Film > Hotel Transylvania
Segui la storia  |       
Autore: callmemavy    12/05/2019    2 recensioni
Dopo che l'oscurità nel cuore di Mavis è stata sconfitta i due giovani amanti possono finalmente rilassarsi e fare qualche breve uscita dal castello, ma per quanto tempo?
Presto verrà indetto un consiglio dove i mostri più potenti al mondo decideranno il futuro della coppia e dell'hotel di Dracula, ma anche l'arrivo al castello di una vecchia conoscenza del conte potrebbe complicare la vita di Mavis e Jonathan.
La coppia più discussa nel mondo dei mostri dovrà affrontare nuovi ostacoli, riuscirà lo Zing a mantenere il loro legame indissolubile?
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dracula, Jonathan, Mavis Dracula, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


CAPITOLO 28: L'amore non ha giudici

Mavis rimase sola nella sua stanza, si sentiva stordita e le girava la testa, probabilmente la fame stava peggiorando, ma cercò di restare calma. Uscì e si diresse lentamente verso la hall. Notò con piacere che mentre scendeva le scale il malessere diminuiva, ma adesso che stava meglio non riusciva a capire dove fosse andato suo padre e perché Jonathan non fosse venuto a cercarla. Probabilmente era stato Dracula stesso ad ordinargli di non avvicinarsi a lei, ma le sarebbe piaciuto averlo vicino in quel momento.

La hall era gremita di mostri di tutte le taglie e razze tanto che gli zombie dovevano farsi in quattro, nel vero senso della parola, per venire in contro alle esigenze di tale mole di persone.

"Mavis, dove eri sparita!" Esclamò dolcemente Drac.

"Io... scusa, ho... mi girava la testa." Borbottò lei in risposta, la sua voce fu appena udibile dal vampiro nonostante il suo udito fine.

Lui le sorrise, "Non preoccuparti, è quasi finita."

Insieme tornarono alla sala grande e attraversarono il corridoio centrale sotto le tribune di legno a mezzaluna che circondavano per metà il banco degli imputati; nonostante le dimensioni i posti a sedere erano già pieni di mostri pronti a seguire il dibattito, mentre altrettanti erano dovuti rimanere all'esterno della sala.

Raggiunsero la loro postazione dove era rimasto Jonathan con Jay Ci, l'umano dotato di straordinari poteri nonostante non avesse energia demoniaca in lui come le altre creature magiche. I due stavano discutendo allegramente mentre bevevano tè verde e biscotti.

A differenza che con Mavis nessun curioso si era avvicinato al ragazzo, probabilmente avere accanto un Consigliere era un buon deterrente.

"Whoo, Mavy!" Esclamò Jonathan con voce strascicata appena vide la ragazza, " Prendi una sedia ed unisciti a noi, anche tu Drac, c'è posto per tutti!"

La vampira fu felice di vedere il fidanzato così tranquillo, ma suo padre sembrava di tutt'altro umore.

"Jay, che diavolo stai facendo?" Brontolò il conte.

"No, Drac," Rispose Jonny, "Richiama in te questa negatività, esorcizzala e trasformala in positività." Continuò gestiicolando con le braccia molli.

"Negatività?" Esclamò Dracula, "Il problema non è la negatività! Siamo sotto processo e la cosa migliore che ti viene in mente è fare merenda con infuso e biscotti alla marijuana?"

I due umani strafatti guardarono il vecchio conte, poi si scambiarono un'occhiata, "Ovvio che sì!" Esclamarono all'unisono.

Il conte imbronciato schioccò le dita ed in un attimo tutto ciò che c'era sopra la scrivania della difesa si volatilizzò, compresa la tazza che Jonathan stava porgendo a Jay Ci che la teiera con cui quest'ultimo riempiva di infuso la tazza del ragazzo.

I due rimasero impietriti dalla delusione poi il consigliere rasta si alzò dalla sedia e si allontanò senza dire nulla, a testa bassa e labbra ricurve verso il basso, come un bambino che torna a casa dopo aver fatto arrabbiare la mamma dell'amico.

Mavis trovò divertente quella scena, ma suo padre non era affatto divertito.

"Fantastico, abbiamo da una parte Jonathan drogato e dall'altra Mavis che porterebbe mangiarselo dal un momento all'altro." Borbottò il vecchio vampiro sarcastico.

Queste parole fecero spegnere il sorriso sul volto di Mavis in un attimo, suo padre aveva terribilmente ragione, Jonathan magari non sembrava tanto diverso dal solito, ma lei stava male ed anche se in quel momento non aveva avuto alcun pensiero strano sull'amante non sapeva quanto sarebbe durata questa tranquillità.

