Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: _Giuls17_    15/05/2019    2 recensioni
(SPOILER 8X4)
I. -Una volta Ser Barristan Selmy mi disse che alla nascita di ogni nuovo Targaryen gli dei avrebbero lanciato in aria una moneta e che tutto il mondo avrebbe trattenuto il fiato aspettando di sapere se il lato a lui destinato sarebbe stato quello della follia o della grandezza.
Per tutta la vita ho creduto di non essere come mio padre, sapevo di non essere come Viserys, tutte le vite che ho salvato, tutte le persone che ho liberato dalla schiavitù mi hanno illusa, mi hanno fatto credere che io fossi diversa, fossi migliore di loro, fossi come Rhaegar eppure oggi ho avuto la mia conferma.-
II. Speravo che guardasse attraverso i miei occhi e mi vedesse, vedesse Daenerys, non la Regina, non la madre dei Draghi, ma vedesse me, vedesse quella ragazza che aveva sempre e solo sognato quella porta rossa e quell’albero di limone, vedesse quella ragazza spezzata dalla sua infanzia e che la salvasse, la salvasse da sé stessa.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daenerys Targaryen, Jon Snow
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mad Queen II
 
Non vuoi risvegliare il drago, vero?
 
Daenerys chiuse gli occhi nel momento esatto in cui percepì quel lontano richiamo, quell’eco che sapeva del suo passato, di suo fratello, solo che lui non era un vero drago.
Quell’eco così doloroso le fece contrarre quel cuore di pietra, duro come la roccia delle sue uova quando non erano schiuse, eppure solo in quel momento si rese conto che non sarebbe potuta andare diversamente; era arrivata a Westeros a suo rischio e pericolo e non aveva trovato altro che odio e paura.
 
Non ho avuto amore qui.
 
Credeva che si sarebbe sentita a casa, un po’ come ad Essos, credeva che anche qui sarebbe stata Mysha, la Distruttrice di Catene, ma alla fine era diventata quello che loro volevano, quello che avevano sempre temuto, era diventata la Regina Folle, la degna figlia di suo padre.
Dany strinse gli occhi in una morsa ferrea, percependo il respiro incrinarsi come qualche ora prima, come nel momento in cui aveva deciso di bruciarli tutti.
A quel pensiero un leggero spasmo animò il suo cuore, ma fu così flebile che sfuggì al suo controllo altrettanto velocemente, eppure se riusciva a concentrarsi riusciva ancora a percepire il vento tra i capelli, le urla di dolore e di paura di tutti quegli uomini, il ruggito di Drogon e il calore delle sue fiamme, e se si fosse concentrata abbastanza sarebbe riuscita a ricordare il momento esatto in cui il suo cuore già a pezzi, spezzato, si era disintegrato per l’ultima volta.
 
Il momento in cui mi sono passati per la mente tutti i loro visi, tutti i volti delle persone che ho perso, dei figli che mi hanno ucciso, quando il dolore è stato talmente forte da travolgermi come un’onda.
 
Se solo avesse potuto sarebbe stata in grado di ricostruire quella scena nella sua mente, forse anche per tutto il resto della sua vita, del resto sarebbe stato semplice, aveva perso tutto, aveva perso tutto l’amore che in quegli anni aveva conquistato, che le era stato donato, non aveva più niente se non sé stessa, e aveva perso anche Jon; così aveva preso la strada più facile, con quel peso sul cuore e sulle spalle in pochi sarebbero riusciti a comportarsi diversamente.
 
“Bruciateli tutti.”
Queste sarebbero state le parole di mio padre e per la prima volta sono state anche le mie; io che sono stata in grado di liberare le tre città schiaviste, io che avevo dato speranza per la prima volta l’ho tolta, ho negato anche agli altri la felicità.
Ma del resto, nessuno sa come mi sento, nessuno sa cosa vuol dire essere me, nessuno sa che un Targaryen solo al mondo è una cosa terribile.
 
Daenerys aprì gli occhi e percepì una lacrima scenderle lungo la guancia destra, nel gioco del Trono aveva perso anche Jon e mai come in quel momento avrebbe voluto stringerlo tra le braccia, mai come in quel momento avrebbe voluto il suo amore, lui che era stato l’unico in grado di farla amare, l’unico che era stato in grado di portale via la speranza.
 
