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Autore: GattyP    15/05/2019    3 recensioni
Quarto capitolo delle avventure di Niamh O'Neil, simpatica streghetta irlandese, ormai arrivato al suo ultimo anno ad Hogwarts (2015/2016) e, grazie alla maggiore età, forse meno impulsiva e pasticciona del solito. Compaiono nella vicenda un po' tutti i personaggi del canon (da Harry e Ginny a Victoire Weasley e Ted Lupin).
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 2.

 

Foraois Uí Néill

 

 

- Sei bravissima, Niamh! - mi ha detto mia cognata. Cioè, tecnicamente non è mia cognata. Lorna Campbell è la compagna, la morosa, la fidanzata… non so come chiamarla… di mio fratello Ryann e i due, pur essendo ancora piccoli (dovevano frequentare quell’anno il quinto anno ad Hogwarts!) aveva avuto la bella idea di fare l’amore senza nessuna precauzione (io almeno sto un po’ più attenta… Oddio, un paio di volte io e Charles non ci siamo ricordati… ma tutto è andato bene!) e così, un paio di settimane prima, a metà agosto, è nata la piccola Deirdre.  

Ma la nostra famiglia è un po’ particolare in campo sentimentale, diciamolo: io sono nata quando i miei avevano sedici anni, o giù di lì (il che spiega perché, quando esco con mia madre, ci scambiano per sorelle).

Comunque, tornando a Lorna e Ryann, c’è stata un po’ di movimento (e anche un po’ di tensione) per tutta l’estate. I miei, tutto sommato, l’hanno presa abbastanza bene. I genitori di Lorna un po’ meno e c’è stato un accenno di scenata, almeno all’inizio… Poi, dato che la situazione ormai era quella e bisognava fare “buon viso a cattivo gioco” (proverbio babbano), si sono arresi e, quando è nata la piccoletta, erano felici, come tutti noi. In effetti la mia nipotina è bellissima! Secondo me, assomiglia tutta a me da piccola, ma Lorna dice che sembra tutta sua madre (a me non sembra).

Le discussione successive, però, hanno riguardato cosa dovessero fare mio fratello e Lorna, ora genitori della piccola Deirdre. Escluso, per il momento, il matrimonio, dato che sono troppo piccoli e non sono neanche in grado di badare a loro stessi (lo faranno eventualmente tra qualche anno), è sembrato a quasi tutti opportuno che continuassero a frequentare la scuola… ma Deirdre? su questo punto c’erano state ampie discussioni tra i genitori di Lorna, i miei e, naturalmente, gli interessati. I genitori di Lorna proponevano di tenere loro la piccola, mentre i due ragazzi avrebbero ripreso normalmente le lezioni (e magari avrebbero rivisto la piccoletta il fine settimana). Ma Lorna e Ryann avevano le idee chiare e avevano coinvolto anche me. Loro volevano tornare ad Hogwarts… con Deirdre!

- Deirdre può andare dal mattino al primo pomeriggio alla sezione nido della scuola materna magica di Hogsmeade - mi ha spiegato mio fratello - Ci lavora un’amica di Lorna e ci hanno assicurato che la prenderanno… ci servirebbero però una cinquantina di galeoni al mese… Poi il pomeriggio la teniamo io e Lorna… e la sera avevamo pensato… a te..

- Sì, Niamh, non vorremmo separarci dalla piccola… se te la senti - mi aveva detto Lorna - potremmo allestire una piccola cameretta insonorizzata in una parte del tuo ufficio e tenerci un paio di letti… Uno piccolo per la tua nipotina e uno più grande per chi starà con lei la notte… Faremo i turni, naturalmente… Hai uno studio bellissimo e grandissimo… e si può anche fare qualche incantesimo estensivo, penso… Così potremo stare con lei, povero piccola! E’ una bambina buonissima, come hai visto, e non ti impegnerà più di tanto, se non la notte. E faremo i turni io e Ryann, o anche, qualche volta, se lo vorrete, tu, Seanna  o Ginevra… o anche Charles, se se la sente…

