Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: AndersonL    01/05/2019    0 recensioni
Ralph Spaccatutto e Lauren Julia Hardwell; apparentemente due caratteri così distanti: lui è un Bad Guy, uno spaccone, un cattivone che vuole provare ad amare; lei è l'Imperatrice di Niven, una Good Gal, una guerriera al servizio della sua gente che, però, non ha mai conosciuto l'amore.
Quanto può essere insormontabile la differenza fra due caratteri così diversi??
Mentre loro due -e altri personaggi coinvolti in analoghe situazioni- si pongono la stessa domanda, una minaccia incombe su Niven e sulla sua regnante, che dovrà fronteggiare il suo incubo più terribile e, allo stesso tempo, un suo nuovo modo di essere...
(Quarta modifica. Sono una perfezionista del piffero. Rating giallo/arancione perché sono prudente, potrebbero esserci sviluppi inattesi)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ralph Spaccatutto, Un po' tutti, Vanellope von Schweetz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fra i personaggi di tutti i giochi presenti in sala, radunati nella Stazione Centrale, era calato il gelo; erano tutti davanti al portale Ethernet attendendo che quella barra di caricamento finisse il suo lavoro. Ormai non era più solo questione di avere pronto il nuovo gioco prima che tornasse Litwak: tutti lì dentro avevano una questione in sospeso, in qualche modo; buoni e cattivi che avevano conosciuto l'amore e nuovi amici tra i personaggi di The Last Hardwell, personaggi che hanno trovato una nuova armonia grazie a quel gioco... Lo sapevano bene Bowser e Peach, che si sono scoperti felicemente innamorati al ballo organizzato da Lauren, e Chun-Li e Zangief, che hanno scoperto una nuova armonia sul campo di battaglia insieme alla sovrana.
Pensando a lei, non potevano far altro che pensare anche al povero Ralph che, in tutto questo, stava pagando il prezzo più alto: dopo anni di vessazioni e incomprensioni aveva finalmente trovato una sua dimensione, un gioco in cui era apprezzato, una donna che lo amava e l'occasione di dimostrare il suo valore. Incrociarono tutti le dita, sperando per una buona riuscita dell'aggiornamento anche per lui.
In tutto questo, dov'era Ralph?
Lo Spaccatutto non se la sentì di rimanere nella Stazione a farsi compatire da tutti; grazie all'aiuto di Vanellope, Felix e Tamora, riuscì ad arrivare al treno che portava al suo gioco; nemmeno il Surge Protector, che di solito è il primo a schernirlo, aveva cuore di scherzare stavolta. Arrivati a Fix-It Felix, lui si distaccò dal gruppo senza dire nulla, si arrampico sulla cima di Belposto e si sedette lì a capo chino, con uno sguardo distrutto. Ormai lui aveva finito le lacrime per piangere, e non poteva far altro che sospirare ammirando quel filo rosso sul mignolo, che ormai rappresentava più che altro una flebile speranza. Non avrebbe più chiesto nulla dalla sua vita, non voleva più essere Buono, non lo voleva quel superattico: rivoleva solo la sua amata Lauren.
-Dici che se la caverà? La ragazza, intendo.- chiese Gene a Felix, genuinamente preoccupato per lo Spaccatutto.
-Non lo so, amico... Dobbiamo solo sperare che l'aggiornamento vada a buon fine.
Mary intanto, senza dire nulla, salì sulla cima del palazzo tramite le scale antincendio con una torta fumante in mano.
-Ralph, caro, mangia qualcosa...
Lui si girò verso Mary: lo sguardo era affranto, ma in sottofondo si poteva percepire una nota di gratitudine. Provò ad addentare una fetta di torta, ma non appena le papille gustative si misero in moto gli tornarono in mente quegli stessi dolci che Mary aveva portato al sontuoso banchetto della festa organizzata da Lauren. I ricordi lo sommersero come uno tsunami, e scoppiò a piangere per il dolore.
Mary, sinceramente dispiaciuta, tornò giù dagli altri.