"Il consiglio è pronto per riprendere." Annunciò la voce atona di nonna gramli. Nonostante non fosse una voce e nemmeno una figura autoritaria l'intero hotel si azzittì di colpo, dopodiché i membri dell'Ordine arrivarono riprendendo i loro posti.

"Se siamo tutti pronti possiamo iniziare." Disse Shin Ryu la regina dei draghi, nonostante in quel momento avesse l'aspetto di una minuta ragazza cinese con lunghi capelli neri in realtà era il drago vivente più antico e potente al mondo, "Bene, il Consiglio dell'Ordine del Drago si riunisce per discutere la legittimità della relazione fra i qui presenti Mavis Dracula e Jonathan..." Shin Ryu si fermò un attimo, "In effetti non sappiamo ancora il nome della tua famiglia." Continuò rivolgendosi al ragazzo.

Era vero, era passato più di un mese da quando l'umano era arrivato all'hotel Transylvania e nessuno conosceva ancora il suo cognome. Non era un fatto strano, i mostri sono pochi nel mondo, non hanno bisogno di un secondo nome, inoltre la loro vita è spesso talmente lunga che non sentono il bisogno di trasmettere il loro nome alle generazioni future. Gli unici ad avere questa usanza umana sono soprattutto coloro che hanno origini umane. Giorni prima era saltato fuori questo argomento a tavola con Mavis e suo padre, ma Jonny aveva evitato di rispondere.

La draghessa continuò a fissare il ragazzo in attesa di risposta, ma lui continuò a prendere tempo, poi bofochiò qualcosa di incomprensibile.

"Puoi ripetere?" Domandò Regina delle Nevi.

Jonathan borbottò di nuovo, ma nemmeno Mavis seduta accanto a lui riuscì a sentirlo.

Shin Ryu lo guardò spazientita, il suo sguardo era più chiaro di tante parole.

"Fotter." Disse l'umano con un filo di voce, rassegnato, scatenando l'ilarità di tutti i presenti compresi Dracula e Mavis che però si sforzarono di non scoppiare a ridere.

"Va bene, va bene, mi chiamo così, ora potete smetterla e chiudiamo l'argomento?!" Disse lui irritato.

Con un deciso colpo del suo martello di legno la regina dei draghi richiamò l'aula al silenzio.

"Dicevamo..." Disse con un leggero sorriso divertito, "Siamo qui riuniti per discutere la legittimità della relazione fra Mavis Dracula e Jonathan..." Prese un paio di secondi prima di continuare, "L'umano."

"Grazie..." Bisbigliò l'umano sarcastico.

"Per prima cosa dobbiamo valutare la pericolosità diretta ed indiretta dell'umano in questione." Disse Sassofrasso il leprecauno con la sua voce stridula e la parlata scontrosa, nonostante fosse un nanerottolo vestito di verde era sempre fra i primi ad attaccare.

"Ma di che stanno parlando?" Domandò il ragazzo sottovoce a Drac.

"Pericolosità diretta: quanta probabilità c'è che tu possa far del male ai mostri, pericolosità indiretta: quanta probabilità c'è che tu tradisca la nostra segretezza e la nostra sicurezza." Spiegò brevemente il vecchio conte.

"Sulla pericolosità diretta direi nulla, chi è d'accordo?" Disse Gojira, il vecchietto giapponese che nascondeva la sua vera identità di un gigante drago non alato.

Tutti i membri del Consiglio alzarono la mano.

"Ehy, a karate ero cintura gialla a 6 an-!" Sbottò il ragazzo, ma Dracula gli pestò un piede per zittirlo.

"Idiota, qualsiasi classificazione superiore a nulla e te ne torni a casa senza ricordi!" Lui sussurrò fra i denti per non farsi sentire dal Consiglieri.

"Vuoi forse chiedere una rivalutazione?" Domandò Shin Ryu speranzosa.

"No, vostro onore." Rispose prontamente Jonny.

"Per quanto riguarda la sua pericolosità indiretta e le sue reali intenzioni ci sarà da discutere." Continuò la regina dei draghi. "Ma prima di sentire i diretti interessati vorrei fare un prologo. Chiamo a testimoniare la maga Circe, so che è presente fra il pubblico."

La donna dai lunghi capelli neri e la carnagione olivastra seduta nella zona centrale alta delle tribune si guardò intorno stupita mentre tutti i mostri si voltarono verso di lei.

"Prego, ci raggiunga." La esortò la giudice.