Seanna è mia sorella e, sicuramente, ci avrebbe dato una mano. Come anche Ginevra, che è la sua ragazza (sì, lo so, non è una cosa molto frequente ad Hogwarts, ma le due si vogliono bene e sono delle brave ragazze, e per noi va bene così, basta che siano felici). Charles invece è il mio moroso che ci avrebbe dato sicuramente una mano, anche se sono sicura che avrebbe trovato modi molto più interessanti di passare la notte, nel mio studio…

- Beh, si potrebbe fare… - ho detto incautamente, presa dall’euforia di avere la piccoletta, per qualche  ora, con me… Cosa sarebbe stato? Un vero piacere!

- Ma certo - ha aggiunto Ryann - E l’amica di Lorna verrebbe a prenderla la mattina per portarla all’asilo magico e ce la riporterà nel pomeriggio, una volta terminate le lezioni, verso le 16.00! E nel pomeriggio ci penseremo naturalmente io e Lorna, che avremo anche l’aiuto dei nostri amici, magari! Poi, dopo cena, la metteremo nel suo lettino, nel tuo studio… Ci potrebbe anche dare una mano a darle un’occhiata, al limite,  il tuo elfo… ci potrebbe avvisare se si svegliasse e verremo subito…

Koryad non è proprio il mio elfo. E’ l’elfo incaricato di tenere in ordine gli studi degli insegnanti. Ed è fantastico: mi sistema il bagno cambiando gli asciugamani tre volte al giorno; elimina ogni granello di polvere dalla libreria; innaffia tutte le mie piante meglio di un cronometro svizzero; cambia l’acqua a Blacky (il mio amico corvus glacialis che mi fa compagnia ad Hogwarts, nel suo comodo trespolo) e lo rifornisce di mangime congelato fresco quattro volte al giorno; mi riempie di manicaretti e leccornie ogni volta che lo chiedo… Insomma, è semplicemente fantastico. Ma non ho idea che esperienza abbiano gli elfi di Hogwarts di bambine di pochi mesi… Non ci sono di solito bambini così piccoli ad Hogwarts!

- E magari  nei fine settimana ci penseranno i miei genitori… o i vostri, se lo vogliono - ha aggiunto Lorna - Naturalmente io seguirò sempre la piccola, in trasferta…

- Abbiamo anche accennato della cosa a mamma e babbo - ha concluso Ryann - E, secondo loro, la McGranitt ci potrebbe dare il permesso, naturalmente se tu sei d’accordo…

Insomma, dopo poche parole mi avevano convinta! Come potevo dire di no? Anzi, mi sono anche offerta di pagare la retta per l’asilo (ho un po’ di risparmi da parte, e poi ho ancora i duemila galeoni che mi ha lasciato il nonno, che, sono sicura, li avrebbe lasciati anche ai miei fratelli, che però non ha potuto conoscere…).

E così abbiamo convinto tutti che la cosa era più che fattibile, facilissima, auspicabile e, magari, ci saremmo anche divertiti un sacco a tenere la piccola Deirdre nella cameretta che avremmo preparata nel mio studio… Insomma, sembrava tutto semplice, una passeggiata.

- Io ti do volentieri una mano, Niamh - ha detto saggiamente Charles - Lo sai che voglio bene alla piccola, ma vedrai che non sarà così semplice come vi immaginate…

E, devo ammettere, in effetti non aveva tutti i torti, ma ancora non lo sapevo. Così, un paio di giorni prima dell’inizio delle lezioni, insieme con mio padre, Seanna e Ryann sono andata al castello per sistemare tutto. I miei avevano già parlato con la McGranitt, che aveva dato loro il consenso (penso che la nostra preside abbia un debole per i miei, dato che sono stati suoi alunni, e soprattutto per mio padre).

Ma il nostro arrivo ad Hogwarts è stato sicuramente originale. I miei genitori, infatti, hanno rivelato a me e ai miei fratelli una specie di “segreto di famiglia”(!)

