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Autore: Khailea    06/05/2019    0 recensioni
Dal testo:
"-E un'altra cosa...mi scusi molto per non averla avvertita subito...c'è qualcun'altro a cui ho chiesto aiuto...-
Questo sicuramente era un tasto molto più dolente. Preoccuparsi solo per sé era molto più facile, non conosceva le capacità del collega in questione e nemmeno la sua affidabilità, quindi la cosa iniziava ad esser più rischiosa del previsto.
-Posso sapere chi sia?-
-In verità non ne sono certo, ma ha la mia parola della sua assoluta forza. Non mi ha dato modo di sapere chi fosse, penso un mercenario.-"
(I personaggi usati appartengono al gruppo di role Werewolf's Shadow, si muovono all'interno del continente di Fiore, ambientazione di Fairy Tail, ma in un ambiente rivisitato ed inventato dal gruppo)
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La stanza si presentava nella quasi totale oscurità, non era chiaro dove fosse il pavimento, o i muri e nemmeno il soffitto, tutto ciò che si vedeva era un tavolo rotondo coperto da un velo color porpora, accanto al quale si trovavano due poltrone grigie.
Il tutto si trovava sotto a quello che sembrava un riflettore, anch'esso però impossibile da vedere.
Ailea non era sola nella stanza, ad attenderla c'era già un uomo seduto su una delle due poltrone.
Nonostante fosse seduto pareva un individuo dalla bassa statura e la corporatura robusta, più grassa che muscolosa, dalla testa calva ad eccezione di alcuni capelli ricci ai lati, di un colore viola acceso. I suoi occhi azzurri erano piccoli e sproporzionati rispetto alla testa, ma non sembrava esserci malizia in essi come per la maggior parte delle persone. Era vestito con un largo cappotto verde scuro che lasciava intravedere solo in parte un gilet marrone, possedente almeno tre tasche da cui pendevano delle catenine d'orologi, ed una camicia blu notte. Alle mani teneva una grande quantità d'anelli, quasi tre per dito fatta eccezione per il pollice, ed aveva lasciato sul tavolo un grande cappello a cilindro viola.
Certamente non gli piaceva indossare più di un colore per volta, da quel che si poteva vedere, ma la donna non accennò a nulla limitandosi a sedersi vicino a lui.
-Ha...ha ricevuto il mio messaggio Master?-
La voce dell'uomo era molto giovanile e rispettosa, anche se si poteva sentire una velata nota d'agitazione.
-Certo signore. Ha richiesto i miei servizi per il recupero di un qualche oggetto, almeno stando a ciò che v'era scritto nel messaggio. Non sono stati lasciati molti dettagli, solamente l'esorbitante cifra che offre come ricompensa. Centomila jewels.-
Quello era il classico esempio di un committente che richiedeva qualcuno in particolare per una missione, nella maggior parte di questi casi la persona per segretezza non voleva nemmeno rivelare il nome, ma a lei non importava fino a quando la cifra offerta era abbastanza alta da chiudere un occhio. Cercava di ampliare le sue ricerche solo quando erano coinvolti dei suoi compagni, ma essendo sola poteva badare alla propria sicurezza in autonomia.
Oltretutto visti gli abiti ed il pagamento che offriva certamente non era qualcuno che viveva nei sobborghi della città, non era però nemmeno un Boss, di questo era quasi certa.
Non solo per il fatto non l'avesse mai visto in nessuna riunione tenuta con tutti loro ed altri Master, e nemmeno perché non aveva mai sentito parlare di lui, ma perché dal suo modo di fare era impossibile fosse uno di loro.
Magari un sottoposto era plausibile, ma era troppo insicuro anche solo nel parlare e senza alcuna predisposizione al mostrarsi come qualcuno che se desidera qualcosa la ottiene ad ogni costo.
-Sì esattamente...preferivo esser sicuro della vostra partecipazione prima di scendere nei dettagli...quindi accettate formalmente?-
-Avete la mia completa disposizione, al momento.-
Rispose ancora lei annuendo, al che l'uomo esplose in un gran sorriso.
-Oh splendido, splendido! Non me la sentivo di chiedere ad altre gilde, visto voi avete un alto grado di successo, e sono veramente lieto di poter contare su di voi.-
Lodare la gilda di cui faceva parte era sicuramente un buon modo per non entrare nelle sue antipatie, ma gentilezze e complimenti non bastavano di certo a non tenerla in guardia.