La donna si smaterializzò per ricomparire seduta la banco dei testimoni.

"Ricordo a tutti che questa non è una testimonianza ufficiale, voglio solo che tutti ascoltino la sua storia. Prego, raccontaci la tua esperienza con gli umani."

Circe era titubante, anche se c'era rivalità fra l'hotel Transylvania ed il Dream hotel i due proprietari erano comunque buoni amici nonostante a causa degli impegni del loro lavoro non si vedevano da decenni, "È passato molto tempo, 3000 anni fa i rapporti fra uomini e mostri erano più complicati, poi l'aver trasformato i suoi compagni in maiali non penso abbia aiutato..."

"Non mi riferisco a quel caso," La giudice la interruppe, "Parlo di quell'altra volta, una ventina di anni fa, non mi sembra passato poi così tanto tempo."

La maga deglutì, "Mi vedevo con un umano, ci piacevamo entrambi, così una sera lo portato al mio hotel, be' ai tempi era ancora un piccolo motel, ma non fu una buona idea." La donna singhiozzò, probabilmente provava ancora qualcosa per quell'uomo, "Usai la magia per ricreare ciò che lo faceva sentire a suo agio, nel suo caso erano i suoi vecchi giocattoli, ma quando arrivò d'innanzi a camera mia e notò la sua roba nella stanza accanto diede di matto, svegliò gli ospiti che uscirono dalle loro camere e lui si spaventò ancora di più e corse via. Provammo a inseguirlo per farlo ragionare, ma lui si lanciò fuori dalla finestra, saltò in auto e fuggì via." I singhiozzi e le lacrime impedirono alla donna di andare avanti.

"Ricordo l'accaduto," Disse Regina delle Nevi, "Mandammo una squadra di Ereaser per cancellargli la memoria, ma visto che le emozioni che aveva provato quella notte non potevano essere eliminate venne convinto che quelli che aveva vissuto era stato solo un incubo."

"Già, per lui sono stata solo un grande incubo..." Sospirò Circe quella ferita nascosta in fondo al suo cuore era più dolorosa di quanto chiunque potesse immaginare. Poi la donna si alzò ancora in lacrime, "Posso andare?" Domandò con voce tremante.

La regina dei draghi fece un cenno di assenso con la testa e la donna chiuse gli occhi e si smaterializzò.

"Obiezione!" Esclamò Mavis, "Questa testimonianza non è pertinente al caso in questione."

"Rifiutata." Controbatté Shin Ryu, "Non stiamo ancora giudicando alcun caso. Come ho già detto, questa è solo una piccola chiacchierata di cui nessuno dei giudici dovrebbe tenere conto."

Tutte balle, i giudici dell'Ordine del Drago sono emotivi e il ricordargli brutte esperienze di coppie interraziali non farà altro che spostare l'ago della bilancia nella direzione sbagliata.

"Andando avanti," Disse la donna guardando verso Nettuno, il possente re dei mari. A differenza di come Jonathan si immaginava i trironi, Nettuno aveva l'aspetto di un grande umano, non aveva una coda di pesce, anche se sulle sue gambe c'erano alcune squame. "Nettuno, tu cosa ci racconti riguardo le relazioni mostro-umane, la tua figlia minore tempo fa si è invaghita di uno di loro."

Il tritone si incupì al punto che i suoi occhi quasi scomparvero nell'ombra "Mia figlia lo salvò dall'annegare e lo volle rivedere. Fu così determinata da scendere a patti con una strega degli abissi e si tagliò la lingua in cambio due gambe con cui poterlo raggiungere. Ma quell'umano si innamorò della donna che vide quando si risvegliò sulla spiaggia e mia figlia senza voce non poté raccontare la verità."

"Dai non disperare!" Esclamò Jonathan ammiccante, "Il proverbio dice che il mare è pieno di pesci!"

Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante.

"Non ottenendo l'amore di quell'uomo in tempo," Continuò Nettuno, la sua voce era sempre più spezzata, "La maledizione ha ucciso mia figlia. L'unica cosa che è rimasta di lei è stata una manciata di schiuma di mare che si è dissolta fra le onde."

"Stupidi cartoni animati ed i loro lieti fine mai avvenuti..." Bisbigliò l'umano fra se.

Il ragazzo si alzò e raggiunse la sedia sotto alla regina dei draghi che, assieme agli altri membri del consiglio, sovrastava tutti dalla cima del loro banco. Davanti a se poteva vedere una marasma di mostri seduti sugli spalti a ferro di cavallo, mentre Dracula e Mavis erano dietro alla loro scrivania, solitari, al centro dello spazio fra il pubblico ed i consiglieri.

