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Autore: bridgetvonblanche    08/05/2019    2 recensioni
[zombie apocalypse!AU]
Things really change when the undead pick a side in a war.
Genere: Angst, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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[Till the world ends trailer]
 

 


Legami

 


Osservò con grande interesse portare quelle mani affusolate alle labbra, aspirando avidamente da un sottile cilindro di nicotina dell'altro fumo che trattenne all'interno della bocca solo per qualche istante per poi rilasciarlo lentamente, creando così una sottile coltre grigiastra.

Continuò a studiare quei movimenti lenti e sempre uguali fino a quando, catturato da un leggero latrato, Taehyung non fu costretto a riportare il proprio sguardo sotto le sue gambe, dove un accoccolato e pacifico Ryuk stava tentanto in tutti i modi di guadagnare le sue attenzioni. Il giovane soldato si ritrovò così a sorridere fiero al contatto con quel pelo nerissimo e morbido, passando delicatamente la propria mano sulla testa e poi lungo la schiena, arrivando fino alla folta coda scodinzolante. Ripetè quella successione di gesti più volte, regolandosi con le boccate di fumo esalate da Yoongi, prima di colpire con un paio di buffetti il muso lungo di quel docile animale, intimandolo in questo modo a riacciambellarsi sotto le sue gambe.

— Secondo te ce l'ho fatta? —

La domanda fuoriuscì dalla sue labbra come fumo grigio, senza riflettere troppo, interrompendo così in un attimo il silenzio di cui i due soldati avevano potuto beneficiare fino a quel momento. Taehyung non attese però che il suo compagno dai capelli color menta aspirasse altro tabacco da quella sigaretta prima di proseguire, — Intendo, ad ottenere qualcosa di buono, a parte la totale fiducia di Ryuk? — chiese dunque, esplicitando così il criptico quesito di poco prima.

— E credi sia poco? — gli rispose in tono franco il compagno, la testa verso lo strato di fumo generato dalle sue stesse labbra e gli occhi rivolti invece verso quel grosso cane-lupo che, sentendosi immediatamente chiamato in causa, si preoccupò di esplicitare i propri sentimenti con un lieve ululato.

Taehyung non potè astenersi da una leggera risata, prima di regalare a Ryuk un altro paio di carezze sulla testa e sulla schiena, tranquillizzandolo così senza troppi sforzi.

— Ma tu ti stai riferendo ad Hyeseon, — Yoongi precedette così il futile tentativo del ragazzo accanto a lui di chiarire il significato di quella domanda, uscita quasi per caso dalla sua bocca asciutta.

— No! Cioè si, ma non solo, — tentò di aggiustare il proprio tiro il più giovane, — Lo so che ancora non riuscite a fidarvi del tutto e lo capisco, ma Namjoon.. —

Le parole gli morirono in gola. Nonostante fossero trascorsi ormai quasi sette mesi da quella prematura scomparsa, i ricordi legati agli istanti prima della sua morte ricorrevano ancora troppo spesso nei suoi incubi. Si sentiva così maledettamente fuori luogo, inadatto ad occupare il ruolo che prima di allora era stato di quell'uomo straordinario.

— Perchè non dovrei fidarmi di te? —

Venne riscosso dai suoi lugubri pensieri dalla voce pacata e sempre così inflessibile di Yoongi che, dopo essere riuscito a catturare la sua attenzione, si permise di tenerlo sulle spine, dando un ultimo tiro a quella sigaretta ormai quasi del tutto consumata, — Tutti qui sappiamo bene cosa hai dovuto sopportare, — aggiunse poi, gettando con noncuranza il filtro di quel cilindro di nicotina per terra, schiacciandolo con la punta del suo stivale.

Dopo aver litigato col suo miglior amico, aver fatto forse allontanare ancor più da sè Hyeseon ed essere infine stato dimesso ancora non completamente guarito dall'infermeria, Taehyung era stato richiamato proprio da Yoongi nella sala riunioni della gilda dove, in un'atmosfera tesissima, Seokjin aveva mostrato davanti a tutti quella famosa lettera che Namjoon aveva scritto per Taehyung e che tuttavia non aveva mai avuto il coraggio di recapitargli. Che fosse stata una scelta ponderata e strategica o meno, il loro capitano aveva preferito tenere nascosta quella scomoda verità, caricando solo sè stesso del peso di tutta la responsabilità, di quelle parole non dette e scegliendo quindi di custodire quello scritto all'interno di uno dei cassetti della sua scrivania, sperando forse che un giorno qualcuno avrebbe potuto ritrovarla e assolvere così Taehyung da ogni colpa.