- Noi O’Neil abbiamo la possibilità di raggiungere Hogwarts anche in un altro modo - ci ha spiegato mio padre - cioè attraverso un portale che sbuca in uno dei bagni di Hogwarts. Fa parte di una antica rete di portali il cui accesso, però, il preside Silente ha bloccato definitivamente, ad esclusione di lui, di me e di vostra madre.

- Allora noi non possiamo utilizzarlo! - ha detto Seanna.

- Ma voi avete il nostro sangue - ha aggiunto mia madre - Non ho idea se lo potranno fare i vostri figli, ma, secondo me, voi tre, e anche Conan (che però è troppo piccolo e anche un po’ troppo incosciente per avere queste informazioni: perciò è meglio non dirgli niente), potete attraversarlo.

Il portale qui vicino e quello presente ad Hogwarts fanno parte  di una antica rete collegata ad un posto isolato, che una volta era chiamato “Bosco degli Inferi”… ma, dato che ormai nessun altro ci può entrare e non ha più niente di inquietante, sarebbe meglio ribattezzarlo...

- Bosco degli O’Neil? - disse mia sorella Seanna.

- Non male… magari in irlandese, cosa dite? - disse mio padre - Foraois Uí Néill

Suonava bene! Avevamo anche una rete di portali privati! Che figata!

- Ma ci può entrare anche Charles? - ho chiesto.

- Secondo me, no - ha detto mo padre - ma si può sempre provare…

E così ci siamo materializzati nei pressi del portale (si trova in una grotta, vicino a casa nostra). I mie fratelli ancora non sanno materializzarsi (e sono stati aiutati dai miei genitori), ma io ho imparato durante l’estate da zia Eliza (non servono esami in Irlanda), che è veramente in gamba. Non mi sono spaccata neanche una volta! Devo però migliorare sulla destinazione, perché tendo a distrarmi e mi ritrovo nei posti più impensati (l’ultima volta, al posto di andare al pub di zia Ely mi sono ritrovata nel camerino di un negozio di costumi, dove io e Charles… ok, questa è un’altra storia…).

Il portale era stato ben dissimulato (quando ci si mettono, i maghi sono bravissimi a rendere ingarbugliate le cose!): si trovava in fondo ad una caverna, al buio, in mezzo alle ragnatele e ai pipistrelli e non si distingueva dalle restanti pareti. Avevamo al collo un simpatico ciondolino (con una pietra di Luna) e abbiamo dovuto anche pronunciare una formuletta in latino. Poi, fatto tutto questo, mio padre è entrato letteralmente dentro la roccia!

- Dai, andiamo anche noi - ho detto ai miei fratelli. E, un attimo dopo, mi sono trovata in un altro luogo.

Foraois Uí Néill! Bello! Eravamo su una collina e, intorno a noi, c’erano diverse costruzioni in pietra… delle specie di dolmen (ma costruiti con più rocce, tenute insieme dalla magia evidentemente, non con enormi massi), che si trovavano tutte intorno alle pendici della collina. Più in lontananza si vedeva una grande foresta, chiusa però, ancora più lontano, da alte colline azzurre. Un bel sole illuminava la scena.

- Qui c’era un palazzo, una volta - ha detto mio padre - Che ho provveduto a far trasferire… Era legato alla magia oscura…

- E dopo l’hai mandato, babbo? - ha chiesto mio fratello.