"Non è strano dover dare le spalle ai giudici?" Domandò Jonny sedendosi e guardando in alto verso Shin Ryu.

"Niente affatto, devi parlare verso il pubblico, perché sono loro a giudicarti, noi siano solo dei tramiti." Rispose la donna.

Belle parole, ma in realtà i consiglieri, seppur eletti dai mostri, non erano altro che i più potenti esponenti di ogni habitat mostruoso e le loro cariche erano quasi sempre a vita e perciò praticamente eterne.

"Giuri solennemente di dire... oh, ma che ti faccio giurare a fare, puoi mentire indipendentemente dal giuramento." Disse acida la draghessa, "Tu sei Jonathan Fotter, razza umana?"

"Si, e giuro che non mentirò." Rispose il ragazzo. "Non è colpa mia se non ho in me una magia oscura che mi obbliga a rispettare un giuramento." Continuò più acido della draghessa stessa.

I tre draghi lo guardarono con disprezzo, ma non poterono controbattere, Jonathan aveva ragione.

"Perché sei venuto in questo hotel?" Domandò Shin Ryu.

"Ma non stavi ascoltando quando raccontavo la mia storia nell'intervista di ieri?" Rispose l'umano senza riflettere.

La draghessa iniziava a perdere la pazienza, ma preferì mantenere la calma, "Non tutti i qui presenti hanno assistito a quell'incontro." Controbatté lei.

"Grazie ad un concorso musicale ho vinto un viaggio in Europa, la seconda tappa è stata proprio qui in Transylvania. Incuriosito dalle storie sui mostri mi sono addentrato nella foresta infestata ed in una radura ho visto dei tizi che bruciavano e li ho seguiti fino ad arrivare qui."

"E nessun fantasma o altro mostro ti ha fermato?"

"In effetti no."

"Obiezione," Li interruppe Mavis "Non sono domande inerenti all'argomento trattato."

"Va bene, sarò più diretta, hai conoscenze o armi in grado di tenere lontani i mostri a protezione della foresta?"

"No, non conoscevo l'esistenza di mostri prima di arrivare al castello."

"Quindi tu non hai collegamenti con alcun cacciatore di mostri? L'arrivo di Van Helsing poco dopo di te è solo un caso?"

"La prima ed unica volta che ne ho incontrato uno mi ha quasi ucciso. Direi proprio di no."

"Quindi vorresti farci credere che tu non abbia ricevuto alcun aiuto per superare la foresta stregata?"

Probabilmente erano state le lamie, agendo nell'ombra, a impedire ai fantasmi di avvicinarsi a lui, ma visto che era sono una supposizione di Dracula non si sentiva obbligato di rivelarla.

"Sono arrivato qua da solo."

La regina dei draghi sbuffò sarcasticamente. Non credeva alle parole del ragazzo, ma non poteva comunque dimostrare il contrario.

"Se avessi saputo prima dell'esistenza dei mostri, avresti cercato di raggiungere prima questo posto?"

"Certamente."

"Hai paura della morte?"

"O-ovvio che si, che domanda è?"

"Ammetti di temere la morte e che avresti cercato di metterti in contatto con i mostri subito se avessi scoperto la loro esistenza prima di questo tuo viaggio. Ho seguito migliaia di casi come questo, voi umani siete tutti uguali, volete tutti ottenere la lunga vita dei mostri."

"Hey, non è quello che ho detto! Io amo Mavis e voglio bene a tutti voi come foste la mia famiglia, non mi importa se invecchio e muoio, sarò felice di stare con voi finché vivo." Sbottò Jonathan irritato da queste accuse.

"Belle parole, ma sono solo parole..." Rispose la Regina dei draghi, "Donna Sebastiana," continuò rivolgendosi alla donna scheletro vestita di una tunica nera con cappuccio e il teschio ricoperto di disegni tipici degli shugar skull messicani, "Tu che hai a che fare in continuazione con gli umani alla fine della loro esistenza, quanti di loro desidererebbero la lunga vita di un vampiro?"

La donna scheletro prese alcuni secondi prima di rispondere, "Quasi nessun umano accetta la morte. È stancante, da millenni aiuto la loro anima a non rimanere bloccata nella terra dei vivi e tutti hanno paura di me come se fossi io la causa della loro fine. Non dico con certezza che questo umano sia rimasto qui solo per ottenere la vita eterna, dico solo che conoscendo i suoi simili questa sia la cosa più probabile."

