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Autore: armen66    14/05/2019    0 recensioni
[Bron Broen The bridge ]
Tre verbi che li definiscono
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~PRENDI ME

Il mio cuore si ferma quando vedo cosa le ha fatto. La calza bianca ora è rossa, gocce di sangue  cadono sul pavimento. La macchia si ingrandisce ogni secondo che passa, formando una pozza perfettamente rotonda.
C'è un'altra macchia rossa nel mio campo visivo, nei miei occhi, che filtra dalla mia stessa ferita che non mi causa dolore.
Sangue versato per i nostri peccati, i peccati dei padri che ricadono sui figli. Echi di parole da una chiesa, che rispecchiano il sacrificio eucaristico.
Dio, rimuovi questo calice da me, ascoltami dalla croce di nastro adesivo a cui sono inchiodato.
I miei peccati fanno soffrire la mia bambina.
Il sangue che la sta lasciando è il mio, ero presente quando Astrid è venuta al mondo, vedrò la sua dipartita.
Il dolore nella mia testa è parallelo alla disperazione che mi riempie il cuore.
Pensavo di sapere cosa fosse la sofferenza, ma è nulla in confronto all'incubo reale che sto sperimentando.
Astrid mi fissa e io sono legato e radicato al pavimento e non posso andare da lei, toccarla, tenerla in braccio, asciugare le sue lacrime, cucire la sua ferita, chiuderle gli occhi per l'ultimo inevitabile sparo che  ucciderà lei e me nello stesso tempo.
Sono disperato, crudele illusione, per la terza volta in una settimana; il destino  sta giocando duro contro di me.
Avere e perdere tre figli - non ancora nati o vivi non importa - perché è esattamente quello che mi sta succedendo.
Se lui la distrugge, io mi distruggo, ordinerò al mio cuore di smettere di battere, ai miei polmoni di smettere di respirare, al mio sangue di smettere di scorrere. Ci troverai entrambi morti, il suo corpo vicino al mio, per averla con me nel mio ultimo attimo di vita.
Come posso negoziare con questo spietato assassino? Sono bravo, veramente bravo, sono stato addestrato per questo, ma tu non sei con me. Siamo una squadra, io conduco la trattativa  e sento il tuo cervello valutare idee e soluzioni.
Siamo bravi, ma insieme.
Cosa faresti in una situazione come questa, per non impazzire?
Usa la logica. Distrailo. Usa le parole.
Ci provo, mi presento come sacrificio, le ho dato la vita, offro la mia per lei. Tesoro mio, non piangere, papà ti proteggerà, papà non ti lascerà mai.
Prendimi, demonio dall'inferno più profondo, mutilami, sparami, uccidimi, ma non toccare mia figlia, il mio unico fiore, il mio agnello, innocente e puro.
E tu arrivi, per salvare me, mia figlia, me e te. Siamo in tre, vivi,  nella stessa stanza. Gli altri si sono persi, tua sorella, il figlio di Martin, Hans, Anna. Siamo vivi.
Tagli il nastro intorno alle mie caviglie in modo che possa strisciare sulle mie ginocchia, mentre tu mi segui con una forbice per liberarmi i polsi e mi ordini di stare fermo.
Le nostre lacrime sono di gioia ora,  afferro la tua mano per tenerti vicina. Astrid si guarda intorno, mille domande nei suoi occhi mentre tu prendi la mia vecchia sciarpa da sotto i cappotti e fai un nodo sulla ferita. Efficiente, razionale, logica, come sempre.
Ma i tuoi occhi tradiscono lacrime pronte a essere versate, c'è riflessa una luce di speranza che non ho mai visto prima.
Appena il tempo di spiegare  ad Astrid chi sei e arriva l'ambulanza,  la polizia e tutto diventa confuso, ma Astrid è in mani sicure. La sua ferita non sanguina più e io crollo sul pavimento piangendo senza vergogna.
Ti inginocchi vicino a me e prendi me, completamente, ogni singola parte di me, tra le tue braccia e questa volta i singhiozzi sono miei e tu  mormori che l'incantesimo è rotto.
E' la tua mano che mi scorre tra i capelli, è la tua voce che promette che andrà tutto bene, è il tuo braccio che mi sostiene mentre camminiamo verso l'ambulanza che già accoglie la barella di Astrid, un medico si prende cura della mia bambina.
Guardando intorno, ci sono Lillian e i colleghi, sei divisa tra loro e noi.
C'è il rapporto da stendere,  la pistola ha sparato,  i rilievi forensici  e tutte le procedure da seguire.
Ho bisogno di andare con Astrid, la mia fronte ha un taglio e sanguina. Anche io sono lacerato, sento ciò che provi.
Ti rivolgi a Lillian, facendo  un passo via da me, è già una perdita, mi manca l'aria.
Il rumore di una portiera che si apre e si chiude, le chiavi della tua macchina in mano e  sei fuori dall'ambulanza, mostri il tuo id, metti una mano sulla porta posteriore per arrampicarti e sederti vicino a me nello spazio stretto, senza preoccuparti delle regole su quante persone possono essere trasportate.
Il mio cuore è pieno di una nuova speranza mentre l'ambulanza si muove, perché siamo insieme.
Una mano accarezza il viso della mia bambina, una mano riposa in mezzo alle tue.


 

   
 
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