- In fondo all’Atlantico… così non ci sarà più nessun pericolo… neanche per i pesci, spero…

Io non sottovaluto i miei genitori. Sono grandi maghi e utilizzano anche alcuni oggetti magici di straordinaria potenza. Ma hanno scelto di vivere una vita tranquilla, in Irlanda, borderline tra mondo magico e mondo babbano, poco conosciuti dai più. O, per dirla meglio, sono conosciutissimi (e considerati come facenti parte della famiglia) dai MacDonald (che ci ospitavano nel loro castello  scozzese due o tre volte all’anno) e da altre importanti famiglie magiche inglesi (Potter,  Weasely, Montague in primis, ma sono anche amici di Kingsley, il primo ministro, e di tutti gli insegnanti di Hogwarts), ma quasi sconosciuti alla stampa e al resto del mondo magico: per loro mio padre è un anonimo funzionario del ministero irlandese, mia madre addirittura una bibliotecaria in un piccolo paese babbano.  Ma sono veramente in gamba. E se ora mio padre diceva che si era sbarazzato di un inquietante palazzo pieno di magia oscura, spedendolo negli abissi marini, sapevo che era vero: poteva fare questo e altro.

Per terra c’erano tante pietre… come se fossero altri portali distrutti. Magari un giorno ci avrebbero spiegato tutto i miei. Ora però avevamo una missione da compiere.

- Questo conduce ad Hogwarts - disse mio padre, indicando un portale. Era perfettamente uguale agli altri… io non avrei potuto distinguerlo, ma per fortuna qualcuno aveva provveduto a inserire, a fianco dei portali, dei cartelli in ottone con l’indicazione della destinazione. Toh, la grafia era quella di mia madre. Non c’era da sbagliarsi, lei è fissata con l’ordine e la catalogazione (io un po’ meno!): deformazione da bibliotecaria irlandese!

- Noi l’abbiamo utilizzato diverse volte, anche durante la  Battaglia - ha aggiunto mio padre. (parlava della battaglia famosa, quella contro Voldemort, a cui anche loro avevano partecipato, anche se non ne parlavano spesso) - Dai, andiamo!

- Ma chi ha creato questa rete? - ho chiesto a mio padre.

- Un nostro antenato. Un pessimo soggetto. Ma noi l’abbiamo utilizzata solo a fin di bene. Come, spero, farete anche voi.

E così siamo, in un attimo, passati ad Hogwarts, trovandoci dentro uno dei bagni del castello, al sesto piano! In effetti è molto comodo, dato che è possibile sbucare, in un attimo, dentro Hogwarts (con notevole risparmio di tempo, dato che altrimenti non è possibile materializzarsi nel castello o nelle sue vicinanze e bisogna raggiungerlo, a piedi, da Hogsmeade). Anche se, pensandoci, per altri spostamenti, non c’è un particolare vantaggio, dato che la materializzazione, una semplice passaporta, o anche la metropolvere, hanno la stessa funzione. Però è figo avere accesso ad una magia che altri non possono utilizzare!

Una volta ad Hogwarts,  ho salutato due o tre fantasmi, tra cui il Frate Grasso, contentissimo di vederci. Poi ci siamo imbattuti in  Pix (che stranamente non ci ha tirato niente, ma ha sghignazzato vedendoci… come mai?), nel vecchio Gazza (quanti anni aveva ormai?) e in qualche professore che era già arrivato e ci stava aspettando. Abbiamo poi sistemato il mio studio grazie all’aiuto di Neville (amico di famiglia), che ha provveduto, insieme a mio padre, a fare una bella magia estensiva rinnovabile a lungo termine e ci ha dato una mano a creare, in un angolo dello studio, una bella stanzettina in cui sarebbe stata ospitata la piccola: abbiamo anche portato, con l’aiuto degli elfi, un piccolo letto per Deirdre e un altro (ad una sola piazza… peccato… già immaginavo come utilizzarlo quando non ci fosse stata la piccola… Però anche una sola piazza poteva andare bene, ripensandoci! Anzi…).

Poi io e i gemelli (Seanna e Ryann sono gemelli) siamo anche andati ad Hogsmeade a parlare con Lucy Fitzgerald, l’educatrice-amica di Lorna che avrebbe dovuto tenere la piccola durante la mattinata e il primo pomeriggio (e che sarebbe dovuta venire a prenderla e a riportarla), che naturalmente era contentissima di averla con sé (certo, per cinquanta galeoni al mese! quattro volte il mio stipendio di quell’anno da  insegnante! Avrei preso 12 galeoni e mezzo… ma a me non importavano i soldi, ma presentare qualche simpatico animaletto magico ai ragazzetti e… l’utilizzo del mio fantastico e comodissimo ufficio!!! Che ora, poi, con la nuova stanzetta - e il letto ad una piazza - mi sembrava anche più “invitante”!)

