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Autore: sihu    23/07/2009    3 recensioni
sono passati sette anni da quando la ciurma di cappello di paglia si è sciolta in modo misterioso prima di realizzare i propri sogni. per setti anni i nostri eroi hanno vagato soli per mare per poi incontrarsi alla ricerca di un tesoro. qualcuno però manca all'appello ed è proprio il responsabile della divisione del gruppo. se volete scoprirne di più di tutti questi misteri non vi resta che leggere.. CAPITOLO DUE: “Ragazzi non andremo su quell’isola.” disse deciso Rufy, mettendo fine ai loro progetti. “Capitano sei impazzito?” chiese Chopper confuso chiedendosi se Rufy non avesse la febbre. Nessuno fiatava, tutti aspettavano che Rufy parlasse. “No, il nostro viaggio finisce qui.” precisò il capitano dopo un lungo silenzio che sembrava non finire mai.
Genere: Suspence, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE
IL PASSATO


Rufy uscì dalla locanda salutando la padrona di casa e suo figlio, erano stati entrambi molto gentili con lui. Sentì l’aria pungente sferzargli il viso e si strinse nel mantello che gli copriva il volto. Era aria di mare, poteva avvertire chiaramente l’odore di salsedine, l’odore più bello che gli fosse mai arrivato alle narici.
Sapeva di libertà, di sogni realizzati ma anche di rimpianti. Una tristezza infinita lo assalì all’improvviso, senza un perchè. Rufy decise di trovare un posto tranquillo dove aspettare. Alla fine trovò una radura riparata e si appoggiò a un grosso albero.
Desiderava solo stare tranquillo e guardare il mare, pianificando la prossima avventura ma i ricordi lo assalirono riportandolo indietro di sette anni.