Credevo che sarei stata bene senza di lui, credevo che dirgli addio sarebbe stato facile, che sarei riuscita a sopravvivere, eppure mi manca, dei se mi manca, e non sarò mai in grado di ammetterlo, di dirlo ad alta voce, eppure vorrei poter tornare indietro, vorrei che riuscisse ad amarmi esattamente come io amo lui.
 
Lentamente girò la testa ed osservò quello che restava dell’immensa sala del Trono, alzò la testa nonostante sapesse di non trovare il tetto sopra la testa, nonostante scendesse ancora la cenere a terra; guardò il Trono di Spade, così vicino eppure ancora così lontano, nonostante fosse arrivata fin lì non era ancora riuscita a toccarlo, a sedersi su quel Trono che aveva sognato per tutta la vita, nonostante suo fratello le avesse fatto capire quanto fosse importante per lei, per lui, per la loro famiglia, era il retaggio che avevano cercato per tutta la loro vita, che le aveva obbligato a desiderare fin dalla sua infanzia.
Eppure c’era qualcosa che ancora la fermava, c’era ancora qualcosa che la stava tenendo lontano da tutto quello che aveva ottenuto con il fuoco e con il sangue, ed era quella visione che apparteneva al suo passato, agli anni d’esilio, bloccata in quel passato che aveva chiuso in un cassetto della sua mente per non lasciarsi più consumare.
Le era tornata in mente solo dopo esser scesa da Drogon, nel momento esatto in cui aveva alzato lo sguardo al cielo e vi aveva visto solo tenebre e cenere.
 
Sono la Regina delle Ceneri.
 
Ed in quel momento le era tornata in mente la visione alla Casa degli Eterni, la visione di quella sala immersa nell’oscurità, riusciva ancora a ricordare il calore della sua pelle, il calore della pelle di Drogo, la sua barba e i suoi lunghi capelli, riusciva ancora a ricordare gli occhi dolci di Rhaego, il suo viso paffutello ed i suoi capelli neri.
Dany espirò lentamente e si rese conto che ancora una volta le emozioni erano sfuggite al suo controllo, ancora una volta aveva lasciato andare quelle lacrime che aveva cercato con tutte le sue forze di trattenere, ancora una volta aveva pensato al passato e si era sentita perduta, perché in fondo sapeva benissimo cosa quella visione volesse dire e cosa avrebbe potuto comportare per lei, per il suo futuro, per quel regno che aveva appena conquistato.
 
Al gioco del Trono o vinci o muori; io ho vinto ma non vivrò abbastanza a lungo per vedere questo regno risorgere dalle ceneri.
In fondo sono nata sola e morirò sola, questo è il mio destino, ma la mia eredità? Ho piantato i semi della mia eredità in questo giardino pieno di ceneri e di morti, ma non vivrò mai abbastanza da vederlo fiorire.
 
Si passò una mano su entrambe le guance e scosse la testa con decisione, voltò lo sguardò al Trono e si concentrò sui rumori oltre le porte, si concentrò su quello che sarebbe stato il suo destino da quel momento in poi, percepì Drogon ruggire nel cielo e ancora una volta si ritrovò a sperare che vivesse, che sopravvivesse a lei, se come credeva la sua vita sarebbe finita da lì a qualche giorno sperò che volasse lontano verso Asshai e che riuscisse a trovare qualcuno come lui.
Qualche altro drago.
 
Forse sono stata l’unica persona al mondo a compiere il miracolo, ma forse da qualche parte, in qualche terra lontana, dove noi umani non siamo più in grado di arrivare, potrai trovare qualche altro drago, potrai vivere anche senza di me; nonostante l’idea di perderti mi spezzi l’anima potrai sopravvivere e dimenticarmi.
Sei l’unica cosa che mi resta Drogon, l’ultimo pezzo della mia anima che ancora non è andato in frantumi, eppure sono pronta a lasciarti andare.
“E tu sei pronta a lasciarti alle spalle tutto questo? Sei pronta a lasciarti alle spalle Jon?”
Devo farlo, chi mai potrebbe amare un drago?
 