E così era stato: Seokjin aveva confessato loro di averla trovata per caso quando finalmente si era deciso a mettere un pò di ordine nel piccolo ufficio di Namjoon, mai pensando di trovare una prova che potesse "scarcerare" Taehyung da tutte le sue colpevolezze, come se davvero ce ne fosse stato il bisogno. 
Non era certo bastato quel foglio di carta a rendere più leggero il suo animo ma, da quel momento, il nuovo capitano di Hiraeth aveva deciso di provare a riacquistare la fiducia di tutti i suoi compagni e dei civili della gilda, impegnandosi giorno dopo giorno a riconciliare una Hiraeth divisa e incaricandosi poi di studiare un piano per poter finalmente mettere la parola fine a tutta quella sofferenza.

Perso nei ricordi di un passato ormai distante, Taehyung non si era però reso conto di non essere più in sola compagnia di Yoongi e Ryuk. Davanti ai loro occhi ora, Jimin e la piccola Lily stavano giocando a rincorrersi l'uno con l'altra, riempiendo quell'ampio salone delle loro risate e urla.

— E poi, — riprese il discorso lo stratega della gilda, non smettendo di seguire con lo sguardo i movimenti della bambina di fronte a sè, — Se Lily è riuscita ad affezionarsi a quel biondino slavato, non vedo perchè io non debba fidarmi di un mio vecchio e fedele compagno, — confessò infine, alzando entrambe le braccia verso l'alto, consentendo in quel modo ad alcune doloranti vertebre di trovare sollievo.

— Ti sei affezionato molto a lei, più di quanto avessi immaginato, non è vero? — si permise di chiedere a quel punto Taehyung, osservando il suo compagno stringere tra le mani quel suo singolare accendino bianco, cominciando poi a giochicchiare alimentando e spegnendo ripetutamente la tenue fiamma originata dal filtro di quello strumento.

— Sta crescendo sola, proprio come me, per questo io-, —

— Devo proteggerla ad ogni costo, — lo precedette il più giovane ribelle, scambiando poi con il suo veterano compagno uno sguardo di tacita intesa.

E fu così che la sua mente tornò inevitabilmente ad Hyeseon. Benchè fossero ormai trascorsi mesi dalla loro ultima, pesante discussione, il suo rapporto con lei era ben lungi da essere considerato completamente risanato, nonostante la situazione si fosse fatta più distesa.

Taehyung sentiva che qualcosa tra loro si era spezzato e il non sapere se sarebbe stato in grado di risanare quella ferita lo aveva reso incredibilmente nervoso. Forse era anche per questo motivo che aveva deliberatamente scelto di gettarsi a capofitto nel suo nuovo lavoro. Il suo gravoso incarico e le responsabilità legate al ruolo da capitano infatti erano riusciti in qualche modo a tenere la sua mente e il suo corpo sempre impegnati e in allerta e, di conseguenza, anche costantemente lontano da lei che, per quanto avesse tentato di avvicinarglisi, nonostante lo avesse cercato più volte, forse per cercare di ricucire a sua volta il loro rapporto o forse solamente per chiedere informazioni più dettagliate rispetto alla loro prossima e definitiva mossa nei confronti dell'esercito, era invece sempre stata respinta, dalla sua scorta o da chiunque fosse in sua compagnia.

— Aish, aish, aish, sembra proprio che la nostra Lily abbia trovato un nuovo e più simpatico compagno di giochi, vero hyung? —

Rinsavì rapidamente, sollevando il proprio capo in direzione di quella voce squillante e giocosa che avrebbe potuto mettere di buon umore chiunque, anche nei momenti più sconfortanti.

— Taci Hoseok, —

Tranne Min Yoongi, forse
Taehyung sorrise a quello scambio improvvisato e sincero di battute, rendendosi però presto conto di essere stato raggiunto non solo dalla piccola Lily e Jimin, ma anche da Seokjin, Hoseok e Jungkook. E questo poteva voler dire sola una cosa, che gli ultimi dettagli del piano erano stati ultimati.