flash back

[..la nave era ferma in porto da qualche giorno. Era tempo di decisioni e toccava al capitano prenderle. Per un attimo si sentì di nuovo come a Water Seven, quando doveva decidere se abbandonare o meno la Merry che li aveva portati sino a lì. Come quella volta era combattuto. Ancora non sapeva bene cosa avrebbe deciso, sapeva solo che era la decisione più difficile che avesse mai preso e che i suoi compagni non avrebbero di sicuro capito. Lui stesso non capiva, sapeva solo che doveva farlo. Non c’era altra possibilità, ne andava della cosa di cui teneva di più al mondo. Sospirò e lasciò che l’aria di mare gli riempisse i polmoni. C’era solo una cosa sensata da fare. Aveva deciso che sarebbe andato avanti in questo viaggio da solo. Non avrebbe più permesso a nessuno dei suoi compagni di seguirlo. Era doloroso ma non poteva permettersi di tornare su quella decisione, era arrivato il momento di comunicarla ai suoi compagni.
“Ragazzi devo parlarvi..” iniziò Rufy calandosi il cappello di paglia sugli occhi. Non voleva guardarli negli occhi per paura di tornare sulla sua decisione.
“Oh si, anche io. La prossima isola è quella degli uomini pesci e..” lo interruppe Nami attirando l’attenzione della ciurma. Chopper e Usup tremarono all’idea di vedere un uomo pesce. Usop era ancora terrorizzato da Arlong e dai suoi compagni. Zoro invece sembrava impassibile, aveva rischiato di morire combattendo contro Arlong eppure non aveva il minimo timore di quei mostri dei mari. Robin, Brook e Franky stavano in silenzio, cercando di capire di più sull’isola in cui stavano per sbarcare. Nessuno di loro aveva fatto troppo caso all’aria così seria del capitano. Un velo di tristezza copriva quel volto, di solito pieno di energie e di buonumore.
“Che bello, su quell’isola vedremo le sirene. Chissà come sono.” esclamò Sanji eccitato all’idea di incontrare le sirene. Nemmeno lui fece troppo caso a Rufy.
“Ragazzi non andremo su quell’isola.” disse deciso Rufy, mettendo fine ai loro progetti. Tutti si voltarono di scatto verso il loro capitano che stava fermo in mezzo alla stanza, con le braccia che cadevano molli lungo i fianchi. Non era più il solito vulcano di energia, qualcosa era cambiato. Robin ebbe la sensazione che in lui si fosse rotto qualcosa.
“Capitano sei impazzito?” chiese Chopper confuso chiedendosi se Rufy non avesse la febbre. Nessuno fiatava, tutti aspettavano che Rufy parlasse.
“No, il nostro viaggio finisce qui.” precisò il capitano dopo un lungo silenzio che sembrava non finire mai. Quelle parole colpirono tutti come una pugnalata nello stomaco. Nessuno di loro si aspettava una cosa del genere.
“Cosa stai dicendo, vuoi rinunciare al tuo sogno?” chiese Zoro deciso. Rufy sentì lo sguardo dello spadaccino che lo fissava e non osò guardarlo negli occhi.  
“Sto dicendo che voglio proseguire solo.” mormorò Rufy con un filo di voce. Nessuno riusciva a credere alle proprie orecchie. Rufy, colui che aveva insistito perché lo seguissero ora stava dicendo che la loro avventura era finita? Che ne sarebbe stato dei loro sogni?
“Come solo?” chiese Sanji improvvisamente serio lasciando perdere i fornelli.
“Solo, voi mi siete solo d’impiccio. Siete deboli e io mi sono stufato di essere la vostra balia.” rispose Rufy alzando la voce. Nami restò immobile, senza riuscire a dire o a fare nulla. Le sembrava di essere tornata indietro nel tempo, a Water Seven, dove Usop e Rufy si erano scontrati.
“Sei solo uno stupido.” rispose Zoro uscendo sul ponte della nave. Il suo volto era indecifrabile. Non c’era rabbia, delusione, nulla. Era del tutto impassibile. Sanji non disse niente ma per la prima volta sembrava realmente d’accordo con lo spadaccino, Rufy era un idiota. Sapeva bene che ognuno di loro era disposto a tutto pur di proseguire con lui, pur di andare con il suo capitano. Come poteva aver davvero preso una decisione del genere?
“E io avrei lasciato Water Seven per seguire un idiota come te?” chiese Franky forse più a se stesso che a Rufy. D’improvviso Rufy non gli sembrava più quel guerriero eccezionale, orgoglioso e coraggioso che aveva rischiato la sua vita combattendo contro i più forti della CP9.
“Tornaci a Water Seven, non ho bisogno di te.” esclamò Rufy rosso in viso. Non vedeva l’ora che tutto finisse, che i suoi compagni lasciassero la nave.
“Io pensavo fossimo amici..” mormorò triste la piccola renna cercando di non scoppiare a piangere. Rufy cercò di non guardarla oppure non avrebbe avuto il coraggio di arrivare fino in fondo.
“Amici? Come avrei potuto essere amico di un essere mostruoso come te o di un codardo come Usup.” disse Rufy in modo crudele. Usop non disse nulla, si limitò a fissare per un po’ Rufy. Nel suo sguardo si leggeva rabbia e delusione.
“Sanji, dove vai?” chiese Robin smarrita, non poteva credere che stesse succedendo per davvero. La ciurma che l’aveva salvata, che le aveva ridato speranza e voglia di vivere si era appena sciolta nel modo peggiore.
“Me ne vado, non intendo stare qui a farmi insultare da questo idiota.” rispose Sanji raccogliendo alla meglio le sue cose in uno zaino. Aveva una gran voglia di spaccare la faccia a quell’idiota del suo capitano ma non poteva. Qualcosa lo fermava anche se non sapeva bene di cosa si trattasse.
“Andarmene? No, sarà lui che se ne andrà dalla mia nave.” disse deciso Franky portando le braccia ai fianchi. La Sunny era la sua nave, aveva lottato e sudato per costruirla e non avrebbe permesso che Rufy se la portasse via. Era anche disposto a combattere se necessario.
“Lascerò questa sudicia bagnarola entro stasera, sta tranquillo.” rispose Rufy uscendo sul ponte. Aveva bisogno d’aria, in quella stanza stava soffocando. Sentiva su di sé gli sguardi di tutti i suoi compagni ma ormai era tardi. La decisione era stata presa e non si poteva più tornare indietro.
“Bene” mormorò Nami piangendo. Non aveva detto molto, così come Robin.  
“Idiota.” disse Usop lasciando la nave. Questa volta non sarebbe potuto tornare indietro, era finito tutto per davvero.
Dal ponte della nave Rufy vide i suoi amici allontanarsi e sospirò. Il tempo dei giochi e dei sogni era finito..]