-Bontà divina, è anche peggio di quanto pensassi...
Vanellope scosse la testa e si sedette sull'erba, stanca e debilitata anche lei.
-Lauren... Hadrian... Tornate presto, vi prego...- chiese lei, con un filo di voce.
Felix guardò affranto la bambina, poi salì sulla cima del palazzo; non se la sentiva di lasciare il suo socio in quello stato senza almeno provare a tirarlo su di morale.
-Ehi, socio...
-Felix...
Sentire Ralph così affranto gli sbriciolò ulteriormente il cuore, ma doveva almeno provarci.
-Vedrai, tornerà tutto come prima, Lauren è in buone mani!
Ralph lo guardò, poi calò di nuovo la testa, sull'orlo del pianto. Dalla tasca tirò fuori una scatolina, contenente un anello d'oro bianco tempestato di diamanti. Il gioiello fece restare Felix senza fiato.
-L'ho fatto fare da un orafo di Niven mentre eravamo nel campo militare. Volevo chiederle di sposarmi il giorno dopo la battaglia, tanto lo sapevo che avremmo vinto comunque. Pensa te, è l'orafo stesso che me lo ha regalato, dicendomi che ero "il nuovo Imperatore Congiunto, e tutto l'oro di Niven non sarebbe bastato per ripagare la felicità della sovrana". La felicità che gli avevo dato io...
Ralph ricominciò a singhiozzare silenziosamente, mentre Felix lo guardava impotente: il virus gli stava portando via molto più di quello che pensava, non solo l'amore, ma quell'affermazione e l'elevazione morale che cercava da tempo.
-Mi dispiace tanto, amico mio... Vedrai che si sistemerà tutto...- disse Felix, abbracciando quel gigantesco amico fragile come una scultura di cristallo.

-Yawn... Ehi, socio, buongiorno!
-Vecchia cariatide, ti vedo in forma!
Anthony e John si risvegliarono dalla disabilitazione forzata più carichi che mai: mentre il capo dei Droids si sentiva più agile e scattante di prima, John sentì che il peso nel suo cuore, dovuto al conflitto delle storylines, si era alleggerito del tutto. L'aggiornamento aveva finalmente riparato il suo bug, e questo si poteva vedere anche dal suo aspetto rinvigorito. Lui si mise una mano sul cuore, sospirò e si girò verso la sovrana ancora intubata con uno sguardo colmo di gratitudine; lei non poteva rispondergli, ma il suo sorriso pacifico era più eloquente di mille discorsi. Lei galleggiava serenamente nell'alloggiamento, sognando chissà quante battaglie. Mancava solo un ultimo passaggio ora, e sarebbe stata poi libera di tornare dal suo Ralph.
-Anthony, non credi sia ora di ringraziare Lauren per l'aggiornamento ripristinando i suoi ricordi?
-Ai suoi ordini, Vicario!
Anthony infilò la pennetta argentata e aprì la directory, trovandosi davanti il messaggio che non si sarebbe mai augurato di trovare:
"Dispositivo USB non riconosciuto: l'ultimo dispositivo USB collegato al computer non funziona e non è stato riconosciuto."
-Porca puttana...- Anthony, in fretta e furia, prese il suo laptop personale, la chiavetta argentata e il cavo USB che portava all'hard disk installato nel materasso di Lauren, collegando tutto insieme.
-Anthony, che succede?
-L'onda di energia eterea del Blast ha danneggiato la chiavetta argentata, e non si collega più al terminale centrale! Provo a vedere se quei due dispositivi funzionano sul mio computer...
Anthony provò ad aprire le due cartelle dei dispositivi, ma venne accolto dallo stesso messaggio di errore.
-No... Povera Lauren, povero Ralph... Avrei dovuto renderli più sicuri, questi dispositivi del cavolo...
Anthony e John si avvicinarono mesti all'alloggiamento di liquido; lui poggiò le mani sul freddo vetro e si accasciò a terra piangendo; si sentiva inutile e sconfitto: la sovrana aveva perso i suoi ricordi, e si sentiva terribilmente colpevole per aver realizzato dei dispositivi poco affidabili.