Insomma, dopo una giornata di duro lavoro, eravamo tutti soddisfatti. Tutto stava andando bene. Tutto era perfetto. Cosa sarebbe potuto succedere di male?

 

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Il 1 settembre  i miei fratelli (con Lorna e la piccola Deirdre) sarebbero andati, come al solito, con la passaporta, ad Hogsmeade. Io invece, dal giorno prima, ho raggiunto Charles Montague (il mio moroso) a Londra, dato che avevo pensato che sarebbe stato opportuno controllare da subito James Potter. Come sapevo, gli sarebbe successo qualcosa di strano (“attaccato dal nulla”… boh!) e io sarei intervenuta a salvare “lui, i due e i nascosti” (boh!)… Non sapevo però quando, se non prima della fine dell’anno… Tanto valeva stargli alle costole (non troppo però… non doveva accorgersi di niente) fin da subito. E allora, d’accordo con Charles, ho passato la notte a casa sua e poi la mattina siamo andati alla stazione di King’s Cross. Avrei fartto il viaggio con l’Espresso! Ed era la prima volta, dato che, negli anni passati, giungevamo direttamente ad Hogsemeade senza passare per Londra!

La serata è stata molto piacevole: i genitori di Charles sono gentilissimi (mi considerano ormai parte della famiglia) e la compagnia di Annah (la sorella di Charles) è stata piacevolissima. Annah ha già compiuto quattordici anni (deve frequentare il quarto anno ad Hogwarts) ed è diventata una bella ragazza, con una simpatica frangetta bionda, una lunga coda nei capelli e un sorriso gentile e molto dolce. Aveva superato, almeno in parte, la sua timidezza e la sua insicurezza, anche grazie a me. Quando è arrivata ad Hogwarts, le ho dato volentieri una mano ad ambientarsi nella nostra Casa (non che ce ne fosse troppo bisogno, dato che noi Tassi siamo piuttosto ospitali, e poi c’è il Frate Grasso che protegge e consiglia tutti i piccoli… la casa della mitica Tosca, insomma, è fantastica!), fornendole anche alcuni consigli utili (passaggi segreti, modo di entrare in cucina, possibilità di bigiare le interrogazioni, modi per prevenire i compiti a sorpresa di quello stronzo di Whyte, ecc., ma anche come comportarsi con qualche compagna non troppo simpatica o con qualche ragazzino insistente da lei non troppo gradito)… Poi, nell’anno precedente, era anche entrata nella squadra di quidditch dei mitici Tassi, si era perfettamente integrata in quel gruppo (tra l’altro era una bravissima cercatrice!). Io e Charles non avevamo mancato mai ad una sola partita: il capitano poi era Teddy Lupin, il mio carissimo amico (nonché figlioccio di Harry Potter).

- Niamh… vieni in camera mia a darmi un consiglio su quali libri portare? - mi ha detto, una volta finita la cena.

- Certo - le ho subito risposto.

- Vengo anch’io… Se vuoi, posso consigliarti… - è intervenuto Charles.

Al che la sorella, scherzosamente: - No, sono cose da ragazze…

Cosa doveva dirmi? Boh, non so perché, ma tutti tendono a considerarmi affidabile come “consigliere sentimentale”… Forse perché effettivamente non lascio trapelare nessuna confidenza, tant’è che neanche Charles è al corrente di ciò che mi dicono le amiche (sì, va bene, a lui non interesserebbero queste confidenze… effettivamente “sono cose da ragazze”!).