-E' un piacere, mi parli pure dell'incarico.-
-Ma certo. Partendo dall'oggetto di cui ho accennato, dovete sapere che non è qualcosa di trova tutti i giorni. E' lo scettro di El-mot, un oggetto dalla rarità assoluta le cui leggende accennano alla possibilità di scagliare un sortilegio sui propri sottoposti, in modo che alla loro morte questi tornino per continuare a servire il proprio capo.-
-Interessante, non avevo mai sentito parlare...-
Sussurrò Ailea rimanendo però impassibile. Esistevano oggetti e magie riguardante la risurrezione di persone o altre creature, ma non così specifici, e non con un simile nome.
In verità un po' la irritava la cosa, lei amava la cultura. Nelle sue priorità era superiore perfino ai soldi, e non conoscere qualcosa le dava un tale senso di frustrazione che non avrebbe potuto scacciare neppure scorticandosi la pelle per rimuoverla dalle membra.
-Questo perché non appartiene alla nostra cultura nel senso stretto del termine...conoscerà il regno del sud, non è vero?-
Chiese l'uomo piegando la testa in avanti.
-Naturalmente.-
Il regno di Fiore, nel quale vivevano, era un territorio molto ampio, e da quando la sua struttura venne modificata vent'anni prima le cose si sono complicate ancor più del previsto.
Si potevano trovare ben quattro sub-regni a frammentare Fiore, il regno del nord, il regno edll'est, il regno dell'ovest ed il regno del sud, formato prevalentemente da un grande deserto dalle rigide temperature.
Ciascuno di loro differiva per determinate caratteristiche e creature viventi al suo interno, ed ancora si stavano raccogliendo le informazioni a riguardo della sua nuova storia. Tra le varie scoperte però il regno del sud sicuramente ne possedeva una particolarmente caotica.
In origine da quanto si diceva questo possedeva una grande cultura, rappresentata principalmente dai templi di cui le persone andavano tanto fieri, ma trent'anni fa, per ragioni specifiche sconosciute a molti ma generalizzabili nell'avidità, scoppiò una feroce guerra che compromise notevolmente la struttura del regno, che in seguito andò a dividersi in tre parti. La prima e più importante era la zona che racchiudeva in sé la capitale del regno del sud, un'immensa città cinta da alte mura posizionata tra l'immenso e desolato deserto ed il mare.
La seconda zona invece era particolarmente vicina al regno dell'ovest ed a Crux, capitale invece dell'intera Fiore e luogo dove venivano svolti annualmente dei grandi giochi in cui si valutava la gilda migliore di tutte, ed era caratterizzata principalmente dalla presenza di un gran numero di torri che circondavano un grande lago.
Queste due costituivano di per sé quasi due regni separati, anche se al termine della guerra il regno del sud venne dichiarato come unificato, ma questa era solo più una facciata in quanto le persone temevano che gli altri regni avrebbero approfittato della debolezza del loro numero per attaccare.
L'ultimo "regno" difficilmente si sarebbe potuto definire in una qualche maniera.
A causa della guerra molte persone avevano visto la propria vita distruggersi, ma coloro che vivevano in quel punto risentirono maggiormente del colpo ed insediarono in quella zona una sottospece di anarchia nei confronti del resto del regno del sud.
Del grande prestigio che quel regno possedeva s'era perso molto, ed a quanto pare erano molto diffidenti nei confronti degli stranieri, tanto che il turismo in quel punto era tra i livelli più bassi di Fiore.
-Ecco...lo scettro di cui le parlo si trova da qualche parte nel regno del sud...-
La voce dell'uomo si fece molto bassa, quasi imbarazzata, sicuramente per il ridotto numero di informazioni che stava offrendo per una simile ricerca. Non disse comunque nulla che la donna non aveva già intuito, e per questo essa non palesò espressione alcuna.
-Non c'è nessuna traccia riguardo a dove possa trovarsi?-
Chiese quindi lei senza aspettarsi ancora alcun che.