-Perdonami, amica mia...
-Forza, Anthony.- disse John sulla cima di una scala. -Prendi la barella e portala qui, pensiamo a riabilitarla ora, altrimenti ci ritroveremo di nuovo orde di virus alle porte.
Anthony annuì e accorse ad aiutare il suo amico. John tirò fuori Lauren e la poggiò sulla barella, dove era stato posto un asciugamano di spugna per non farle prendere freddo.
-Ma come puoi sorridere così quando tutti i tuoi ricordi sono morti?- disse lui, quasi arrabbiato con Lauren. Lei, nel suo mutismo, rispose con quel solito sorriso serafico.
John, più lucido rispetto al suo amico affranto, la esaminò attentamente: come poteva aver perso i suoi ricordi mantenendo, al contempo, i perk dati dall'achievement che aveva guadagnato prima dell'aggiornamento? Inoltre, senza i suoi ricordi, come aveva potuto mantenere il segno del filo rosso, simbolo del suo amore per Ralph? Qualcosa non gli tornava. Prese il tablet di customizzazione e le fece indossare un elegante abito da cocktail bianco con la fascia blu della famiglia imperiale e la corona che fu di suo padre. Anthony lo osservò sdegnato.
-Scusa, ma ti pare? Lei ha perso i suoi ricordi e tu la vesti così sfarzosamente? Pure la fascia imperiale le metti, ma cos'è? Un royal wedding?
-Riabilitala.- disse John con un tono secco e perentorio.
-Ma devo prima capire cosa è successo!- urlò Anthony in preda al panico.
-In quanto Vicario Imperiale in carica, ti ordino di riabilitare la nostra sovrana! Subito!
Anthony trasalì: John non era mai arrivato a usare la formula ufficiale per impartire degli ordini ai suoi amici, ma questa volta la faccenda era più seria del previsto. Sicuramente il suo amico aveva avuto una delle sue intuizioni: senza ulteriori polemiche, Anthony tirò giù la leva. Il corpo di Lauren sobbalzò a causa delle scariche elettriche, accogliendo tutta la loro energia.
"Aggiornamento completato."
John si affrettò a togliere gli elettrodi dalla testa di Lauren, le slegò il coniglietto dal polso e fece chiamare un valletto, ordinandogli di riportarlo al suo piccolo proprietario con gli omaggi della sovrana; nel frattempo, lei riprese lentamente a respirare. Anthony guardava lei e John a bocca aperta.
-John, possi capire cosa ti è preso? La sua memoria è andata perduta!
Il Vicario sospirò pazientemente; Anthony era il capo tecnico della Casa Reale, e aveva tralasciato un dettaglio così importante? E John, in teoria, era quello che di tecnologia non capiva nulla.
-La cache, Anthony. La memoria cache...
Il capo dei Droids non fece in tempo a realizzare cosa volesse dire John che Lauren aprì di colpo gli occhi. Non si dimenò come di solito fanno i malati dopo un'anestesia, anzi non fece una piega; si limitò semplicemente a pronunciare una frase:
-Dov'è Ralph?
Nel frattempo, una volta che la barra di caricamento lasciò il posto al nome del gioco sul portale Ethernet appena riattivato, si stava scatenando il caos fra gli inquilini della sala giochi: finalmente il gioco era di nuovo acceso, segno che la sovrana era di nuovo tra loro.
Il primo a uscire dal portale Ethernet fu Hadrian, che di tutta fretta, corse subito da Fix-It Felix dopo che Zangief gli disse che Vanellope era lì, insieme a Ralph. La scena incuriosì ancora di più gli astanti, che girarono la testa verso il portale, attendendo l'apparizione di Lauren. Non dovettero aspettare più di tanto: lei uscì qualche minuto dopo rispetto a suo fratello, lasciando tutti senza fiato. Lei era più bella e radiosa che mai, quasi sembrava una sposa pronta ad attendere il suo futuro marito.
