmi
minimamente di averlo fatto. Avrei accettato altre mille volte se fossi tornata
indietro.
Mi
baciò delicatamente le labbra.
Poggiai
la mia fronte sul suo petto, la sbornia cominciava a dare i suoi effetti.
--------------
<
Isa? Isa? > Jess continuava a strattonarmi per farmi svegliare
Mugugnai
qualcosa di incomprensibile aprendo lentamente gli occhi che sembravano essersi
incollati tra loro.
Ero
sdraiata su quello che sembrava essere il sedile posteriore dell’Audi di Jess.
<
Hai idea di che ore siano? > Mi chiese in preda ad una crisi.
<
No > risposi con voce impastata stropicciandomi gli occhi.
<
Sono le otto meno un quarto > mi disse Angie con voce preoccupata < tra
quarantacinque minuti dovremmo essere a scuola > aggiunse
<
Cazzo > imprecai alzandomi di scatto capendo finalmente il motivo di tutta
quell’ansia.
<
Ti ricordi cosa ha detto Banner ? >
Sì, mi
ricordavo, ma decise comunque di rinfrescarmi la memoria.
<
Un altro ritardo e ti sospende >.
<
Grazie Angy, ora mi sento meglio >.
Jessica
mise in moto l’auto e partimmo a tutto gas.
Presi
lo specchietto dalla borsa di Jess e mi stupii che non si ruppe dopo aver
riflesso la mia immagine.
Orrenda.
Il
mascara era colato sotto gli occhi e i capelli sembravano un cespuglio di rovi.
Feci
una smorfia di disgusto. Anche se fossimo riuscite ad arrivare in tempo a
scuola, mi avrebbero comunque sospeso per l’aspetto da barbona.
<
Tieni > Angie mi lanciò una borsa nera.
La
aprii e con mia grande sorpresa vi trovai la mia divisa scolastica. Non sapevo
l’avesse portata, ma avrei potuto immaginarlo visto che lei era quella tra noi
tre con la testa sulle spalle.
<
Angie, sei un genio > le scoccai un bacio.
<
Lo so > sospirò.
Mentre
ero intenta a fare i salti mortali per cambiarmi, a causa della guida di Jess,
notai un piccolissimo particolare.
<
Dove sono le mie mutande? > Chiesi sporgendomi ai sedili davanti
Alzarono
entrambe le spalle.
<
Cazzo > ringhiai indossando comunque la gonna della divisa.
Legai
i capelli in una coda di cavallo e con una salviettina ripulii quel macello
dalla mia faccia.
Mi
guardai allo specchio nuovamente. Ero sempre orribile. Ma se prima il mio
aspetto sembrasse urlare “sono sbronza” adesso sembrava volesse dire “sono
sbronza ma cerco di camuffarmi”.
Un
passo avanti, decisamente.
La
strada per Forks, grazie a Dio, era sgombra.
Con
tutto il casino non ero riuscita a raccontare loro dell’incontro della sera
precedente.
<
Jess, come è andata con Mike? > Le chiesi di botto.
Angie
mi lanciò un occhiataccia e capii di aver toppato completamente
domandandoglielo.
<
E’ collassato prima che potessimo andare al sodo > ci spiegò rassegnata.
<
No! > dicemmo io e Angie contemporaneamente con una sorta di cantilena.
<
E tu? > lanciai un sorrisino malizioso ad Angie.
<
Eric è un maniaco > dichiarò arrabbiata < continuava ad allungare le mani
dappertutto, sembrava quasi che avesse i tentacoli al posto delle braccia >
<
E quindi ? > Le chiese Jess
<
L’ho mandato a farsi fottere >.
<
Bravissima ! > Le diedi il cinque.
<
Isa, tu cos’hai combinato? Ti abbiamo trovata in bagno in uno stato a dir poco
pietoso > Jess mi guardò dallo specchietto retrovisore.
Mi
schiarii la voce.
<
Avete presente Brad Pitt? Ecco uniteci un pizzico di Johnny Depp
e di Chad Michael Murray e mischiate il tutto > pendevano dalle mie labbra
< poi aggiungete ancora un pizzico dell’ingrediente “bellezza” e il gioco è
fatto! > dissi ripensando al suo viso.
<
Ma dai > mi schernì Angie.
<
Giuro ragazze! >
<
E cosa avresti fatto esattamente con questo presunto Johnny Chad Pitt al
quadrato? > Chiese Jess sarcastica.
<
Me lo sono fatto > la buttai lì.
Angie
mi ammonì con lo sguardo.
<
Era bravo? > Jess, che curiosona!
<
Di più > ammisi.
<
E questo ragazzo perfetto ce l’ha un nome? > mi chiese
Interrogai
i miei due neuroni attivi per cercare la risposta ma non riuscii a cavarne
niente.
<
Temo di non averglielo chiesto > dissi ancora pensosa
<
Isa, ma insomma! > mi sgridò Angie < vai a letto con il primo che
incontri e non sai neanche il suo nome ! >
Per
quanto mi desse fastidio non potei fare a meno di darle ragione.
<
Otto e venticinque > dichiarò poi Jess parcheggiando l’auto al solito posto
a scuola.
<
Brave Charlie’s > le baciai sulle labbra e corsi verso la mia prima lezione:
biologia.
<
Ci vediamo a pranzo > mi urlò Angie.
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O_O ß la vostra faccia dopo questo capitolo
bèh, io vi avevo avvertito, no? Cmq
non demoralizzatevi ne vedrete delle belle… promesso.
Ringrazio di cuore il mio Jake-Beta Kikko (magari un giorno vi spiegherò
perché “Jake-Beta”) per il supporto
e per i consigli utili che mi ha dato. E chi mi ha già inserito tra i Preferiti
e i seguiti!!! Grazieeee!
COMMENTATE
PER FAVORE!!!
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Spoiler:
< credo che queste siano tue > disse con un sorriso malizioso
sventolando in una mano il mio microscopico perizoma nero.
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