Rufy sentì un fruscio e si svegliò di scatto, pronto a combattere. Quando si accorse che di fronte a sé c’era una faccia amica si sdraiò nuovamente.
“Eccoti, pensavo ti fossi perso.. Le spade sono a posto?” chiese il capitano destandosi da quello strano sogno che gli aveva fatto rivivere il suo passato. Zoro era davanti a lui forse già da un po’ ma non aveva parlato per non disturbare il suo capitano che dormiva. Da come si agitava nel sonno aveva intuito cosa stesse sognando, era l’incubo che lo perseguitava ormai da sette anni.
“Come nuove, partiamo?” chiese lo spadaccino guardando il mare come ammaliato dal suo richiamo. Quando Zoro aveva preso il mare, alla ricerca dello spadaccino più forte del mondo, non credeva che sarebbe diventato così dipendente dal suo richiamo.
“Aspettiamo che scenda la sera, daremo meno nell'occhio.” rispose Rufy sicuro, chiudendo nuovamente gli occhi. Crescendo era diventato più prudente, forse perché non c’erano più Nami e gli altri ad esserlo per lui.
“Bene, allora schiaccio un pisolino anche io. Che direzione pensi di prendere? Facciamo rotta verso il nuovo mondo?” domandò Zoro prendendo posto vicino al suo capitano. Nessuno dei due aveva molta voglia di parlare, la loro amicizia era sempre stata fatta più di silenzi che di lunghi discorsi.
“Prima vorrei fare un salto da Bibi.” mormorò Rufy pensieroso.
“È tanto che non la vediamo, chissà come va il suo regno.” esclamò Zoro sbadigliando.

ANGOLO DELL'AUTRICE
grazie mille a tutti quelli che hanno letto gli scorsi capitoli e grazie anche a coloro che leggeranno questo.
come avete letto si comincia a scoprire qualcosa sul passato, ma non penserete mica che sia tutto qui.. potevo rivelare tutti i misteri di questa storia solamente al secondo capitolo?
scherzi a parte, spero che la mia storia vi stia piacendo e spero anche di non deludere le vostre aspettative!
grazie a chi ha messo la storia tra i seguiti:
-babydgv
-giunigiu95
-kaitlee90
-milena83
-penna35
-saisai_girl
-smemo92
e GRAZIE DAVVERO A CHI HA COMMENTATO LO SCORSO CAPITOLO!
SMEMO92: grazie mille per il commento, mi fa piacere che segui anche questa storia! spero che ti piaccia! diciamo che la ciurma si è sciolta per colpa di Rufy ma che nessuno sa bene come è andata davvero. lui e Zoro hanno realizzato i loro sogni, gli altri sono tornati alle loro vite passate. ace non ha un vero e proprio ruolo nella storia, compare di tanto in tanto e chiacchera un po' con tutti.
SAISAI_GIRL: grazie mille per il tuo commento! spero che questo capitolo non ti abbia deluso. diciamo che il Rufy della mia storia è leggermente diverso da quello solito, è cresciuto anche in fondo è rimasto quello di sempre.
MILENA83: grazie mille per il tuo commento! di coppie al momento non ne ho previste. almeno, non di serie. è probabile che ci sia quale avventura ma niente di più di qualche notte. poi non si sa mai.. l'idea è cmq puntare più sull'amicizia che sull'amore.
GIODAN: grazie del commento, una nota positiva da te è sempre gradita. spero che continuerai a seguire la storia! :D


  
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