Nel suo periodo trascorso tra le file dell'esercito imperiale, Taehyung e Jimin avevano infatti  scoperto l'esistenza di un particolare trasmettitore che, una volta attivo, sarebbe stato in grado di emettere particolari onde sonore in grado di assopire gli zombie, rendendoli pressochè innocui. Recuperandolo, i ribelli avrebbero potuto prolungare la sua azione per tutto il tempo necessario per permettere a Seokjin di studiare e mettere a punto un vaccino contro il virus scatenante dell'epidemia. 
Da quando infatti aveva scoperto che gli infetti colpivano "solo" individui perfettamente in salute, il primario della gilda insieme alla sua equipè e con la collaborazione di Jungkook, si era adoperato a lungo nella messa a punto di un vaccino contenente sia batteri scatenanti una possibile malattia che gli agenti atti a debellarla. E anche se per gli uomini ormai trasformati in zombie non ci sarebbe stato nulla da fare, somministrando questa nuova cura a tutte le persone sane, forse sarebbero riusciti ad evitare un ulteriore contagio.  Ma per portare a termine tutto questo, era assolutamente necessario recuperare quello speciale macchinario messo a punto dall'esercito per tenere sotto controllo le orde di infetti.

— La bomba? — domandò quindi Taehyung, alzandosi finalmente da quella panchina dismessa, convincendo a seguirlo in quel gesto sia Yoongi che ancora un assonnato Ryuk.

— Preparata con cura e pronta a saltare janggwan, — rispose prontamente Hoseok, mimando scherzosamente il simbolo del saluto dell'esercito, coinvolgendo così tutti, Taehyung compreso, in una sincera risata.

Jung Hoseok era il miglior dinamitardo che Hiraeth avesse mai conosciuto. Non aveva mai sbagliato una miscela, non un solo componente per le sue creazioni. Taehyung ricordò bene di essere rimasto sconvolto all'epoca, quando Namjoon glielo aveva presentato, perchè gli era sembrato impossibile che un ragazzo tanto solare e all'apparenza così sbadato nascondesse invece una tecnica per le esplosioni tanto sopraffina.

— Tu e Jimin avrete anche bisogno di qualcuno che vi medichi, — proseguì subito dopo Seokjin, — Verrò dunque con voi, nel caso vi cacciaste nei guai, — dichiarò poi in tutta sicurezza, aspettando solo un gesto di conferma da parte dei due diretti interessati.

Consenso però che tardò ad arrivare. Il più giovane capitano di Hiraeth si avvicinò infatti a Seokjin con aria distesa, appoggiandogli poi una mano sulle ampie spalle.

— No, desidero che tu rimanga qui, con Hyeseon, — gli confessò poi, senza preoccuparsi di abbassare il tono della voce in presenza degli altri componenti della squadra principale della gilda. Un medico o comunque qualcuno che sapesse ricucire ferite o curare abrasioni e tagli sarebbe effettivamente stato di grande aiuto a Taehyung e Jimin che, per quanto incredibilmente bravi cecchini, erano consapevoli della loro debolezza nel tenere la mano ferma quando si trattava di ferite e squarci, ma se tutto fosse andato secondo i loro piani, non ne avrebbero nemmeno avuto il bisogno.

— Andrò io con loro, —

In quel momento, una voce che finora era rimasta in rispettoso silenzio accanto alla figura smilza dello stratega della gilda si fece invece avanti. Gli occhi scurissimi di Jeon Jungkook si scontrarono così con quelli dai lineamenti più delicati di Taehyung. Tra i due non intercorse però altro che qualche istante di silenzio, dovuto più che altro all'improvviso stupore dei presenti, per le parole dell'uno e dell'altro.

— E non pensate ad Hyeseon? Cosa credete penserà, sapendovi entrambi in missione? —

Non riuscì a ricordare quando fosse stata l'ultima volta che aveva mentito in vita sua. Non era mai stato abituato a farlo. A Jung Hoseok era sempre piaciuto dire la verità, spiegare esattamente come stavano le cose. In fondo, chi più di lui in una situazione del genere avrebbe potuto capire e comprendere lo stato d'animo di Hyeseon? Nel corso di quei lunghi mesi passati insieme, persino un tipo tosto come lui si era in qualche modo affezionato a quella ragazza, a quella sua testardaggine, alla sua ferrea volontà di non arrendersi alla prima difficoltà e alla nuova vita che stava crescendo all'interno del suo ventre. La sua sola presenza era stata in grado di portare un pò di tranquillità e pace all'interno del gruppo, nonostante chiunque sapesse che periodo difficile lei stesse affrontando. Per questo motivo forse, sapere che le due persone che le erano più care sarebbero partite per una missione tanto complessa, Hoseok era assolutamente convinto, e non a torto, che non le avrebbe certo fatto piacere. Pur conscio di questa situazione, anche lui dovette però rendersi conto di non poter fare nulla per lei: Kim Taehyung era il suo capitano e Jeon Jungkook era forse ancora più testardo di quanto non lo fosse Hyeseon stessa.

