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Autore: Rogigi07    06/05/2019    1 recensioni
Sana Kurata, Akito Hayama.
Il ragazzo A e la ragazza S, la solita storia direte voi?!
Akito e Sana hanno rispettivamente 21 e 20 anni;
Akito è un tipo chiuso, poco socievole e a tratti scorbutico e poco raccomandabile.
Sana è esuberante, piena di vita, logorroica e tremendamente ritardataria.
Due ragazzi completamente diversi, con un passato alle spalle ed un solo elemento a far da collante tra di loro: Natsumi Hayama.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Natsumi Hayama/Nelly, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Pov. Sana

Le ore di lezione mai come oggi mi sono sembrate così lunghe ed interminabili, per tutto il tempo non ho fatto altro che pensare alla conversazione con Akito, cosa avrà mai da dirmi di così tanto importante? In realtà la cosa non dovrebbe neanche interessarmi, ma conosco bene il mio ex fidanzato, non è un tipo che parla apertamente e questo sua insistenza mi mette un po' di agitazione. Esco dall'aula sovrappensiero e non mi accorgo di Natsumi che urla il mio nome a squarciagola, fin quando non me la ritrovo dietro con il fiatone e la faccia rossa
- Sana ma sei diventata sorda? - Mi dice poggiandosi sulle ginocchia cercando di riprendere fiato.
- Scusa Nat, ero con la testa tra le nuvole -
- Che ti succede? Stamani al telefono eri al settimo cielo, problemi con Gomi? - domanda perplessa
- No, no! Con Gomi tutto bene, è tuo fratello quello che mi preoccupa - le dico sbuffando. 
- Perchè? Cos'ha fatto Akito questa volta? - Natsumi non mi sembra per nulla sorpresa da quello che le ho detto, forse lei sa qualcosa che io non so...
- Natsumi, c'è per caso qualcosa che non so e che dovrei sapere? - le domando alzando un sopracciglio, dal canto suo Natsumi rimane impassibile, certo! E' sorella di Akito come potrebbe non essere altrimenti, nella famiglia Hayama sono esperti nel non mostrare emozioni
- Perchè pensi questo Sana? Ti do l'impressione di una che sa qualcosa ma non vuole dirtela? Anche fosse sai bene qual'è la mia posizione, ti voglio bene, sei mia amica, ma Akito è mio fratello. Se c'è qualcosa che tu pensi di dover sapere sicuramente te la dirà lui - Risponde risoluta. Quindi è così. Indirettamente Nat mi ha confermato che c'è qualcosa di cui non sono a conoscenza ed è probabilmente la cosa di cui Akito ha urgentemente bisogno di parlarmi.
Insieme a Natsumi ci dirigiamo in cortile dove ci sono tutti i nostri amici ad aspettarci, subito la mia attenzione si sposta su Akito che si trova appoggiato al muretto senza ascoltare minimamente cosa stanno dicendo gli altri. Appena mi vede Gomi mi viene subito incontro
- Ei, ti accompagno a casa? - mi domanda sorridendomi, in realtà ho bisogno di parlare subito con Akito, altrimenti avrò l'ansia per l'intera giornata ma non so assolutamente come liberarmi di Gomi senza offenderlo e soprattutto senza fargli pensare cose che non stanno n'è in cielo n'è in terra, d'istinto guardo Natsumi che sembra capirmi al volo e viene subito in mio soccorso
- Ehm, scusa Gomi in realtà Sana sta venendo da me, oggi ho la giornata libera ed è molto che non passo del tempo insieme alla mia amica, non ti dispiace vero? Giuro che te la rubo solo per oggi - Gli dice prendendomi sotto braccio e sorridendo sorniona
- Oh no, no figurati ci mancherebbe - le dice sorridendo poi si volta verso di me - Allora ci vediamo, passo a prenderti domattina - mi da un bacio sulla guancia e poi fa per andarsene. Ovviamente non mi sfugge l'occhiataccia che gli ha lanciato Akito e d'istinto sorrido, mentecatto ben gli sta!
Aspetto che Gomi se ne sia andato e mi avvicino ad Akito e Natsumi
- Sappiate che mi dovete un favore grosso quanto una casa, soprattutto tu! - dice indicando il fratello
- Grazie Nat - le dico semplicemente, lei sa.
- Tranquilla tesoro, passa a casa dopo, ci beviamo qualcosa insieme dopotutto oggi dovresti passare la giornata con me! - Mi dice facendomi l'occhiolino per poi andarsene.
Rimaniamo io ed Akito davanti al cancello dell'università, senza proferire parola mi fa cenno di salire in macchina. La tensione è palpabile, Akito guida in silenzio, so dove sta andando non c'è bisogno che lo dica ma questo suo mutismo non fa altro che aumentare la mia ansia. Che poi mi domando, perchè ho tutta quest'ansia? Cosa me ne dovrebbe importare di ciò che ha da dirmi Akito? In realtà nulla, in teoria tutto. Senza rendermene conto siamo arrivati al parco, ovviamente al gazebo. Scendiamo dalla macchina e ci sediamo, Akito sbuffa un paio di volte, sembra stia cercando un punto da dove iniziare, poche volte in vita mia l'ho visto così teso ed una di quelle è quando ha confessato di amarmi. Squoto la testa per togliermi quell'immagine dalla mente, è passato così tanto tempo da allora che avrei dovuto dimenticare.
