Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: lmpaoli94    15/05/2019    1 recensioni
Dopo essere rimasti fuori dal loro rispettivo gioco, il panico e la tensione si impadronirono del povero Ralph.
Anche se era un uomo grosso che sapeva badare a se stesso, non riusciva a mantenere la calma quando non vedeva nessuna speranza.
Ma la sa amica e compagna di mille avventure Vanellope non era del suo stesso avviso.
Riusciva a stare calma e ad essere felice in ogni frangente.
Soprattutto sapendo che stava per dare inizio ad una avventura in un mondo completamente diverso dal suo e da quello di Ralph…
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ralph Spaccatutto, Vanellope von Schweetz
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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< Che sfacciato quel Luigi > mormorò indignata Vanellope < Non capisco perché non abbia voluto aiutarci. Ha così paura d’incorrere nella morte? >
< Luigi, il fratello di Mario, è molto intimorito nell’entrare qui dentro in questo castello… Purtroppo per lui questo posto gli ricordano troppo la Principessa Peach, suo amore proibito e mai confessato. >
< Ma se è il suo amore proibito, perché non ha intenzione di salvarla? > domandò intelligentemente Ralph.
< Perché sa di non avere nessuna speranza. >
< Che uomo poco interessante > ribatté Vanellope.
< Mi scuso per i suoi modi bruschi, ma in verità lui non è così. Da quando è successo tutto questo, il Regno dei Funghi è diventata una landa desolata piena di tristezza. >
< E tutto per colpa di uno stupido drago… Ma quando me lo ritroverò dinanzi, farà bene a scappare.
< Vorrei proprio vedere come ti comporterai quando ti ritroverai quel famelico drago di fronte. >
< Lo affronterò senza paura. Semplice. >
< Lo spero tanto… Entriamo? >
< Sì, venite con me. >
Appena Ralph e Vanellope entrarono nell’immenso castello, furono impressionati dalla bellezza e dall’architettura che costituivano l’edificio.
< Wow. Non ho mai visto niente di simile. >
< Bello, vero? Nessuno sa chi l’abbia costruito > spiegò Toad.
< La cosa più curiosa sono queste moltitudine di porte. Che cosa ci potrebbe essere là dentro? >
< Dei quadri. >
< Che genere di quadri? > domandò confuso Ralph.
< Quadri raffiguranti ogni tipo… Volete vedere la prima stanza? >
< Volentieri > ribatté Vanellope sprizzante di gioia < Ma questo misterioso tappeto raffigurante il sole? >
< Che cosa c’è di misterioso, Vanellope? >
< Ma non lo vedi, Ralph? Non è un tappeto come tutti gli altri… Almeno penso… >
< Lascia stare. Piuttosto è meglio se seguiamo Toad, non trovi? >
< Va bene. Vengo con voi. >
Quando il funghetto aprì la prima stanza del castello, Ralph e Vanellope furono sorpresi nel vedere il dipinto che costituiva la stanza.
< Che cosa raffigura questo quadro? >
< Ma sei cieco, Ralph? Sono delle piccole bombette che camminano. >
< E’ qui l’ultima volta che ho visto Mario > ribatté tristemente Toad < Non vorrei, ma secondo me è stato risucchiato da questo quadro. >
< Addirittura risucchiato, dici? >
< Sì… Ecco perché non riusciamo a trovarlo da nessuna parte. >
< A me sembra un quadro normale. Per te, Vanellope? >
Ma la bambina non si fidava dell’apparenza, dando ascolto a Toad.
< Ralph, e se Toad avesse ragione? >
< Cosa? Andiamo, è ridicolo. Non sì può essere risucchiati da un quadro… Aaah! >
Goffamente, il gigante buono inciampò su se stesso venendo catapultato dentro il quadro.
< Ralph! Ralph! >
Disperata, Vanellope chiamò a gran voce il gigante, ma costui non poté rispondergli.
