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Autore: Anonima Italiana    06/05/2019    4 recensioni
Uno dei miei primi racconti, scritto a 15 anni, seguito del film "Intervista col vampiro".
Genere: Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una sera Louise disse a Malloy che davanti a casa loro aveva incontrato un giovane uomo distinto che aveva chiesto di lui e che, non trovandolo, gli aveva dato appuntamento per quella sera al Sukey’s Bar.
Il giornalista si presentò e si trovò davanti a Louis, il vampiro buono e nemico di Lestat, il quale gli spiegò che aveva saputo delle minacce che aveva ricevuto da Lestat e voleva aiutarlo.  Poi tirò fuori un quadretto e lo mostrò al giovane.

 - Vedi- disse- questa era la mia famiglia prima che io diventassi un vampiro. Questa accanto a me è mia moglie Elizabeth, dalla quale discende la tua fidanzata Louise. Ora capisci? Non voglio aiutare solo te, ma anche la mia pronipote, che è in pericolo a causa di Lestat-
Malloy annuì e gli chiese in che modo avesse intenzione di aiutarlo.
 
Louis rispose: -Te lo svelerò più tardi. Ora però devi raccontare tutto alla tua ragazza, se continui a mentirle non risolverai nulla.-
Il giovane si alzò dicendo : - Grazie, amico- e andò subito a casa, dove raccontò subito tutta la verità a Louise. La ragazza si spaventò a morte, ma credette a Malloy solo quando incontrò Louis, che confermò l’intera vicenda.
 
Ma il pericolo era in agguato: la sera dopo infatti Lestat andò a casa dei due giovani e attese che Louise ritornasse dal lavoro, sola, e la rapì potandola poi lontano , nella sua dimora di campagna, in un posto isolato.
Quando Malloy capì ciò che era successo chiese disperato l’aiuto di Louis, il quale disse che probabilmente sapeva dove il cattivo aveva portato la ragazza, e disse che dovevano architettare un piano.

Nel frattempo Louise era prigioniera nella dimora di Lestate voleva fuggire, ma ogni suo tentativo era vano: non conosceva il luogo dove il vampiro l’aveva portata.

- Non agitatevi, madamoiselle, tanto qui nessuno potrà sentirvi. Se conosceste la mia storia, poi, capireste che le mie intenzioni sono buone- le diceva Lestat per metterla a suo “agio”.

- Ma io non so nemmeno chi sei, so solo quello che mi ha raccontato Malloy. Io non c’entro niente e neanche lui, lasciatemi tornare a casa!- supplicò la poverina piangendo.

Ma Lestat cambiò discorso: - Visto che vi annoiate, cercherò di rendervi il soggiorno più piacevole raccontandovi la mia storia.Alla fine del 1500 io ero un bambino normalissimo e vivevo con mia madre, vedova, e il mio patrigno. Eravamo ricchi e facevamo una bella vita. Poi un giorno mia madre morì, secondo i dottori per una malattia che le aveva lasciato strane tracce sul corpo.
Crescendo entrai in disaccordo con il mio patrigno, e un giorno mentre litigavamo lui mi morse; era un vampiro. Ora capivo perché mia madre era morta, ma era tardi per vendicarmi; ora ero un vampiro anche io. Cominciai a provare tanto odio verso il mondo che provavo gusto a uccidere la gente. Ma il tuo fidanzato ha fatto l’errore di sfuggirmi, e questo non è giusto, perché io non l’ho potuto fare. Nessuno deve ribellarsi a Lestat!- concluse con uan sinistra luce negli occhi.

Louise era esterrefatta, ma non disse nulla.

(fine III parte)
   
 
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