- Scusami, Niamh… Volevo un consiglio… - mi ha detto, una volta arrivati in camera. Era una bella stanza, un po’ più grande della mia (sì, avevo anch’io una camera… quella degli ospiti, ma di fatto la lasciavano per me… I Montague ne avranno dieci! Sono sfacciatamente ricchi! Non che mi dispiaccia…)

- Dimmi, pure, Annah…

- Beh… mi piace un ragazzo… che tu conosci… non è che mi daresti qualche dritta per… conoscerlo meglio… Sai, è un tipo che piace molto alle ragazze della mia età, anche a Liberty Augey, che stravede per lui…

Liberty (nome improponibile… ok, neanche Niamh è comune!) era una sua amica.

- E’ bravissimo a quidditch… e mi è stato molto vicino ultimamente e abbiamo passato un po’ di tempo insieme… Credo di piacergli… e anche lui mi piace…

Beh, chiarissimo. Era innamorata di Teddy, il suo capitano. Beh, certo, era prevedibile. Teddy Lupin è un bel ragazzo, buono come un pezzo di pane, sempre disponibile, molto affabile con le ragazze della sua squadra, che stravedevano per lui. E poi quell’anno era caposcuola (le notizie corrono e già si sapeva che aveva avuto quella carica). Era quasi scontato che anche lei, che aveva ormai quattordici anni, cominciasse a provare qualcosa per qualcuno… Ok, situazione delicata. Teddy è un bellissimo ragazzo, ed è molto “gettonato”, nel senso che molte ragazze si farebbero in quattro per uscire con lui. Il che era riuscito a pochissime. Evelyne Effervy tre anni prima, Corinna McGallow l’anno precedente e nessun’altra per quanto ne sapevo. Io ero, per quanto ne sapevo, l’unica che l’aveva rifiutato (è una storia un po’ complicata, dato che ne ero innamorata anch’io qualche mese prima, ma poi avevo conosciuto Chareles…). E poi piaceva moltissimo alla mia amica Victoire Weasley (un anno più grande di Annah) che però, l’anno precedente, dopo una vana attesa di due-tre anni (lui la considerava una specie di sorella e non pensava a lei da quel punto di vista), se ne era andata a fare gli ultimi mesi a Beauxbatons.  Dalle ultime notizie che avevo ricevuto (via gufo, quell’estate) sapevo che sarebbe tornata ad Hogwarts per il nuovo anno scolastico (evviva! Quando era partita sembrava volesse trasferirsi definitivamente in Francia) e che si era innamorata di un bel ragazzo francese … Quindi, se a Vic non interessava, non c’era niente di male se avessi dato una mano ad Annah… che era praticamente mia parente!

- E’ Lenny… Leonard MacNair…

Evviva! Non avevo capito niente! Ogni tanto mi capitava, in effetti, di prendere qualche grossa cantonata. Il mio sesto senso… o intuito femminile… non so come chiamarlo, qualche volta mi conduceva a fare qualche grosso sbaglio (prima del fidanzamento avevo anche schiaffeggiato davanti a tutti il mio futuro adorabile moroso… ma la lista dei pasticci da me combinati è piuttosto lunga ed è meglio non ricordarla…). Ok. Leonard MacNair… E’ un bravissimo ragazzo della stessa età di Annah, grifondoro, anche lui nella squadra di quidditch di quella Casa (oh… era quindi un futuro avversario di Annah!), gentilissimo (l’anno prima mi aveva aiutato qualche volta con un paio di animaletti malati), molto maturo e anche molto carino: aveva in particolare uno strano, ma meraviglioso paio di occhi chiarissimi…. Occhi chiari come quelli del padre, il prof. MacNair, un tipo molto preciso che adorava i corvus glacialis e che aveva salvato la vita, una volta, al mio fantastico Blacky (noi e i MacNair siamo gli unici possessori di due rarissimi esemplari di corvus glacialis domestici delle Isole Britanniche). E la madre era la famosissima Alicia Spinnet, uno delle migliori giocatrici di quidditch di tutti i tempi (grazie a lei l’Australia aveva vinto il Campionato Mondiale qualche anno prima). La sorella, poi, Maya, era stata una mia alunna l’anno prima ed era una ragazzina adorabile, praticamente perfetta. Insomma, un bravo ragazzo e una bella famiglia. Beh… era un’ottima scelta, secondo me.