< E’ come pensavo io allora… Questi quadri catapultano in altri mondi. >
< Dobbiamo recuperarlo, Toad. >
< Mi dispiace, ma ho troppa paura. >
< Non possiamo lasciarlo da solo al suo destino. Dobbiamo salvarlo. >
< Io… io… Non me la sento. Addio > disse infine il funghetto correndo spaventato fuori dalla stanza.
< Aspetta, Toad! Non te ne andare! >
Ma ormai era troppo tardi.
La bambina era rimasta da sola.
“Non posso abbandonarlo… La nostra missione è appena iniziata e non posso lasciarlo da solo. Spero di ritrovarlo dall’altra parte di questo quadro, altrimenti sono spacciata.”
Senza pensarci due volte, la bambina fece una grande rincorsa gettandosi a capofitto nel quadro misterioso con la speranza di ritrovare il suo gigante buono.
“Aspettami, Ralph. Sto arrivando.”
 
 
Quando Vanellope riaprì gli occhi, vide un’enorme vallata completamente verde che si perdeva a vista d’occhio.
“Ma dove sono? Ralph…”
Più si guardava intorno, più diventava sempre nervosa e irrequieta.
Anche se era una bambina molto forte, non avere il suo gigante come guardia del corpo la faceva divenire inoffensiva.
“Deve essere qui da qualche parte. Lo sento.”
Andando avanti senza curarsi delle strane creature a forma di bombe che popolavano quel luogo, Vanellope correva indisturbata come una bambina felice.
“In fondo questo posto sembra magnifico… Che cosa mi potrà mai succedere?”
Vedendolo come un paradiso e un parco giochi, la bambina si avvicinò ad una delle creature a forma di bomba accarezzandola come se fosse un animale inoffensivo.
< Ciao, piccolino. Hai per caso visto un omuncolo alto e muscoloso? >
Ma la creatura non rispose, rimanendo impassibile e fissandola con occhi stralunati.
< Che cos’hai? Non parli? Non ti preoccupare di me. Non ti farei mai del male. >
Ma improvvisamente la bombetta cominciò ad accendere la miccia che aveva dietro il suo corpo e a rincorrere la povera bambina.
< Oh no! Stai per esplodere! >
Spaventata, Vanellope iniziò a correre più veloce che poté voltandosi varie volte per non farsi prendere.
< No! Non farmi del male! >
Fortunatamente però, Ralph riuscì a salvare la bambina prendendo la bomba e facendola esplodere il più lontano possibile.
Con la paura di morire senza potersi difendere, Vanellope aveva mantenuto gli occhi chiusi.
< Che succede? Sono ancora viva? >
< Sì. Però te la sei vista molto brutta. >
< Ralph! Ma allora stai bene! > esclamò la bambina abbracciando il gigante.
< E certo che sono vivo. Avevi forse qualche dubbio? >
< Dopo che sei entrato in quel quadro credevo che ti fosse successo qualcosa di grave… >
< Fortunatamente no… Però non posso dire lo stesso di te. Stavi per saltare in aria insieme a quella bombetta. >
< Che ci posso fare? Sembrava una creatura talmente carina e inoffensiva… >
< Sai cosa c’è? È meglio se ce ne andiamo prima che ci possa succedere qualcosa di irreparabile. >
< E come facciamo a tornare indietro? Qui non vedo nessuna via d’uscita. >
< Eppure… >
Alzando lo sguardo, Ralph riuscì a vedere una creatura gigantesca che sovrastava l’intera vallata delle bombette.
< Vanellope, vedi anche tu quello che vedo io lassù in cima? >
< Sì. Una gigantesca bomba. Secondo te può esplodere come le altre? >
< Non lo so… e sinceramente non voglio saperlo. >
< Sai che c’è? Secondo me dobbiamo sconfiggere quella creatura se vogliamo uscire vivi da qui. >
< E come possiamo fare? >
< Con il gioco di squadra, stupidone. Vieni con me. >
Con l’adrenalina che gli scorreva nelle vene, Vanellope iniziò a correre fino in cima alla montagna.