"La cosa più probabile?" Squittì Sassofrasso il leprecauno, "Diciamolo chiaramente, o è qui per ottenere la vita eterna o è qui per farci sterminare tutti dai cacciatori!"

Nessuno in aula controbatté quelle parole, un inizio davvero pessimo, 5 consiglieri erano già contro di loro.

"Voi date tutto per scontato, certi che non possiate sbagliare. Come potete giudicarmi se neanche mi conoscete? Cioè! Siamo qui a giudicare me o a giudicare il comportamento tipico dei miei simili?" Jonathan non era mai stato così sicuro di sé, soprattutto quando era sotto pressione o al cospetto di mostri importanti.

"Jonathan." Disse Mavis con un voce atona, non aveva mai detto quel nome in maniera così fredda, sembrava una vera avvocatessa, "Hai avuto contatti diretti con altri umano da quando hai scoperto l'esistenza dei mostri?"

"Si." Rispose lui, "Quando stavo per tornare a casa e quando ho chiamato un paio di volte la mia famiglia."

"Ed hai rilevato a qualcuno della nostra esistenza?"

"Assolutamente no."

"Bene, inoltre puoi confermare che sei stato tu ad aiutare Dracula a migliorare i sistemi anti intrusione del castello e dei territori limitrofi, sia disegnando i passaggi segreti che spiegando i tipici comportamenti umani in modo da prevenire facilmente ogni loro mossa?"

"Esatto, parlando in modo oggettivo direi che senza di me non so se Drac sarebbe riuscito a gestire gli umani che avete portato qui." Dichiarò il ragazzo dando uno sguardo al conte che fece un leggero sorriso ed annuì per confermare le parole del ragazzo.

"Jonathan," disse Dracula che fino ad allora non aveva aperto bocca, "Cosa saresti disposto a fare per proteggere mia figlia.?"

"Qualsiasi cosa, anche dare la mia stessa vita." Rispose il ragazzo senza bisogno di pensarci.

"E cosa hai fatto fino ad ora per proteggerla?" Le domande del vecchio vampiro erano ben mirate, doveva solo sperare che il ragazzo rispondesse sinceramente omettendo solo qualche dettaglio.

"Mi sono nel mezzo fra lei e Van Heling, mi sono trovato faccia a faccia con un demone pipistrello ed ho lottato da solo contro Erzabeth."

Shin Ryu trattiene a fatica una risata, "Menzogne, almeno cerca di inventarti storie credibili!"

Molti Consiglieri ridacchiarono, sembrava che quasi nessuno credesse alle sue storie.

"Se sei così sicuro di ciò che dici, dimostralo." Disse Nettuno il Tritone, il suo aspetto di un umano di terza età con i capelli e barba lunghi e bianchi era in netto contrasto con il fisico alto e scolpito. Viste le sue grandi abilità sia fisiche che magiche era un draghiere di alto rango nonché peoprietario dell'hotel Atlantide, un resort in fondo all'oceano.

"D-dimostrarlo? E come potrei?" Esclamò il ragazzo confuso.

Shin Ryu si alzò in piedi, chiuse gli occhi ed il suo corpo di infiammò di un fuoco verde e giallo che crebbe verso l'alto, poi curvò e scese sul pavimento e formò un cerchio con dentro Mavis e Jonathan. Il lungo serpente di fuoco divenne solido, le fiamme adesso erano squame verdi di un gigantesco serpente contorto per entrare a fatica in quella stanza, le zampe anteriori erano corte ma dotate di lunghi artigli, la testa, contornata da una folta criniera di un verde più scuro delle squame, era come quella di un leone con corna di cervo.

Era il tipico drago-serpente cinese, l'unica differenza erano le due ali di piume bianche a circa metà del corpo, le ali erano grandi, ma in confronto al corpo della draghessa erano decisamente sottodimensionate.

Shin Ryu mostrava la sua vera forma per la prima volta dinanzi all'umano che rimase sbalordito.

La draghessa strisciò sinuosamente a terra fino a raggiungere Mavis che in un attimo venne avvolta nelle sue spire e alzata da terra.

"Dimmi umano, quanto ci tieni all'incolumità della ragazza?" Domandò Shin Ryu con voce profonda.

Eh si, Jonathan dovrà spassarsela per dimostrare il proprio amore. Seguitemi per scoprire come andrà la lotta Jonathan l'umano VS Shin Ryu la draghessa.

Se il capitolo ti è piaciuto ricordati di lasciare una recensione!


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Hotel Transylvania / Vai alla pagina dell'autore: callmemavy