-In realtà potrebbe. Vede uno dei ricchi signori del regno del sud ultimamente sembra aver dato scalpore con una notizia sulla scoperta di una grande reliquia, ma non ha accennato né a dove si trovi né quale sia. Potrebbe essere una bufala, ma è la pista migliore che sono riuscito a trovare.-
-E' già qualcosa mi creda. Conosce il suo nome e dove vive?-
-Il suo nome è Haadil Sabhé, a causa della diffidenza che il regno del sud ha con noi altri tuttavia non ho idea di dove questo risieda. Le informazioni che ho sono date da piccole spie mandate negli ultimi mesi, che tuttavia hanno raggiunto solo zone degradate.-
Non era molto, e certamente il regno del sud era un territorio ostile nei confronti degli stranieri, ma nonostante questo l'avidità che la donna coltivava nel proprio cuore la spingeva anche a rischiare in zone a suo sfavore.
-C'è qualcosa che dovrei sapere? Ha dei nemici che desiderano fermarla o hanno i suoi stessi obbiettivi?-
Chiese la donna naturalmente diffidente.
-Oh no, su questo può stare tranquilla. Non sono un uomo che si fa nemici mi creda, e questo scettro è ancora troppo sconosciuto per esser interessante per qualcuno, almeno per il momento. Ed è proprio per evitare la concorrenza che amo agire prima.-
-Capisco.-
-Comunque devo informarla di due cose molto importanti. Sono perfettamente consapevole che il viaggio sarà molto lungo, e così per aiutarla desidero offrirle una parte della mia magia.-
Così dicendo l'uomo si sfilò uno degli anelli, per la precisione uno dei più grandi aventi un topazio incastonato nell'oro puro, appoggiandolo al centro del tavolo.
Ailea non proferì parola e non si mosse aspettando continuasse.
-Io non possiedo magie atte alla lotta, solo un semplice teletrasporto. In questa circostanza però potrebbe essere molto più utile del previsto. Non posso seguirla, ma posso trasferire il mio potere in questo anello e, nei momenti in cui vorrà usarlo, dovrà solo pensare alla tappa da raggiungere e verrà mandata lì. Purtroppo non può arrivare direttamente al regno del sud, non sono così potente, ma da città in città se desidera sì.-
-Interessante, ha un utilizzo limitato questa sua concezione?-
Chiese Ailea prendendo l'anello.
-Ho caricato l'oggetto al massimo delle mie forze, dipenderà dagli spostamenti però.-
-Capisco.-
-E un'altra cosa...mi scusi molto per non averla avvertita subito...c'è qualcun'altro a cui ho chiesto aiuto...-
Questo sicuramente era un tasto molto più dolente. Preoccuparsi solo per sé era molto più facile, non conosceva le capacità del collega in questione e nemmeno la sua affidabilità, quindi la cosa iniziava ad esser più rischiosa del previsto.
-Posso sapere chi sia?-
-In verità non ne sono certo, ma ha la mia parola della sua assoluta forza. Non mi ha dato modo di sapere chi fosse, penso un mercenario.-
Una parola alla quale era abituata ormai. Come le gilde erano popolari a Fiore allo stesso modo i mercenari avevano iniziato a spopolare, soprattutto nelle altre città visto determinati incarichi non erano accettabili.
Ailea rimase in silenzio per qualche minuto soppesando la faccenda. Doveva andare in un luogo sconosciuto, che però le avrebbe dato modo di ampliare la sua conoscenza a riguardo rispetto ad altri. Doveva andarci con qualcuno che però non conosceva, e che poteva metterla in pericolo.
-Il pagamento verrà diviso tra noi? E siamo solo in due?-
-Sì sarete solo in due, e per il pagamento non deve preoccuparsi, la cifra che vede è solo sua. All'altra persona ne ho consegnata una identica.-
Questo almeno era un buon punto a favore, quella cifra esorbitante era solo per lei e per il branco, o meglio la gilda.
Sicuramente avrebbe fatto comodo a tutti...
-Quando vuole sono pronta a partire.-
L'avidità aveva dato lo scacco al gioco, ed ormai la donna non poteva più tirarsi indietro.
-Meraviglioso Master! Posso garantirle il mio pieno appoggio monetario in questa operazione, desidero assolutamente possedere quel reperto per la mia collezione!-
Così dicendo i due si alzarono dal tavolo, rendendo evidente la differenza d'altezza, e stringendosi la mano conclusero il patto.
-Vedrò di fargli trovare tra le sue teche lo scettro di El-mot il prima possibile.-
 
   
 
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