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Autore: Asia85    23/07/2009    2 recensioni
Questa fanfic è ambientata durante quello che sarebbe dovuto essere l’ultimo anno di Harry, Ron e Hermione a Hogwarts, quindi durante l’ultimo anno di Draco e il penultimo anno di Ginny. Harry, Ron e Hermione non sono tornati a scuola e sono partiti alla ricerca degli Horcrux. Il primo capitolo è abbastanza breve ma serve ad introdurre la storia! Spero vi piaccia e spero continuerete a seguire questa fanfic! Buona lettura!
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Questa fanfic è ambientata durante quello che sarebbe dovuto essere l’ultimo anno di Harry, Ron e Hermione a Hogwarts, quindi durante l’ultimo anno di Draco e il penultimo anno di Ginny

Questa fanfic è  ambientata durante quello che sarebbe dovuto essere l’ultimo anno di Harry, Ron e Hermione a Hogwarts, quindi durante l’ultimo anno di Draco e il penultimo anno di Ginny.

Harry, Ron e Hermione non sono tornati a scuola e sono partiti alla ricerca degli Horcrux.

Il primo capitolo è abbastanza breve ma serve ad introdurre la storia!

Spero vi piaccia e spero continuerete a seguire questa fanfic!

Buona lettura!

 

 

Looking for the Right

 

Era passato appena un mese dall’inizio dell’anno scolastico e già Ginny non ne poteva più. Si sentiva dannatamente sola…cosa abbastanza insolita dal momento che, in una famiglia numerosa come la sua, era difficile trovare il tempo per soffrire di solitudine.

Non che non avesse compagnia: passava la maggior parte delle sue giornate con Luna e Neville e con pochi altri compagni, i più sopportabili tra quelli rimasti ad Hogwarts nonostante la morte di Silente. Eppure si sentiva vuota, come se la Ginny che ogni giorno chiacchierava con gli amici, seguiva le lezioni, rispondeva con qualche sillaba distratta, fosse solo una marionetta che eseguiva ogni azione meccanicamente.

Forse era per il fatto che durante la prima settimana dopo la partenza di Harry, Ron e Hermione, non era passato un singolo attimo senza che pensasse dove erano, cosa stavano facendo e, cosa più importante, se stavano bene. Si era detta che non poteva continuare così, che sarebbe impazzita continuando a preoccuparsi per la sua migliore amica, suo fratello e per….già come poteva definire Harry?! Non era il suo ragazzo, a quanto sembrava non voleva metterla in pericolo… nessuno voleva metterla in pericolo. Non si erano neppure posti il problema che forse lei questo pericolo avrebbe voluto correrlo, perchè probabilmente la sua vita non sarebbe valsa la pena di essere vissuta senza quei 3, e nessuno aveva pensato che forse lei sarebbe lentamente impazzita in attesa di loro notizie, in attesa del loro ritorno…e se erano stati così stupidi da non preoccuparsene, perché ora lei si doveva preoccupare per loro?!  Ecco come Ginny era passata gradualmente dalla preoccupazione alla rabbia. E ora si sentiva completamente svuotata, come se avesse avuto un sovraccarico di emozioni e ora il suo cuore non avesse più né spazio né voglia di ospitarne di nuove.

Una folata di vento fresco la fece risvegliare dai suoi pensieri; lanciò un ultimo sguardo allo spicchio di luna che le sorrideva dal cielo terso e rientrò dalla terrazza del castello. Percorse lentamente il corridoio che conduceva alle scale pensando che, da quando era diventato Piton il preside, la scuola viveva nella sregolatezza totale, cosa che, doveva ammetterlo, a volte faceva proprio comodo!

Dovevano essere quasi tutti a cena, ma lei non aveva proprio fame quella sera, e poi ogni tanto aveva bisogno di sparire per qualche minuto, per rimanere sola con l’unica persona che la capisse davvero: se stessa.

Voltò l’angolo del corridoio urtando qualcuno che evidentemente aveva molta fretta e cadendo a terra.

-          Accidenti a te, Weasley…-

Anche se non avesse alzato lo sguardo avrebbe capito di chi si trattava.

Si alzò massaggiandosi il fondoschiena e guardando arrabbiata il ragazzo contro cui aveva sbattuto, ora con una brutta espressione di disgusto dipinta sulla pelle chiara, gli occhi color ghiaccio stretti in 2 piccole fessure.

-          Ma che diavolo ti salta in mente?! Non puoi fare attenzione, Malfoy?- urlò la rossa in tutta risposta.

-          Come ti permetti?!- urlò Draco sventolando pericolosamente una mano verso di lei, cercando di spaventarla, ma Ginny non si spostò di un millimetro.

-          Oh, non oserai toccarmi…- disse lei. Per un attimo un lampo pericoloso attraversò gli occhi del Serpeverde ma poi la sua espressione si trasformò in un ghigno e il suo braccio tornò a rilassarsi lungo il fianco.

-          Hai ragione, Weasley. Potrei prendermi qualche strana malattia…-

Ginny gli si avvicinò di qualche centimetro per lanciargli l’occhiata più raggelante che riusciva, mentre lui sosteneva il suo sguardo minaccioso, poi lo oltrepassò indignata senza dire una parola, diretta alla torre di Grifondoro.

Il biondo rimase qualche secondo fermo dov’era, la mano destra stretta in un pugno che gli sbiancava le nocche, poi fece un sospiro e la rilassò, si diresse deciso sulla terrazza in fondo al corridoio, aveva bisogno di aria.

Si appoggiò alla balconata di pietra chiara, sfilò un sigaretta dal pacchetto che portava in tasca, se la mise tra le labbra e la accese. Sbuffò una piccola nuvoletta bianca guardando pensieroso il cielo scuro punteggiato di stelle, lasciando che la luce della luna sottile che brillava quella sera gli penetrasse nella pelle e lo calmasse.

Tutto quello che gli stava accadendo era troppo strano: emozioni opposte e contraddittorie gli si affollavano in testa, non sapeva più cosa pensare. Avrebbe solo voluto conoscere un buon incantesimo che gli svuotasse il cervello, a costo di dimenticare anche tutto ciò che gli poteva essere davvero utile. Gli avvenimenti dell’anno precedente lo avevano scosso più di quanto si sarebbe mai immaginato: ormai non era più sicuro di nulla, dov’era il male, dov’era il bene, quale era la strada che doveva seguire e quale era quella che voleva seguire. Di una cosa sola era certo: non voleva più essere Draco Malfoy.

 

 

 

  
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