Non potè quindi fare altro che accusare in silenzio l'unica risposta che ricevette a quella provocazione, ossia un innocuo pugno nello stomaco da parte di Yoongi, mordendosi poi il labbro per mimare una smorfia di dolore tra le occhiate più o meno canzonatorie di tutti i presenti.

— E' deciso allora, — decretò quindi Taehyung, senza concedere a qualcun altro la possibilità di poter ribattere, — Partiremo questa notte, è tutto, — asserì infine, lo sguardo ancora fisso su quello del suo ex-migliore amico che, solo dopo aver mantenuto quel contatto per qualche secondo decise di rompere le fila, inchinandosi comunque a lui in rispettoso gesto di saluto.

Taehyung rimase quindi nuovamente solo in compagnia del suo fedele Ryuk, le mani strette a pugno lungo i fianchi, mentre i suoi occhi vennero presto catturati dalle figure sorridenti di Jimin e Lily, ancora impegnati a rincorrersi a vicenda all'interno di quel salone, protetti da una qualunque possibile minaccia. Vederli sorridere tanto allegramente bastò a rincuorarlo, convincendolo una volta ancora di aver preso la decisione giusta. Avrebbe fatto di tutto per salvare quei volti sereni, non aveva importanza quale fosse il prezzo da pagare. Si allontanò dunque in silenzio, strascinando con sè quel giovane esemplare di cane lupo che non aspettò di ricevere alcun ordine dal suo padrone, seguendolo ciecamente senza emettere alcun latrato e senza obiettare in alcun modo, lasciando il quel ragazzo e la piccola Lily le sole presenze in quell'enorme salone sotterraneo.

Al soldato dai folti capelli color grano fu concesso solo di poter osservare quel baldanzoso cane allontanarsi scodinzolando con lo sguardo allegro e attento fisso sul suo padrone prima di essere "atterrato" dalla sua giovanissima sfidante.

— Partirai con lo zio Taehyung? — chiese con voce innocente la bambina dai capelli biondissimi, sedendosi sul petto del giovane Jimin ed iniziando così a solleticarlo.

Il giovane annuì tra risate incontrollabili, provocategli dalle manine veloci ed esperte di quella bambina muoversi sotto il suo collo e poi sulla pancia. Riuscì a prendere fiato solo quando, dopo aver compiuto la sua dolce vendetta, Lily lasciò finalmente il suo ostaggio libero di rialzarsi.

— Verrà anche Yoongi con voi? — incalzò poi, una volta dopo che Jimin ebbe terminato di pulirsi i pantaloni mimetici dalla polvere presente sul freddo pavimento di quel salone.

Gli ci volle ben più di qualche istante prima di trovare il coraggio per tornare a guardare quella bambina negli occhi e cercare allo stesso tempo di concentrare tutte le energie per non far trasparire alcun tipo di apprensione e timore dalla sua voce rotta per quel pesante nodo che improvvisamente si era formato all'altezza della sua gola, ora più secca che mai anche a causa della corsa e dello sforzo di poco prima.

— No, Yoongi deve rimanere qui a proteggere la sua principessa, — le rivelò in seguito, portando poi la sua mano a contatto con la sua piccola testa, scompigliandole un poco quella chioma morbidissima.

— Non è bravo a dimostrarlo, ma io so che anche Yoongi vuole che torniate tutti sani e salvi sai? —

— Ah si? —

Quella innocente constatazione lo colse alla sprovvista. Per quanto avesse imparato a conoscerla e si fosse indubbiamente affezionato al quel visino angelico, Jimin credeva che in fondo una bambina di poco più di sei anni non potesse essere in grado di conoscere tanto a fondo i sentimenti di quell'uomo tanto silenzioso e a tratti scorbutico che l'aveva strappata da morte certa.