- Oh… E’ un bravissimo ragazzo. Sono contenta! E’ una cosa seria? - le ho chiesto.

- Beh, forse sì… lui mi piace, e anch’io a lui, penso… Abbiamo parlato molto… e ci siamo scritti durante l’estate… Ma nessuno lo sa, ancora… del resto ci stiamo solo conoscendo e non abbiamo fatto niente… e non ci siamo neanche baciati… Non stiamo insieme… ancora… tecnicamente… Sai,  siamo in squadre avversarie, tra le quali c’è molta competizione… e ho paura di quello che potrebbero pensare i nostri compagni di squadra… Sai, ci sono quelli che penserebbero che l’intenzione mia o sua è quella di carpire schemi o tattiche di gioco della squadra avversaria…

Il quidditch… Molti lo prendevano come una cosa seria! E’ un gioco! Molti immaginavano fantasiosi complotti orditi dalle squadre avversarie per bloccare qualche giocatore brillante… E una relazione tra due figure di spicco di due squadre antagoniste (tra l’altro probabilmente le migliori del campionato dell’anno precedente) avrebbe dato adito a tanti dubbi… Immaginavo la pressione intorno ai due, se si fosse scoperto che c’era del tenero…

- Degli altri non preoccuparti - le suggerii - Pensa a te stessa. Poi gli altri accetteranno le tue decisioni, sono sicura. In effetti ti piace un  ragazzo veramente in gamba! Secondo me, vi troverete bene insieme!

Comunque qualche altro consiglio potevo darglielo…

- Beh, ora ad Hogwarts lo vedrai spessissimo. Dovresti cercare di passare un po’ di tempo con lui… magari in biblioteca… Ci sono tanti argomenti da affrontare insieme, specialmente se volete costruire qualcosa di solido… E ci sono anche dei posti riservatissimi in cui incontrarsi, dove potersi scambiare qualche bacetto, quando verrà il momento… E se volete, quando non lo uso, nel pomeriggio, ci sarebbe anche il mio ufficio… C’è un simpatico salottino. Faccio un incantesimo d’ingresso alla porta, in modo tale che possiate entrare quando volete e lascio detto a Koryad  di portarvi thé è biscotti ogni volta che vi vede… Lì nessuno vi cercherà…

Oddio, c’era anche la camera della piccola con un letto a disposizione. Ma non erano ancora in quella fase (almeno speravo) e non dovevo quindi preoccuparmi per quello…

- Grazie, Niamh! - mi ha detto Annah, abbracciandomi - Ti voglio bene!  Non vedo l’ora di invitarlo…

- Non domani, però… lascia passare qualche giorno, mi raccomando… - la consigliai.

Oh, che bello. Mia cognata Annah e Lenny! Per me la coppia poteva funzionare benissimo! Tutto si stava sistemando alla perfezione in quell’anno scolastico. Ed, ero sicura, la mia dolcissima cognata e quel bravo ragazzo di Lenny avrebbero avuto una relazione bella, tranquilla, serena, senza particolari problemi…

 

 

Leonard (Lenny) e Maya MacNair, come il loro papà (Bastian) sono personaggi creati dalla fervida fantasia di AdhoMu  (vi consiglio di leggere le sue storie, che sono semplicemente meravigliose) Ad Adho si deve anche la creazione del corvus glacialis cornix, un uccello magico opposto teorico della fenice, praticamente immortale (regredisce ogni vent’anni circa allo stadio di uovo e si autoiberna in un cubetto di ghiaccio), che qui (Blacky) è una specie di simpatico amico/mascotte/animale di compagnia di Niamh (mentre per il resto del mondo magico è un inquietante animale oscuro). Ringrazio naturalmente Adho per avermi permesso di utilizzare tutti questi personaggi e caratterizzazioni.

A mercoledì. S.

   
 
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