< Vanellope! Fermati immediatamente! >
Ma la bambina non aveva nessuna intenzione di ascoltare il suo compagno, arrivando a decidere che avrebbe sconfitto il nemico anche senza l’aiuto di Ralph.
Una volta arrivata in cima, l’enorme bomba che portava una corona in testa fissò la bambina con sguardo impassibile.
< Caro Re delle bombe, sei pronto a fare una brutta fine? Stai in guardia. >
Ma Vanellope non aveva nessuna idea di come combattere il suo nemico.
Con lo sguardo minimamente spaventato, il Re delle Bombe si diresse verso di lei molto lentamente con l’intenzione di fargli del male.
< Bravo. Avvicinati. Non ho paura. >
< Vanellope! Che cos’hai in mente? >
< Aiutami, Ralph. Ho bisogno di te. >
< E cosa posso fare per aiutarti? >
< Proteggermi, sciocco che non sei altro. >
“Voglio proprio vedere come.”
Evitando di pensare alle conseguenze, Ralph si diresse verso il nemico assestandogli una moltitudine di pugni che però non lo scalfirono minimamente.
< E’ troppo forte > fece Ralph con il fiatone < Non riesco a contrastarlo. >
< E se il suo punto debole fosse dietro di sé? >
< Che cosa vuoi fare? >
< Io lo distraggo mentre tu lo prendi dal dietro, ok? >
< E come faccio? >
< Fidati di me. Vedrai che funzionerà. >
Fidandosi di Vanellope, Ralph si posizionò dietro il nemico in attesa di colpirlo.
< Ehi, stupidone! Sono quaggiù! Prova a prendermi se ci riesci! >
Non essendo per niente veloce, il Re delle bombe corse dietro la bambina, senza pensare che la sua mossa gli sarebbe costata molto cara.
Senza accorgersi di nulla, fu sollevato da Ralph e sbattuto violentemente a terra.
Il duro colpo rimbombò in tutta la vallata.
< Adesso che succederà secondo te? > domandò Vanellope.
< Sta per esplodere! > gridò Ralph < Via di qui! >
Dopo pochi secondi, il Re delle bombe scoppiò in mille pezzi senza colpire i due guerrieri.
< Ralph, che cos’è quella stella? >
Una stella brillante si era manifestata al posto del Re delle Bombe, suscitando in Ralph e in Vanellope una sensazione d’incomprensione.
< Forse quella è la chiave della nostra uscita da questo mondo… >
< Sì, hai ragione Vanellope. >
Senza pensarci due volte, i due avventurieri l’agguantarono al volo per poi ritrovarsi subito dopo all’infuori del quadro in cui erano stati risucchiati.
< Ralph! Ce l’abbiamo fatta! > esclamò Vanellope vittoriosa.
< Ma cos’è successo? >
< Siamo tornati al castello! E questo è il salone principale. >
< Ma come diamine… >
< Ralph! Vanellope! Meno male che siete salvi > fece Toad accorrendo verso di loro < Allora? Avete trovato Mario? >
< Mi dispiace Toad, ma di Mario nemmeno l’ombra > spiegò la bambina < Però siamo capitati in un mondo dove le creature ero delle bombette molto simpatiche. A parte quando decidevano di esplodere… Allora lì è stato terribile. >
< L’importante è che sia andato tutto per il meglio… >
< Dopo che siamo stati catapultati in un’altra dimensione, sono arrivato alla conclusione che Mario potrebbe essere davvero ancora nel castello… Toad, ci sono altri quadri simili a questo? >
< Purtroppo sì… >
< Ma Ralph, come faremo a capire in che altra dimensione di può trovare Mario? >
< Ancora non lo so, Vanellope. >
Improvvisamente però, a Toad balenò un’idea.
< Perché non ci ho pensato prima! >
< A cosa, Toad? >
< Forse so io chi può aiutarci. >
< Davvero? Bene! >
< Sì, ma vi avverto: non sarà molto facile. È una creatura molto intrigante e dispettosa. >
< Che vuoi dire? > domandò confuso Ralph.
< Tra poco lo scoprirete. Venite con me. >
   
 
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