Per quanto ci avesse provato, non erano bastati quei sette mesi trascorsi alla gilda di Hireath per poter comprendere cosa passasse nella mente di Min Yoongi, nè tanto meno per capire cosa provasse nei confronti dei suoi compagni. Eppure gli sembrò che la piccola Lily ci fosse riuscita eccome. Si sorprese quindi e non poco di fronte a quelle parole, tanto chiare quanto incredibilmente sincere e non potè che tornare ad ingoiare quantità esagerate di saliva per cercare di dare un freno ai sentimenti contrastanti che avvertì chiaramente cercare di fuoriuscire dal suo petto e soprattutto dagli occhi, incapaci di sfuggire allo sguardo cristallino della bambina di fronte a sè.

— Tornerai anche tu, jageun-appa, vero? —

Non potè fare a meno di lasciarsi sfuggire una lacrima sottile, che percorse silenziosa e scaltra il profilo delle sue guance per poi scomparire lungo il collo. Alzò quindi gli occhi al soffitto Park Jimin, chiudendoli poi con forza per cercare di nascondere alla piccola Lily la sua enorme debolezza e quell'istintiva volontà di mettersi a piangere. Non doveva mostrarsi debole, non davanti a quella bambina e alle sue candide richieste.

— Ma certo, — ripose dunque, tornando così ad accarezzare le guance rosee della bimba, allargando poi le sue labbra nel sorriso più rincuorante e sincero che riuscì a mimare.

— Posso darti un abbraccio? Yoongi dice sempre che gli porta fortuna, — chiese a quel punto la dolce Lily, spalancando così le sue braccia sottili verso Jimin, ma senza aspettare una sua risposta. Si lanciò così nella sua direzione, afferrandolo per la coscia e stringendola con tutte le proprie forze.

— Ahhh vieni qui, piccola principessa! — esclamò a sua volta il giovane soldato dai capelli color grano, sollevandola di peso e stringendola così tra le sue braccia, facendo poi scontrare le loro fronti e scambiando con lei un rapido e silenzioso gesto di intesa prima di portarla con sè al di fuori di quel salone.

Si incamminò così per gli stretti corridoi di Hireath, nella piena convinzione che quel piano avrebbe dovuto essere portato a termine ad ogni costo, per il bene di Hiraeth e di quella splendida bambina, troppo giovane per essere chiamata a dover sopportare il peso e il dolore causato dalla morte di chi non aveva fatto altro che donarle tutto l'amore possibile.





 



 

a/n 

anneyeong haseyo! 👋🏻

premetto che inizialmente i capitoli previsti per questa long erano 20 *cof cof* beh.. sappiate che non sarà così: cioè, adesso inizia il rush finale ^^

non voglio comunque allungare troppo il "brodo" (come si dice in questi casi), perciò ho preferito aumentare le parti discorsive in sfavore (ahimè), di quelle descrittive (che io amo tanto <3)

e dunque eccoci catapultate ben sette mesi dopo i fatti finora raccontati, quando ormai tutti i preparativi per l'assalto finale sembrano essere conclusi e quindi molto presto i nostri eroi partiranno per un attacco contro l'esercito. lo so, forse ho spiegato un pò troppo in fretta come si sono evolute le cose: taehyung è stato dimesso dall'infermeria e diciamo che ora (grazie alla lettera che namjoon ha sapientemente lasciato) i suoi crimini passati (ammesso che ne avesse commessi, povero u.u) sembrano ormai una vecchia storia. a parte per le questioni "spinozzzzeee" con jungkook e hyeseon, ancora beeen aperte (e ti pareva che invece avrei lasciato scorrere tutto anche con loro, non sono così buona XD) 
ps: se mai dovessi pensare di pubblicare un libro su questa sciocchezza ok, allora mi dilungherò maggiormente anche nelle parti più descrittive, lo prometto ^^

come avrete capito, a questo punto della storia, i team si dividono e diventano quindi due: quello capitanato da buon taehyung, che partirà insieme a jimin e jungkook (involontariamente - o forse no muhahaha - ecco a voi la maknae line) e invece seokjin, yoongi, hobi, hyeseon e la piccola lily che rimarranno alla gilda ^^

evaporo perchè altrimenti l'angolo autrice si fa più lungo del capitolo, ma come sempre rimango in attesa dei vostri commenti, impressioni, scleri, cioccolatini, gelato o preziosissime padellate sui denti ah, vorrei anche scusarmi di eventuali errori e/o ritardi nella pubblicazione: purtroppo (o per fortuna) questo è un periodo parecchio impegnativo per me, quindi una volta ancora mi affido alla vostra comprensione ^^

alla prossima, see you soon!

bvb

  
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