Lei si guardò intorno e, trovata l'entrata per Fix-It Felix, vi si diresse con un incedere rapido e deciso; non appena Lauren scomparve dalla vista, gli inquilini si lasciarono andare a un applauso scrosciante.

-Vanellope! Vanellope!- la voce del principino risuonava per tutto l'ambiente di gioco. La bambina tirò subito su la testa, scossa dal torpore causato dall'ansia e dalla tristezza, poi gli corse incontro abbracciandolo forte.
-Ehi, piccoletta! Quanto entusiasmo!
Vanellope alzò subito la testa, riconoscendo la voce femminile che aveva udito, e vide una Lauren più bella che mai nel suo abito da cocktail bianco ghiaccio e i paramenti reali.
-Pezzo di strudel, Lauren! Sei viva!
Lei le rivolse un sorriso smagliante, felice di rivederla tranquilla dopo il caos che hanno vissuto insieme.
-Maestà, sono felice di rivederti.- disse Tamora inginocchiandosi con fare militaresco; Lauren chinò la testa in segno di saluto.
-Maestà... ehm... Lauren! Che bello rivederti!- disse Felix, balbettando.
-Vedo che finalmente hai imparato!- disse lei, ridendo. -Dov'è Ralph?
Lui e i Belpostiani indicarono, senza proferire parola, la cima del palazzo pixellato dove Ralph attendeva, rassegnato, la fine dell'aggiornamento.
-Non si muove da lì da quando il vostro gioco è andato in aggiornamento, Maestà...- disse Gene. -Sta malissimo.
-E tiriamolo su di morale, no?- disse lei dirigendosi verso la scala antincendio, con un sorriso più smagliante che mai. Da sotto Felix, Vanellope, Tamora, Hadrian e i Belpostiani non potevano fare altro che guardare e attendere la reazione di Ralph.
"When you're alone, silence is all you know..."
Ralph aguzzò immediatamente le orecchie, sentendo una voce che gli era pericolosamente familiare.
-Lauren...?- Aveva lo sguardo sbarrato e non riusciva a smettere di piangere.
"Let in the noise and let it grow..."
-Cervello maledetto, non è ora di farmi uno dei tuoi soliti scherzi!- disse Ralph, tenendosi le mani sulla testa spasmodico. Temeva che quella voce, la voce di Lauren, fosse solo un'illusione causata dalla sua mente afflitta dal dolore.
"Let in the shadow, let in the shadow, let in the light of your bright shadow!"
Finalmente Ralph prese coraggio e fece lo sforzo di girarsi, rivolgendo lo sguardo alle sue spalle, seppure sentiva che, dentro di sé, una terribile delusione sarebbe arrivato a colpirlo di nuovo al cuore. Ebbene, le sue aspettative furono tremendamente deluse: davanti a lui svettava gloriosa la sua amata Lauren, che con quell'abito bianco sembrava un angelo venuto a salvarlo. Era lì per davvero, e lui stentava a crederci.
-Lauren...!
Ralph le afferrò le gambe, quasi a toccare con mano il fatto che lei fosse ancora viva, poi salì su fino ai fianchi. Lauren lo osservava serafica e lo aiutò a rialzarsi senza dire nulla: comprendeva perfettamente il suo shock, e in fondo nemmeno si aspettava di poter tornare da lui sana e salva. E con i ricordi intatti.
Lui, commosso, le prese il viso tra le mani, osservandola come se fosse la più bella opera d'arte mai creata. Lei gli poggiò le mani sulle sue, accarezzandole.
-Ralph... Non ho dimenticato. Non ho dimenticato nulla...- disse lei, euforica.
Nel frattempo anche Anthony e John erano arrivati a Fix-It Felix, in cerca della sovrana, ma furono prontamente fermati da Tamora con il fucile spianato.
-Altolà, civili.- disse lei, scherzando. -Lauren in questo momento è impegnata.