- Allora? Avevi così tanta urgenza di parlarmi ed ora te ne stai quì in silenzio? - Gli dico spronandolo a parlare spazientita
- Non pensare che sia semplice Kurata, se avessi saputo come dirtelo lo avrei fatto già da tempo - mi dice fulminandomi con lo sguardo, ma che cosa è che avrebbe dovuto dirmi da tempo?
- Akito, la mia pazienza sta arrivando al limite, per favore... - lo imploro, l'ansia mi sta logorando e innervosendo allo stesso tempo
- Ricordi, una volta avevo un sogno... - mi dice guardando un punto fisso. Certo che lo ricordo, mi sono sempre domandata come mai alla fine abbia deciso di cambiare indirizzo e prendere scienze motorie, eppure era così convinto di ciò che sognava di fare da grande. Quando stavamo insieme spesso, sognando il nostro futuro insieme, ci siamo immaginati come saremmo stati una volta laureati.
- Sì, volevi diventare fisioterapista, me lo ricordo Hayama ma questo cosa c'entra? - gli chiedo confusa
- Quando mi sono trasferito a Los Angeles, mi sono iscritto alla facoltà di medicina, tu non lo sai, ma nonostante il mio costante impegno nello studio non sono mai riuscito a superare nessun esame... - rimango di sasso fissandolo, come è possibile?
- Cosa? - chiedo confusa - Perchè non me l'hai detto? - 
- Perchè mi vergognavo Sana, tu hai sempre creduto in me, nelle mie possibilità. Mi hai sempre spronato ad inseguire i miei sogni, ma non ci sono riuscito. Avevo paura che pensassi che sono un fallito, uno che si arrende alle prime difficoltà ma non è così. Ci ho provato, con tutto me stesso, ho anche provato i corsi di medicina della nostra università una volta tornato ma nulla - si gira verso di me e punta i suoi occhi dorati nei miei, rimango impassibile, sto ancora cercando di assimilare quello che ha appena detto. 
- Quindi i tuoi atteggiamenti erano per questo... Il tuo nervosismo, la tua assenza. Tu... Oddio... - dico alzandomi dalla panchina e cominciando a camminare nervosamente avanti e indietro con le mani nei capelli. Non ci posso credere, per tutti questi anni ho creduto che Akito mi avesse tradito, che avesse preferito un'altra a me. Ho passato giornate a piangere e crogiolarmi nel dolore pensando che per lui la nostra storia non contasse nulla...
- Sì. Non volevo assolutamente mentirti, ma ero troppo orgoglioso per ammettere di aver fallito - ammette abbassando la testa. Ho voglia di prenderlo a schiaffi, quì, ora, in questo preciso momento. Dannato Hayama!
- Ce l'hai una vaga idea di quanto io abbia sofferto eh? Akito ce l'hai? - gli dico urlando in preda ad una crisi di nervi
- Perchè pensi che per me sia stato facile? Ho provato per anni a spiegarti che non ti avevo tradito, che non l'avrei mai potuto fare e tu cosa hai fatto? Non ti sei fidata di me! Per me questo è stato peggio di un tradimento! - Urla anche lui avvicinandosi ad una spanna dal mio viso
- Oh ma non mi sembra che tu invece ti sia fidato di me! D'accordo ho sbagliato a pensare che tu mi avessi tradito, non ti ho creduto hai ragione. Ma quante volte ti ho chiesto spiegazione, quante? E tu? Dal canto tuo hai sempre glissato, confermandomi quasi quello che pensavo. Come avrei potuto crederti se non mi davi spiegazioni? - 
- Pensavo che la cosa migliore fosse non dirti nulla, avevo cambiato indirizzo, avrei sistemato tutto e ai tuoi occhi sarei stato comunque l'uomo perfetto che ero sempre stato! - continua ad avvicinarsi a me
- Lo saresti stato comunque Akito, perchè per me nessuno era meglio di te. Nessuno! - Gli dico delusa allontanandomi da lui 
- Mi sembra che Gomi lo sia - mi dice con tono irritato
- Beh almeno lui non mi mente, lui si fida di me! - 
- Certo. Si fida talmente tanto da non potergli dire che dovevi parlare con me, andiamo Sana sii sincera, perchè stai uscendo con lui? - mi domanda guardandomi negli occhi
- Vuoi davvero saperlo Akito? Sto uscendo con Gomi perchè dopo tanto tempo sento che posso amare dinuovo qualcuno, sento che la vita mi sta dando una seconda occasione ed io non voglio sprecarla! - gli dico cercando di mantenere un tono calmo
- Io invece ho sprecato la mia giusto? Pensi che non possa esserci un'altra possibilità per noi!? -
- Noi? Quale noi Akito? Non c'è più un noi da tempo e non ci sarà. Non sono più in grado di fidarmi di te in alcun modo, anche se adesso so che non mi hai tradito ho sofferto troppo, credimi e non voglio stare male di nuovo, non posso. - Gli dico risoluta 
- Quindi continuerai a vederlo... - mi chiede arrendendosi
- Finchè la sua compagnia mi renderà felice sì, continuerò a vederlo -
- Spero per lui che ti faccia felice, altrimenti gli spacco la faccia - sorrido confusa, ho bisogno di andarmene, sento che per oggi di emozioni ne ho provate abbastanza.
- Adesso me ne vado, ho bisogno di stare un po' da sola, salutami Nat, lei capirà - gli dico alzandomi dalla panchina e uscendo dal parco. Ancora stento a credere che per tutti questi anni ho versato lacrime per una cosa che non esiste e non è mai esistita, ma non potrò mai perdonarlo di non avermi detto la verità, adesso ormai è tardi, non mi fiderò mai più di lui, mai più.
  
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