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Autore: Anonima Italiana    14/05/2019    3 recensioni
Uno dei miei primi racconti, scritto a 15 anni, seguito del film "Intervista col vampiro".
Genere: Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nel frattempo Malloy e Louis erano sulle tracce di Lestat, ma procedevano nella loro ricerca con stati d’animo diversi. Il primo infatti era preoccupato per la sorte della sua ragazza e avrebbe voluto accellerare le cose; Louis invece sapeva che non c’era da avere troppa fretta: dovevano agire con calma e sangue freddo.

- Non possiamo agire frettolosamente: il minimo errore potrebbe essere fatale sia per lei che per noi- Louis in quel momento ripensava a quando (circa 200 anni prima) lui e Claudia, la bambina- vampira che lui e Lestat avevano adottato, avevano deciso di sbarazzarsi di lui per vivere liberamente; ma Claudia, ragionando e agendo da bambina, fece tutto troppo in fretta e il tentativo fallì.
Il piano di Louis e Malloy era questo: si sarebbero nascosti nella dimora di Lestat e avrebbero spiato tutte le sue mosse per poi captare il suo punto debole e riuscire a fargli vedere la luce, incenerendolo.

Nel frattempo Louise aveva tentato di fuggire ma era stata sorpresa da Lestat, che infuriato aveva deciso di ucciderla; ma il vampiro non si aspettava che, proprio in quel momento, Louis e Malloy lo aggredissero a sorpresa. Mentre quest’ultimo portava  in salvo la fidanzata (che era svenuta), la lotta tra i due vampiri ebbe inizio.
Mentre combattevano Louis rinfacciò a Lestat tutti i suoi crimini e il male che aveva fatto; Lestat rideva e diceva che lui era il più potente e nessuno doveva ribellarsi a lui. La lotta non finiva più; ma proprio mentre Lestat stava per dare il colpo di grazia al suo avversario dalla finestra cominciarono a balenare i primi raggi di luce del giorno.
Louis corse velocemente a rinchiudersi in una bara posta nella cantina della casa, mentre per Lestat fu la fine: colpito dalla luce, rimase incenerito. Ora tutto era finito: Lestat non avrebbe più fatto del male a nessuno. Ma soprattutto, era finita anche la sua eterna condanna, che lo aveva portato a compiere tanti delitti.

Intanto Malloy  aveva portato Louise lontano dalla dimora di Lestat, ed ora era accanto a lei.
La ragazza, che era svenuta, si riprese e quando vide che non era più nella sua prigione e che accanto a lei c’era il fidanzato si mise a piangere dalla gioia mentre il ragazzo, felice come non mai, la teneva stretta a sé promettendole che non l’avrebbe più lasciata.
Passato il primo momento di emozione, Louise gli chiese di raccontarle come erano riusciti a salvarla, poi si chiese se Louis avesse sconfitto Lestat. Malloy per tranquillizzarla le disse che sicuramente Louis avrebbe avuto la meglio, anche se in cuor suo temeva che ciò non accadesse; man mano che le ore passavano però anche la ragazza cominciò a pensarla come lui. Entrambi sapevano che, se avesse vinto Lestat, per loro non ci sarebbe stato più un futuro.

- Ho qualcosa da darti- disse all’improvviso Malloy e tirò fuori dalla tasca l’anello che aveva preso per lei.

Louise commossa disse: - Certo che questo non è il momento più adatto per regalarmi un anello di fidanzamento…però è romantico lo stesso-

- Pensavo di dartelo già un po’ di tempo fa, ma poi sono successe tante cose…ma il mio amore per te non è cambiato, e ti giuro che se le cose andranno male non ti lascerò da sola, ma cercherò di salvarti anche a costo della mia stessa vita –
Per un po’ i due giovani non parlarono; infatti la paura che quelli fossero gli ultimi momenti che passavano insieme non permetteva loro di dire nulla, non volevano nemmeno pensarci.
Poi Malloy, come se volesse liberarsi da un peso, disse: - Ti chiedo scusa. E’ tutta colpa mia-

- Perché?- chiese stupita Louise.

.- Ho sempre desiderato di essere più di quello che sono. Non volevo rimanere per sempre un semplice cronista, volevo essere qualcosa di più. Lavoravo sempre di più per cercare di diventare qualcuno. E la mia ambizione ci ha portato a tutto questo. Ma non mi spiace tanto per me quanto per te; tu in questa storia non c’entri nulla, sei stata coinvolta per colpa mia. Sarebbe stato meglio se non mi avessi mai incontrato-
La ragazza lo guardò per un istante negli occhi, poi gli disse: - No, non è vero, non è colpa tua. Lestat probabilmente si sarebbe vendicato lo stesso, era la sua natura che lo portava a comportarsi così. E comunque io non ti cambierei con nessun’altro al mondo- aggiunse sorridendo- sono sempre stata felice con te, ed anche adesso che non sappiamo nemmeno cosa ci accadrà sento che se potessi tornare indietro sceglierei ancora te-

Malloy abbracciò ancora più forte la fidanzata e la baciò a lungo. Era felice che lei dicesse così anche se erano in pericolo perché capiva che lo amava davvero.
Nel frattempo si era fatto buio: i due giovani decisero così di andare a vedere chi aveva vinto fra i due vampiri. Quando entrarono nella casa, videro Louis che veniva loro incontro; capirono subito che erano salvi ed esultarono, mentre Louis li guardava accennando un debole sorriso, dopo quasi 200 anni che non sorrideva più. In cuor suo augurava loro tutta la felicità che lui non avrebbe mai potuto avere.

- Ora è tutto finito- disse ai due ragazzi- Potete tornare a casa e riprendere la vostra vita. Lestat non darà più fastidio a nessuno-

.- Tu cosa farai?- gli chiese Louise. La ragazza era grata al suo antenato per aver aiutato lei e il suo ragazzo anche se quasi non li conosceva.

- Io starò qui, questa dimora è a “dimensione di vampiro” , quindi per me è l’abitazione più confortevole. Non mi fa paura la solitudine, e d’altronde sono un vampiro, non potrei mai vivere bene assieme agli uomini- rispose Louis.
Poi disse a Malloy in tono scherzoso: - Ma ricordati che se la mia pronipote verrà a lamentarsi con me perché tu non l’avrai accontentata potrai cominciare a preoccuparti-
Poi i due giovani se ne andarono, mentre Louis rientrato andò nel salone  dove si fermò davanti a ritratto di Claudia , che sarebbe stata la sua unica compagnia.


Quando Malloy e Louise arrivarono a San Francisco era l’alba. L’alba di un nuovo giorno.

FINE
 

Nota dell’autrice: l’attrice nella foto è Bridget Fonda, che all’epoca in cu scrissi la storia avevo scelto come prestavolto per Louise.

 
   
 
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