LA PRIMAVERA DEI SENTIMENTI
Sono timidi giorni, questi.
Venticello fresco,
ma profumo di una primavera
inoltrata;
i grilli di notte conducono serenate
e il buio cala più tardi.
Sono anche lunghi giorni, quindi.
Lunghi, nell’attesa di rivederti.
Ormai queste sono settimane
troppo, troppo impegnative.
Mi manchi.
Mi manca la tua forza.
Ho notato che quando parli
mostri il tuo aspetto più
spensierato,
e poi i ecco, che torna la nebbia ad
avvolgerti…
vorrei proteggerti dai tuoi problemi.
Vorrei esserti accanto.
Mi dispiace per la nostra lontananza
che è solo geografica, pare.
Ci intendiamo a meraviglia, di
solito.
Durante i giorni festivi, che
svaniscono d’estate,
sciolti dal calore delle spiagge
infuocate.
Che sia giunta anche la primavera dei
sentimenti,
dopo un lunghissimo, interminabile
inverno?
Ho vissuto l’autunno e quel suo
barlume bugiardo
che ha cercato d’ingannarmi,
come fosse un riflesso perduto.
Ho vissuto l’inverno e ho visto
chi merita e chi meno;
ho lasciato che il male entrasse
nelle mie ossa
come il freddo.
Ho lasciato che il mio cuore andasse
in ipotermia.
Adesso la natura si è risvegliata,
tra alti e bassi,
e i miei resteranno solo sogni
e speranze destinate a frantumarsi.
Arriverà mai l’estate dei sentimenti?
Se mai dovesse arrivare,
temo possa perdere parte del suo
fascino,
come tutte le cose da troppo tempo
aspettate.
Forse è meglio questo limbo
primaverile,
d’attesa e di sogni infantili.
Forse è meglio non crescere mai,
non lasciare che la carne corrompa
l’animo,
non perdere il sentiero tracciato.
Adesso, durante questa primavera dei
sentimenti,
osservo i fiori e le foglie che
crescono
nel mio cuore, lo rendono verde di
vita e di gioia.
Adesso, almeno per un po’,
almeno per qualche ora,
posso concedermi anche di sognare.
Un sogno che dura fino all’alba,
quando la monotonia
della vita quotidiana
si tramuta in nuvoloni cupi, che mi
sovrastano.
Ma la primavera è così,
tra alti e bassi,
freddo tardivo e ondate di calore
premature.
C’è sempre quella paura
di restare scottati, in qualche modo.
Forse dovrei imparare a sentirmi meno
solo.
NOTA DELL’AUTORE
Forse, con questo ciclo poetico, ci muoviamo verso la
conclusione di questa immensa raccolta.
Non lo so ^^
Vi ringrazio per essere sempre qui, presenti e nel mio cuore
colmo di gratitudine nei vostri confronti.