Credeva che Jon fosse in grado, credeva che Jon fosse la persona giusta, quella persona capace di guardare attraverso gli occhi del drago e scorgervi la sua anima; Daenerys aveva sperato che lei fosse abbastanza, che nonostante il suo passato, nonostante tutto quello che si era lasciata alle spalle, tutto il dolore, la sofferenza, potesse sperare.
 
Speravo che guardasse attraverso i miei occhi e mi vedesse, vedesse Daenerys, non la Regina, non la madre dei Draghi, ma vedesse me, vedesse quella ragazza che aveva sempre e solo sognato quella porta rossa e quell’albero di limone, vedesse quella ragazza spezzata dalla sua infanzia e che la salvasse, la salvasse da sé stessa.
Forse mi sono semplicemente sbagliata, le persone come me non meritano l’amore.
“Eppure per te lui sarebbe stato abbastanza, sarebbe stato quel desiderio recondito che non hai mai pronunciato ad alta voce per paura, sarebbe stato quel sogno chiuso in un cassetto.”
Adesso non ha più importanza, anche se non sono in grado di accettarlo, anche se non sono capace di accettare che lui non mi voglia, che lui non mi ami, non mi resta più molto tempo; forse tutti questi sentimenti sono semplicemente d’intralcio, forse me ne dovrei sbarazzare, definitivamente.
“Cosa ti resta senza quelli?”
Niente, ma ho già perso la mia umanità, ho già perso tutto.
 
Daenerys si lasciò alle spalle il Trono di Spade e si incamminò lungo il corridoio che l’avrebbe portata alle ampie scalinate, all’esterno, dove il suo esercito la stava aspettando, dove i sopravvissuti l’avrebbe osannata o temuta, si incamminò verso quello che le era rimasto.
 
Del resto come il mio drago, noi Targaryen non rispondiamo né agli uomini né agli dei, rispondiamo semplicemente a noi stessi, ed io sono pronta.
Avevo chiesto che gli dei avessero pietà delle loro anime, ma non desidero alcuna pietà per la mia, questo è quello che sono, nelle mie vene scorre il sangue del drago e sono stati loro a volerlo risvegliare, adesso che ne hanno pagato le conseguenze dovranno accettare la mia reggenza o condannarmi a morte.
 
 
 
∞Angolo Autrice∞
Cosa posso dirvi?
Se dovessi commentare oggettivamente la puntata vi potrei dire che le sue azioni sono state esagerate, sono state eccessive, sì da un lato ho sperato che al suono delle campane si fermasse, che si dirigesse verso Cersei e la facesse finita, ma così non è stato.
Se dovessi commentare soggettivamente la puntata, invece, vi potrei dire che in quello sguardo, in quei pochi attimi, ho visto la sua anima spezzarsi, cosa le rimaneva? Niente. Daenerys aveva già perso tutto, aveva perso quello che per anni aveva conquistato, aveva perso i suoi amici, i suoi figli ed aveva appena perso Jon, definitivamente, cos'altro le restava? Niente.
La Mad Queen esiste e non esiste, non è semplicemente follia, non è come suo padre, è stata portata ad esserlo proprio perché ha perso tutto, perché sapeva che lì non ci sarebbe stato niente per lei, non ci sarebbe mai stato amore, del resto hanno messo in chiaro già dalla prima puntata che non l'avrebbero mai voluta come Regina.
Quindi cosa le restava se non bruciare la capitale? Cosa le restava se non farsi temere? Cosa le restava se non disintegrare tutti quelli che l'avrebbero ostacolata?
Le sue azioni avranno delle ripercussioni, avranno delle conseguenze, ma potete biasimare una ragazza, una donna, che ha perso tutto e che perderà tutto comunque? 
Gli innocenti resteranno innocenti, ma nessuno si è mai interessato alla sua d'innocenza, a quello che lei ha perso, a quello che non riavrà più.
Daenerys Targaryen è il sangue di drago, non mi sarei aspettata niente di meno da lei.
Grazie a tutti voi <3 
XOXO
Giuls <3

 
   
 
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