I due osservarono la coppia sulla cima del palazzo e tirarono un sospiro di trasporto: Ralph e Lauren si stavano stringendo l'uno all'altro, finalmente ricongiunti.
-È accaduto un miracolo ragazzi...- disse Anthony. -Anche se gli hard disk e la chiavetta USB sono andati fuori uso, Lauren ha mantenuto intatta la sua memoria!
-Ma come è possibile?- chiese Hadrian. -Credevo che i suoi ricordi andassero perduti con il virus!
-La sua memoria cache l'ha salvata, ne è stata fatta una copia dal programma in fase di aggiornamento!
Felix guardò i due con aria interrogativa, non capendo di cosa stessero parlando; John arrivò in suo soccorso.
-La cache è un tipo di memoria molto piccola in grado di velocizzare l'esecuzione di programmi e mantenere in memoria alcuni appunti, dopo alcuni giorni si svuota per far spazio a nuovi processi. Quella di Lauren ha mantenuto in memoria tutto quello che è successo nonostante il virus, ed è programmata per svuotarsi automaticamente una volta ogni dieci giorni. Durante l'aggiornamento, il computer ne ha fatto una copia permanente; per questo i ricordi di Lauren non hanno corso rischi!
Pur non capendoci comunque nulla di quello che John gli aveva riferito, non poteva che essere felice per il suo amico, e ricordandosi di quello che Ralph gli disse poco prima, esordì con un:
-Beh, ora che è sana e salva, e tutto è finito bene, chissà quanto ci metterà a farle quella proposta...
-Proposta? Che proposta?- chiese Vanellope con aria interrogativa. Felix si lasciò andare a una risatina sarcastica e strinse le spalle, come per dire "Poi vedrete."
Ralph e Lauren si lasciarono andare a un lunghissimo bacio, colmo di mille emozioni: felicità, paura, sollievo, disperazione erano tutti concentrati in quell'unico momento in cui i due amanti rilasciarono quell'enorme carico di tensione accumulata. Erano passate solo un paio d'ore da quando Lauren era stata disabilitata, ma sembravano trascorsi dei decenni. Per Lauren era finalmente ora di concentrarsi su sé stessa, sul suo popolo e sulla sua nuova vita come meritava; Ralph, invece, era pronto per fare i conti una volta per tutte con le responsabilità che lo attendevano.
Ma non era il momento di pensare alla burocrazia: finalmente Ralph riaveva la sua regina, e il massimo che poteva fare è divorarla di baci che, da lunghi e carichi di disperazione, si fecero via via sempre più corti e pieni di desiderio. Lauren gli afferrò i capelli e premette ancora di più le sue labbra contro quelle del suo uomo; fosse stato per lei avrebbe trasformato il tetto di quel palazzo in un'alcova, ma c'era del pubblico sotto di loro, tra cui due bambini, quindi dovette trattenersi, seppur con molta fatica.
-Sposami... Sposami, Lauren...- disse lui baciandola ancora e ancora.
Lei, ricollegando poco dopo, si distaccò di colpo con gli occhi sbarrati. Ralph, sulle prime, si spaventò molto, temendo un rifiuto della sua amata, ma quasi gli venne da piangere quando lei gli offrì il dorso della mano sinistra; lui non ci pensò due volte e le infilò l'anello all'anulare sinistro, si inginocchiò, le strinse la mano e proferì tra le lacrime queste parole:
-Non ho il fascino di Re Sebastien Tellier, non ho la cultura di John, non sono nemmeno così delicato con le mie movenze... Ma ne abbiamo passate tante insieme, abbiamo combattuto fianco a fianco, e ora il mio cuore vuole solo essere la dimora perfetta per te. Lauren Julia Hardwell, Imperatrice e Madre Fondatrice di Niven, concedimi l'onore di diventare tuo marito, e ti giuro che non avrò più paura, con te vicina.
Lei, commossa, chinò la testa e si avvicinò a lui, finché i nasi non si toccarono.
-Sì, Ralph. Concedimi l'onore di diventare tua moglie...
  
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